Le famiglie italiane hanno aperto nella notte di Natale appena trascorsa regali per un valore complessivo che si aggira sui 3,9 miliardi con un taglio in valore del 5 per cento in confronto allo scorso anno.
E’ quanto si evince da una analisi della Coldiretti dalla quale emerge che si è preferito tagliare sul costo del singolo regalo piuttosto che diminuire il numero dei beneficiari e cosi si è ridotta la spesa media per ogni singolo dono:
Uno su tre ha speso in regali meno di cento euro, circa la metà (45 per cento) tra i cento ed i duecento euro mentre una minoranza del 21 per cento più di duecento euro. Solo l’8 per cento degli italiani quest’anno ha rinunciato a fare regali, ma la crisi si è fatta sentire nelle attese con il 54 per cento degli italiani che ha chiesto di trovare sotto l’albero qualcosa che gli serve, ma che ha rimandato di acquistare mentre solo il 19 per cento ha “sognato” un regalo sfizioso che non si poteva permettere. Una tendenza significativa è peraltro il fatto che ben il 24 per cento degli italiani ha regalato un oggetto che già possedeva e che non aveva utilizzato.
In cima alla lista dei regali più ambiti ci sono ancora i capi di abbigliamento e gli accessori con il 42 per cento, i prodotti alimentari anche nei tradizionali cesti preferiti dal 37 per cento ed i libri che sono stati scelti dal 34 per cento degli italiani. Nella scelta dei regali per i bambini gli italiani hanno privilegiato il contenuto educativo (54 per cento), la tradizione (22 per cento), e l’innovazione (15 per cento) ma in aumenti vi sono i doni green con il 7 per cento mentre solo il 2 per cento ha seguito la moda, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Deloitte.