Nel decreto legge Salva Italia è stata prevista l’adozione di un regolamento di armonizzazione dei requisiti minimi di accesso al pensionamento per il personale delle forze dell’ordine. Questa particolare categoria, infatti, finora ha calcolato i requisiti su una base diversa rispetto alle altre.
► Elenco coefficienti di calcolo delle pensioni
Continuerà ad essere così, ma i requisiti minimi saranno adeguati, come tutti gli altri, alla speranza di vita. L’Inps ha fatto sapere che, dal momento che il regolamento non è ancora stato emanato, si continuerà ad applicare i requisiti pensionistici vigenti, che saranno soggetti all’adeguamento della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2013 (saranno validi fino al 31 dicembre 2015). A partire da questa data, inoltre, se il pensionamento avviene a prescindere dall’età, l’adeguamento deve essere applicato anche al requisito contributivo.
► Cambiamenti pensioni di invalidità: è polemica
La pensioni di vecchiaia per il personale appartenente a Forze armate, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia, Vigili del fuoco sarà ottenuta al raggiungimento dell’età anagrafica massima prescritta dai singoli ordinamenti, variabile in funzione della qualifica o grado, e al requisito contributivo previsto per la generalità dei lavoratori.
► 6 milioni di pensionati non godranno della rivalutazione delle pensioni
Se, al raggiungimento dell’età pensionabile prevista, non si è raggiunto il requisito contributivo, si dovrà lavorare per ulteriori tre mesi. I parametri per la pensione di anzianità, ad oggi, sono:
– 40 anni e 3 mesi di contributi, indipendentemente dall’età;
– anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età di almeno 57 e anni e 3 mesi;
– massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80% con età anagrafica di almeno 53 anni e 3 mesi (solo se raggiunta prima dell 31 dicembre 2011).