Il secondo mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha preso una direzione molto precisa.
► Taglio dei costi della politica, si inizia dal Quirinale
Dopo l’annuncio, a pochi giorni dal suo ritorno in Quirinale, di un primo taglio alle spese di gestione della sua sede istituzionale, che prevedono una riduzione dell’indennità di funzione del Segretario generale, dei compensi dei Consiglieri e delle indennità previste per il personale comandato e distaccato, oggi il Presidente ha annunciato un’altra dieta che prevede un risparmio di oltre 10 milioni di euro.
Si tratta di spese previste per il prossimo triennio 2014-2016. Adeguamenti già iscritti a bilancio che ridimensioneranno in modo sostanziale i fondi a disposizione del Colle. In pratica il Presidente Napolitano ha rinunciato ad una maggiore della dotazione che rimarrà ferma ai valori del 2008 (228 milioni di euro) nonostante in questi 5 anni l’inflazione, e quindi i costi da sostenere, sia aumentata di circa l’11%.
► Il Napolitano-Bis fa bene allo spread
Si tratta di un risparmio di circa nove miliardi all’anno che saranno quantificate e comunicate nella nota di presentazione del bilancio di previsione per il 2014. Con questo nuovo provvedimento si potrà procedere al riequilibrio del bilancio interno del Quirinale, nel quale sono comprese anche le risorse necessarie per il pagamento delle pensioni dei dipendenti.