In Italia l’imposta di bollo sui conto corrente e sulle giacenze bancarie è pari a 34,20 euro per persone fisiche e di 100 euro in tutti gli altri casi. Con la circolare numero 48 emanata dall’Agenzia delle Entrate sono stati rivisti e corretti i parametri per l’applicazione della tassa a salvaguardia di coloro che in banca hanno solo pochi risparmi.
Con il nuovo documento è stata prevista l’esenzione dall’imposta di bollo per gli estratti e i libretti di persone fisiche con valore medio di giacenza complessivo non superiore a 5mila euro e per i titolari di conto corrente base (persone fisiche con ISEE a 7.500 euro).
La circolare esplica anche i criteri dell’applicazione dell’imposta per tutti gli altri casi. La nuova regolamentazione prevede che in caso di due o più conti corrente intestati alla stessa persona, l’imposta sarà applicata separatamente ad ogni rapporto e dovrà essere pagata, in questo come negli altri casi, in base agli effettivi giorni di rendicontazione, con la possibilità, quindi, di una forte riduzione dell’imposta stessa.
L’imposta è applicata anche alle comunicazioni dei rapporti finanziari (valori mobiliari, quote di organismi di investimento collettivo, strumenti finanziari derivati, polizze assicurative, buoni fruttiferi postali superiori a 5mila euro) in proporzione all’ammontare complessivo dei prodotti finanziari detenuti presso ogni singolo gestore (0,1% annuo nel 2012, 0,15% dal 2013, per un minimo di 34,20 euro e un massimo di 1.200 euro).