Si può ottenere un mutuo anche con un contratto atipico?

 Quando si ha un contratto atipico, ossia un contratto di lavoro che non presuppone il tempo indeterminato o il possesso di una partita Iva, quindi i contratti a tempo determinato, le collaborazioni occasionali, i contratti a progetto o gli apprendisti, è sicuramente difficile trovare una banca che conceda un mutuo.

► Da oggi è possibile sospendere il mutuo

Ma in un periodo come questo nel quale questa tipologia di lavoratori ingrossa sempre di più le sue fila, anche le banche, che dai mutui, come da tutti i prodotti finanziari che offrono, ottengono dei guadagni, si stanno adeguando a questa realtà e hanno conseguentemente allentato i criteri per l’ottenimento di un mutuo.

Il primo, e fondamentale, passo da fare per ottenere un mutuo anche in presenza di contratto atipico è di trovare un garante. Il garante è la persona, che non per forza deve essere un parente del richiedente, che sia disposto a prendersi carico delle rate del mutuo in questione se il richiedente si dimostra insolvente.

Il requisito fondamentale è che il garante abbia un reddito tale da poter pagare le mensilità.

► Le professioni giuste per ottenere un mutuo

Quindi, seppur difficile, non è impossibile che le banche concedano un mutuo anche a chi non ha un contratto a tempo indeterminato, ma va evidenziato, però, che dal momento che questi lavoratori possono dare meno garanzie, anche in presenza di un garante, gli istituti di credito concedono i mutui a tassi più elevati.

 

 

 

Come sospendere le rate del mutuo

 Siete dei mutuatari in difficoltà? Consumatori di tutte le età che alla lunga hanno subito gli effetti devastanti della crisi economica? Allora siete il target ideale della nuova moratoria sui mutui che consente di sospendere il rimborso delle rate del finanziamento fino ad un massimo di 18 mesi.

Un periodo di garanzia per i mutui

La moratoria sui mutui parte dalla considerazione che chi acquista la prima casa, per una difficoltà economica che non aveva considerato, si trova davanti ad un’impennata del prezzo del finanziamento. Chiaramente si tratta dell’ipotesi più vicina a chi accende un mutuo a tasso variabile.

Per loro ma anche per chi ha perso il lavoro e non può pagare le singole rate, è stato riattivato il fondo di solidarietà. Un istituto ormai operativo da alcuni anni che è stato rifinanziato con 20 milioni di euro dal decreto Salva Italia. I mutui che possono usufruire della moratoria sono quelli il cui importo non supera i 250 mila euro ma ci sono anche altre condizioni da rispettare per entrare nel programma d’aiuti.

Rinnovato il Fondo di Solidarietà sui mutui

Per prima cosa è necessario che l’intestatario del mutuo si trovi in una condizione di disoccupazione e nei tre anni precedenti la richiesta sia stato licenziato. Il mutuo, poi, non deve essere stato acceso da meno di un anno e non deve superare i 250 mila euro. Infine il reddito ISEE del nucleo famigliare del richiedente non deve superare i 30 mila euro.

La richiesta non può essere inoltrata dai lavoratori autonomi, dai dipendenti che si sono licenziati volontariamente e da coloro che hanno ritardato nei pagamenti per più di 90 giorni.

L’INPS fa il punto della situazione sugli esodati

 Alla giornata di ieri, 9 Maggio, risale la notizia che l’ INPS ha ufficialmente accolto le richieste di salvaguardia presentate dai primi 62 mila esodati,  su un totale di 65 mila casi previsti, di cui più di 7 mila sono già stati formalmente “liquidati”.

> Sono 62 mila i primi esodati “salvaguardati”

A seguito di questa operazione, che era stata presentata come della massima urgenza anche dal neo Governo Letta, ha fatto quindi seguito, da parte dell’ INPS, la pubblicazione dei dati ufficiali e di una circolare, la Circolare Inps n. 76/2013, che ha fatto il punto generale sulla situazione e ha riepilogato le condizioni delle operazioni di salvaguardia che, a mezzo di una serie di appositi decreti, saranno messe in atto nel prossimo futuro.

Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig

Il primo decreto di salvaguardia, quello appena attuato, riguarda dunque un totale di 65 mila lavoratori, oltre i 62 già salvaguardati, tra i quali ancora 3 mila dovranno essere sottoposti ad accertamenti dei requisiti.

Il secondo decreto, invece, prevede la reintegrazione di un secondo contingente da 55 mila lavoratori, che dovranno però presentare istanza di accesso al beneficio della salvaguardia entro il 21 Maggio 2013.

Il terzo decreto di salvaguardia riguarderà, infine, 10.130 ulteriori lavoratori, che dovranno aspettare però la futura pubblicazione dello stesso per l’ inoltro delle domande entro 120 giorni.

I tassi medi dei mutui di maggio

 I tassi medi dei mutui sono molto importanti per chi si accinge ad accendere un finanziamento perché riescono a dare l’idea del costo diffuso per i prodotti a tasso fisso e variabile. Mutuionline, all’inizio di ogni mese, fa una panoramica delle migliori offerte di mutuo. Ecco quelle di maggio 2013.

I migliori mutui del mese di aprile

In generale, spiega il portale d’intermediazione, si registra un ribasso dei tassi fissi che contraddistingue nel mese di maggio per tutte le migliori offerte. Il metro di paragone è aprile. Rispetto al mese precedente si registrano dei ribassi per tutte le durate dei piani d’ammortamento e soprattutto per le proposte ventennali.

Il tasso fisso medio per i mutui a 20 anni, infatti è sceso dello 0,12 per cento fino al 4,96%. I ribassi per le altre durate sono stati più contenuti. Per esempio per i mutui a 30 anni a tasso fisso si parla di un ribasso dello 0,09 per cento fino a quota 5,16%. Per i mutui a tasso fisso a 25 anni, invece, il miglior tasso è al 4,75 per cento.

 I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

Il mese di maggio non presenta variazioni per quel che riguarda i migliori tassi variabili. Ci sono dei ribassi lievissimi fino allo 0,01 per cento. In generale, per tutte le durate del piano d’ammortamento l’ISC è compreso tra il 3,19 per cento e il 3,50 per cento.

Stage P&G

 Se siete dei giovani laureati e siete in cerca della vostra prima opportunità per entrare nel mondo del lavoro non lasciatevi scappare i nuovi stage messi a disposizione da Procter & Gamble, la grande azienda che si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti di largo consumo.

Giusto per fare qualche esempio la P&G si occupa di tutti i prodotti di marchi come Dash, Duracell, Gillette, Pampers, Wella, Infasil, Pantene, Max Factor e tanti altri ancora.

Al momento l’azienda è alla ricerca di nuove leve da formare nelle sue sedi italiane e in quelle all’estero tramite dei tirocini formativi. Vediamo quali sono le posizioni di stage aperte presso Procter & Gamble.

Stage Consumer & Market Knowledge

Stage Customer Business Development

Stage Finance

Stage Risorse Umane

Stage Information & Decision Solutions Analyst

Stage Manufacturing Engineer

Stage Marketing Assistant Brand Manager

Inoltre, se il vostro desiderio è quello di fare una esperienza di lavoro all’estero, la P&G offre anche la possibilità di candidarsi agli stage semestrali nel settore acquisti che potranno essere svolti nelle sedi dei seguenti paesi: Svizzera, Germania, Belgio, Portogallo, Grecia, Svezia, Regno Unito, Italia, Francia, Paesi Bassi, Finlandia, Irlanda, Spagna, Austria, Danimarca e Norvegia.

Per candidarsi ad una delle posizioni di stage aperte presso P&G consultare il sito dell’azienda alla pagina dedicata alle Carriere.

Jolly Animation cerca animatori

 Jolly Animation è una realtà che da anni si occupa del reperimento e della formazione del personale addetto all’animazione per le migliori strutture turistiche in Italia e all’estero.

Le sue offerte sono sempre molto interessanti, soprattutto per il fatto che Jolly Animation necessità di una grande quantità di personale: al momento, infatti, sta cercando ben 500 nuovi animatori.

Le nuove risorse che verranno selezionate sarà offerto un contratto di lavoro a tempo determinato della durata minima di 2 mesi e massima di 6 che comprende anche il vitto e l’alloggio e il viaggio andata e ritorno per la destinazione di lavoro.

Le figure ricercate da Jolly Animation per l’estate 2013 sono:

– responsabili équipe,
– scenografi,
– costumisti,
– tecnici audio/video/luci,
– coreografi,
– ballerini,
– torneisti,
– animatori di contatto,
– responsabili baby-mini-junior club,
– cabarettisti,
– pianobar,
– istruttori fitness, tennis, windsurf, vela, tiro con l’arco, canoa e nuoto,
– assistenti bagnanti,
– hostess.

I requisiti per partecipare alle selezioni di Jolly Animation sono la maggiore età e la padronanza di una lingua straniera (inglese o tedesco). Gradita esperienza pregressa nel ruolo.

Per candidarsi ad una delle 500 posizioni aperte da Jolly Animation è necessario inviare il proprio curriculum vitae corredato di immagine recente a figura intera all’indirizzo [email protected] e in copia a [email protected].

L’inflazione pesa su chi spende meno

 L’ inflazione, cioè il caro – prezzi, sebbene sia poi espressa attraverso un unico valore nazionale, non è purtroppo uguale per tutti.  A dirlo sono gli analisti dell’ Istat, che in questi giorni ha pubblicato dei nuovi dati che dimostrano come il rincaro dei prezzi abbia pesato maggiormente sulle famiglie che spendono meno.

Crolla l’inflazione e i prezzi frenano in Italia

Esiste cioè, secondo l’ Istituto di Statistica, e può essere misurato attraverso una serie di indici che saranno d’ ora in avanti resi pubblici ogni 6 mesi, una sorta di “spread dell’ inflazione”, ovvero di differenziale tra i nuclei familiari italiani che spendono di più e quelli che spendono di meno.

Inflazione al minimo storico dal 2010

Le famiglie italiane sono infatti state divise in cinque gruppi in base al loro livello di spesa. E sulla base delle analisi fatte in relazione ai consumi per beni alimentari e beni energetici relativi agli ultimi sette anni, dal 2005 al 2012, risulta che l’ indice dei prezzi per i nuclei familiari a spesa più bassa è aumentato del 20,2%, mentre per quello a più alta spesa solo del 16,0%.

Ne consegue, dunque, che, per tempi più vicini ai nostri, nel primo trimestre del 2013, chi ha speso meno ha subito una inflazione del 2,5%, mentre chi ha speso di più solo dell’ 1,8%.

Mutuo You a tasso fisso del Banco Popolare

 I mutui a tasso fisso non piacciono molto ai mutuatari ma sono spinti a livello di marketing dalle banche che comunque, nel carnet di prodotti creditizi, hanno sempre più soluzioni a tasso variabile. Per quanto riguarda i tassi fissi, oggi, presentiamo un prodotto tra i più convenienti del momento, secondo la recensione di Mutuionline: il Mutuo You a tasso fisso del Gruppo Banco Popolare.

Banco Popolare in difficoltà

Il prodotto in questione è rivolto ai privati che non abbiano superato gli 80 anni alla scadenza del contratto e propone delle condizioni promozionali per i nuovi clienti. Il mutuo You è finalizzato all’acquisto della prima casa e propone un tasso che è uguale per tutti i piani d’ammortamento. A 10, 15, 20 e 25 anni, senza distinzioni di sorta, il Gruppo Banco Popolare offre un tasso al 4,75 per cento.

Contocorrente Youbanking della BP di Lodi

L’offerta che stiamo enucleando ha una scadenza. E’ stata attivata il 2 aprile 2013 e sarà valida fino al 31 luglio 2013 per i mutui stipulati al massimo entro il 31 ottobre 2013. Il loan to value è nella media visto che con questo prodotto si può ottenere un finanziamento pari all’80 per cento del minore tra valore commerciale e valore dichiarato nel preliminare di vendita o nella proposta d’acquisto.

Il mutuatario deve poi accollarsi le spese d’istruttoria pari all’1 per cento dell’importo erogato e le spese di perizia, nonché le spese periodiche per l’incasso della rata. L’imposta sostitutiva è pari allo 0,25 per cento dell’importo del mutuo erogato per la prima casa.

Londra si scaglia contro l’evasione fiscale

 Anche la City si scaglia contro l’evasione fiscale e contro i paradisi fiscali con l’annuncio del ministro delle Finanze che dice: Verremo a prendervi ovunque. Parte così la più grande battaglia inglese contro chi porta i capitali all’estro e chi li aiuta a farlo.
► Patto anti-evasione di cinque paesi dell’UE

L’indagine che i ministri di Sua Maestà è senza precedenti: saranno, almeno per ora, 100 i super ricchi inglesi i cui conti saranno passati al setaccio delle autorità. La finalità di questa impresa è quella di far pagare le tasse a tutti, in modo particolare a coloro che esportano i loro capitali proprio per sfuggire al fisco.

Tali individui, che sono stati indicati da una soffiata, potranno essere perseguiti penalmente, insieme ai commercialisti o gli avvocati che li aiutano in queste ‘fughe’.

► Lussemburgo pronto a rinunciare al segreto bancario

Il ministro delle Finanze ha poi esortato i 100 sospetti individuati fino adesso a farsi avanti spontaneamente e rimettersi in pari con il fisco, aiutando anche le autorità a districarsi tra i vari conti che si trovano nei paradisi fiscali come Singapore, le Isole Vergini britanniche e le isole Cayman.

 

Al Sud 300 mila posti di lavoro in meno in cinque anni

 Si è tenuto in questi giorni a Napoli un convegno sul tema del rilancio dell’ economia e dell’ occupazione nel Mezzogiorno italiano. E in questa cornice i rappresentanti di Svimez, l’ Associazione per lo Sviluppo dell’ industria nel Mezzogiorno, hanno fatto il punto sulla situazione del mercato del lavoro nel Sud Italia. 

> L’allarme della disoccupazione giovanile

Sulla base dei dati presentati dall’ Associazione, il Mezzogiorno italiano, ancora una volta, ha pagato il prezzo più alto della crisi economica sul fronte dell’ occupazione. Nel giro di cinque anni, infatti, solo al Sud sono stati persi più di 300 mila posti di lavoro, ovvero quasi il 60% dell’ intera perdita nazionale, concentrata, però, in un’ area molto meno estesa.

> La disoccupazione giovanile è un problema globale

Da Napoli, dunque, il Presidente della Svimez avverte della necessità per l’ Italia di un piano di sviluppo globale che possa riportare il Mezzogiorno all’ interno della crescita futura del Paese, Paese che non può continuare ad essere diviso su basi economiche e occupazionali.

Non sono mancati, infine, anche osservazioni – sulla base di dati Eurostat – relative al Nord Italia, che nell’ ultimo periodo ha sofferto di un drastico calo della produzione della ricchezza, cosa ancora più preoccupante in un sistema in cui le regioni del nord continuano a “trascinare” quelle del sud.