L’ Italia virtuosa stia attenta al disavanzo

 L’ ultimo bollettino mensile pubblicato dalla Banca Centrale Europea – BCE – ha riportato parole di elogio nei confronti degli sforzi compiuti dall’ Italia per allinearsi tra i Paesi virtuosi dell’ Eurozona, che sono riusciti nel 2012 a mantenere il proprio deficit al di sotto del 3% del PIL nazionale.

Otto compagnie assicurative nel mirino dell’ Antitrust

 L’ Antitrust, l’ Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, ha recentemente aperto un’ istruttoria su otto compagnie assicurative sulle quali è caduto il sospetto di ostacolare l’ esercizio del plurimandato da parte degli agenti assicurativi al fine di restringere il campo della concorrenza.

Per Confindustria la priorità è il costo del lavoro

 Ora che la data del primo Luglio si avvicina sempre di più, aumenta la pressione mediatica e non solo in merito alla complessa questione dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva, che secondo i precedenti piani del Governo Monti, dovrebbe essere portata a breve al valore del 22%. 

La Confcommercio crede ancora nel blocco dell’ Iva

 Da una serie di incontri e di esternazioni avute nella giornata di ieri dal presidente del Consiglio Enrico Letta, sembra ormai trapelare la decisione dell’ esecutivo di non procedere al blocco dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva, che è in programma per il prossimo primo di Luglio, e che porterà l’ imposta ad avere una pressione del 22%.

L’ aumento Iva ci sarà

 Il Governo sembra aver ormai quasi deciso in merito alla spinosa questione dell’ Iva, che, in vista di un possibile blocco dell’ aumento dell’ aliquota, ha recentemente riempito le pagine dei quotidiani. Da alcune esternazioni avute dal Presidente del Consiglio Enrico Letta nella giornata di ieri, infatti, sembra ormai quasi sicuro che l’ esecutivo abbia scelto di non procedere allo stop dell’ aliquota.

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

 Supermoney, come periodicamente accade, ha fatto un censimento dei migliori mutui in circolazione a tasso fisso e variabile, affidandosi alle offerte presenti in rete.

Una ricerca che contribuisce al chiarimento della situazione dei tassi d’interesse sul mercato, nonché effettua una panoramica attendibile del settore creditizio. Se si considerano i mutui presenti sul mercato si scopre che nel giro di pochi mesi i tassi d’interesse hanno raggiunto livelli molto alti.

Non siamo ancora nella fase in cui un certo tasso applicato dall’istituto di credito “X” è da considerare grave, ma di certo il mercato immobiliare si è un po’ bloccato.

BCC in promozione con il variabile con CAP

L’ancora di salvataggio è fornita dagli indici europei cui si legano i prodotti delle nostre banche. Per esempio Euribor e Eurirs che definiscono rispettivamente il TAEG dei mutui variabili e dei fissi, sono sempre sommati allo spread delle banche. Quest’ultimo indicatore è cresciuto in modo esponenziale, mentre i tassi europei si sono abbassati sempre di più.

Mutuo S.O.S. a tasso variabile con la BCC

Entriamo nel vivo della ricognizione di Supermoney e vediamo il podio dei mutui a tasso variabile. Il miglior prodotto in circolazione è offerto da Webank che propone un TAEG al 3,18%. Non si allontanano molto Deutsche Bank e BNL il cui tasso variabile d’ingresso è del 3,22 per cento. Per il comparto fisso la migliore proposta è sempre Webank con un TAEG al 5,09%. A seguire BNL con il tasso al 5,52% e poi ancora Intesa Sanpaolo con il TAEG al 5,72%.

Di che si discute tra BCE e Germania

 E’ da diversi giorni che l’alterco tra la Germania e la BCE ha colonizzato le prime pagine dei giornali. La Germania, infatti, ha chiamato in causa la sua corte costituzionale per stabilire se l’istituzione europea abbia in effetti usato gli strumenti a sua disposizione per favorire alcuni paesi.

Tra ieri ed oggi, quindi, si è cercato di capire qualcosa in merito all’influenza della BCE sui mercati finanziari. La Corte costituzionale tedesca ha deciso di fare una serie di audizioni per comprendere la legittimità delle politiche monetarie comunitarie.

La BCE punta il dito sull’Italia

Sotto la lente d’ingrandimento, però, non c’è soltanto l’Outright Monetary Transactions (OMT) annunciato l’anno scorso da Mario Draghi, il programma con cui la BCE s’impegnata ad acquistare un numero illimitato di titoli emessi dai paesi con maggiori difficoltà a livello economico.

Le udienze dedicata all’OMT infatti, arrivano dopo le evoluzioni di un altro processo, una causa legale intentata per scoprire se l’ESM, il fondo salva-Stati sia effettivamente costituzionale.

La Germania contro l’euro ha effetto sulle borse

Il parlamento tedesco ha approvato il fondo salva-Stati e immediatamente dopo ha ricevuto circa 35 mila richieste di persone che intendevano stoppare l’adesione della Germania al fondo. La partecipazione economica, infatti, è commisurata alla grandezza economica del paese e questo comporta che la Germania sia molto generosa verso chi è in difficoltà.

 

Anche l’Istat conferma il calo immobiliare

 E’ arrivata anche la conferma dell’Istituto nazionale di statistica in relazione al settore immobiliare: le vendite delle case, nel 2012 sono diminuite del 22,6 per cento. A subire il tracollo maggiore sono state le unità residenziali. Più contenuto il calo degli immobili ad uso economico.

Si acquista casa anche senza mutuo

Se si considera un periodo più ampio dell’anno solare e si osservano le statistiche disponibili dal 2006 ad oggi, si scopre che le compravendite immobiliari sono state falciate del 43 per cento. I mutui, allo stesso modo, hanno subito una battuta d’arresto.

Anche nel settore creditizio, infatti, c’è stata una flessione delle richieste di prestiti finalizzati alla compravendita immobiliare pari al 37 per cento se si considera lo scarto di un anno, quindi il 2012. Il calo è stato superiore al 50 per cento se invece si considerano le richieste di mutui dal 2006 ad oggi.

1 su 2 acquista casa con il mutuo

L’Istat, ad ogni modo, spiega che l’anno passato è stato il peggiore di tutti dal punto di vista immobiliare e nel quarto trimestre del 2012 la situazione si è aggravata rendendo il recupero più complicato.

Se si effettuasse un’analisi geografica del mercato immobiliare si scoprirebbe allora che la flessione principale delle compravendite c’è stata nelle isole dove il calo dell’acquisto di unità abitative è stato del 24,5 per cento e quello delle unità economiche del 30,6 per cento.

La BCE punta il dito sull’Italia

 La Banca Centrale Europea, in questi giorni, è nell’occhio del ciclone dopo la scelta della Germania di processare il suo piano d’acquisti che, secondo il management tedesco, andrebbe a tutto vantaggio dell’Italia e della Spagna. Eppure, il suo sguardo allo Stivale, l’Eurotower, non lo distoglie nemmeno un secondo.

La Germania contro l’euro ha effetto sulle borse

Arriva infatti al cuore del nostro paese, la promozione ottenuta da Mario Draghi e dal suo staff. Non abbiamo superato a pieni voti questo anno di crisi ma sicuramente il percorso fatto è buono. Roma, infatti, è riuscita a mantenere il deficit sotto il 3 per cento del PIL per tutto il 2012, ma adesso il livello del debito sta crescendo di nuovo e se anche la situazione globale macroeconomica è peggiorata rispetto alle previsioni, il risanamento risulta più lontano.

Se il Regno Unito avesse adottato l’euro

L’Italia, secondo Mario Draghi, deve continuare sulla strada intrapresa da Mario Monti: deve quindi moderare il disavanzo pubblico, aggiornando i dati al 2013. Il programma di stabilità previsto, inoltre, deve far sì che il disavanzo non superi il 3 per cento.

Insomma, un guanto di sfida lanciato all’indirizzo del nostro paese, ma soprattutto verso il nuovo governo Letta. L’Europa, in generale, dovrebbe concludere il 2013 in recessione: PIL al -0,6% per il secondo semestre, prima di ritrovare al verve e crescere dell’1,1 per cento nel 2014.

Grecia declassata a Paese emergente da MSCI

MSCI diminuisce il livello della Grecia, da Paese sviluppato a Paese emergente. Non si può più parlare di Paese sviluppato, dunque. La decisione non è stata presa per il fatto che il governo guidato da Samaras ha chiuso l’unica televisione di Stato. La Grecia non è un Paese sviluppato, poiché il suo mercato è in netto ribasso e non è più in grado di soddisfare l’offerta. Di conseguenza, il downgrade è stato declassato a mercato emergente.

Per un Paese che ha uno status di ‘avanzato’ si tratta di novità assoluta. La Grecia è il primo di questa fascia ad essere considerato ora un Paese con uno status di ‘emergente’. Colpa del crollo del suo indice azionario del -83% avvenuto dal 2007 ad oggi.

A prendere questa ‘importante’ decisione è stata la società newyorkese MSCI Inc, specializzata nello stilare indici azionari in tutto il mondo. La crisi economica attanaglia sempre di più il Paese e le misure di austerity non fanno che peggiorare la situazione. Prova ne é la sospensione delle trasmisioni della tv pubblica che comporta peraltro un licenziamento di 2800 dipendenti.

Piove sul bagnato, dunque, per Atene e per il Governo Samaras. Gli interventi in chiave europea dovranno tenere conto di quest’ennesima batosta.