Il 2014 si configura come un’annata positiva per il mercato immobiliare, destinato sempre di più a uscire dalla crisi che lo ha dissestato negli ultimi sei anni. Le banche hanno concesso un numero maggiore di mutui ai richiedenti in confronto allo scorso anno, grazie ai benefici tratti dalle nuove manovre della BCE annunciate dal presidente Mario Draghi. Il merito, tuttavia, è da condividere con il miglioramento dello status economico delle famiglie del nostro Paese.
A confermare questo trend positivo è l’Associazione Bancaria Italiana, che ha effettuato un’analisi su un campione di ottantadue istituti bancari distribuiti lungo tutta la penisola. Si evince, dunque, che le richieste da parte dei consumatori sono un aumento e che sono sempre di più quelle che ricevono l’ok.
Nei primi otto mesi del 2014, pertanto, i mutui prima casa erogati fanno registrare una lievitazione in valore del 26,8% in rapporto allo stesso periodo dello scorso anno. Poco meno di 14,5 miliardi di euro rispetto agli 11 del 2013.
Siamo ancora distanti dalle cifre pre-crisi, ma i passi in avanti sono netti e lasciano presagire un futuro roseo per l’immobiliare. L’incertezza lavorativa dei richiedenti aveva frenato la concessione da parte delle banche, tagliando le gambe a un mercato che ha cambiato di gran lunga le proprie regole per tutelare queste ultime e venire incontro ai consumatori. Non va dunque dimenticata, come suggerisce il Codacons predicando cautela, la contrazione del 72% verificatasi nel periodo in esame. Un periodo lungo, percepito come insuperabile per molto tempo. Oggi, però, consumatori e concessori vedono la luce in fondo al tunnel.
Segnali di ottimismo sul mercato nazionale dei mutui provengono soprattutto dal nord e dal centro Italia, mentre al sud al momento la situazione rimane invariata in termini di crescita.