In questo post forniremo alcune informazioni di base in merito alla nozione, alla disciplina generale, al quadro normativo di riferimento e alle finalità’ relative all’ apprendistato, così come è stato riformato nel corso del 2011 – 2012 ed è stato poi recepito anche dalla Circolare INAIL n. 27 del 23 maggio 2013, che ha fissato i punti salienti dell’ aggiornamento della materia giuridica.
Iniziamo, dunque, da una definizione, cioè dalla nozione di apprendistato. Cosa è oggi questa tipologia di rapporto di lavoro? Secondo il Testo unico dell’ Apprendistato (cioè il Decreto Legislativo 167/2011) l’ apprendistato è definito come un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato a favorire occupazione e formazione dei giovani.
In deroga a questa definizione, tuttavia, la contrattazione collettiva prevede anche l’ esistenza di contratti di apprendistato a tempo determinato rivolti alle cosiddette “attività stagionali“.
Per quanto riguarda invece le tipologie di apprendistato che vengono oggi riconosciute, il Testo Unico dell’ Apprendistato ne prevede tre, che sono le seguenti:
- apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
- apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
- apprendistato di alta formazione e ricerca
In merito alla disciplina generale, infine, si rimanda agli accordi interconfederali e ai contratti collettivi di lavoro.