Eni scopre il più grande giacimento del Mediterraneo

Un mare di gas nell’offshore dell’Egitto

 Con un potenziale che può arrivare a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto e un’estensione di circa 100 chilometri quadrati, il sito di Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel Mar Mediterraneo e può diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale. Zohr è uno dei due nuovi blocchi esplorativi nell’offshore egiziano del Mediterraneo (l’altro è Nidoco West) che hanno consolidato la posizione di Eni in Egitto, paese di importanza storica e strategica per la società, e rilanciato ulteriormente l’attività esplorativa nell’offshore del paese.

Questo successo esplorativo offrirà un contributo decisivo nel soddisfare la domanda egiziana di gas naturale per decenni e conferma come il paese sia ancora oggi al centro delle strategie internazionali del gruppo, come lo è ormai da oltre 60 anni.

Il Presidente della Repubblica dell’Egitto, Abdel Fattah Al-Sisi, e l’AD, Claudio Descalzi, si sono incontrati il 19 ottobre, al Cairo, per discutere delle attività di Eni nel Paese.

Durante l’incontro l’AD di Eni ha presentato il piano di sviluppo programmato per il campo di Zohr, confermando l’impegno congiunto per accelerare la messa in produzione.

È un giorno davvero importante per la nostra società e le persone di Eni. Questo importante risultato è la conferma delle nostre competenze e delle nostre capacità di innovazione tecnologica con immediata applicazione operativa, e dimostra soprattutto lo spirito di forte collaborazione tra tutte le componenti aziendali che sono alla base di questi grandi successi. La strategia che ci ha portato a insistere nella ricerca nelle aree mature di paesi che conosciamo da decenni si e’ dimostrata vincente, a riprova che l’Egitto presenta ancora un grande potenziale. Questa scoperta storica sarà in grado di trasformare lo scenario energetico di un intero paese, che ci accoglie da oltre 60 anni. L’esplorazione si conferma al centro della nostra strategia di crescita: negli ultimi 7 anni abbiamo scoperto 10 miliardi di barili di risorse e 300 milioni negli ultimi sei mesi, confermando così la posizione di Eni al top dell’industria. Questa scoperta assume un valore ancora maggiore poiché fatta in Egitto, paese strategico per Eni, dove possono essere sfruttate importanti sinergie con le istallazioni esistenti permettendoci una rapida messa in produzione.”

L’AD Claudio Descalzi è poi intervenuto, il 9 settembre 2015, durante un’Audizione al Senato presso gli Uffici di Presidenza delle Commissioni Industria del Senato e Attività produttive della Camera sulla recente scoperta e sull’impatto che potrà avere sui piani industriali del gruppo:

http://webtv.senato.it/webtvcomm_hq?video_evento=1981

Per maggiori info sui giacimenti in Egitto è possibile consultare il seguente dossier:

http://www.eni.com/it_IT/media/dossier/dossier-egitto.html

 

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Legge di Stabilità: salta lo sconto IRES

La legge di Stabilità è sottoposta a continui emendamenti e modifiche legate anche all’attualità. È chiaro che gli attentati terroristici e l’emergenza natalizia legata ai migranti – problema irrisolto per l’Italia e l’Europa – determinino uno sforzo supplementare in settori diversi da quelli fiscali, in particolare la sicurezza. 

CGIA Mestre: il Natale del fisco arriva un po’ prima

Le tasse di dicembre sono in scadenza, entro il 16 dicembre tantissimi italiani saranno costretti a saldare il conto della TASI e saranno costretti a pagare quel che resta delle altre imposte. È per questo che secondo la CGIA di Mestre, il Natale del fisco arriva un po’ prima. 

Tredicesime, spese in tasse e mutui

Per la metà degli italiani la tredicesima sarà polverizzata dalle tasse e dalle rate del mutuo. Soltanto un italiano su quattro riuscirà ad usare quei soldi anche per l’acquisto dei regali di Natale

Come cambiano i prestiti in Italia

Bankitalia ha fornito i dati sui prestiti del nostro Paese spiegano dove sono in aumento quelli rivolti al settore privato e dove sono in flessione. In generale possiamo sintetizzare che aumentano di poco quelli alle famiglie e diminuiscono un po’ di più quelli alle imprese.

Confesercenti, riportando i dati di Bankitalia, fa questi commenti.

Il punto di partenza

I prestiti al settore privato in Italia segnano -0,5% a ottobre rispetto a un anno prima, come nel mese precedente, a fronte di un aumento dello 0,6% per le famiglie (0,4 per cento a settembre) e di un calo dell’1,3% alle imprese non finanziarie (-0,9 per cento a settembre).

La situazione italiana

Anche a ottobre in lieve calo i tassi di interesse sui mutui. Bankitalia indica che i tassi sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,87 per cento (2,92 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,37 per cento (8,50 nel mese precedente). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,86 per cento (2,82 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,34 per cento (1,26 per cento a settembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento.

I crediti in sofferenza del settore bancario, a ottobre, sono scesi a 198,975 miliardi di euro, dopo aver superato la soglia dei 200 miliardi segnando un massimo storico a settembre.

A ottobre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 5,3 per cento (3,4 per cento a settembre). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 16,2 per cento su base annua (-17,9 per cento nel mese precedente).