Sarà più difficile fare affari sui mercati non regolamentati dove regna la speculazione di borsa e il trading ad alta frequenza.
Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno modificato la direttiva Mifid che regola i mercati finanziari, ampliando la concentrazione dei contratti sulle piazze disciplinate, la trasparenza degli scambi e la solvibilità degli operatori. «Con questi vincoli dice un portavoce europeo la crisi del 2007 avrebbe avuto una storia completamente diversa. E meno dolorosa».
> Come funziona la Clearing House: caratteristiche di trading
Michel Barnier, responsabile per i mercati finanziari, è contento dell’accordo raggiunto e parla di «un grande passo in avanti», anche se aggiunge che «sui bond e i derivati si poteva fare di più». Le nuove regole di riforma della Mifid sono state scritte d’accordo con Usa e G20 e tentano di semplificare, fare scudo, alimentare la fiducia nella comunità degli investitori.
> Il day trading nel mercato azionario
La Mifid modificata riordina le attività di compravendita meno tradizionali, fissando che debbano avvenire sui mercati regolamenti, come le borse, sui sistemi alternativi (Multilateral trading facilities), o sul nuovo Otf, il sistema organizzato di trading sul quale quoteranno articoli non azionari, quali interessi su obbligazioni, prodotti strutturati, derivati e quote di emissioni, con precisi tetti per l’uso di capitale proprio. Il fine di tale riassetto è quello di chiudere i buchi nella sistemazione dei mercati resi sempre più volatili e speculativi grazie all’innovazione tecnologica e alle pratiche iperspeculative del trading ad alta frequenza. Si è cercato di garantire un libero accesso alle stanze di compensazione, e a far luce sui «Dark Pools», stabilendo un limite ai volumi su queste piattaforme finanziarie esterne ai circuiti regolamentati in cui gli investitori istituzionali fanno affari tra loro e pubblicano i prezzi soltanto alla fine. Ogni eventuale controversia sarà chiarita dall’Esma, garante Ue per i mercati finanziari.