Pubblicità per bambini in calo

 L’audience cresce per i canali dedicati ai bambini, sia quelli che sono sul satellite, sia quelli disponibili per tutti sul digitale terrestre, eppure la pubblicità che viene rivolta a questa categoria di telespettatori, oggi, è in calo, mentre è stata in crescita negli ultimi due anni.

I dati Nielsen relativi alla televisione, quindi, dicono che sono in aumento i bambini e i ragazzi che guardano i programmi loro dedicati, nonostante il calo degli investimenti pubblicitari. La pubblicità per bambini, infatti, per tanto tempo è stata considerata una gallina dalle uova d’oro e la raccolta pubblicitaria dal 2010 al 2012 l’ha dimostrato.

 Amazon vuole crescere col mobile

La raccolta, infatti, è passata dai 24 milioni di euro del 2010 fino ai 68 milioni di euro della fine del 2012. Tra il 2011 e il 2012 c’è stato un incremento vertiginoso pari all’86,3 per cento ma tutto il movimento si è concentrato all’inizio dell’anno. Nel primo bimestre del 2013, è stata invece registrata un’inversione di tendenza.

 Anche Mediaset assapora la crisi

Tra gennaio e febbraio, infatti, sono stati raccolti soltanto 6,4 milioni di euro di pubblicità che sono il 25 per cento in meno rispetto ai soldi raccolti nello stesso periodo del 2012. E’ comunque prematuro, secondo molti analisti, usare questi dati di inizio anno per trarre conclusioni più generali. Bisogna piuttosto arrivare alla fine dell’anno perché i canali tematici per  ragazzi restano comunque uno spazio privilegiato per gli inserzionisti.

Governo pronto a intervenire su Imu e Cig

Il governo trascorrerà il week-end nell’abbazia di Spineto della Luce a Sarteano in Toscana. Questo ‘ritiro spirituale’ tra le altre cose sarà necessario anche a definire la tempistica dell’intervento su Imu e Cig. Un’affare da 3-3,5 miliardi, utile alla sola sospensione del pagamento della rata di giugno dell’imposta sull’abitazione principale (due miliardi) e dell’inserimento di nuove finanze nella Cassa integrazione in deroga (1-1,5 miliardi), da far scattare probabilmente la prossima settimana facendo leva su un decreto pensato apposta per ricorrere a nuovi emendamenti al Dl sui debiti Pa all’esame della Camera.

A preferire la prima opzione sarebbe Palazzo Chigi mentre la seconda non dispiacerebbe al Ministro dell’Economia. E a non escludere ‘in busta chiusa’ l’opzione-emendamenti è anche Marco Causi (Pd), uno dei relatori del Dl debiti Pa. Tutto sarà meglio definito e meno sfuocato all’inizio della prossima settimana.

Anche per ciò che concerne la proroga dei 150mila precari Pa in scadenza il 30 giugno.

Un dossier, quest’ultimo, che è sul tavolo del Governo. Con i sindacati, e anche il Pd, che spingono per inserire subito la proroga nel pacchetto urgente che contempla il rifinanziamento della Cig.

La squadra a lavoro sotto l’egidia del Premier Letta, dunque, avrà due grossi grattacapi da risolvere. La speranza è che la salubre aria toscana aiuti.

Allarme per carenza di elio

 L’eli0 è un gas molto importante che in questo momento oltre ad essere scarsamente disponibile in natura, è anche molto costoso. La considerazione di natura generale è arrivata sulla stampa nazionale ed internazionale dopo una decisione presa dal Tokyo Disney Resort.

Il beige book di Piazza Affari

I giapponesi hanno deciso di sospendere le vendite di palloncini, quelli gonfiati con l’elio che sono sempre più desiderabili da parte dei bambini. Non perché i ragazzi non siano importanti nella società nipponica ma perché l’elio, il gas leggerissimo e non infiammabile, si trova sempre meno.

L’importanza dell’elio si evince dai suoi “utilizzi”. Questo gas, infatti, è usato come propellente nell’industria aerospaziale ma è fondamentale anche per il funzionamento delle apparecchiature scientifiche. Si dà il caso, infatti, che l’elio sia molto importante per le macchine che fanno la risonanza magnetica e per quelle che si occupano della diagnostica.

Come USA e Giappone sostengono le borse

L’elio, però, è diventato poco reperibile sul mercato benché sia uno degli elementi più comuni nell’universo e sia anche lo “scarto” della lavorazione dell metano.

Questo prodotto, per giunta, non è affatto rato e men che meno negli Stati Uniti dove è cruciale l’estrazione dallo shale. Sono proprio gli Stati Uniti, in questo momento, a cercare una soluzione.

Alitalia insidia l’accordo tra Emirates e Malpensa

 Una mossa, a quanto pare, quella di Alitalia, per far saltare il recente accordo tra la compagnia aerea del Golfo, Emirates Airlanes, e l’ aeroporto di Milano Malpensa, che, definitivamente abbandonato dalla ex compagnia di bandiera nel 2007, sta cercando ora di tornare ad essere l’ hub internazionale del capoluogo lombardo.

Easyjet sfida Alitalia sulla tratta Milano-Roma

Alitalia ha infatti richiesto in questi giorni all’ Enac – l’ Ente nazionale dell’ aviazione civile – l’ accesso alla documentazione relativa alla concessione dei diritti di Quinta libertà accordati a  Emirates Airlanes in vista della costituzione della tratta Malpensa – New York.

Alitalia cederà sette slot su rotta Milano-Roma a Easy Jet

L’ intenzione della ex compagnia di bandiera italiana, che ora ha il suo quartier generale a Fiumicino, sembra essere dunque quella della preparazione di una possibile azione legale per tentare di bloccare l’ attivazione – forse dal prossimo ottobre – di un insidioso collegamento transoceanico alternativo ai propri.

E’ possibile, inoltre, che il vettore italiano ora sotto l’ egida di Roberto Colaninno, tema in generale l’ insediarsi in centro Europa della pericolosa e potente compagnia araba, con base proprio a Milano Malpensa, dove il gruppo Emirates ha già fatto impegnativi investimenti per la costruzione di una lounge extra lusso.

Pubblicato l’ indice mondiale del grado di corruzione dei manager

 Ernst & Young ha recentemente raccolto i dati relativi al grado di corruzione dei manager di tutto il mondo, dati che sono poi stati organizzati all’ interno di un indice pubblicato dal quotidiano tedesco Die Welt.

Le nazioni del Vecchio Continente non hanno però raggiunto, in questa classifica, risultati lusinghieri:  tutta l’ Europa, infatti, è risultata essere più o meno avvezza a pratiche infelicemente note, quali la richiesta di tangenti e la ricezione di bustarelle, per non parlare dei semplici episodi di corruzione e dello scambio di regali e altri preziosi in cambio di favori.

Corruzione crescente in Italia

Andando più nello specifico, poi, si può quindi osservare che l’ Italia, con un indice di corruttibilità dei manager pari al 60%, si è collocata in Europa davanti a paesi come la Turchia e la Polonia, che possono vantare tradizioni democratiche e di crescita economica più recenti di quelle di casa nostra.

L’austerity colpisce anche la corruzione

Tra i Paesi europei meno avvezzi alle pratiche della corruzione vi sono invece la Svizzera, che detiene in Europa una sorta di virtuoso primato per l’ integrità dei suoi manager, seguita a ruota da “conferme di vecchia” data quali FinlandiaSveziaNorvegia, e Olanda. 

E per quanto riguarda lo storico “duetto” Francia – Germania, i manager francesi si sono questa volta dimostrati più virtuosi degli incorruttibili – o quasi – tedeschi.

Social Card 2013 – Presentazione della domanda e progetto di presa in carico del nucleo familiare

 Le famiglie che vivono un particolare disagio economico possono fare richiesta della Social Card 2013. Con questa carta potranno effettuare gli acquisti di prima necessità con un importo mensile massimo di circa 400 euro che viene erogato per le famiglie con 5 o più componenti.

Come si richiede la Social Card 2013

Dal momento che l’erogazione della Social Card 2013 è ad appannaggio delle Amministrazioni Comunali, la richiesta deve essere fatta da un membro del nucleo famigliare presso il Comune di residenza, mediante modello di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà predisposto dal Soggetto attuatore entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto.

Il Progetto personalizzato di presa in carico per il nucleo familiare beneficiario

L’accesso al contributo economico previsto dalla Social Card 2013 è erogabile alle famiglie solo se queste aderiscono al Progetto personalizzato di presa in carico – predisposto dai Comuni in collaborazione con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e la scuola – che è finalizzato all’inserimento di questi nuclei familiari disagiati nella società e al superamento delle condizioni di povertà.

In caso di mancata adesione al progetto il nucleo famigliare richiedente può essere escluso dal beneficio della Social Card. Il Progetto di presa in carico prevede che i Nuclei familiari svolgano delle attività, che saranno decise di caso in caso delle istituzioni competenti, in queste aree:

1. Ricerca di lavoro;

2. Partecipazione a progetti di formazione o di inclusione lavorativa;

3. Frequenza e impegno scolastico;

4. Comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.

Social Card 2013

Al via la sperimentazione per la Social Card 2013

Requisti economici e lavorativi per accedere

Presentazione della domanda e progetto di presa in carico del nucleo familiare

 

 

 

 

 

Social Card 2013 – Requisti economici e lavorativi per accedere

I Requisiti per accedere alla Social Card 2013

Per poter far richiesta della Social Card è necessario rientrare in alcuni parametri sia economici che lavorativi.

Requisiti di cittadinanza

Il richiedente la Social Card 2013 deve essere:

1. cittadino italiano o comunitario;

2. familiare di cittadino italiano o comunitario non avente la cittadinanza di uno Stato membro che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;

3. cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;

4. essere residente nel Comune in cui presenta domanda da almeno 1 anno dal momento di presentazione della domanda.

Requisiti economici

Al momento della richiesta della Social Card 2013 il nucleo famigliare deve presentare le seguenti caratteristiche:

1. ISEE non superiore a 3.000 euro;

2. Abitazione con valore ai fini ICI inferiore a euro 30.000;

3. Altre tipologie di entrate (reddito, patrimonio, conti corrente) inferiore a 8.000 euro;

4. Assenza di autoveicoli (auto, moto, etc) immatricolati nei 12 mesi antecedenti la richiesta.

Requisiti lavorativi

Per accedere alla Social Card 2013, inoltre, è necessario che il nucleo familiare presenti una condizione di estremo disagio lavorativo, che viene declinato secondo questi due parametri:

1. disoccupazione di tutti i membri adulti;

2.  in caso di occupazione, redditi da lavoro complessivamente inferiori a euro 4.000 nei sei mesi precedenti la richiesta.

Social Card 2013

Al via la sperimentazione per la Social Card 2013

Requisti economici e lavorativi per accedere

Presentazione della domanda e progetto di presa in carico del nucleo familiare

Al via la sperimentazione per la Social Card 2013

 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nr. 102 del 3 maggio 2013 del Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di firmato il 10 gennaio scorso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata istituita la Social Card 2013, che si presenta come una carta acquisti da utilizzare per l’acquisto dei beni di prima necessità.

Al momento la Social Card 2013 è partita solo in via sperimentale (il periodo di sperimentazione è di un anno) e, al momento, toccherà solo 12 grandi città italiane – Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona – e si affianca alla Social Card già esistente.

A disposizione delle famiglie ci sono 50 milioni di euro che saranno divisi tra i Comuni che partecipano alla sperimentazione e che avranno il compito di selezionare le famiglie a cui erogare questo beneficio che potrà essere integrato anche con gli interventi e i servizi sociali ordinariamente erogati dalla amministrazioni.

Le famiglie che beneficeranno del contributo economico previsto dalla Social Card 2013 potranno beneficiare, grazie alla collaborazione tra i Comuni e i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e la scuola, un programma specifico e integrato per tutti i componenti della famiglia, con particolare attenzione ai minori.

Social Card 2013

Al via la sperimentazione per la Social Card 2013

Requisti economici e lavorativi per accedere

Presentazione della domanda e progetto di presa in carico del nucleo familiare

 

Per chi sarà l’acconto IMU

 L’Italia sta vivendo una forte contraddizione messa in evidenza da alcuni analisti che hanno notato la partecipazione del nostro paese al fondo Salva Stati ed hanno notato anche la difficoltà del governo Letta nel trovare i soldi necessari per l’abolizione dell’IMU.

Italia tra IMU ed ESM

In pratica non ci sono soldi per mettere in atto tutte le proposte del governo Letta che oltre ad abrogare l’IMU vorrebbe anche rifinanziare la cassa integrazione e offrire un nuovo stimolo alle imprese. Sono proprio queste ultime, invece, a subire il primo salasso.

Infatti l’acconto IMU sarà valido per le seconde case e per le attività produttive. In pratica, chi ha una prima casa, non deve preoccuparsi: l’acconto IMU di giugno è stato congelato. Per gli altri, però, si prepara una stagione di rincari. per esempio i rincari potrebbero costare molto alle imprese che si troveranno a pagare il 50 per cento in più di quello che hanno pagato l’anno scorso.

L’Ocse contraria alle modifiche all’IMU

La media del rincaro è stata calcolata tenendo conto di quello che succede in alcune grandi città, per esempio Torino, Milano, Bologna, roma, Napoli o Lecce. Tutti gli aumenti dipendono dal fatto che l’incremento delle aliquote locali, stavolta, si possono far valere anche nel primo acconto di giugno.

Dazi UE sui pannelli solari cinesi

 La Commissione europea ha finalmente reso ufficiale l’ introduzione di forti dazi sui pannelli solari di importazione cinese che era stata anticipata durante i mesi scorsi.

Il provvedimento è infatti il risultato di ben 8 mesi di indagini che hanno fatto seguito all’ apertura di uno specifico provvedimento europeo volto a contrastare lo sfrenato dumping esercitato dai produttori orientali.

Le “sirene” cinesi ammaliano Telecom

Il mercato europeo, dunque, d’ ora in avanti sarà riequilibrato, per volontà di Bruxelles, attraverso l’ imposizione di un onere medio aggiuntivo che sarà pari dal 35% al 47%  del prezzo finale dei prodotti, in base al grado di collaborazione che gli stessi produttori cinesi offriranno in sede di controllo.

Il protezionismo sta uccidendo l’export UE

La nuova misura per il momento entrerà in vigore il prossimo 5 giugno in via provvisoria, per poi arrivare ad una risoluzione definitiva nel mese di dicembre 2013, quando anche il  Consiglio europeo sarà chiamato ad esprimersi sulla questione.

Il provvedimento della Commissione europea in realtà viene  incontro ad una specifica richiesta dei produttori dell’ Eurozona, che da tempo accusavano i produttori cinesi di aver imposto un abbassamento dei prezzi tale non riuscire più coprire neanche i costi di produzione.

Sono state comunque immediate anche le reazioni da parte delle lobby che intrattengono interessi nella produzioni dei pannelli.