Dopo l’entrata in vigore del Nuovo Redditometro e l’inizio della prima fase di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, abbiamo segnalato in un post pubblicato in precedenza in quale modo l’Agenzia effettua le indagini sui redditi accertabili, indicando quali sono le spese certe che sono prese in considerazione per essere messe a confronto con il reddito dichiarato.
> Nuovo Redditometro – Le spese che determinano il reddito accertabile
In questo post vogliamo quindi fornire alcune indicazioni a tutti quei contribuenti che dovessero essere interessati nell’ immediato futuro da una qualche attività di controllo da parte dell’ Agenzia delle Entrate, dal momento che gli imminenti raffronti sui redditi del 2009 riguarderanno almeno 45 mila contribuenti.
> Al via i controlli e gli accertamenti del Redditometro
Nuovo Redditometro – Come difendersi nel contraddittorio (prima fase)
Il contraddittorio tra i contribuenti e l’ Agenzia delle Entrate, previsto per gli accertamenti del Nuovo Redditometro, è costituito da una procedura che si svolge in due fasi.
Per ora ci occuperemo della prima fase, quella relativa alle spese che abbiamo definite come certe nel post indicato all’inizio e che qui per praticità riassumiamo come segue:
- spese certe – cioè note al Fisco
- spese per elementi certi
- spese per investimenti
- quota di risparmio.
In merito alle spese in esame il contribuente, in caso di contraddittorio, potrà quindi:
- fornire una documentazione esatta ed esaustiva al Fisco, utile per correggere i dati posseduti – quelli delle spese certe
- fornire una documentazione esatta ed esaustiva al Fisco, utile per smentire le ricostruzioni induttive dell’ Agenzia – cioè le spese per elementi certi
- fornire elementi utili alla dimostrazione della provvista degli investimenti
- fornire elementi utili alla formazione delle quote di risparmio.