Anche un investitore disattento si sarebbe accorto di questo particolare: nonostante si vociferi da tempo della corsa all’oro delle nazioni e degli investitori e nonostante si giustifichi con la crisi il rialzo delle valutazioni del metallo giallo, il prezzo di questa materia prima resta pressoché stabile con lievissime oscillazioni.
Ecco allora che il sentimento espresso da Goldman Sachs sembra nelle corde di tale percezione. La banca d’affari americana, infatti, ha iniziato ad abbassare le previsioni sul prezzo futuro dell’oro. Mediamente ci saranno dei piccoli rialzi ma l’ascesa non sarà vertiginosa come si pensava un po’ di mesi fa.
Anzi, chi sta cercando di capire quel che succederà l’anno prossimo, deve tener conto del fatto che nel 2013 il trend rialzista del metallo finirà e nel 2014 il prezzo medio dell’oro si assesterà sui 1750 dollari l’oncia.
Goldman Sachs è sostenuta nella sua idea sull’oro anche dalle considerazioni di altre banche, per esempio il gruppo BNP Paribas che dal 2014 si aspetta che ci sia un calo dei prezzi come non si vedeva da 14 anni a questa parte.
Sull’altro fronte, di quelli che sperano e credono nei rialzi del prezzo dell’oro, ci sono l’Union Bancaire Privée e la Mps Capital Service. Entrambe vedono l’oro raggiungere il picco massimo di 2000 dollari l’oncia nel giro di due o tre anni.