Sono sempre di più gli istituti di credito che hanno riorganizzato il proprio assetto in virtù delle esigenze della clientela. Lo hanno fatto, lo fanno e lo faranno, per soddisfare i bisogno di consumatori che desiderano essere sempre più coerenti con l’ambiente e con le proprie ‘tasche’ senza dar sfogo a inutili sprechi di sorta. Il 2014, pertanto, è stato sino a questo punto l’anno della ripresa per il mercato immobiliare; almeno per ciò che concerne il rapporto tra banche e utenza media. L’ultimo bollettino rilasciato dall’Abi (Associazione bancari italiani) tiene presente di tutte le novità sul mercato e offre molti spunti di riflessione che lasciano presagire un futuro roseo in anni come questi che viviamo, dominati dalla parola ‘recessione’.
Nell’ultimo semestre, il numero dei mutui concessi è cresciuto secondo il documento del 29%. L’offerta è stata ampliata e alcune modalità di finanziamento hanno il grande merito di aver smosso il mercato. Due vanno menzionate di diritto. La prima, modalità che gli italiani preferiscono, è la surroga. Questa tipologia di mutuo viene scelta da sempre più clienti.
La seconda, invece, concerne le modalità di finanziamento legate a strategie di miglioramento delle dinamiche ambientali e dunque a forme di efficientamento energetico. Molti sono gli istituti che curano questo aspetto e che lo inseriscono nel pacchetto-mutuo offerto alla clientela.
Per ottemperare a questa esigenza, molti uffici bancari sono diventati luoghi di strategia dal punto di vista della clientela retail. Fucine in cui si sviluppano nuove idee e si personalizzano piani di ogni sorta.
L’obiettivo di sostenibilità ambientale, dunque, entra sempre più nel mercato immobiliare. E ciò rappresenta un successo per l’intero settore.