Le soglie antiusura del secondo trimestre

 Il ministero dell’Economia e delle Finanze si occupa di definire i tassi d’interesse, mese per mese, con le relative soglia anti usura, così come prevede la legge antiusura numero 108 del 1996 con le successive modifiche.

Per il mese di aprile sono state definite le nuove soglia antiusura trimestrali, che sono valide dal primo aprile del 2013 fino al 30 giugno del 2013 e riguardano i mutui, i prestiti, i conti correnti, i leasing e tutte le principali operazioni di credito e finanziamento.

Prestiti in calo, che fare?

Per i mutui a tasso fisso è stato indicato un tasso di usura più basso che nel primo trimestre. Si è passati infatti dal 10,78 al 10,77 per cento. Per i  mutui a tasso variabile, invece, la soglia antiusura è passata dal 9,07 fino al 9,012 per cento. Un calo più consistente che si lega probabilmente al fatto che molti cittadini preferiscono questi prodotti.

Per quanto riguarda gli acquisti a rate, invece, quindi i prestiti, nel secondo trimestre c’è stato un abbassamento della soglia antiusura. Per tutti i prestiti superiori a 5000 euro, infatti, la soglia è scesa dal 17,01 al 16,1 per cento. Il tasso per i prestiti con importi inferiori, invece, è sceso di meno passando dal 19,37 al 19,36 per cento.

Le nuove soglie di usura su mutui e prestiti

Per i conti correnti, infine c’è stato un aumento del tasso d’usura con il passaggio dal 18,15 al 18,23 per cento per le linee di credito con importi fino a 5000 euro. Mentre per gli importi superiori il tasso è passato dal 16,67% al 16,73 per cento.

Poltronesofà assume in tutta Italia

 Poltronesofà è una della maggiori realtà italiane nel settore dell’arredamento. Il suo punto di forza, come dice il nome stesso, sono le poltrone e i sofà, ma l’azienda offre ai suoi clienti anche una vasta gamma di oggetti e di complementi di arredo, tutti accomunati dallo stesso ottimo rapporto tra qualità e prezzo.

Ad oggi Poltronesofà conta, oltre a circa 110 negozi sul territorio italiano, anche 30 punti vendita in Francia.

Poltronesofà in questo periodo ha aperto le selezioni diversi profili professionali da inserire nell’organico dei punti vendita italiani. Ve li proponiamo suddivisi per regione e per relative sedi di lavoro.

Emilia Romagna

Forlì

1. Impiegato/a Marketing Settore Francia
2. IMPIEGATO/A UFFICIO ACQUISTI
3. Impiegato/a Ufficio Direzione Marketing – Settore Francia
4. Impiegato/a Ufficio Direzione Marketing

Carpi

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Cesena

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Ravenna

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Ferrara

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Bologna

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Puglia, tutte le provincie

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Abruzzo

Vasto

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Lombardia

Brescia

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Pavia

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Milano

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Mantova

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Lonato

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Legnano

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Bergamo

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Lazio

Viterbo

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Roma

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Capena

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Veneto

Verona

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Vicenza

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Treviso

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Padova

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Mestre

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Marcon

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Conegliano

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Piemonte

Verbania

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Novara

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Moncalieri

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Castagneto

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Beinasco

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Torino

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Alessandria

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Asti

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Marche

San Benedetto

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Pesaro

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Civitanova

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Ancona

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Liguria

Sanremo

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Friuli

Udine

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Trieste

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Pordenone

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Novara

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Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti e per l’invio della propria candidatura consultare il sito di Poltronesofà alla pagina Lavora con noi.

 

 

 

 

Calendario in 15 tappe per il rimborso dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni

 L’8 aprile 2013, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il decreto per lo sblocco del pagamento del debito che le pubbliche amministrazioni hanno accumulato nei confronti delle aziende italiane (Dl n.35/2013). Si è trattato di un processo piuttosto lungo che ha portato, comunque, ad un primo passo per la restituzione dei 90 miliardi di euro, o 100,  in base alle fonti, che le aziende possono vantare nei confronti dello pubbliche amministrazioni.

Pubblicato in GU il decreto che sblocca il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni

Quindici scadenze che vanno dalla fine di aprile fino al febbraio del prossimo anno. Tempi, adempimenti e sanzioni per chi non rispetta le scadenze variano a seconda del debitore (ente locale, Regione – con specifiche a parte per la sanità – e ministero), tranne la prima scadenza, quella del 29 aprile 2013, entro la quale tutte le pubbliche amministrazioni avranno dovuto effettuare l’iscrizione alla piattaforma elettronica delle certificazioni.

Il calendario delle scadenze per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione

29 aprile 2013

1. Tutti gli enti locali si devono iscrivere alla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni predisposta dal Dipartimento della ragioneria generale dello Stato (http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito).

2. Scadenza per la richiesta di anticipo alla Cassa Depositi e Prestiti per gli enti locali che non hanno la liquidità necessaria per il pagamento dei debiti accumulati. A disposizione ci sono 2 miliardi di euro il 2014 e altrettanti per il 2014.

Il finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti può essere restituito in 30 anni con interessi.

30 aprile 2013

Comuni e provincie devono comunicare alla Ragioneria generale dello Stato i debiti di parte capitale per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento, compresi i pagamenti delle provincie a favore dei comuni. Questi spazi, come previsto dal decreto, sono esclusi dal patto di stabilità interno per un importo complessivo di 5 miliardi di euro per l’anno 2013.

Per la richiesta consultare il sito del Ministero del Tesoro alla pagina: http://pattostabilitainterno.tesoro.it.

10 maggio 2013

Termine ultimo per la Conferenza Stato-città e per le autonomie locali per individuare le modalità di ripartizione degli importi da escludere dal patto di stabilità per ciascun ente e per l’anticipazione di liquidità da parte della Cassa Depositi e Prestiti ove richiesta.

In caso di mancata comunicazione la ripartizione sarà effettuata su base proporzionale.

► Nessun anticipo dell’addizionale Irpef nel decreto per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazione

15 maggio 2013

Data entro la quale il Mef, tramite decreto, comunicherà agli enti locali l’importo dei pagamenti che saranno esclusi dal patto di stabilità interno. Sempre entro il 15 maggio anche la Cassa Depositi e Prestiti provvederà all’anticipazione di liquidità richiesta dagli enti in difficoltà.

Dal 9 aprile al 15 maggio 2013

Giorni in cui ciascun ente può effettuare i primi pagamenti (relativi ai debiti scaduti nel 2012). Il limite è del 13% delle disponibilità liquide delle tesorerie dell’ente al 31 marzo.

30 giugno

Termine ultimo per le pubbliche amministrazioni per la comunicazione della date e dell’importo del pagamento del proprio debito.

 15 luglio

Giorni in cui il Mef procederà alla ripartizione della quota residuale del 10% dei 5 miliardi stanziati.

31 luglio

Data prevista per la pubblicazione delprovvedimento del Direttore generale del tesoro del MEF con il quale verranno stabilite le modalità attraverso le quali la piattaforma elettronica potrà utilizzata anche per la stipula e la notifica degli atti di cessione dei crediti.

► Le nuove regole di trasparenze per le Pubbliche Ammnistrazioni

Dal 1 giugno al 15 settembre

Periodo nel quale verrà effettuato il censimento completo dei debiti. Gli enti locali che hanno debiti dovranno comunicare in questi giorni l’elenco completo dei debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2012.

Dal 1 giugno al 15 settembre 

L’ABI comunica al MEF l’elenco completo dei debiti certi, liquidi ed esigibili nei confronti di pubbliche amministrazioni maturati alla data del 31 dicembre 2012 che sono stati oggetto di cessione in favore di banche o intermediari finanziari autorizzati.

30 settembre

Data prevista per l’incrementato da 3 a 5 dodicesimi del limite massimo di ricorso da parte degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria.

Sanità sempre più cara

 Solo nel 2012 gli italiani si sono visti costretti a sborsare ben 4,4 miliardi di euro per le spese sanitarie, tra acquisto di farmaci, visite mediche, esami e accessi al Pronto Soccorso. Un aumento consistente rispetto agli ani precedenti che continuerà anche nei prossimi.

► Le spese di ricovero dei famigliari portatori di handicap

Nello specifico l’aumento rispetto al 2011, come mostrano i dati del preconsuntivo 2012 riportati dall’agenzia di stampa Ansa, è stato del 13%.

farmaci hanno visto un aumento di 2 miliardi di euro, con la spesa out of pocket che è rimasta invariata e quella sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, invece, è diminuita di quasi un miliardo per effetto della spinta ai generici e per gli sconti applicati dalle farmacie.

Aumento sostenuto anche per le visite e per gli esami nelle strutture private convenzionate, che è stato pari a 775 milioni di euro.  Ma la situazione si fa ancora più preoccupante se si guarda ai prossimi anni. Con la reintroduzione del superticket, infatti, dal primo gennaio del 2014 entreranno in vigore nuovi ticket per altri due miliardi che andranno ad incidere sulle finanze già disastrate delle famiglie.

► Qualche consiglio per spese mediche e spese funebri

Allarmata anche Francesca Moccia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva, secondo la quale:

Ticket più cari e superticket rappresentano un tassello verso lo smantellamento del servizio pubblico. La prima cosa da fare è non introdurne di nuovi. Abbiamo subito giudicato come contraddittoria l’introduzione dei superticket anche perché da subito i cittadini hanno iniziato a denunciarci il ricorso al privato perché più conveniente. Oltre al danno per i cittadini, la beffa per il servizio sanitario: avevamo capito subito che lo Stato non avrebbe incassato molto di più e avrebbe costretto i cittadini a pagare di più e a rivolgersi al privato.

Anche la Fornero è preoccupata per la cassa integrazione

 Susanna Camusso, leader della CGIL, ha lanciato un forte allarme per quanto riguarda la mancanza di fondi per la copertura della richiesta delle ore di cassa integrazione.

► Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

Secondo il segretario, infatti, c’è la concreta possibilità che molti lavoratori, si stima che possano essere fino a mezzo milione, non vedranno rispettato il loro diritto allo stipendio e in molte regioni d’Italia i fondi di copertura basteranno  a malapena fino a giugno.

Un accorato appello al quale ha fatto seguito anche quello del ministro del welfare Elsa Fornero, intervenuta al Gr1 Rai. Il ministro uscente ha detto che si impegnerà per trovare almeno un altro miliardo di euro da destinare al finanziamento della cassa integrazione ma anche che questa somma potrebbe non essere sufficiente.

Il piano, secondo quanto dichiarato dal Ministro, è già in preparazione e per domani pomeriggio è stata prevista una convocazione straordinaria per le parti sociali, Regioni e governo. I tempi sono stretti e il governo tecnico è in carica solo per questioni di ordinaria amministrazione, ma questo non ha frenato il ministro del welfare nell’assumersi le sue responsabilità e nel cercare una soluzione.

La Fornero ha anche escluso che si possa rendere necessaria un’altra manovra, ma che potrebbe essere sufficiente la riduzione di qualche spesa.

► Ancora record di cassa integrazione a marzo 2013

Inoltre il ministro ha fatto anche appello alle attuali forze politiche in Parlamento perché raggiungano al più presto un accordo:

Qualche volta l’impressione è un po’ negativa. Mi sembra che siano ancora molto concentrate su questioni più legate ai partiti e alla loro stessa esistenza e evoluzione piuttosto che ai problemi del Paese.

Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

 Queste sono state le parole disperate del segretario generale della CGIL Susanna Camusso per quanto riguarda i fondi disponibili per la cassa integrazione.

► Ancora record di cassa integrazione a marzo 2013

Secondo la Camusso, che è intervenuta sul’argomento a SkyTg24, dato l’aumento della richiesta di ore di cassa integrazione in deroga che è stato rilevato dall’inizio del 2013, i fondi a disposizione delle regioni stanno per terminare e c’è il concreto rischio che oltre mezzo milione di italiani possano restare senza.

In alcuni casi le regioni hanno fondi a disposizione solo fino a giugno.

Susanna Camusso non ha mancato anche di evidenziare quanto chiesto al Governo a dicembre:

Purtroppo i primi mesi del 2013 hanno determinato un’ulteriore accelerazione della crisi e della difficoltà.  Ed è quello che avevamo tentato di dire al Governo a dicembre: non prevedete una riduzione della spesa sulla Cig in deroga perché ne avremo bisogno. In qualche Regione siamo già arrivati all’esaurimento dei fondi e non è neanche detto che in alcune regioni si arrivi a giugno.

La mancanza di fondi per la cassa integrazione non è solo un problema perché se non si trovano i fondi non verrà rispettato il diritto al reddito dei lavoratori, ma anche perché si potrebbe creare un’ulteriore riduzione dei consumi e, conseguentemente, della produzione.

► 9 milioni di disoccupati nel 2012, per la CGIL si tratta di un anno nero

Una stoccata, questa, rivolta direttamente al Governo Monti che, secondo il segretario, non ha avuto il coraggio di fare quanto andava fatto, come il pagamento delle pensioni d’oro e delle alte retribuzioni in titoli di Stato e la tassazione sui patrimoni.

 

 

Polizze da moticiclista a motociclista

 Il tema delle assicurazioni è sempre all’ordine del giorno, soprattutto se consideriamo che le polizze sono sempre più costose, probabilmente per via del fatto che i sinistri aumentano e le città sono più rischiose che in passato.

 Per le donne le assicurazioni sono più care

Per questo il consiglio è sempre quello di ottenere più preventivi prima di scegliere valuntando il fatto che per le donne le assicurazioni sono più care nonostante una sentenza della corte europea promuova la parità dei sessi.

 Assicurazioni moto in aumento

Molto interessante, quindi, l’iniziativa del Coordinamento Italiano Motociclisti, il CIM che vorrebbe introdurre un punto di svolta nelle assicurazioni per i motoveicoli. La lettera scritta del presidente del CIM, spinge per la costituzione di una polizza fatta esclusivamente per i motociclisti, un po’ come accade in Francia. Ecco uno stralcio della lettera:

“E’ quello che fin dal 1983 hanno scoperto i motociclisti francesi, ed oggi ne godono i frutti: hanno la propria assicurazione realizzata su misura che si chiama Mutuelle des Motards. Questa compagnia è ai primi posti nel settore delle due ruote offrendo polizze su misura per i motociclisti, con una copertura dell’80% degli utilizzatori.

I suoi fondi necessari a coprire i sinistri non derivano infatti da banche o da società finanziarie, bensì dalle donazioni dei soci (oltre 40.000) appartenenti alla FFMC (Federazione Francese dei Motociclisti in Collera). Alla fine degli anni ’70 i motociclisti francesi si unirono per rispondere alla politica repressiva del governo nei confronti delle due ruote ed un motore e per contrastare l’impennata dei prezzi delle assicurazioni.  In quel periodo diverse compagnie si rifiutavano di assicurare i motociclisti con meno di 25 anni o chiedevano premi equivalenti al valore della moto (vi ricorda qualcosa del presente?).”

Per le donne le assicurazioni sono più care

 Donna al volante, pericolo costante. Lo dice la tradizione popolare che sembra essere stata assorbita anche dalle polizze assicurative che propongono dei prezzi più esagerati se l’assicurata è del gentil sesso.

Dal dicembre del 2012, però, una sentenza della corte di giustizia europea, ha ribadito che le assicurazioni per le donne devono essere equiparate a quelle degli uomini al fine di raggiungere la parità dei sessi e di evitare le discriminazioni.

Attenti alle compagnie assicurative false

Questo vuol dire che nella definizione di un preventivo, il sesso non può essere più richiesto per la presentazione del saldo della polizza.

La legge parla chiaro ma le compagnie assicurative non sono convinte di questo, infatti c’è stato un aumento delle assicurazioni per il gentil sesso pari al 18 per cento. Il bello è che questa disparità è assolutamente nuova rispetto al passato, quando le donne, considerate grazie alle statistiche, le meno coinvolte nei sinistri, godevano di sconti interessanti.

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

Ogi invece devono pagare anche 350 euro in più rispetto ai maschi, soprattutto se guidano da poco e soprattutto se hanno un’età inferiore ai 35 anni.

L’Università di Verona ha messo in relazione le polizze per gli uomini con le polizze per le donne ed ha notato che mentre quelle per le donne crescono del 18 per cento, quelle per gli uomini diminuiscono del 10 per cento.

E come si può dunque risparmiare in attesa dell’adeguamento alla sentenza della corte europea? Chiedendo più preventivi.

Tutti attenti alle false assicurazioni, parla l’Ivass

 L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, l’Ivass, spiega che ci sono sempre più casi di false assicurazioni in circolazione e in commercio. Alcune false agenzie sono già state schedate e infatti esiste un elenco disponibile a tutti gli assicurati che non vogliono finire nelle mani sbagliate. L’ultima tra le false assicurazioni sgominate dall’Ivass è la “Fhata Assicurazioni SWS”. Questa compagnia non fa parte dell’elenco delle assicurazioni autorizzate per l’attività assicurativa nel nostro paese.

Attenti alle compagnie assicurative false

Il bello è che la sua intestazione è molto simile a quella di un’altra società, con sede in Italia e autorizzata a stipulare assicurazioni per la responsabilità civile auto obbligatoria: la Fata Assicurazioni Danni SPA.

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

Le polizze vendute dall’agenzia truffaldina, invece, indicano anche il nome di un intermediario, Brokers Insurance Assicurazioni, che ad un’indagine più approfondita non risulta iscritto né agli elenchi degli intermediari italiani, né all’elenco degli interemediari dell’Unione Europea. L’Ivass chiede allora agli assicurati di fare attenzione affinché nelle loro polizze non compaiano i nomi della compagnia e dell’intermediario citati.

Da considerare inoltre che per le polizze assicurative c’è sempre la possibilità di controllare la compagnia emittente, attraverso gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, disponibili sul sito dell’Ivass.

In Molise le polizze per gli agricoltori

 Il mestiere del coltivatore diretto, dell’agricoltore, come quello del pescatore, è generalmente condizionato dalla situazione del meteo nel territorio d’intervento. Se il maltempo si protrae, quindi, molti pescatori non vanno in mare e molti agricoltori rischiano di perdere il raccolto. Per loro non esistono delle assicurazioni ad hoc, almeno fino a questo momento. Adesso, invece, qualcosa si muove, almeno in Molise.

Il risparmio per i viaggi parte da internet

Sono stati siglati degli accordi tra il Consorzio regionale di difesa molisano e le Compagnie di assicurazioni al fine di offrire agli agricoltori delle polizze agevolate che possano proteggerli dal cattivo tempo.

Assicurazioni moto in aumento

A parlare dell’iniziativa è chiaramente la Coldiretti che ha deciso di prestare le sue sedi locali molisane per offrire consulenza agli agricoltori in modo che la stipula delle assicurazioni proceda senza intoppi.

L’agevolazione sul prezzo è resa possibile dalla predisposizione di un contributo pubblico per coprire la spesa assicurativa. In questo modo se gli agricoltori dovessero perdere il raccolto, oppure se avessero altri problemi, tipo attacchi parassitari e fitopatie varie, con la polizza multirischio potrebbero evitare di perdere altro denaro. Per il 2013, infatti, la polizza multirischio è l’unica soluzione disponibile.

Non bastano quindi grandine e neve ma c’è bisogno sempre di un’altra avversità.