I consumatori premiano il ‘Made in Italy’

 Gli italiani si fidano delle aziend italiane e le premiano acquistando da loro. In sostanza si riduce a questa considerazione l’indagine condotta dall’Istituto tedesco qualità e finanza. Ad esempio, le Librerie Feltrinelli soddisfano nove clienti su dieci. Gli italiani sono dunque contenti del servizio offerto loro dalle imprese, fra le 274 aziende analizzate dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, su dati rilasciati dalla società di ricerca Value Service.

Classifica

1 Feltrinelli (91,7%);

2 Amazon (91,2%)

3 Calzedonia (88,4%);

4 eBay (88,3%);

5 Intimissimi (88%);

6 Media World (85,7%).

Molto bene anche i supermercati nazionali. Su tutti vince Esselunga, al decimo posto, seguita da  Conad (diciottesimo), Despar (sessantaseiesima) e Coop (settantaduesima).

Il metodo per valutare la soddisfazine è molto semplice, e consta di due domande. La prima è: se sono state clienti o no dell’azienda negli ultimi tre anni e se si sono trovate molto bene oppure no.

Ad essere valutata è l’esperienza emotiva del servizio, non l’offerta oggettiva, sottolineano i curatori. Inoltre risponde alla seconda domanda solo chi, degli intervistati, è stato cliente dell’azienda citata: per alcune imprese più persone, per altre meno. Ma questa è la maggiore indagine condotta finora in Italia sulla customer satisfaction, la soddisfazione del cliente. Ha il pregio di essere la prima e di avere trovato un metro comune per confrontare i settori più diversi. Può essere uno stimolo ad altre ricerche e all’economia, mentre la Legge annuale sulla concorrenza, che l’Antitrust invoca «al fine di garantire la tutela dei consumatori», giace fra le incompiute di governo.

 

 

 

Le nuove professioni Web

 Il mercato del lavoro, si sa, è in continuo movimento. Attualmente il web si configura come una grande ricchezza per le imprese.

Per capirlo è sufficiente pensare a coloro i quali attraverso internet hanno potuto crescere e rinnovarsi creando nuove opportunità di business oppure a chi dal web è nato e sta sviluppando la propria azienda. Oppure ancora chi adotta la rete per supportare le proprie azioni di marketing o per farsi conoscere in mercati prima difficilmente raggiungibili; le porte che è in grado di aprire questo strumento sono infinite. Ma come diventare un esperto del campo? E per le aziende, come identificare le risorse più adatte ai propri obiettivi?

Tralasciando i sempre più numerosi addetti al settore web – esperti di digital coordinato in tutte le multiformi declinazioni, agenzie web e di comunicazione – che si muovono in modo agile tra le mansioni e i processi e quindi tra le professioni ad esse connesse, dagli annunci di lavoro che si possono trovare sparsi un po’ ovunque sul web pare ci sia parecchia confusione da parte delle aziende/agenzie che ricercano personale adatto a svolgere determinate azioni di marketing o di comunicazione sul web.

Il mercato in effetti è ricco e molto complicato, in più i confini tra una professione e l’altra sono molto labili, difficile quindi orientarsi e destreggiarsi. Risulta però sempre più importante spiegare determinate “etichette” come ad esempio il web analyst oppure l’e-reputation manager in profili precisi, sia perché le aziende possano identificare al meglio le risorse da inserire nel proprio organico sia perché i giovani – ma non solo – alla ricerca di lavoro possano destreggiarsi al meglio, considerando quanto il web sia un mercato dalle enormi opportunità di sviluppo.

Nuove professioni web

– content curator
– search engine optimizer
– community manager
– transmedia web editor
– digital pr
– all-line advertiser
– e-reputation manager
– web analyst

Per le banche centrali l’uscita dalla crisi è un’illusione

Per capire i movimenti della finanza di tutto il pianeta occorre dare un’occhiata a Tokyo e Washington, alla Banca del Giappone e alla Federal reserve. Sono questi i due punti nevralgici per un’analisi più chiara e approfondita.

Intanto, l’Europa dell’euro ha fatto le sue azioni, con la Banca centrale europea nel ruolo di garante della stabilità del sistema, ed aspetta che le elezioni tedesche di settembre permettano alla cancelliera Angela Merkel un ruolo più attivo.

Ma l’uscita definitiva dalla crisi resta un’illusione.

Da Washington, infatti, fanno sapere che dopo la politica di iperespansione monetaria, tassi a zero più quantitative easing – acquisto di titoli sul mercato per immettere liquidità – occorre attendere l’inizio della fase declinante. Wall Street ha reagito male, confermando quanto in molti hanno sempre dichiarato, e cioè che la serie recentissima di record degli indici Dow Jones e S&P è stata più un risultato della grande liquidità fornita dalla Banca centrale che non un segnale di forte ripresa. Come a dire che si tratta di un fatto di natura finanziaria e non di un andamento positivo dell’economia reale.

Piedi per terra, dunque. Dalla crisi, dicono alla Fed, si potrà effettivamente uscire ma i tempi sono lunghi. Molto lunghi. Una dichiarazione, quest’ultima, fatta più per placare gli animi che per una convinzione interna.

 

Il contrabbando in Italia è in aumento

 I primi cento anni di contrabbando in Itala. Non un bel racconto per la Guardia di finanza, che ne ha parlato durante un incontro al Palazzo Terragni di Como. Anni fa, al confine, si commerciavano zucchero, caffè e riso, quando la guerra imponeva generi di conforto a basso prezzo. Attualmente, secondo gli esperti, il contrabbando è in una nuova epoca. I maggiori affari riguardano le sigarette ma “l’ultima frontiera – come dichiara il generale Bruno Buratti – e’ il contrabbando di valuta e oro. Nel 2012, i sequestri di denaro sono aumentati del 14%”.

La crisi economica, stando alle parole del generale, capo ufficio operazioni del comando generale della Gdf, non va sottovalutata. “In un momento come questo e’ necessaria l’attenzione ai movimenti di ricchezza verso i paradisi fiscali. Registriamo un traffico di valuta in aumento – spiega – soprattutto dalla Svizzera: il confine e’ un tradizionale veicolo di transito dei capitali”. E qui, la fantasia dei contrabbandieri non ha limiti: dalle banconote rotolate nei pacchetti di sigarette, ai vani modificati delle auto per contenere banconote.

Nel 2011 sono stati 14 i miliardi di euro di gettito proveniente dalle sigarette, di cui oltre 10 mld da accise e oltre 3 mld dall’Iva. “Si capisce – dice Buratti – che si tratta di un mercato molto redditizio”. Il problema diventa quindi la fiscalita’ eccessiva, che puo’ favorire la diffusione del reato. Le tasse sono “assolutamente determinanti. Le rotte del traffico – dice – si spostano individuando come paesi di destinazione quelli dove la tassazione e’ più elevata”.

Così, anche la collaborazione a livello di Unione europea deve essere determinante. “I contrabbandieri sono degli imprenditori, rapidi e reattivi nell’adattarsi al mutarsi delle condizioni economiche. La realta’ è che noi dobbiamo contrastare questo fenomeno in una matrice transnazionale. L‘asimmetria tra normative puo’ determinare gli illeciti”.

Non è da escludere che in futuro pure le sigarette elettroniche possano diventare merce di contrabbando.

Condé Nast cerca stagisti

 Condé Nast è una grande casa editrice attiva a livello internazionale. Tra le sue testate più famose ci sono VogueGlamourVanity Fair, Allure, Details e GQ, riviste di moda e di costume famose in tutto il mondo.

Da sempre attenta alle nuove tendenze, la Condé Nast ha lanciato un apposito programma di scouting per trovare le nuove leve che lavoreranno nelle sue redazioni. Il programma si chiama Condé Nast Next ed è dedicato a giovani e brillanti laureati da formare nei settori marketing e comunicazione.

Condé Nast Next è un tirocinio formativo che prevede l’assunzione con un contratto di stage di 10 giovani – la retribuzione prevista è di 300 euro al mese più buoni pasto – della durata di 100 giorni per imparare i segreti del mestiere prima con una formazione in aula e poi direttamente sul campo.

Per poter partecipare alle selezioni per il programma Condé Nast Next non bisogna aver superato i 27 anni di età e avere ottenuto il titolo di studio – la laurea – da non più di 12 mesi.

Chi volesse partecipare alle selezioni deve inviare il proprio curriculum vitae e un video di presentazione, che non deve superare il minuto di durata, all’indirizzo e-mail [email protected].

La scadenza per l’invio della candidatura è il 31 maggio. Per tutte le ulteriori informazioni consultare il sito di Condé Nast.

Cercasi magazzinieri

 Se, come tanti in questo periodo, siete rimasti senza lavoro e siete alla ricerca di una nuova occupazione, la Provincia di Roma vi offre un’interessante possibilità. E’ stata aperta, infatti, la selezione alla ricerca di magazzinieri.

La ricerca è aperta dal Comune di Monterotondo. Le risorse necessarie sono dieci e si occuperanno della sistemazione e della logistica delle merci in uscita e in entrata per diverse sedi del territorio del comune.

Per questo impiego viene offerto un contratto a tempo determinato della durata di cinque mesi con orario di lavoro part-time e retribuzione commisurata all’impegno.

I requisiti per candidarsi alla posizione di magazzinieri per il Comune di Monterotondo sono:

– avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;

– essere in possesso almeno del diploma di scuola media;

– precedente esperienza nel ruolo, almeno tre anni;

– possesso della patente di guida (categoria B o C);

– essere disoccupati o cassaintegrati.

Per partecipare alle selezioni è necessario consegnare il proprio curriculum vitae presso uno dei CPI dei Roma e Provincia. Per essere valide le candidature devono pervenire entro e non oltre il 31 maggio 2013.

Per ulteriori informazioni visitare la pagina dedicata all’annuncio del sito della Provincia di Roma.

Chiesti due anni e mezzo per Dolce e Gabbana colpevoli di evasione fiscale

 Stefano Dolce e Domenico Gabbana potrebbero finire in carcere con l’accusa di evasione fiscale. La condanna è stata richiesta dalla procura di Milano dal Pm Gaetano Ruta che ha accusato i due stilisti di dichiarazione infedele e omessa dichiarazione dei redditi.

I due e mezzo di reclusione, però, sarebbero solo per il reato di omessa dichiarazione dei redditi, in quanto quello di dichiarazione infedele sarebbe già caduto in prescrizione.

La richiesta di condanna è stata formulata anche verso altre cinque persone, alle quali viene imputato lo stesso reato. Si tratta di Alfonso Dolce (2 anni), Cristiana Ruella (2 anni e 6 mesi), Giuseppe Minoni (2 anni), del commercialista Luciano Patelli (3 anni) e di Antoine Noella, considerata dalla Procura una prestanome, per la quale, però, è stata chiesta l’assoluzione.

L’ammontare dell’evasione fiscale, secondo la procura, sarebbe di circa 420 milioni di euro per ognuno dei due stilisti, ai quali si sommano altri 200 milioni di euro che sarebbero stati trasferiti per mezzo della società lussemburghese Gado e sui quali, quindi, i due stilisti hanno pagato le tasse al Lussemburgo e non all’Italia.

A questa società, secondo il pm, i due stilisti avrebbero ceduto marchi come Dolce&Gabbana e D&G Dolce e Gabbana che hanno un valore di mercato stimato intorno ai 1.193 milioni di euro.

Gruppi di acquisto per risparmiare sul costo delle bollette, la proposta di Altrocunsumo

 Uno dei costi maggiori che sostengono le famiglie è quello delle bollette: acqua, gas, telefono, energia. Un costo che, già tra i più alti d’Europa, potrebbe aumentare ancora di più se il Governo non riuscirà ad evitare l’aumento delle aliquote Iva previsto per il prossimo luglio.
► Oltre il fisco gli aumenti delle bollette in arrivo

Così si cercano tutti i modi possibili per risparmiare, tra i quali c’è anche l’interessante proposta di Altroconsumo: i gruppi di acquisto solidali. In sostanza, si tratterebbe di mettere insieme un gruppo di famiglie con le stesse esigenze e indire un’asta per le compagnie che forniscono energia elettrica, così che i consumatori potranno scegliere l’offerta più conveniente.

E’ un sistema, questo, che è stato già messo in pratica in diversi paesi, anche europei, ma che in Italia trova ancora una scarsa applicazione.

► Il perché del caro bollette in Italia

Altroconsumo mette a disposizione di chi vuole aderire all’iniziativa il sito www.abbassalabolletta.it al quale si possono iscrivere tutti i consumatori in cerca di una soluzione più economica per la fornitura di elettricità o di gas metano a uso domestico. Possono aderire anche coloro che non sono iscritti ad Altroconsumo: lo scopo, infatti, è quello di mettere insieme un gruppo molto nutrito di famiglie che possono così vantare un maggior potere di contrattazione.

 

Banche ancora avare con le imprese

 La BCE si muovo come può per ridare slancio all’economia e alle imprese che ne sono le colonne portanti, ma, nonostante le immissioni di denaro liquido e l’abbassamento dei tassi – il costo del denaro ha raggiunto il suo minimo storico – le banche continuano ancora a non concedere prestiti alle imprese.
► Gli otto miliardi della fine della procedure di deficit devono andare alle imprese

Anzi, stando agli ultimi dati della Banca Centrale, i prestiti concessi alle imprese sono ulteriormente scesi ad aprile rispetto al periodo precedente. I prestiti concessi alle imprese non finanziarie hanno fatto registrare un – 1,9% rispetto a marzo 2012: segno che l’Eurozona è ancora molto debole, come dimostra l’ulteriore contrazione dello 0,2% del Pil.

Ma le cause di questa poca disponibilità degli istituti di credito nel concedere prestiti risiederebbero anche nei timori generati dal caso Cipro, come dimostrato dal fatto che i prestiti sono concessi di meno nei paesi che ancora sono in difficoltà.

► In calo le riserve depositate presso le banche centrali

Anche in Italia, infatti, anche se il paese è definitivamente e ufficialmente uscito dalla procedura di infrazione aperta dall’UE per deficit eccessivo, i depositi sono diminuiti dello 0,3% in aprile 2013 rispetto al mese precedente, anche se mantengono il trend positivo ( + 8%) sullo stesso periodo dello scorso anno.

E’ arrivato il terzo decreto esodati

 Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio 2013 del decreto interministeriale 22 aprile 2013 che disciplina le modalità di attuazione dell’art. 1, co. 231 e 233, della L. 24  dicembre  2012,  n. 228 (cd. Legge di stabilità 2013), sono state individuate da parte del governo le modalità e i tempi di salvaguardia per la terza tranche di esodati.

► Sono 62 mila i primi esodati “salvaguardati”

Il decreto individua il limite massimo di lavoratori e la ripartizione dei soggetti interessati alla concessione dei benefici.

Il tempo per poter far richiesta dei benefici per i lavoratoti che rientrano nei requisiti previsti c’è tempo 120 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta (quindi entro e non oltre il 30 settembre 2013) per la presentazione dell’apposita istanza che deve essere consegnata alla Direzione territoriale del lavoro competente per territorio.

Ad aver diritto alla salvaguardia sono i lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011 che abbiano il possesso dei requisiti utili al trattamento pensionistico.

Stesse condizioni anche per i lavoratori cessati entro il 30 giugno 2012 per effetto di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011, che non siano stati assunti a tempo indeterminato e con un reddito annuo lordo non superiore a € 7.500, se in possesso dei requisiti pensionistici entro il dicembre 2014.

► Ulteriori chiarimenti per il primo e il secondo decreto esodati

Allo stesso modo si devono comportare i lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012 per effetto di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011, se non assunti poi a tempo indeterminato e con un reddito annuo lordo non superiore a € 7.500, in possesso dei requisiti per il pensionamento entro dicembre 2014.