Le città più visitate di Mastercard

 Usare la carta Mastercard vuol dire anche affidare alla rete creditizia di questa carta di credito, una serie di informazioni su spostamenti e acquisti, tanto che periodicamente, Mastercard, può stilare delle classifiche relative ai gusti degli utenti.

La più recente, in tal senso, è quella delle città più visitate del mondo che nei primi 20 posti annoverano anche le nostre Roma e Milano. Quest’anno i risultati della classifica delle città più visitate del mondo è raccolta nel report annuale che considera i flussi delle transazioni.

Mastercard è alla ricerca di Stagisti

Si tratta della Global Destination Cities Index dove, al primo posto, si posizione la capitale thailandese. Medaglia d’oro per Bangkok che ruba a Londra il primo posto del podio. In realtà potremmo quasi considerarle a pari merito visto che gli arrivi internazionali a Londra sono stati 15,96 milioni e quelli a Bangkok soltanto 15,98 milioni.

Carta Pensione del Banco di Napoli

Al terzo posto, medaglia di bronzo per Parigi che in ossequio alla legge dell’alternanza, è seguita da una meta esotica come Singapore. Al quinto posto troviamo la sempre attraente New York, seguita da Istanbul in forte crescita. A seguire ci sono Dubai, Kuala Lumpur e Hong Kong, mentre il decimo posto è occupato da Barcellona.

Per le italiane bisogna arrivare fino al dodicesimo e tredicesimo posto, occupati, rispettivamente, da Milano e Roma.

Visco e l’arretratezza dell’Italia

Siamo un Paese indietro nel tempo. Abbiamo un ritardo di venticimque anni e un cuneo fiscale che blocca il livello occupazionale. La stretta creditizia è sempre più invasiva.

Per cambiare marcia occorre rivedere le condizioni dei prestiti e rivedere quelli che sono gli effetti negativi sull’economia.

A pensarla così è Ignazio Visco, governatore di Bankitalia. Il nostro paese non è stato in grado di replicare agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni. Per Ignazio Visco, secondo cui “l’aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica» e che necessita di un contributo decisivo della politica, della società e di tutte le forze produttive”, siamo indietro dunque di un quarto di secolo sui tempi rispetto al resto d’Europa.

I problemi, dunque, sono molti. A cominciare dal cuneo fiscale, che grava sul lavoro frenando l’occupazione e l’attività aziendali. Sono necessarie alcune riduzioni di imposte. Secondo Visco “non possono che essere selettive, privilegiando il lavoro e la produzione”. Parole che arrivano da Visco durante le Considerazioni finali all’Assemblea Ordinaria dei partecipanti a palazzo Koch. Assolutamente da combattere è poi l’evasione , anche nella dimensione sovranazionale. “L’evasione – come ha detto più volte il Governatore – distorce l’allocazione dei fattori produttivi, causa concorrenza sleale, è di ostacolo alla crescita della dimensione delle imprese”.

Abolizione finanziamento pubblico ai partiti: le norme per la trasparenza

 Il ddl che contempla l‘abolizione spalmata in tre anni del finanziamento pubblico ai partiti porta con sé una serie di regole di trasparenza, di democrazia interna ai partiti, chiamati a dotarsi di uno statuto, ma anche di bilanci certificati, come condizioni per usufruire delle agevolazioni e degli incentivi fiscali.

Detrazioni erogazioni liberali

Per ciò che concerne le detrazioni, le erogazioni liberali in denaro, effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici, avranno dall’imposta lorda una detrazione pari: al 52 per cento per importi compresi fra 50 euro e 5.000 euro annui; al 26 per cento (stessa percentuale di detrazione riservata per erogazioni alle Onlus) per importi tra i 5.001 e i 20.000 euro.

Fondi

Il provvedimento contempla che i partiti politici che hanno avuto nell’ultima consultazione elettorale almeno un rappresentante eletto alla Camera o al Senato potranno avere accesso alla ripartizione annuale del 2 x 1000 della propria imposta sul reddito (Ire). Una decisione che assumerà il contribuente, sempre a decorrere dall’anno finanziario 2014, in fase di dichiarazione dei redditi mediante la compilazione di una scheda recante l’elenco dei soggetti aventi diritto.

Modalità contributi cittadini

I contributi dei privati sono una misura compensativa: sono fissati entro un determinato stanziamento, i fondi non espressamente attribuiti dai privati mediante l’opzione del due per mille, saranno distribuiti ai partiti proporzionalmente alle somme stanziate in via esplicita. Fonti ministeriali spiegano anche che il finanziamento pubblico sarà sostituito da tre fonti di aiuto: detrazioni, libera scelta dei cittadini con il 2 per mille e servizi, come sedi, bollette telefoniche, spazi televisivi.

Le detrazioni fisse della dichiarazione dei redditi

 Oltre alle spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi ce ne sono delle altre che sono detraibili, ossia che vengono sottratte dal reddito imponibile al fine del calcolo dell’ammontare delle tasse da pagare.

► Le spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi

Sono di due tipi: una tipologia che può essere detratta con una aliquota del 19% e delle spese fisse, ossia che hanno una detrazione stabilita e non variabile in base all’importo. Vediamo quali sono.

► Le spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

Le detrazioni fisse della dichiarazione dei redditi

Affitto

In caso di stipula o di rinnovo di contratto di affitto per un immobile da adibire ad abitazione principale, la detrazione è così ripartita:

300 euro per reddito complessivo inferiore a 15.493,71

150 euro per reddito complessivo inferiore 30.987,41 euro.

Nessuna detrazione per reddito complessivo superiore a 30.987,41

Affitto a canone concordato

In caso di inquilini con contratti a canone concordato la detrazione è di

495,80 euro per reddito complessivo inferiore a 15.493,71

247,90 euro per reddito complessivo inferiore 30.987,41 euro

Nessuna detrazione per reddito complessivo superiore a  30.987,41 euro

► Le dieci ricevute da presentare per la dichiarazione dei redditi

Affitto giovani 20-30 anni

Per i giovani con età compresa tra 20 e 30 anni la detrazione per la locazione di un immobile da adibire ad abitazione principale, solo se diversa da quella dei genitori e non oltre i tre anni, possono beneficiare di una detrazione fissa pari a 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493.

Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro

I lavoratori che hanno dovuto locare un immobile per trasferimenti di lavoro in altro comune rispetto a quello di residenza, le detrazioni fisse sono così ripartite:

991,60 euro per reddito imponibile fino a 15.493,71 euro

495,80 euro per reddito imponibile fino a 30.987,41 euro.

Versamento individuale ai partiti: previsto un tetto massimo

 Abolito il finanziamento pubblico ai partiti, chi stanzierà i fondi? I privati, ma attenzione alle nuove regole. Il ministro Quagliarello ha parlato di un tetto massimo dei versamenti individuali che andranno ai partiti. Il tetto sarà di 61 milioni di euro, dunque un terzo in meno rispetto al finanziamento attuale.

Ciò avverrà soltanto se tutti decideranno di dare soldi ai partiti: “Non vogliamo far rientrare dalla finestra quello che esce dalla porta”, ha spiegato il ministro, specifcando in particolare che ogni finanziamento deve essere traciato e certificato. Ci sarà il massimo della trasparenza», assicura Quagliariello. Non vi potranno essere contributi anonimi, inoltre.

Quagliariello specifica che non si tratta di una legge contro i partiti, é un finanziamento indiretto.

I partiti sono parte della democrazia. La democrazia ha un costo e per questo» per esempio sono previsti «sgravi sulle sedi» dei partiti.

“Presentiamo questa legge con orgoglio”, ha concluso il ministro.

A regime dal 2016

Il sistema di regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici inizierà pertanto 2014, ma andrà a regime soltanto due anni dopo.

Solo a giugno 2015 gli italiani saranno infatti chiamati a dichiarare i propri redditi relativi al 2014. A quel punto saranno necessari altri mesi per permettere all’Erario di stabilire l’ammontare esatto della quota del 2 x 1000 da destinare a ciascun partito politico. Fino a questo momento, e quindi in via transitoria, a tutti i partiti è riconosciuto il taglio: del 40% nel primo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge; del 50% nel secondo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge; del 60% nel terzo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge. Con il quarto esercizio finanziario successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge il finanziamento termina.

L’austerity blocca il PIL americano

 La situazione americana è senz’altro una delle migliori del momento eppure dopo la pubblicazione dei dati del PIL qualcuno ha iniziato a ricredersi. Tutto sembra legato al calo della spesa del governo americano che sembra aver inciso parecchio sull’economia a stelle e strisce e pochi sono gli analisi che avevano considerato ogni evenienza.

PIL USA influenzerà il mercato Forex

La politica economica di Washington nei primi tre mesi dell’anno è stata caratterizzata dall’austerity che, come sappiamo, adesso è criticata da numerosi fonti economiche. La crescita, poi, c’è stata davvero visto che l’economia americana ha fatto registrare un incremento del 2,4 per cento su base annuale ma rispetto a quello che avevano previsto gli analisti siamo un pelino al di sotto. Rispetto alle aspettative siamo sotto dello 0,1 per cento.

Il PIL USA è davvero sul piano inclinato?

Krugman confronta Lettonia e Stati Uniti

In linea di massima possiamo dire che la crescita del paese è rallentata per via della riduzione della spesa pubblica che ha inciso sull’attività delle imprese benché la scelta, poi, sia stata portata avanti a livello governativo. In generale resta fuori da questo discorso soltanto il comparto agricolo.

Adesso, tutto sembra essere nelle mani di chi sceglie la politica monetaria. La FED è per una visione espansiva.

 

Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni

 La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al Dl sui pagamenti dei debiti della Pa che sarà votato, poi, esaminato e votato dalla Camera mercoledì 5 giugno per l’ufficializzazione definitiva del testo e dei vari emendamenti.

► 250 emendamenti al decreto sui debiti della Pubblica amministrazione

Il decreto legge sui pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni è stato, fin dall’inizio, un testo molto discusso, che però, finalmente, sta giungendo alla sua versione definitiva. Di seguito riportiamo le principali novità al testo che dovranno passare all’esame della Camera.

Il nuovo testo prevede che le Pubbliche amministrazioni inizino il pagamento dei loro debiti non solo alle imprese ma anche ai professionisti e la concessione entro il 2014 della garanzia dello Stato per l’agevolazione della cessione dei crediti maturati nei confronti della Pubblica amministrazione entro il 2012 a banche e ad altri intermediari finanziari.

Sul fronte delle pubbliche amministrazioni, la nuova versione del decreto legge sullo sblocco dei debiti, prevede che per i comuni sei mesi di tempo (fino al 1 gennaio 2014) in più per organizzare la riscossione in proprio dei tributi, anche ricorrendo ad Equitalia.

► Le conseguenze dell’uscita di Equitalia dai Comuni

Inoltre, il decreto prevede un ammorbidimento della legge di stabilità per le amministrazioni locali che si dimostrano particolarmente virtuose.

 

La fine del segreto bancario svizzero

 La Svizzera non è più quella di una volta, quell’impenetrabile regione dell’Europa in cui i conti bancari erano al sicuro. Anche se forse, sicuro, non è il termine corretto visto che di sicurezza si può ancora parlare ma la trasparenza imposta alla Confederazione da alcuni accordi, ne mina alla base il segreto bancario.

Questa questione è stata al centro di una diatriba che ha opposto la Svizzera agli Stati Uniti nella lotta all’evasione fiscale. Ma i conti che sono detenuti dagli stranieri in Svizzera, adesso, non saranno più così intoccabili. Negli ultimi anni, infatti, non solo gli Stati Uniti ma anche tanti altri paesi come la Germania e il Regno Unito, hanno accelerato le pratiche per far sì che si recuperassero le tasse evase, legate alle operazioni non dichiarate.

Accordo fiscale tra Svizzera e Usa

Molto è successo in questi ultimi anni. Basta pensare che nel 2009 l’UBS ha dovuto corrispondere una sanzione di 780 milioni di dollari agli Stati Uniti per aver indotto moltissimi contribuenti a nascondere i loro traffici nei conti considerati supersegreti e localizzati in Svizzera.

Il segreto bancario svizzero in pericolo

L’indagine è stata poi estesa anche alla Credit Suisse e ancor più di recente, per la pressione fatta dagli Stati uniti, è stata portata davanti al banco degli imputati anche la Wegelin, una banca privata.

 

Il roaming non sarà più a pagamento

 Il mercato delle telecomunicazioni si è rinnovato molto e adesso in poco tempo è necessario gestire una serie di questioni scottanti, per esempio il roaming. In Europa, per effetto delle trasformazioni indicate, infatti, sembra che il roaming UE sia destinato a scomparire. Si sta occupando della faccenda il commissario europeo Neelie Kroes.

Questa persona è il Commissario europeo per l’agenda digitale e di recente ha tenuto un discorso al Parlamento Europeo, dedicato proprio al roaming. Le domande emerse, alle quali adesso l’Europa dovrà dare una risposta, sono queste: si possono eliminare le tariffe di roaming per i cellulari all’estero? Si può liberalizzare l’accesso ad internet ovunque e per tutti i cittadini dell’UE?

51mila abbonati in meno per Sky

Il progetto che nascerà dalla risposta a queste domande è senza dubbio ambizioso ma soprattutto è destinato a rivoluzionare il mercato perchè impone che a fronte di numerosi benefici per i clienti, ci sia una concorrenza diversa tra gli operatori.

Un miliardo e mezzo di telefonate in meno nel 2012

Il modo che ha l’Unione Europea di organizzare il mondo delle telecomunicazioni, comunque, non piace ad alcune società che ultimamente hanno espresso delle riserve all’indirizzo dell’UE. Si tratta ad esempio della società spagnola Telefonica, di Vodafone e della società francese France Telecom.

Il regolamento eccessivo del sistema non va giù agli attori principali.

Cosa ha deciso l’UE per il nostro paese

 Il nostro paese, dopo il governo Berlusconi, era entrato nella procedura di deficit e soltanto la strenua difesa del rigore dei conti pubblici, aveva in qualche modo consentito all’Italia di riscattare la propria immagine sull’altare europeo.

A distanza di un anno e mezzo dall’operato di Monti, si traggono un po’ di conclusioni e sembra che la Commissione Europea, valutato l’impegno tricolore, abbia deciso di sospendere la procedura per deficit eccessivo. Una notizia che senz’altro suona come positiva ma nella pratica, in cosa si traduce? Adesso, cosa può fare il nostro paese? Potrà spendere tutti i soldi che risultano a disposizione?

Italia a rischio multe dall’Unione Europea per le discariche abusive

Insieme a questa decisione, che deve ancora essere ratificata dal Consiglio dell’UE, sono state fornite una serie di raccomandazioni al nostro paese al fine di continuare sulla strada del risanamento economico. In Europa, comunque, ci sono altri paesi che hanno subito una procedura contro il deficit eccessivo, che non è proprio uno strumento punitivo, quanto piuttosto un modo per distogliere i paesi dalle spese eccessive.

Stime Eurostat sul debito pubblico italiano

Su 27 stati membri che formano l’Europa, il Consiglio Europeo ha aperto una procedura di deficit nei confronti di ben 25 paesi. Si sono salvate soltanto l’Estonia e la Svezia. Attualmente, poi le procedure sono ancora aperte per 20 paesi.