Si allenta la stretta sul credito

 E’ stato pubblicato oggi il rapporto trimestrale della Banca Centrale Europea – Bce – in merito al tema del credito da parte delle banche in Europa.

Le banche concedono ancora pochi mutui

Nel periodo passato si era potuta osservare una generale stretta in relazione al problema del credito, cioè una generale riduzione dei prestiti che da quest’ ultime venivano in genere concessi.

Le banche hanno paura di fare prestiti

Si era così parlato anche, nei mesi passati, di un fondamentale problema di accesso al credito da parte di privati cittadini e imprese che andava ad iscriversi nel quadro già precario della crisi economica.

Notizie leggermente migliori, invece, arrivano oggi da parte del rapporto trimestrale stilato dalla  Banca Centrale Europea per il primo trimestre del 2013, nel quale si dice che le banche europee sono attualmente entrate in una nuova fase: quella di un generale allentamento della stretta relativa alla concessione dei prestiti.

Il nuovo trend finanziario sembra dovuto ad una certa riduzione della domanda dei prestiti, ma la Banca Centrale Europea sottolinea nel suo rapporto che il principale fattore di criticità per le Banche europee nel definire   le politiche sul credito rimane la sostanziale incertezza macroeconomica e che nell’ultimo periodo si è potuta registrare un’accelerazione nel calo della domanda rispetto a mutui e prestiti.

 

Randazzo assume

 Interessanti occasioni di lavoro nel mondo dell’ottica. A proporle è il Gruppo Randazzo, una grande società che rappresenta una delle realtà più attive in Italia in questo settore.

Il Gruppo Randazzo, infatti, è il proprietario dei marchi Optissimo, Ottica Romani e Optique, famosi e capillarmente presenti in tutta la penisola. L’azienda è nata nle 1980 a Palermo e ad oggi, questa piccola realtà si è trasformata in una grande rete di negozi, oltre 100 su tutto il territorio nazionale e un totale di circa 730 dipendenti.

Al momento l’azienda sta cercando diversi profili da impiegare nei negozi della Gruppo di tutta Italia. Vediamo nello specifico di cosa consiste questa offerta di lavoro.

Ottici per le sedi di Marcianise (CE), Alatri (FR), Grandate (CO), Serravalle (AL), Civate (LC), Cantù (MI), Adamello (BS), Villasanta (MI), Catania, Roma e Marsala

Retail Manager per le sedi di Lombardia e Lazio

Responsabile di marketing per le sedi di Milano

Addetti alle vendite per i negozi di Siracusa

Stage Area Sicurezza e Servizi Tecnici per la sede di Palermo

Addetto IT per la sede di Palermo

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti per partecipare alle selezioni per le diverse posizioni di lavoro presso Randazzo e per l’invio della propria candidatura si rimanda al sito del Gruppo alla pagina dedicata alle carriere.

 

Le sigarette di contrabbando rubano un miliardo l’anno allo Stato

 Ogni anno più un miliardo di euro, invece di finire nelle casse dello Stato, finisce nelle mani dei contrabbandieri. La cifra che scaturisce dall’analisi del gettito fiscale connesso al traffico illegale di sigarette di contrabbando ammonta a tanto. Nel 2012, come riporta uno studio realizzato tradizionalmente da Philip Morris International e Kpmg, si è raggiunto un nuovo record per quanto riguarda il commercio illecito di sigarette. Si registra un aumento del 50% in confronto al 2011. Rispetto al 2009 siamo al +300%. In soldoni si tratta di un valore pari a 7,3 miliardi.

Il risultato dell’indagine colpisce particolarmente e segnala l’Italia in cima a questa classifica negativa nell’Unione europea; il mercato illecito ha ormai un valore pari all’8,5% del consumo complessivo di sigarette. A livello europeo la situazione non è poi così positiva: il commercio illegale di sigarette nell’Unione ha toccato un nuovo record, che supera gli 11 punti percentuali del totale, in confronto al 10,4% del 2011.

La perdita netta per le entrate fiscali comunitarie ha un valore stimato pari a dodici miliardi e mezzo di euro. In Europa siamo già al sesto anno consecutivo di forte aumento per quanto riguarda il commercio illecito, a riprova di come la crisi economica abbia portato anche a cercare ‘risparmi’ per alimentare il vizio/piacere del fumo.

L’Italia, in compagnia di Regno Unito, Grecia ed Estonia, è tra gli Stati con aumenti del traffico illecito più alti rispetto al 2011.

Ulteriori chiarimenti per il primo e il secondo decreto esodati

 Il messaggio che l’Inps ha diramato a proposito dei due decreti sugli esodati, con i quali sono state garantite le coperture per 120.000 lavoratori, è il nr. 6645 del 22 aprile 2013. Con questo messaggio l’Istituto vuole chiarire alcuni punti delle condizioni di accesso alla salvaguardia.

► Firmato il terzo decreto esodati: lista dei salvaguardati

Ciò che in sostanza l’Inps vuole comunicare con questa nuova nota è che per accedere al pensionamento con le regole previgenti la legge n. 214 del 2011 (la legge di stabilità che contiene la riforma delle pensioni a causa della quale tutti questi lavoratori si sono trovati senza impiego e senza pensione) devono permanere fino al momento di decorrenza della pensione, compreso il periodo necessario per l’apertura della cosiddetta finestra mobile.

Inoltre, l’Inps chiarisce che i lavoratori cessati dal rapporto di lavoro per accordi individuali o collettivi, le cui domande di accesso fossero state accettate dalle Commissioni delle Direzioni territoriali del lavoro competenti ma che fossero rimasti esclusi dal beneficio, devono presentare nuova istanza per l’accesso al benefici alle stesse DTL entro il 21 maggio 2013.

► Terzo decreto esodati: criteri di assegnazione e adempimenti

Anche tutti i lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo che non hanno presentato domanda di salvaguardia per la prima tranche di copertura, ossia quella relativa ai primi 65.000 esodati, possono – sempre se in possesso dei requisiti necessari – fare istanza di salvaguardia entro e non oltre il 21 maggio 2013 alla Direzione territoriale del lavoro competente.

Sanità a rischio e default per le Regioni

 Il Cnr attraverso l’Issirfa, l’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie, ha recentemente pubblicato un mega rapporto sulle Regioni per il 2012, in cui vengono messi in chiara luce i rischi che sta correndo e che si prevede continuerà a correre l’intero Sistema Sanitario Nazionale, che attualmente si trova sull’ orlo del collasso.

> Sanità sempre più cara

I servizi sanitari, infatti, che attualmente sono a carico dei bilanci regionali, rischiano di non poter essere più garantiti neanche per quanto riguarda i cosiddetti Lea, ovvero i Livelli essenziali di assistenza, a causa della mancanza dei fondi.

Il debito della sanità pubblica

La colpa è da imputare al perdurare della crisi che costringe le famiglie italiane a tagliare anche le spese mediche, ma soprattutto ai bilanci regionali, all’interno dei quali le spese per il mantenimento di Asl e di ospedali pesano circa per l’ 80%.

Le Regioni, di conseguenza, si trovano anche’esse a rischio default, se non si troveranno nel breve tempo quelle risorse che nel giro di pochi anni, dice il rapporto, sono state tagliate all’intero mondo della Sanità, e che la Corte dei Conti ha quantizzato in circa 31 miliardi di euro.

La crisi economica, dunque, la spending review, si riversano sul mondo del diritto alle cure, modificandone qualità e quantità.

Flavio Briatore ha venduto il Billionaire

Novità importanti riguardano l’attività di Flavio Briatore che ha deciso di vendere la quota di maggioranza dei Club Billionaire Sardinia, Instanbul, Bodrum, Monte Carlo e del Twiga Beach Club Versilia a Bay Capital, gruppo di investimento che ha sede a Singapore e che può contare su un immenso bacino di utenza in Asia.

Lo scopo di Briatore è quello di portare il brand ad essere riconosciuto fortemente in ogni parte del globo, mediante l’apertura di nuovi Club Billionaire in Asia, Dubai e Singapore.

L’alleanza dei resort di lusso

Viene dunque stipulata un’alleanza tra il marchio Billionaire e il marchio Far East Leisure (settore vacanze di lusso), di proprietà del gruppo Bay Capital), allo scopo di costruire un network del Billionaire Club in ambienti strategici nel mondo così da rafforzare ancor di più il portafoglio esistente di nightclub e beach resort.

Per quanto concerne i dettagli dell’operazione, il gruppo Bay Capital, attraverso Far East Leisure, ha rilevato la quota di maggioranza della divisione leisure and entertainment (tempo libero e divertimento) che contempla il Billionaire Sardinia, Instanbul, Bodrum, Monte Carlo e Twiga Beach Club Versilia.

Così Briatore: “Sono lieto di aver unito le forze con Far East Leisure e Bay capital. In Far East Leisure abbiamo trovato il partner giusto, un gruppo dinamico che ha la capacità di aggiungere valore reale e condividere la mia visione e le mie ambizioni per il futuro del brand Billionaire. Insieme lavoreremo per stabilire club Billionaire in asia e oltre garantendo l’unicità e l’eccellenza esistenti. Sarà una nuova fase esaltante per me e per il brand Billionaire, aspetto con ansia la sfida”.

Lo strano caso della sterlina

 Molti paesi, anche insospettabili, alla lunga hanno dimostrato di soffrire questo periodo di crisi. La Francia, per esempio, che adesso non è sotto i riflettori “economici”, è in un momento molto difficile, non riesce a portare avanti una riforma fiscale efficace ed ha seri problemi con il mercato del lavoro.

La crisi francese e le altre fratture europee

Oggi parliamo però del Regno Unito visto che la sterlina sta suscitando con il suo strano comportamento, delle osservazioni contrastanti. In pratica continua a scendere sotto le soglie di resistenza per poi risalire dimostrando che il sentiment espresso dagli investitori, è mutevole.

La sterlina, spiegano alcuni investitori, ha avuto una performance inferiore a quella che ha fatto registrare lo yen giapponese, visto che si è posizionata 2,7 punti percentuali più in basso del minimo storico che aveva resistito per due anni e mezzo.

I dati economici sul Regno Unito sono molto poco incoraggianti. Il mercato della sterlina ha accolto queste “cattive notizie e il fatto che si svaluti la valuta nazionale, è la prova del nove. Tutto sommato, però, questa svalutazione è da considerarsi positiva, perché la perdita del 6 per cento contro il dollaro e del 5% contro l’euro può attirare in patria nuovi investimenti.

L’Europa e gli alert del resto del mondo

Rapporto BCE 2012: la crisi europea deriva dall’Europa

 Se si vuole trovare una causa alla crisi economica e finanziaria che continua a mordere l’Europa questa va cercata nelle condizioni stesse dell’Unione e nelle scelte dei governi. La responsabilità di quello che sta accadendo non può ancora essere addebitata alla crisi globale.

Non siamo più nel 2009. Allora si che aveva un senso parlare di crisi globale. Nel 2012, come ben spiega il Rapporto Annuale della BCE riferito proprio allo scorso anno, la mancanza di crescita dell’Europa è dovuta alla debolezza dei mercati interni: dopo il 2009, infatti, il Pil dell’Eurozona è cresciuto per due anni consecutivi, per poi contrarsi nuovamente nel 2012.

L’andamento della crescita è stato fortemente influenzato dalla debolezza degli investimenti e dei consumi privati con la domanda interna che ha segnato il primo calo dal 2009. Investimenti e consumi, a loro volta, sono stati appesantiti dai bassi indici di fiducia delle imprese e dei consumatori, da prezzi del petrolio elevati, da condizioni di accesso al credito bancario.

Qual è il problema reale, allora?

Secondo la BCE il problema risiede nell’insostenibilità del debito pubblico di diversi paesi dell’area Euro che perdura nonostante siano stati dati ai governi tutti gli strumenti necessari per risolvere la situazione.

Una soluzione duratura si potrà trovare solo se i governi decideranno di prendere i giusti provvedimenti per la sostenibilità del debito pubblico per rendere più competitive le proprie economie, rafforzare la resistenza delle banche e continuare a migliorare il quadro istituzionale dell’Unione Monetaria.

 

Equitalia annuncia novità nelle procedure

 Equitalia, la S.p.a. che lavora in stretta collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate italiane e con le pubbliche amministrazioni, ha annunciato diverse novità che occorreranno nel prossimo periodo.

Basta ai pignoramenti delle pensioni e degli stipendi in banca

Ad essere interessate saranno in primo luogo, a detta anche dello stesso presidente dell’Agenzia, Attilio Befera, le modalità di riscossione dei tributi, per i quali si prevede una sorta di periodo di “disgelo” rispetto a quelle precedenti. Ci sarà un probabile ammorbidimento, dunque, delle severe procedure di riscossione finora utilizzate.

Il pignoramento di stipendi e delle pensioni è un problema da risolvere

Per quanto riguarda invece l’IMU, l’imposta sulla casa, non è previsto in tempi brevi nessun ammorbidimento riguardo entità e modalità della riscossione, perché in molti Comuni italiani sono già scattati dei consistenti aumenti.

Sul fronte del mondo aziendale, invece, i vertici di Equitalia annunciano che è in arrivo una nuova direttiva volta a semplificare i controlli sui rimborsi Iva e   la probabile cancellazione delle sanzioni per le imprese che hanno commesso errori nel calcolo dell’imposta sostitutiva sui salari di produttività nel periodo febbraio-luglio del 2011.

Da tutto queste novità procedurali, dunque, si avverte che la questione fiscale sarà una delle prime priorità del prossimo premier.

Nel frattempo, tuttavia, le sanzioni di Equitalia continueranno a scattare sotto i 1000 euro di debito inevaso.

Un periodo di garanzia per i mutui

 I mutuatari, in un momento di difficoltà economica come questo, hanno avuto una piccola delusione nel sapere che le agevolazioni per chi ha perso il lavoro o ha avuto un incidente, sono finite. Eppure adesso arriva una novità che non dispiace a nessuno, ovvero il periodo di garanzia.

Il fondo per le giovani coppie cambia i connotati

Anche in Italia, infatti, sono state assorbite delle novità inserite in una direttiva europea che parla delle regole da usare nel mercato dei mutui. Un approccio nuovo e di grande importanza è il famoso “periodo di grazia”: sono 7 giorni concessi ai mutuatari per pensare e ripensare sulle condizioni del prestito acceso. Qualora il mutuatario abbia già firmato un contratto ha quei sette giorni per rescinderlo.

Moratoria sui mutui prolungata fino a marzo

La direttiva europea deriva da un accordo tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione ed ha come obiettivo quello di eliminare tutti gli elementi che hanno determinato la crisi finanziaria. Chi cerca un mutuo, oggi, deve ricevere più informazioni su tutti i costi del prodotto finanziario e sulle conseguenze dell’indebitamento. Le autorità nazionali devono sempre autorizzare i crediti ipotecari, registrarli e supervisionare sulla procedura di mutuo.

La direttiva, ha detto il commissario UE, aiuterà a stoppare gli eccessi finora creati e favorirà le pratiche creditizie orientate al concetto di responsabilità.