Il paese dei tulipani, presenta un’economia che potrebbe perdere la prestigiosa tripla A che conferisce un elevato grado di stabilità agli investimenti.
> Tasse Casa, la Tasi sarà peggiore dell’Imu
Infatti secondo l’analisi degli esperti di Rbs bank: ” L’economia olandese archivia il 2013 con una bocciatura, ma guarda con fi ducia al nuovo anno che potrebbe essere quello della ripresa. Le deboli prospettive economiche hanno spinto gli analisti di Standard & Poor’s ad escludere un Paese da sempre considerato virtuoso dal club esclusivo della Tripla A. Il merito di credito di lungo termine del Paese dei tulipani è sceso ad “AA+” dal precedente “AAA”, mentre l’outlook è stato confermato a “stabile”. “Le prospettive di crescita dei Paesi Bassi sono più deboli rispetto a quanto ci attendavamo e il tasso di crescita del Pil reale pro capite è inferiore a quello dei Paesi con simili elevati livelli di sviluppo economico”, ha osservato S&P’s. Dopo una contrazione del Prodotto interno lordo (Pil) prevista all’1,2% nel 2013, gli esperti si attendono una ripresa moderata del Pil allo 0,5% l’anno prossimo e un’accelerazione all’1,5% entro il 2016. Le altre due principali agenzie di rating Moody’s e Fitch hanno ancora la tripla A sull’Olanda.
> La Cgia di Mestre esprime preoccupazioni per la Tasi al 3,5 per mille
Il 2014 potrebbe essere invece l’anno della svolta a detta della banca centrale del Paese. “L’economia è a un punto di svolta – ha dichiarato Job Swank, direttore presso la banca centrale – . L’aumento della fi ducia dei consumatori e dei produttori indicano un’inversione del ciclo economico”. Tra le buone notizie c’è anche il calo, più rapido del previsto, dell’infl azione e il miglioramento del mercato immobiliare. Dopo un periodo di oltre due anni in cui il Pil è calato quasi ininterrottamente, l’economia sembra aver trovato la strada della ripresa a fi ne dell’estate. Lo conferma il dato sul Pil del terzo trimestre che è salito, secondo le attese, dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti quando aveva segnato una crescita zero”.