La Federal Reserve ha pubblicato in questi giorni il famoso Beige Book che da anni è lo strumento privilegiato dagli investitori che vogliono fare fortuna in territorio americano. Peccato che il report, stavolta, non sia così promettente e non incoraggi l’ingresso di capitali nei paesi a Stelle e strisce.
► Mark mover impattanti per le maggiori monete
Il Beige Book della Federal Reserve, infatti, parla dell’incertezza del recupero dell’economia americana che non vuol dire che gli Stati Uniti sono in una fase di recessione, ma vuol dire che il lavoro nel paese migliora in modo troppo limitato.
Il resoconto della FED tiene in considerazione soprattutto quello che è successo nei primi due mesi dell’anno: la crescita del mercato è stata modesta, così come irrisorio il miglioramento del mercato del lavoro, dove a fare la differenza sono le tasse sugli stipendi più alti e il sequestrer inaugurato da Obama.
► Dall’America l’idea del sequester
I tagli alla spesa e l’incertezza sul fronte occupazionale, mettono a repentaglio al salute dell’economia statunitense, per questo è necessario che s’intervenga anche sul fronte monetario. Il Beige Book, infatti, adesso passa nelle mani della banca centrale americana. Si attende di conoscere l’esito della valutazione dello stato dell’arte che farà Ben Bernanke tra il 19 e il 20 marzo prossimi.
La pubblicazione del report ha comunque avuto un effetto immediato sul mercato dove il Dow Jones ha rallentato crescendo soltanto dello 0,23 per cento.