La Banca centrale europea vuole tamponare l’attuale condizione di difficoltà nell’Eurozona e ha in mente misure straordinarie da applicare contro la bassa inflazione. Ciò vuol dire che la mole e la composizione degli interventi, e del bilancio, potrebbe essere variabile in base alle esigenze comunitarie. Ad affermarlo è ancora una volta il presidente dell’Eurotower Mario Draghi, nel corso di un intervento a Washington presso la Brookings Institution. Il Consiglio direttivo è pronto e determinato, e il rischio di fare troppo poco supera quello di fare troppo.
Durante il suo discorso, Draghi ha parlato di riforme. Vanno fatte ora, altrimenti non saranno felici i tempi che verranno. Queste le parole del governatore:
I problemi che affrontiamo in Europa non sono ciclici ma struttural. La crescita potenziale è troppo bassa per tirare le nostre economie fuori dall’elevata disoccupazione e anche per consentirci di superare velocemente il carico di debito lasciato dalla crisi e dal periodo che l’ha preceduta. I governi dell’area euro sanno bene cosa devono fare. Non hanno bisogno dei nostri consigli. Devono semplicemente attuare le loro specifiche nazionali riforme strutturali. E più vigorosamente lo fanno, più credibile diventerà la crescita potenziale e più velocemente la fiducia tornerà nell’area euro.