Mastercard è alla ricerca di Stagisti

 Se siete prossimi alla laurea e per questa estate avete intenzione di iniziare a confrontarvi con il mondo del lavoro, non lasciatevi scappare l’occasione che arriva direttamente da MasterCard che sta cercando dei nuovi talenti da inserire nel proprio organico che possano portare nuova linfa vitale ad un prodotto che gode già di un ottimo successo.

E lo fa con un programma di stage dedicato proprio ai laureandi: è il programma di stage Campus Summer MasterCard, al quale possono partecipare tutti gli studenti universitari che hanno in programma di laurearsi tra il 2013 e il 2014 e che permetterà ai selezionati di entrare a far parte di questa grande azienda sia in Italia che all’estero.

L’obiettivo è quello di trasformare gli studenti in dei professionisti del settore attraverso una formazione mirata da svolgersi attraverso vari stage che si terranno in Italia, Germania, Inghilterra, Irlanda e Belgio.

I requisiti per partecipare alle selezioni che vi permetteranno di partecipare al Campus Summer MasterCard sono, oltre alla laurea da ottenersi entro il 2014, un alto rendimento accademico e la conoscenza dei principali programmi informatici.

Per avere maggiori informazioni sulle sedi di lavoro e per l’invio della propria candidatura per il programma di stage Campus Summer MasterCard si rinvia al sito del gruppo alla pagina dedicata alle job opportunities.

Per la Merkel la situazione italiana è difficile

 La cancelliera tedesca Angela Merkel si è espressa oggi, a Berlino, attraverso il suo portavoce Steffen Seibert, sulla situazione politica ed economica italiana. Il premier tedesco ha infatti dichiarato che la situazione italiana viene guardata e seguita con attenzione ed interesse dagli osservatori tedeschi sin dal momento delle elezioni.

Gli antieuro tedeschi sopra il 5%

Quella dell’attuale Italia, tuttavia, viene avvertita all’estero come una situazione particolarmente difficile e atipica, sia dal punto di vista finanziario che da quello economico. Stando così le cose, però, a maggior ragione, il governo tedesco assicura che sarà sempre al fianco dell’Italia e di qualsiasi suo eventuale governo, affinché l’Italia possa compiere quel necessario percorso di consolidamento e di crescita che gli è ora necessario.

La riforma del welfare in Germania

E per quanto riguarda la recente elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il vertice tedesco fa sapere, sempre attraverso le parole del portavoce, che si tratta di una figura che in Germania, ma anche nell’intero contesto internazionale, è tenuta in grande stima e considerazione.

Queste sono dunque le riflessioni e le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel nei confronti della situazione politica ed economica italiana, proprio mentre in Germania si inaspriscono i toni dl confronto politico in vista delle prossime elezioni federali del 22 settembre prossimo.

Commessi e responsabili per Inditex

 Il settore dell’abbigliamento offre sempre delle ottime opportunità di lavoro. In questo periodo sono diverse le aziende che stanno cercando nuove leve da inserire negli store con diversi ruoli, sia per profili junior che per profili senior. Dopo avervi parlato delle offerte di lavoro di Zara, oggi vediamo quelle di Inditex, il grande gruppo del mondo della moda che, tra l’altro, possiede anche la stessa Zara.

Inditex oltre al marchio Zara, possiede anche altri numerosi brand famosi in tutta Europa ed oltre. Tra questi ci sono Bershka, Massimo Dutti, Oysho, Pull&Bear, Stradivarius, Zara Home e Uterque. Il proprietario di questo grande gruppo è  Amancio Ortega, l’uomo più ricco d’Europa, che è riuscito a farlo crescere fino ad annoverare ben 5.000 punti vendita in 78 Paesi tra Europa, America, Asia ed Africa.

Al momento il gruppo è alla ricerca di personale per coprire i ruoli di commesso e di responsabile negozio per molti dei suoi brand. Vediamo nel dettaglio l’offerta di lavoro di Inditex.

Commessi e Commesse 

Le sedi di lavoro saranno gli store Inditex di Venezia e Milano, quelli di Oysho di Venezia; gli Stradivarius di Chieti e i Pull&Bear di Perugia.

Responsabili di negozio

Le sedi di lavoro nelle quali saranno assunti i responsabili di negozio prescelti sono gli store Inditex di Milano, Lonato (BS), Antegnate (BG), Cagliari, Pescara, Chieti, Molfetta (BA) e Palermo. Inoltre ci sono anche i negozi Oysho di Roma, quelli di Massimo Dutti di Torino e gli Stradivarius di Verona.

Per tutte le informazioni relative ai requisiti richiesti per partecipare alle selezioni e per l’invio della candidatura si rimanda al sito di Inditex, alla pagina dedicata alle carriere.

Inps al collasso: secondo Mastrapasqua nel 2015 non ci saranno soldi per pagare le pensioni

 La notizia è arrivata direttamente dal presidente dell’Inps, anzi, della SuperInps, il nuovo grande istituto di previdenza sociale che si è venuto a creare dopo che il decreto Salva Italia ha stabilito la fusione tra Inps, Inpdap e Enpals. Mastrapasqua ha inviato ieri una lettera nella quale scrive chiaramente che l’Inps potrebbe non avere pi sufficienti risorse per garantire il pagamento delle pensioni già dal 2015.

► Basta ai pignoramenti delle pensioni e degli stipendi in banca

La fusione tra i diversi istituti previdenziali, ognuno dei quali aveva in carico un determinato tipo di lavoratori, non sembra assolutamente aver creato benefici alle casse del grande carrozzone che si è venuto a creare. Il discorso è semplice e quanto mai paradossale: lo scorso anno l’Istituto di Previdenza Nazionale ha chiuso con una perdita di circa 10 miliardi di euro, il che ha fatto crollare il suo patrimonio, che è ciò di cui l’Inps si serve per l’erogazione delle pensioni, da 41 a 15,4 miliardi di euro.

A questa perdita si è aggiunto il buco che già esisteva nelle casse dell’Indpad – Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (lo Stato non è sempre stato puntuale nel pagamento dei contributi per i suoi dipendenti) che ha creato, quindi, alla grave situazione della quale Mastrapasqua sta cercando di trovare una soluzione.

► Nessun assegno pensionistico integrativo per i giovani di oggi

Il problema, ora, è nelle mani del prossimo esecutivo di governo, se e quando si formerà, con la possibilità, molto concreta, che si predisponga l’ennesima riforma del sistema pensionistico italiano.

 

 

Le banche concedono ancora pochi mutui

 La BCE, considerando la diffusione degli indici della produzione industriale nel Vecchio Continente, potrebbe decidere di abbassare presto i tassi d’interesse nel Vecchio Continente. Una scelta che potrebbe essere provvidenziale per il rilancio dell’economia dell’Eurozona.

Se si abbassassero i tassi d’interesse, le banche potrebbero ottenere dei vantaggi immediati e le imprese che vogliono avere accesso al credito, potrebbero essere facilitate nell’impresa.

Contributi alle coppie di giovani mutuatari in Umbria

In realtà il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha più volte fatto appello alle banche affinché concedano più mutui alle imprese. Gli istituti di credito, però, non ascoltano le richieste che arrivano dall’alto ed hanno addirittura blindato l’elenco dei requisiti per ottenere un mutuo.

Vantaggi e svantaggi del pagamento dell’affitto

Si pensi soltanto alla scelta effettuata di recente dalla BNL che ha deciso di chiedere agli aspiranti mutuatari un nuovo documento, un certificato emesso dall’INPS che sia in grado di dimostrare che l’impresa è in regola con il pagamento dei contributi.

Una richiesta analoga potrebbe essere fatta anche ai contribuenti privati. Chi vuole ottenere un mutuo deve dimostrare con ogni mezzo la sua capacità contributiva. Quindi è possibile che i finanziamenti incontrino ancora più ostacoli magari per via di un ritardo nell’invio della certificazione da parte dell’istituto di previdenza o del datore di lavoro.

 

Evasione da sei miliardi in Campania

 L’Agenzia delle Entrate ha recentemente individuato una maxi evasione fiscale ai danni della Regione Campania che ammonterebbe ad una cifra di circa 6 miliardi, evasa in totale nel giro di tre anni.

Per questo motivo, dunque, nella regione partenopea scatteranno presto, come subito annunciato dallo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, controlli a tappeto per il recupero dei soldi. Soldi, che, tra le altre cose andranno ad incrementare quel totale mancante di 180 miliardi di euro che è stato richiesto dalla Comunità Europea.

Patto anti-evasione di cinque paesi dell’UE

Nel frattempo tuttavia, la ricchezza evasa dai tributi statali va probabilmente ad incrementare le casseforti segrete di migliaia di famiglie e imprese, che godono oggi di detrazioni ed esenzioni che, in base al vero reddito, in realtà non gli spetterebbero.

E così l’arma messa in campo dall’Agenzia delle Entrate per sanare questa incresciosa situazione sarà  il famigerato redditometro, che, attivo da marzo scorso, sarà utilizzato solo nei casi più eclatanti ma servirà per appurare l’effettiva consistenza dei requisiti patrimoniali per accedere alle agevolazioni fiscali.

> Befera chiarisce ancora sull’utilizzo del redditometro

Sulle modalità con cui risolvere una volta per tutte il problema dell’evasione fiscale in Campania interviene anche Moretta, direttore uscente dell’Agenzia delle Entrate, il quale ritiene necessaria una task force europea per individuare i capitali esportati all’estero.

Napolitano spinge le borse

 La rielezione di Giorgio Napolitano che nel discorso di apertura del suo secondo mandato ha bacchettato tutti i partiti presenti in Parlamento, ha dato respiro alle borse europee ed in particolar modo agli indici italiani.

Milano continua nel suo trend positivo dopo un piccolo  momento d’incertezza legato alle numerose “fumate nere” che hanno preceduto la rielezione di Napolitano.

L’Italia vista da fuori

Lo spread è sul piano inclinato ed ha aperto la seduta odierna 283 punti base. La cosa che comunque rasserena di più gli animi degli investitori è la flessione del differenziale tra BTp decennali e bund tedeschi che ha raggiunto i livelli minimi dal 2010.

La produzione tedesca rallenta

Il Ftse Mib ha registrato invece un aumento dello 0,71 per cento. Un timido segnale che andrebbe sostenuto, dicono molti analisti, dalla rapida definizione del governo. La presenza di Giorgio Napolitano al Quirinale, apre le porte ad un’accelerazione dei tempi. Gli investitori credono che tutto si risolverà nel giro di una settimana. 

Intanto, a livello europeo, le borse procedono in terreno positivo nonostante i dati sull’indice manifatturiero cinese siano deprimenti e nonostante sia ormai chiaro che anche la produzione industriale tedesca è entrata in una fase di flessione. L’indice della produzione industriale è direttamente collegato al prodotto interno lordo.

L’Italia vista da fuori

 Investire nel nostro paese vuol dire credere che la situazione politica e finanziaria dell’Italia migliori nel medio e lungo periodo. E nel breve lasso di tempo, cosa ci aspettiamo che accada? Gli italiani sanno che dopo la rielezione di Giorgio Napolitano, il prossimo passo sarà la definizione del premier e la composizione del governo.

I rischi italiani dell’uscita dall’euro

Le borse, dopo la scelta del secondo mandato per Giorgio Napolitano, hanno reagito molto bene. Ma all’estero cosa si dice dell’Italia e della sua situazione politica? 

Il primo dato di fatto, secondo molti osservatori stranieri, è che da tutta questa situazione è uscita immacolata l’immagine di Silvio Berlusconi. La sua gestione del tempo elettorale è stata esemplare. Adesso, un qualsiasi governo, dopo la disfatta interna della sinistra, non può assolutamente prescindere dal sostegno del PDL.

Goldman Sachs è innamorata di Grillo

A vincere, però, non è stato soltanto Silvio Berlusconi. Secondo la stampa estera è un vincitore anche Beppe Grillo che riuscirà probabilmente a provare la giustezza delle sue intuizioni soltanto sul lungo periodo. Di fatto, la candidatura di Stefano Rodotà quale presidente della Repubblica, rifiutata dal PD, ha aperto una frattura tra i Democratici ed ha aumentato il sostegno al movimento capitanato dal comico genovese.

L’unico grande perdente, visto dall’estero, è Pier Luigi Bersani che oltre a rendere evidente le spaccature interne al partito è riuscito a perdere un alleato importante come SEL.

Incentivi al lavoro: ci sono le leggi ma non i decreti attuativi

 L’ultima notizia per quanto riguarda gli incentivi al lavoro è che poche ore il Ministero del Lavoro ha firmato il decreto per l’individuazione delle aree geografiche che presentano disparità di genere per fare in modo che le aziende di questi territori possano iniziare a beneficiare degli sgravi del 50% se assumono donne senza lavoro.

► Firmato il decreto per incentivare l’occupazione femminile

Un ottima cosa, peccato però che a questa firma non sia seguita la pubblicazione del decreto attuativo che rende effettiva la possibilità di usufruire degli sgravi fiscali previsti dal provvedimento.

E’ un problema che si sta verificando per quanto riguarda tutte le nuove norme che prevedono degli incentivi per l’impiego di giovani disoccupati o per il reinserimento nel mondo del lavoro di coloro che ne sono usciti per licenziamenti da crisi.

Come spiega il consulente del lavoro Alessandro Rota Porta intervenendo oggi a Salvadanaio, i provvedimenti sono fermi sul tavolo della Corte dei Conti, l’Istituzione che dovrebbe provvedere alla ratifica dei relativi provvedimenti.

Questo determina uno stallo della situazione che lascia le imprese che vorrebbero assumere, proprio perché ci sono degli incentivi, e i disoccupati appesi ad un filo, in attesa di una possibilità che tarda ad arrivare.

Il meccanismo si inceppa perché questi provvedimenti attuativi non sono mai contenuti nella norma che disciplina questi incentivi, ma sono delle emanazioni a singhiozzo: un po’ come se ai datori di lavoro lo stato consegnasse un’automobile a cui manca il volante, e quindi non la si può mandare avanti. Il problema è nel completamento di queste procedure. La riforma è entrata in vigore nel luglio 2012, siamo ad aprile 2013 e i datori di lavoro, di fatto, non possono ancora godere di questi bonus che sono stati introdotti. Le regole del gioco sono falsate.

► Un milione di famiglie italiane è senza lavoro

Stessa situazione anche quando in gioco c’è l’Inps: in riferimento agli incentivi previsti per l’assunzione di over 50, è proprio l’Inps che dovrebbe dare le istruzioni operative, in questo caso non serve un decreto attuativo, ma tutto è ancora fermo e le imprese non possono andare a scomputare gli sconti dal versamento della contribuzione.

Oro sotto i 1500 dollari l’oncia

 L’oro è stato considerato a lungo un bene rifugio, un investimento per tutti i paesi, sia per quelli in via di sviluppo, sia per quelli con un’economia già molto strutturata. Un bene rifugio che in tempi di crisi è diventato talmente appetibile che sono cresciute sia le richieste che il valore del bene.

Alla fine dell’anno scorso, forse per incentivare ulteriormente l’incremento delle risorse aurifere in alcuni paesi, molte banche d’affari hanno vaticinato l’aumento sconsiderato del prezzo dell’oro dicendo che il suo prezzo sarebbe cresciuto fino a 1900-2000 dollari l’oncia.

Qualche errore comune per chi investe nell’oro

Invece, dall’inizio dell’anno, il prezzo dell’oro è in discesa e quasi tutti hanno dovuto rivedere le stime sulla sua crescita. Adesso gli investitori si aspettano di conoscere nel più breve tempo possibile quale sarà il range entro cui si andrà a posizionare alla fine dell’anno il valore del metallo prezioso.

Morgan Stanley e la nuova visione sull’oro

Secondo Morgan Stanley, intervenuta di recente sull’argomento, l’andamento negativo dell’oro e il peggioramento dell’outlook macroeconomico, ha determinato una flessione fino a 1321 dollari l’oncia. Nel secondo semestre dell’anno però, la situazione potrebbe esser capovolta e l’oro potrebbe crescere di nuovo ma senza raggiungere le soglie indicate nel 2012.

Morgan Stanley prevede che alla fine del 2013,  il prezzo medio dell’oro arrivi a 1487 dollari l’oncia.