Termine ultimo giugno. E’ questa la scadenza che si è dato il Ministro Giovannini per presentare un nuovo pacchetto di misure per il mercato del lavoro che avrà una particolare attenzione all’occupazione giovanile.
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Gli strumenti per far migliorare una situazione sull’orlo della paralisi ci sono, anche se non sono moltissimi, ma il Governo ha a disposizione per intervenire le risorse comunitarie, ovvero i 400 milioni di euro destinati all’Italia dal piano europeo Garanzia giovani.
Il punto di partenza per Giovannini è la situazione attuale dei giovani in Italia: 2,1 milioni di “neet” (giovani che non studiano e non lavorano) e 650 mila giovani disoccupati. Ma il problema non è solo italiano, per questo il lavoro per cercare di trovare il pacchetto di interventi più adatto, che non sarà solo legislativo, sarà fatto di concerto con l’OCSE e con l’Unione Europea, alla quale si chiede di escludere le spese che i governi sosterranno per l’occupazione giovanile dai parametri del patto di stabilità o di deficit.
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I primi interventi che sembra saranno presi in considerazione sono quelli sui centri per l’impiego, definiti come la principale debolezza del mercato del lavoro italiano, e l’allentamento di alcuni paletti che la Riforma del Lavoro del Ministro Fornero ha messo per i contratti a tempo determinato e l’apprendistato, in modo da rendere il ricorso a queste forme di contratto più flessibile e più facile, se non conveniente, per le aziende.