Piano scuola 2014/2017: Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

 Gli interventi previsti dalle linee programmatiche del Ministro Carrozza prevedono alcuni interventi per la salvaguardia del carattere plurale del sistema di istruzione italiano e per la lotta all’abbandono scolastico.

Finanziamenti per le Scuole Pubbliche Paritarie

Il ministro Carrozza vuole che anche le scuole pubbliche paritarie abbiano gli stessi a disposizione gli stessi mezzi delle altre scuole, per questo nel suo piano programmatico prevede un aumento del fondo di finanziamento destinato alle 13.657 scuole paritarie italiane, troppo basso – 500 milioni di euro circa – per una platea di studenti che rappresenta circa il 12% della popolazione studentesca italiana.

Lotta all’abbandono scolastico

Ultimo punto del piano scuola del Ministro Carrozza è la lotta all’abbandono scolastico. Gli interventi previsti mirano al potenziamento del tempo pieno, ma con una struttura diversa da quello attuale. Infatti, non si dovrà più trattare di una ripetizione di quanto fatto durante le lezioni del mattino, ma un’occasione di sperimentazione di nuove metodologie didattiche.

Inoltre, è previsto anche il potenziamento della scuola dell’infanzia e delle sezioni primavera e il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

Università

Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

Piano scuola 2014/2017: Università

 Altra nota dolente del sistema scolastico italiano è sicuramente l’università. Per questo nelle linee programmatiche dei prossimi tre anni anticipate dal Ministro Carrozza c’è un capitolo dedicato all’università che prevede il recupero di nuove risorse, l’internazionalizzazione degli atenei e il reclutamento di nuovi ricercatori.

Nuovi fondi per l’Università

Per il ministro Carrozza è urgente il ripristino dei 300 milioni di euro a valere sul Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) delle Università statali a partire dal 2013. Inoltre il governo dovrà provvedere a implementare strumenti, regole e incentivi che stimolino le università all’autofinanziamento.

Previsti interventi anche per incrementare gli investimenti per le residenze universitarie e i fondi per il diritto allo studio universitario.

Internazionalizzazione degli atenei

L’università italiana ha un impianto che non le permette di essere competitiva con i sistemi di istruzione degli altri paesi, per questo il Ministro ha evidenziato la necessità di interventi mirati alla semplificazione e ad una maggiore flessibilità del sistema universitario, sia per aiutare gli studenti ad essere in linea con i loro colleghi stranieri sia per attrarre un maggior numero di studenti stranieri nei nostri atenei.

Reclutamento dei ricercatori

Un altro intervento importante previsto dal Ministro Carrozza è la previsione di un Piano straordinario nazionale di reclutamento dei ricercatori attraverso bando nazionale, una sorta di estensione a una nuova categoria (i candidati attivi in Italia) del Programma per giovani ricercatori Rita Levi Montalcini attualmente riservato a studiosi attivi all’estero.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

Università

Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

Piano scuola 2014/2017: Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

 Il Ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza ha presentato al governo le linee programmatiche per la scuola con gli interventi previsti per il prossimo triennio, tra i quali figurano anche novità per l’edilizia scolastica e degli interventi mirati ad aggiustare gli effetti della Riforma Fornero.

Ristrutturazione e nuovi edifici

L’obiettivo degli interventi in materia di edilizia scolastica del Ministro Carrozza prevedono un censimento degli edifici scolastici e del loro stato di salute, con l’obiettivo di dare agli alunni un luogo sicuro per lo svolgimento di tutte le attività scolastiche.

Si prevedono ristrutturazioni e costruzione di nuovi edifici laddove quelli preesistenti non fossero in alcun modo recuperabili.

I fondi per procedere a questi interventi verranno dall’introduzione di un nuovo ed un unico canale di finanziamento, il  Fondo unico per l’edilizia scolastica.

Inquadramento e pensione degli insegnati

I due nodi da sciogliere sono, da un lato, a revisione delle norme che prevedono l’inserimento del personale docente non idoneo all’insegnamento in posizione amministrative e tecniche e, dall’altro, una deroga della Riforma Fornero in materia di pensioni del personale docente che preveda per il personale che ha maturato i requisiti pensionistici necessari secondo le vecchie normative entro l’anno scolastico 2011/2012 di poter andare in pensione nell’anno scolastico successivo secondo la precedente normativa.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

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Piano scuola 2014/2017: Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

 Tra gli interventi previsti dalle linee programmatiche anticipate dal nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza, è stata preventivata anche una revisione delle metodologie di valutazione degli insegnanti e delle possibilità di ottenere maggiore autonomia delle scuole. 

Revisione delle metodologie di valutazione degli insegnati

Nelle intenzioni del nuovo Ministro c’è quella di dare un assetto completamente diverso alle metodologie di valutazione degli insegnanti: se ora, infatti, gli insegnati hanno scatti di carriera in base all’anzianità, secondo quanto detto dal nuovo ministro la progressione di carriera si baserà sulle prestazioni professionali degli insegnati, in modo da poter garantire una scuola di qualità e un controllo più stretto degli esiti rispetto ad obiettivi definiti congiuntamente.

Inoltre sono previste già delle trattative per procedere al rinnovo del contratto degli insegnanti, scaduto nel 2009 e non ancora rinnovato.

Autonomia Scolastica

Dal 2007 il budget a disposizione delle scuole è molto ridotto per le spese ordinarie – circa 8 euro per ogni discente – e, nelle intenzioni del Ministro Carrozza, c’è la ricerca di nuove risorse che potranno portare il budget fino a circa 20/25 euro per ogni alunno.

Parte dei fondi potrebbero arrivare anche dai nuovi appalti per il servizio di pulizia delle scuole.

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Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

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Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

 

Piano assunzioni scuola 2014/2017

 Durante la seduta congiunta della Commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera il nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza ha annunciato le linee programmatiche del suo mandato, che prevedono delle interessanti novità per i lavoratori del comparto della scuola e dell’istruzione italiana.

Tra le novità più importanti delle quali ha parlato il ministro Carrozza ci sono, sicuramente, l’assunzione di 40 mila precari della scuola per il prossimo triennio, alle quali si aggiungono degli interventi mirati in materia di fondi, pensioni e autonomia. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il Piano Assunzioni 2014 – 2017

Secondo le linee programmatiche di intervento annunciate dal nuovo ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza, le assunzioni di nuovo personale docente previste per il triennio 2014/2017 saranno portate avanti in parallelo tra inserimento di personale precario e di personale che risulterà idoneo all’insegnamento grazie ai nuovi concorsi pubblici che verranno programmati nei prossimi mesi.

Nel complesso, secondo le prime stime del Ministero, le nuove assunzioni saranno 44 mila grazie al turn over dei prossimi tre anni.

Si tratta, stando alle dichiarazioni del Ministro, di un intervento forte del Governo per dare una soluzione al problema della scuola e degli insegnanti precari, nel quale sarà anche presa in considerazione una revisione delle norme di reclutamento del personale amministrativo, dirigenti e docente delle scuole.

Piano Scuola 2014-2017

Piano assunzioni scuola 2014/2017

Valutazione dei Professori e Autonomia Scolastica

Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero

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Scuole Pubbliche Paritarie e Abbandono Scolastico

Problemi sull’accordo fiscale tra Italia e Svizzera

 E’ in posizione di stallo la trattativa fiscale tra Italia e Svizzera atta alla regolarizzazione dei depositi in nero nelle banche elvetiche. Tutto è congelato.

Il Ministro delle Finanze della Confederazione, Eveline Widmer-Schlumpf ha dichiarato che è tutto fermo. Una situazione di stallo che, dunque, provoca numerose problematiche per la Svizzera. Nello specifico i problemi si riversano nell’area del Canton Ticino, dal momento che fino a quando la Confederazione resterà sulle black list italiane, le aziende elvetiche rimarranno discriminate se vorranno lavorare oltre i propri confini.

Sembrava, tuttavia, che perima delle ultime elezioni politiche l’accordo di doppia imposizione sugli averi italiani depositati nelle banche elvetiche, potesse venire concluso in quattro e quattr’otto e che, con i soldi provenienti dall’intesa, si potesse evitare, addirittura, il pagamento dell’Imu.

Era questa la previsione di Silvio Berlusconi. Ciò, secondo gli esperti, si è rivelata essere una Promesse da campagna elettorale, alla quale non sono seguiti i fatti.

Terni guarda al piano Ue per la siderurgia

 Nella giornata di oggi alla Commissione Industria dell’Unione europea toccherà varare il piano per la siderurgia. Piano che, successivamente, sarà discusso e approvato dal Parlamento europeo. Terni, città che dispone di un’acciaieria in vendita da parte dei finlandese, guarda con molta attenzione a ciò che succederà a Strasburgo dal momento che l’Ast è uno dei principali siti produttori di acciaio inossidabile.

Una delegazione ternata arriverà a Strasburgo. Sindacati e istituzioni raggiungeranno la sede della Commissione, capitanati dal sindaco Leo Di Girolamo. La ‘comitiva’, scortata dai due vice presidenti del parlamento europeo Pittella e Angelilli, sarà ricevuta dal commissario per l’industria Antonio Tajani.

Diversi contenuti interni al piano europeo dell’acciaio sono stati anticipati alla Rai dal commissario Tajani che ha rammentato che la crisi del settore è causata da un eccesso di capacità produttiva di circa tredici milioni di tonnellate in Europa, dove insistono circa 500 siti produttivi, con 360.000 lavoratori occupati (erano 40.000 in più prima della crisi).

Il piano è concentrato su 6 punti e tocca questioni cruciali quali energia, ambiente, impianti di produzione, commercio estero e lavoro. Ma al centro del piano saranno anche le questioni delle regole e della concorrenza, decisive per quanto riguarda la vicenda Ast. Occorre infatti ricordare che la vendita degli impianti ternani è stata imposta dall’Europa ad Outokumpu in base alle regole sulla concorrenza, ma questa decisione sta decisamente penalizzando l’Italia e il sito produttivo umbro.

 

Perché gli Usa ora stanno meglio economicamente

 “Crediamo che il nostro rating attuale ’AA’ prenda già in considerazione una minore capacità da parte degli eletti degli Stati Uniti a reagire rapidamente ed efficacemente alle pressioni delle finanze pubbliche nel lungo termine, in confronto con i funzionari di rating sovrani più elevati e ci aspettiamo ripetuti dibattiti sulla questione dell’aumento del tetto del debito”, ha detto l’agenzia in un comunicato”.

Con queste parole Standard & Poor’s ha dichiarato che il rating degli Stati Uniti è finalmente stabile. Un miglioramento che si deve alle evoluzioni in positivo inerenti al gettito fiscale, nonché alle misure utilizzate al fine di risolvere i problemi di bilancio a lungo termine.

Due punti a favore di Obama & Co., che non hanno fatto altro che migliorare le prospettive per gli Stati Uniti.

Nel frattempo, le dirette concorrenti di Standard & Poor’s (ovvero le agenzie rivali Moody’s e Fitch) attualmente detengono entrambe una tripla A sul rating degli Stati Uniti.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha dunque optato per l’innalzamento dell’outlook sul rating sovrano degli Usa a “stabile” da “negativo”. Il giudizio sul merito di credito della prima economia mondiale rimane ad AA+. La perdita dello status di massima affidabilità creditizia (in altri termini inteso come il rating AAA) successe nell’estate di due anni fa. Il rating di breve termine è invece A+1. Stando agli esperti dell’agenzia di rating, i rischi di un possibile downgrade sono ora molto bassi e le probabilità inferiori a un terzo.

 

Per S&P il rating Usa è finalmente stabile

 La nota agenzia di rating Standard & Poor’s nella giornata di ieri ha effettuato un aggiornamento per quanto concerne la sua visione di credito in relazione al governo degli Stati Uniti.

La prospettiva passa da “negativa” a “stabile”.

Inoltre, “S&P” ha affermato che le probabilità di un downgrade del rating del paese sono “meno di una su tre”.

Come si è giunti a questo aggiornamento

Cosa ha spinto Standard & Poor’s a cambiare idea sugli Usa e sulla loro economia?

Durante l’agosto 2011, S&P è diventata la agenzia di rating numero uno a declassare il rating sovrano degli Stati Uniti, dall’importante “AAA” a “AA”.

Si è giunti dunque al secondo punteggio più alto, lasciando la prospettiva di credito degli Stati Uniti “negativa” in quel periodo.

Al giorno d’oggi, l’agenzia ha dichiarato in un comunicato che i recenti miglioramenti concernenti il gettito fiscale, nonché le misure adottate per risolvere i problemi di bilancio a lungo termine hanno migliorato le prospettive per gli Stati Uniti. L’agenzia ha sollevato preoccupazioni circa la capacità dei responsabili politici di affrontare problemi di lunga data per via  del peggioramento di una divisione partisan a Washington negli ultimi dieci anni, tuttavia.

 

I dati sullo sfruttamento del lavoro minorile

 Ormai, per quanto concerne lo sfruttamento del lavoro minorile è scattato l’allarme. Un dato molto preoccupante è stato rilasciato nei giorni scorsi in seguito a una ricerca condotta dall’Associazione Bruno Martini di concerto con Save the children.

Si parla di ben 260.000 minorenni sotto i sedici anni sfruttati lungo la penisola. Non vi sono, inoltre, differenze tra ragazzi e ragazze.

Basti pensare che il 46% degli under 15 che lavorano sono femmine. Le esperienze di lavoro sono in buona parte occasionali (40%), ma uno su quattro lavora per periodi fino ad un anno e c’è chi supera le cinque ore di lavoro quotidiano (24%). La cerchia familiare è l’ambito nel quale si svolgono la maggior parte delle attività: il 41% dei minori effettua un lavoro nelle mini o micro imprese di famiglia, mentre uno su tre svolge lavori domestici continuativi per più ore al giorno e più di uno su dieci lavora presso attività portate avanti da parenti o amici.

Lavori minorili principali

Tra lavori minorili più svolti fuori dalla propria abitazione segnaliamo i ‘mestieri’ nel settore della ristorazione (18,7%) quali barista o cameriere, seguiti a ruota dalla vendita stanziale o ambulante (14,7%). Minori vengono poi sfruttati nel lavoro agricolo o di allevamento (13,6%) ma anche nei cantieri (1,5%).

Compensi

Meno della metà dei minori che lavorano tra i 14 e i 15 anni ottengono un compenso (45%) e di questi solo uno su quattro lavora all’esterno della cerchia familiare.

Il parere di Susanna Camusso

Secondo il segretario della Cgil, Susanna Camusso, “la prima straordinaria riforma di cui ha bisogno il nostro Paese è quella dell’istruzione. In questi anni abbiamo avuto tagli e i risultati sono davanti a tutti, ad esempio l’aumento della dispersione scolastica”. La scuola può toglere i ragazzi dalla strada?