Nikkei positivo questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15314,57, in progresso dello 0,66%, circostanza che ha permesso la ricopertura del gap ribassista del 6 agosto. Il superamento di area 15300 rappresenta un primo passo avanti verso un nuovo attacco agli ostacoli di area 15500, gli stessi c he fino a metà luglio avevano interrotto la corsa avviata dai bottom di maggio. Il successo su tali resistenze rappresenterebbe una svolta nel medio lungo periodo, proiettando target anche oltre i top di luglio a 15759. Le prospettive rialziste verrebbero compromesse solo dal perentorio ritorno al di sotto di quota 15000 e dalla successiva violazione dei minimi di agosto a 14750, un livello che allo stato attuale rappresenta l’ultimo baluardo in grado di scongiurare l’affondo fino ai minimi di aprile in area 13900. In progresso anche il Topix che ha terminato la seduta a 1270,74 punti (+0,68%).
> Il Nikkey conclude la giornata con scambi ridotti
Sul versante macroeconomico, in giugno, gli ordinativi di macchinari core (escludendo cioè quelli per la generazione elettrica e quelli navali) sono cresciuti dell’8,8% in Giappone rispetto al mese di maggio, per un valore complessivo di 745,8 miliardi di yen (5,44 miliardi di euro), contro il progresso del 15,3% stimato in media dagli analisti e a fronte del crollo record del 19,5% di maggio (-9,1% di aprile) riporta Fta Online. Il dato, secondo quanto comunica il governo nipponico, segna invece un declino del 3% su base annua, contro attese degli economisti per un progresso del 3% e a fronte del crollo del 14,3% segnato in maggio. Fitch Ratings conferma le previsioni di crescita del Giappone all’1,6% per l’intero anno, con l’export che dovrebbe riacquistare forza nel secondo semestre.
Dopo il crollo del 6,8% registrato dal Pil nipponico nel secondo trimestre (peggior risultato dalla crisi post-tsunami del 2011), l’agenzia di rating resta ottimista sulla ripresa del Sol Levante, anche se è necessario che vengano rispettate diverse condizioni, a partire dal piano di riforme strutturali annunciato dal premier Shinzo Abe in giugno. Il Ministero delle Finanze giapponese ha annunciato di aver collocato 2454,0 mld yen in titoli a 5 anni. Il rendimento del JGB e’ rimasto invariato rispetto all’asta d i luglio e le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 4,87 volte, contro le 4,14 dell’asta precedente.