Il nuovo Governo lo aveva anticipato fin dal suo insediamento: nessun taglio alla cultura, e, in particolare alla scuola e alla ricerca, che tanto anno hanno pagato, negli ultimi anni, le conseguenze della politica dell’ austerità. Anzi, ad essere proprio sinceri, il Premier Enrico Letta si era spinto addirittura oltre, impegnandosi personalmente a rassegnare le dimissioni nel caso in cui si verificasse in futuro la necessità di operare tagli sulla cultura.
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Ma ora arriva dalla Camera anche il primo decreto effettivo che salva dai tagli lineari ai ministeri, che potrebbero scattare nel 2015, la scuola, la ricerca, il mondo delle università e persino l’ Expo di Milano 2015. Si discute infatti in queste ore nell’ Aula di Montecitorio l’ approvazione del decreto legge sui pagamenti della Pubblica Amministrazione, ma la Commissione Bilancio, ieri, ha già stabilito le realtà che saranno escluse, appunto, insieme al Fondo per lo sviluppo e la coesione.
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Niente tagli all’ istruzione e alla ricerca, dunque, di cui si dichiara soddisfatto anche il Ministro competente per il settore, Maria Chiara Carrozza, che ha così riaffermato gli impegni di Sarteano, annunciando in tempi brevi la redazione di un libro bianco per rafforzare il dialogo con insegnanti e ricercatori.