Borse europee deboli in apertura di settimana

I mercati non si fidano della promessa del G20 di fare di tutto per supportare la crescita e – dopo una settimana di recuperi – iniziano la nuova ottava di contrattazioni all’insegna del rosso. I listini Ue si muovono in rosso, sulla falsa riga di quanto verificatosi in Oriente: Milano lascia sul terreno l’1,4% con le banche deboli, Londra cede lo 0,9%, Parigi l’1,3% e Francoforte l’1,7%.

Usa, Pil superiore alle aspettative

Le Borse europee confermano il trend al rialzo, contando sul dato riguardante il Pil Usa del quarto trimestre apparso in crescita in confronto alle aspettative e sull’iniziale rimbalzo di Wall Street.

G20, il piano per la crescita

Brexit e crisi dei rifugiati: sono questi i nuovi timori di cui si discute al G20. I grandi Paesi aggiornano così il catalogo delle loro preoccupazioni relative alla fragile crescita economica, già minacciata dagli ormai vecchi spauracchi rappresentati dalla Cina e dalla volatilità sui mercati finanziari.

Industria italiana in crescita, non succedeva da tre anni

Il fatturato dell’industria italiana è nuovamente crescere dopo tre anni di cali. Nella media del 2015 segna infatti un incremento pari allo 0,2%, sintesi di una flessione sul mercato interno (-0,2%) e di un incremento su quello estero (+1,2%).

Petrolio, nuovo stop per le Borse europee

L’Iran boccia senza mezzi termini la proposta di congelamento della produzione e il petrolio crolla di nuovo sotto quota 31 dollari, facendo affondare le Borse europee e non solo. Da Wall Street all’Asia, fino al Vecchio continente, la caduta è immediata.

Economia, Renzi abbassa le stime di crescita

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha già abbassato, seppur ufficiosamente, le stime di crescita dell’economia italiana dal +1,6% previsto nel Documento di economia e finanza (Def) di novembre al +1,4%.