Assicurazioni moto in aumento

 Il Coordinamento italiano motociclisti, noto anche con l’acronimo CIM, sta cercando di tutelare il più possibile i centauri del Belpaese offrendo loro delle assicurazioni maggiormente compatibili ed aderenti alla realtà del trasporto contemporaneo. 

Infatti, in questi vent’anni, l’associazione ha lavorato molto anche sulla manutenzione delle strade coinvolgendo nell’operazione proprio i motociclisti. L’equivalenza tra una strada meno accidentata e la riduzione dei sinistri con moto coinvolte, è abbastanza scontata.

Assicurazioni ad hoc per gli anziani

Sono stati proprio i motociclisti a segnalare i pericoli, per esempio i guard rail non sicuri o quelli più inclini ad “accogliere” gli incidentati. L’associazione CIM ha dunque lottato per la corretta manutenzione delle strade, ma si è accollata anche altre emergenze stradali. Per esempio ha rivendicato la mancanza di parcheggi adeguati e numerosi ad accogliere il popolo dei centauri, ha spiegato la pericolosità delle vernici che rendono scivoloso l’asfalto.

Attenti alle compagnie assicurative false

Il CIM è stato anche portavoce dei diritti dei motociclisti ed ha fatto in modo che per ottenere la patente il percorso fosse più semplice. Quelle che potremmo definire “nuove richieste” sono andate di pari passo con la lotta per l’abbassamento delle polizze per le moto.

Oggi che le assicurazioni moto sono più numerose, con una riduzione dei sinistri, sarebbe possibile abbassare il costo dei premi.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

 Il 30 aprile scade il termine ultimo per coloro che hanno deciso di consegnare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e per i pensionati riferiti al 2012 al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico di riferimento).

Per coloro che, invece, hanno scelto di consegnare il Modello 730 al Caf o ad un professionista abilitato il termine ultimo per la consegna sarà il 31 maggio.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

In entrambi i casi il contribuente può scegliere se farsi aiutare nella compilazione del Modello o se farlo in autonomia. In quest’ultimo caso le linee guida per la compilazione autonoma sono contenute nel relativo documento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Oltre a seguire le linee guida dell’Agenzia delle Entrate è necessario anche fare attenzione ad alcuni particolari che vi permetteranno di compilare il Modello senza errori.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

Come dichiarare correttamente tutti i redditi percepiti

I redditi che devono essere dichiarati nel Modello 730 sono solo quelli derivanti da lavoro dipendente o da pensione, nel caso, quindi, il contribuente percepisca anche altri redditi, come partecipazioni in redditi d’impresa, redditi da lavoro autonomo etc, devono presentare il relativo modello per la dichiarazione (Modello Unico con scadenza 30 settembre).

In secondo luogo, dal momento che è necessario dichiarare tutti i redditi da lavoro dipendente, è meglio compilare il Modello 730 avendo a disposizione i Cud relativi sia al 2012 che al 2013, in quanto è necessario dichiarare tutti i proventi derivati dal lavoro dipendente ed eventuali indennità come disoccupazione o cassa integrazione.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

Come dichiarare le spese effettuate

La dichiarazione delle spese effettuate è necessaria per poter accedere a detrazioni e deduzioni. Dichiarando le proprie spese c’è la possibilità di accedere a bonus fiscali che faranno diminuire l’importo netto dei redditi sui quali verranno applicate le aliquote per la tassazione.

A avere maggior peso sono le spese mediche, per le quali si applica una detrazione (se di importo pari o superiore ai 129,11 euro annui) del 19%. In questa voce sono possono essere elencate le spese fatte per prestazioni del medico generico, visite specialistiche, visite per l’assicurazione o per la patente, le visite per l’acquisto o il noleggio di attrezzature sanitarie e per analisi e prestazioni diagnostiche.

Per detrarre la spesa sostenuta per l’acquisto di medicinali è necessario allegare lo scontrino parlante, ossia lo scontrino che riporta il codice fiscale del contribuente, l’indicazione della natura o della tipologia di medicinale e il codice e la quantità del prodotto.

In generale, comunque, nella compilazione del Modello 730 è importante che ogni spesa che si elenca al fine di accedere alle detrazioni deve essere documentata con fatture, ricevute, scontrini e quietanze.

Indicazioni per le detrazioni sulle spese di ristrutturazione

Le spese di ristrutturazione dell’abitazione possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi con il Modello 730. Per farlo, però, è necessario avere ricevuta di effettuato pagamento tramite bonifico bancario, in quanto si ha accesso al bonus solo se si può provare l’avvenuto pagamento.

Per ottenere la detrazione massima, pari al 50% dell’importo speso per la ristrutturazione, inoltre, è necessario che il bonifico sia stato effettuato dopo il 26 giugno 2012 e che l’importo pagato non sia superiore ai 96mila euro annui.

► Presentazione del Modello 730 al Caf o professionista: come fare

Cosa accade se ci sono errori nella compilazione del Modello 730?

Queste sono le indicazioni di massima per avere la certezza di aver presentato il Modello 730 correttamente compilato. Nel caso in cui però, come può accadere se il Modello viene compilato da un non professionista, può accadere che una volta consegnato ci si renda conto di eventuali mancanze o errori.

In una situazione del genere c’è la possibilità, per tutti i contribuenti, indipendentemente dalla modalità di consegna del Modello, di presentare il Modello 730 integrativo che, però, potrà essere consegnato solo es esclusivamente al Caf o al professionista abilitato entro e non oltre il 25 ottobre 2013.

 

 

 

Le professioni giuste per ottenere un mutuo

 Ci sono delle zone d’Italia in cui è più semplice ottenere un mutuo e ci sono anche dei mestieri, svolgendo i quali, è più facile oliare il meccanismo che porta un istituto di credito alla concessione del fondo. Per il momento, secondo una recente indagine riporta da una rivista economica, tra le famiglie che hanno chiesto di accendere un mutuo, hanno ottenuto una risposta positiva  5 richiedenti su 100. La ricerca è stata condotta tra l’ottobre del 2012 e il marzo del 2013.

Le previsioni sui tassi futuri

Sembra quindi esserci accordo tra le banche, in relazione ai mutuatari preferiti, vale a dire in relazione ai mestieri che maggiormente garantiscono l’esito positivo della richiesta. Sicuramente i dipendenti pubblici offrono tutte le garanzie del caso. I più avvantaggiati sono senz’altro i quadri e i funzionari. Per loro si parla del 14 per cento di richieste accettate.

Le banche concedono ancora pochi mutui

A seguire, in questa particolare classifica ci sono gli insegnanti con il 10,7 per cento delle risposte positive, i medici con il 7,6 per cento, i pensionati, con il 7 per cento e i dirigenti con il 6,6 per cento. Sul versante opposto troviamo invece gli impiegati e i liberi professionisti le cui richieste vanno a buon fine solo nel 5 per cento dei casi, poi gli operai e le forze armate.

In Italia troppe tasse sul lavoro secondo l’UE

 La Commissione Europea ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla tendenza della tassazione in Europa, rilevando come la situazione dell’ Italia risulti del tutto particolare rispetto alla media degli altri Pesi dell’Unione.

L’agenda di Letta: stop all’Imu e all’Iva, lavoro al primo posto

In Italia, infatti, la pressione fiscale ha raggiunto, nel solo 2011, il 42,5%, diventando la sesta più alta di tutta l’ Unione Europea. A questi dati, inoltre, bisogna aggiungere il fatto che anche nel corso del 2012, periodo non rilevato dal rapporto, l’ introduzione di una nuova serie di imposte, quali l’ IMU, l’ Iva e le altre tasse regionali deve avere modificato ulteriormente la situazione.

Quanto dobbiamo lavorare per pagare le tasse?

Il rapporto della Commissione europea rileva, dunque, che il lavoro in Italia è molto più tassato, in generale, della proprietà privata, e questo porta sicuramente l’ Italia indietro sul piano della competitività rispetto ad altri Paesi europei caratterizzati da una pressione fiscale minore.

Il rapporto della Commissione Europea, tuttavia, mette in luce che l’ Unione è un sistema che si basa su una alta pressione fiscale. In Paesi quali la Svezia, ad esempio, quest’ ultima raggiunge il 50%. Ma le tasse vanno sempre considerate e valutate sulla base dei servizi che si ottengono in cambio.

Il CC di ING Direct e i vantaggi

 Il conto corrente Arancio di ING Direct è in promozione e questo rende il prodotto ancora più appetibile per consumatori e piccoli risparmiatori. La nuova promozione in atto fa sì che i clienti novelli ottengano un regalo che può arrivare anche a 500 euro. Il fatto che il target della promozione sia quello indicato, fa pensare che ING Direct sia alla ricerca di nuovi clienti.

Il variabile di ING Direct come alternativa

Nella vision dell’azienda di origini olandesi, quindi, il conto corrente, generalmente usato come strumento di accantonamento e risparmio, diventa uno strumento di guadagno. Come si fa per attivare la promozione e vedere lievitare il conto?

Intesa Sanpaolo e ING Direct per i mutui più vantaggiosi

Per prima cosa è necessario aprire un nuovo conto corrente e poi occorre inserire il codice di un amico. In questo modo si ottengono i primi 50 euro di accredito. Ogni nuovo correntista ottiene un codice che può usare per la presentazione di un altro amico e neocliente della banca che inserendo il codice otterrà ben 50 euro di acconto.

Il fatto che nella pubblicità si dica che si possono guadagnare fino a 500 euro deriva dal fatto che si possono presentare fino a 10 amici.

I nuovi clienti, che chiamiamo amici, dovranno essere presentati dal 21 aprile fino al 15 giugno. Sul guadagno è applicata l’imposta sostitutiva del 20 per cento.

Il mercato approva il governo Letta

 La borsa italiana aveva senz’altro bisogno di un segnale positivo dalla politica del Belpaese e nel giro di una settimana le pressioni degli economisti hanno impresso un’accelerazione notevole alle trattative di palazzo. In questo momento, quindi possiamo rilevare due dati importanti: al mercato e agli investitori che portano denaro in Italia piace sia la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica per il secondo mandato, sia la scelta di Enrico Letta come presidente del Consiglio. 

La lista dei nuovi Ministri presentata da Enrico Letta

Il Governo Letta ha giurato in un momento molto delicato, con l’attentato fuori dal Parlamento che ha gettato nel panico la popolazione. Un attentatore solitario ha fatto fuoco colpendo due carabinieri e una passante. La tensione avrebbe potuto incrinare le quotazioni, invece i titoli hanno restituito un panorama diverso.

Il Napolitano-Bis fa bene allo spread

Enrico Letta è stato promosso a pieni voti. Il fatto che abbia scelto come ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni di Bankitalia, è stato una specie di asso nella manica che ha strizzato l’occhio alla BCE oggi guidata da Draghi. Lo spread ha fatto il resto calando fino a quota 272 punti.

I titoli italiani, intanto, sul mercato secondario, hanno toccato “il fondo”, i livelli minimi mai registrati dall’ottobre del 2010, in pratica si sono cristallizzati al 3,9 per cento.

 

Madrid rinvia la questione deficit

 I conti di Madrid sono in rosso e non è certo una novità visto che già da diverso tempo di vocifera che Madrid non sarà in grado di rispettare gli impegni presi con il resto dell’UE.

La Spagna, in questo momento, vista la situazione economica contingente, messa sotto la lente d’ingrandimento anche dalla BCE nel suo report sulle PMI europee, è costretta a rimandare al 2016 il raggiungimento dell’obiettivo sul deficit. La Spagna si era impegnata a fare in modo che il deficit non superasse il 3 per cento del PIL. 

La Spagna non centra gli obiettivi nel 2013

Adesso le stime sull’economia spagnola puntano al ribasso e la maggior parte della situazione è legata all’aumento del tasso di disoccupazione che ha raggiunto livelli record. Il problema occupazionale è condiviso anche dalla Francia, mentre la Germania e il Regno Unito confermano di essere in una fase di ripresa.

Gli opzionaristi analizzano la Spagna prima della crisi

Il fatto di condividere il problema “lavoro” con la Francia, non alleggerisce la situazione spagnola ed evidenzia in modo ancora più netto che c’è una divisione profonda tra il sud e il centro-nord Europa. L’obiettivo del deficit al 3 per cento doveva essere raggiunto nel 2014 e sarà raggiunto invece nel 2016. Per il 2013, invece, il bilancio si chiuderà con un disavanzo del 6,3 per cento.

L’Ue è meno fiduciosa nell’economia

 La Commissione Europea ha pubblicato oggi i dati relativi al “sentimento economico” che si respira oggi e che si è respirato negli ultimi mesi nell’ Eurozona. Al centro della questione, dunque, il livello di fiducia nutrita dai cittadini dell’ Unione nei confronti dell‘economia europea.

La fiducia degli italiani sta peggiorando

Ebbene i dati hanno rilevato che proprio nel mese di aprile 2013 si è interrotto quel sentimento di fiducia che era tornato a crescere a partire dal mese di novembre scorso.

Il calo è stato in generale di 1,5 punti e l’ attuale quota rappresentativa si attesta dunque ad 89. Una analoga situazione di perdita di fiducia nell’ economia europea, si può rilevare anche nell’ Unione a 27 Paesi, che è passata dal 91,5 di marzo all’ attuale  89,7. L’Italia è stato uno dei Paesi particolarmente colpiti da questo fenomeno, dal momento che la quota nazionale ha raggiunto gli 83,4 punti.

L’Istat mostra l’aumento della fiducia dei consumatori

Anche sul fronte delle imprese, e non solo su quello dei consumatori, i dati europei non sono incoraggianti. Dopo quattro mesi di recuperi, infatti, il “business climate indicator” torna a calare: al centro delle preoccupazioni le questioni relative a ordini e produzione.

L’Italia, questo punto di vista, torna indietro ai livelli storici del 2003.

Presentazione del Modello 730 al Caf o professionista: come fare

 Avete deciso di presentare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2012 al Caf o ad un professionista abilitato. Oltre a ricordarvi che la scadenza per tale presentazione, diversamente da quanto accade per la presentazione del 730 al sostituto d’imposta, è fissata per il 31 maggio, vediamo quel è la documentazione necessaria da allegare al Modello per essere in regola.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

In primo luogo ricordiamo che per la presentazione al Caf o al professionista abilitato, in caso di consegna di Modello 730 già compilato, non si è tenuti a versare alcun compenso per l’intermediazione.

Oltre al Modello 730 compilato, il contribuente deve presentare al Caf o al professionista la seguente documentazione:

1. Modello 730-1 in busta chiusa per la dichiarazione di destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef (anche nel caso non fosse stata effettuata alcune scelta);

2. CUD 2013 o il CUD 2012 per la documentazione delle eventuali ritenute;

3. scontrini, ricevute, fatture e quietanze a riprova delle spese sostenute;

4. documentazione per le detrazioni spettanti in caso di spese sostenute per la ristrutturazione edilizia (bonifici bancari o postali, fatture e ricevute fiscali, quietanze di pagamento, etc.);

5. attestati di versamento d’imposta eseguiti direttamente dal contribuente con modello F24;

6. dichiarazioni Mod. UNICO in caso di crediti per i quali il contribuente ha fatto richiesta di riporto nella successiva dichiarazione dei redditi.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

Una volta che il contribuente ha consegnato al Caf o al professionista abilitato il Modello compilato e la relativa documentazione, è compito del ricevente verificare che quanto dichiarato nel Modello sia conforme alla documentazione esibita.

La BCE chiede attenzione per le PMI

 Il grosso problema del Vecchio Continente è che deve ripartire nel più breve tempo l’economia e per farlo c’è necessità di rianimare il settore industriale dei vari paesi. Insomma le varie PMI devono essere sostenute. Ecco perché in questi giorni sull’argomento è tornata anche la BCE.

A Moody’s non piace l’Italia

La Banca Centrale Europea, infatti, ha detto che non sa ancora che intervento sostenere in tema di tassi ma è pronta a bacchettare i vari governi sul mancato sostegno alle PMI che rischiano di subire eccessivamente la crisi economica. Le Piccole e Medie Imprese sono state messe sotto la lente d’ingrandimento da una ricerca dell’Eurotower che spiega che le realtà maggiormente in crisi sono quella italiana e quella spagnola.

In entrambi i casi si parla di calo dei profitti e per questo è necessario l’intervento delle banche che a loro volta hanno già avuto un valido sostegno dalla BCE. Adesso sembra arrivato per loro il momento di “restituire il favore“. Il fatturato delle PMI tra ottobre 2012 e marzo 2013 è peggiorato in modo consistente e per questo si rende necessario il prestito bancario.

► Meno tasse e più crescita per Saccomanni

Sempre secondo l’indagine della BCE, le piccole e medie imprese dei 17 paesi della zona euro, hanno una maggiore necessità di finanziamento.