Pubblicato in GU il decreto che sblocca il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni

 I ministri hanno dovuto lavorare anche nel week end per giungere ad un accordo sul decreto per lo sblocco del pagamento dei debiti scaduti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese italiane: le riunioni straordinarie hanno prodotto un nuovo testo che è stato approvato e pubblicato questa mattina in Gazzetta Ufficiale.

► Decreto per il piano biennale di restituzione del debito delle Pubbliche Amministrazioni

Il testo presentato originariamente ha subito delle importanti modifiche, prima fra tutte quella sui tempi del pagamento del debito: si passa da un piano biennale ad uno annuale con lo sblocco immediato di 40 miliardi di euro, da erogarsi entro 12 mesi.

Il decreto firmato dal Consiglio dei Ministri prevede che, a partire dal 15 maggio tutte le Amministrazioni Pubbliche sapranno di quanto dispongono per iniziare ad effettuare il pagamento del debito, eccezion fatta per Comuni e Province che potranno iniziare a pagare già da domani (9 aprile).

Anche per il prossimo anno le date sono più o meno le stesse, gli enti potranno fare richiesta di anticipi dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp) entro il 31 gennaio 2014 e le anticipazioni saranno elargite a partire dal 15 di febbraio. Per il 2014 il decreto prevede anche un allentamento del Patto di Stabilità 2014.

► Nessun anticipo dell’addizionale Irpef nel decreto per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazione

Inoltre le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo, entro 20 giorni dalla data di pubblicazione in GU del decreto, di iscriversi alla piattaforma telematica per la certificazione dei crediti. I dirigenti che non lo faranno saranno passibili di sanzioni piuttosto pesanti: il decreto prevede 100 euro di multa per ogni giorno di ritardo.

 

I migliori mutui a tasso variabile a 15 anni

 Immaginate di essere i classici mutuatari che vogliono accendere un mutuo a tasso variabile senza sottostare alle oscillazioni del mercato. Probabilmente v’indirizzerete verso soluzioni di medio e breve termine, per esempio un mutuo da rimborsare in 15 anni.

Abbiamo già visto insieme I migliori mutui del mese di aprile,  I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni, I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni e I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni, adesso passiamo in rassegna le proposte da rimborsare in 15 anni.

Il predominio di Webank, in questo caso, viene meno grazie alla convenienza della proposta di BNL che offre un variabile a 15 anni al 3,14 per cento. I vantaggi di questa soluzione sono nell’ampia rete di filiali della banca, nel tasso scontato fino al 30 aprile e nell’assenza di spese per l’incasso delle rate.

Al secondo posto Webank che offre invece un tasso al 3,30 per cento con le sempreverdi assenze di spese per istruttoria, perizia, assicurazione e conto corrente.

Molto concorrenziale sui mutui variabili a 15 anni anche Cariparma con un tasso al 3,30 per cento e l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo. Nel caso di Cariparma, però, non mancano spese d’istruttoria e perizia, rispettivamente di 1000 e 300 euro.

I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni

 Abbiamo già visto insieme i migliori mutui del mese di aprile,  i migliori mutui a tasso fisso a 30 anni e I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni. Adesso è arrivato il momento di occuparci dei mutui a tasso variabile, di quelli che devono essere rimborsati in 20 e 30 anni. Iniziamo da questa seconda fascia, premettendo che ci sceglie d’accendere un mutuo a tasso variabile, in genere, privilegia piani d’ammortamento più contenuti.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Ad ogni modo se desiderate aprire un mutuo a tasso variabile da rimborsare in 25 anni, la proposta più conveniente è quella di Webank che propone un mutuo a tasso variabile al 3,28 per cento con i vantaggi espliciti dell’assenza di spese per l’istruttoria, per la perizia, per l’assicurazione e per il conto corrente.

Al secondo posto con l’esclusiva online della proposta, con il tasso promozionale senza una scadenza chiara e con l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, si piazza Cariparma. Il suo tasso variabile d’ingresso è del 3,33 per cento e prevede il pagamento delle spese d’istruttoria di 1000 euro e delle spese di perizia di 300 euro.

Che Banca è al terzo posto con un TAEG del 3,38 per cento l’esclusività online, il tasso promozionale e l’erogazione all’atto.

I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni

 I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni li abbiamo già considerati. Adesso immaginiamo di aver di fronte un mutuatario che vuole si pianificare le spese domestiche ma che al tempo stesso sente la necessità di non andare troppo per le lunghe.

Immaginiamo quindi di avere di fronte una persona che intende accendere un mutuo a tasso fisso ventennale per l’acquisto della prima casa. La prima proposta da valutare, anche in questo caso, è quella di Webank che offre un tasso fisso al 5,23 per cento con l’assenza di spese per l’assicurazione, per il conto corrente, per l’istruttoria e per la perizia. L’offerta in questione è valida fino al 30 aprile anche se sappiamo che Webank è sempre la migliore proposta del momento da un anno a questa parte.

 Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Al secondo posto tra i mutui a tasso fisso a 20 anni, c’è la proposta di Cariparma con il Gran Mutuo Casa Semplice che tra i vantaggi enucleati ha l’esclusività online, la rata sempre fissa e l’erogazione all’atto dell’importo richiesto. Non siamo però a conoscenza della scadenza dell’offerta.

Al terzo posto torna la proposta di BNL che vale fino al 30 aprile e propone il mutuo spensierato con un TAEG al 5,74 per cento, il tasso scontato, l’assenza di spese per l’incasso rata e la possibilità di contare su un’ampia rete di filiali.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

 Secondo quanto riportato da Mutuisupermarket, i migliori mutui a tasso fisso e variabile presentano tutti un TAEG in calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Ma qualora si avessero le idee chiare sul prodotto da acquistare, qual è la scelta migliore?

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per esempio, immaginate di avere un profilo da mutuatari molto classico e ben definito: persone che hanno l’esigenza di pianificare il più a lungo possibile le spese domestiche. Sicuramente vi butterete su un tasso fisso, magari un mutuo da rimborsare in 30 anni.

Il TAEG medio per questi prodotti è del 5,40%, ma quali sono le banche più convenienti? Sicuramente Webank è al primo posto ed ha un’offerta valida fino al 30 aprile. Il TAEG è al 5,40 per cento e i vantaggi di questo prodotto sono nell’assenza di spese, nell’assicurazione gratuita e nella gratuità del conto corrente.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Al secondo posto c’è CheBanca con un mutuo al 5,78% che comporta, tra i vantaggi, l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, la rata fissa e l’assenza di penali. Poi c’è l’offerta di BNL che vale fino al 30 aprile e prevede un TAEG al 5,91 per cento. In questo caso i vantaggi sono nel tasso scontato, nell’assenza di spese per l’incasso rata e nell’ampia rete di filiali.

 

I migliori mutui del mese di aprile

 Nel mese di aprile, secondo la ricognizione di Mutuionline, si registra una riduzione del tasso fisso, variabile sulla base della durata del piano d’ammortamento, e un aumento invece poco consistente dei mutui a tasso variabile.

Il fisso della Banca Popolare di Bergamo

Partiamo dai tassi fissi. Le migliori proposte di aprile prevedono un calo generalizzato dei tassi. Si va dal -0,68 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 25 anni fino al -0,22 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 10 anni. In calo anche gli Indici sintetici di costo che variano dal 4,64% al 5,40 per cento, sulla base della durata del rimborso.

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante l’immobilismo della BCE, si può notare un aumento del tasso proposto dalle banche dello 0,01%. Per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile della durata di 20 anni c’è da gioire visto che si parla di una riduzione del tasso dello 0,08%. Mentre per quanto riguarda l’ISC degli altri mutui a tasso variabile, si può parlare soltanto di aumento dei tassi, soprattutto per i piani di rimborso più lunghi: 30, 35 e 40 anni.

In generale i tassi variabili vanno da un minimo del 2,87% per i mutui a 15 anni fino ad un massimo del 3,06% per le durate più elevate.

 

Quanta Tares si pagherà in più

 La Tares, quella con la nuova aliquota, scatta soltanto a dicembre, quindi, secondo molti, il salasso arriverà soltanto sotto l’albero di Natale. Questo però non vuol dire che i contribuenti non possano organizzarsi i pagamenti.

Per esempio a maggio s’inizia a pagare la tassa sui rifiuti con il sistema attualmente in vigore, quello dove sono separate la Tia dalla Tarsu. Poi a dicembre arriva l’imposta calcolata con una maggiorazione dello 0,30 per cento su ogni metro quadro. A prevederlo è stato il decreto Salva Italia.

Ancora un rinvio per la TARES

Molti esperti, in questo periodo, cercano di capire quanto sarà il rincaro e il Sole 24 Ore ha addirittura abbozzato un calcolo approssimativo. In pratica la Tarsu riusciva a coprire i costi dell’80 per cento del servizio, quindi a dicembre, con la maggiorazione prevista, la rata da considerare sarà almeno il doppio di quelle “vecchie”. L’ultima rata della tassa sui rifiuti, quindi la TARES, costerà quasi il doppio della rata della Tarsu. Se invece quest’ultima riusciva a coprire interamente i costi del servizio di nettezza urbana, allora il rincaro da considerare sarà lievemente più basso ma sarà comunque consistente.

Aumento delle tasse, chi ci salverà dalla stangata estiva?

Un discorso sicuramente valido per i contribuenti che devono pagare la Tarsu per l’immobile di proprietà. Per quanto riguarda le imprese, il conto potrebbe essere più salato e si stima che la rata di dicembre sia 10 o anche 20 volte superiore a quella precedente.

Le spese mediche detraibili dal 730

 Molti contribuenti, in questi giorni, si stanno “armando” per la compilazione del modello di dichiarazione dei redditi 730. Una delle spese detraibili in questo genere di dichiarazione, sono quelle mediche, ma come funziona la detrazione? Proviamo a riepilogarlo insieme.

Qualche consiglio per spese mediche e spese funebri

Tutte le spese mediche detraibili, insieme agli altri oneri e spese detraibili e deducibili, devono essere inserite nel quadro E della dichiarazione. Il fisco garantisce uno sconto del 19 per cento sulle spese mediche che superano la franchigia dei 129,11 euro. Tra le spese detraibili rientrano: le spese per l’assistenza medica specifica, le spese chirurgiche, le spese per le prestazioni specialistiche e quelle per le protesi dentarie e sanitarie, le spese per i medicinali che corrispondano ad uno scontrino parlante, i prodotti fitoterapici approvati dall’Aifa, analisi e test di laboratorio. Rientrano tra le spese mediche detraibili anche l’acquisto e il noleggio di protesi sanitarie, della strumentazione medico sanitaria e delle perizie medico-legali.

Le spese di ricovero dei famigliari portatori di handicap

Tutte le spese, abbiamo detto, devono essere inserite nel quadro E, in particolare tra il rigo E1 e il rigo E4. Nel rigo E1 sono inserite le spese sanitarie per determinate patologie, nel rigo E2 vanno inserite le spese sanitarie per i familiari non a carico e per un importo che complessivamente non può superare i 6197,48 euro. Infine sul rigo E3 e sul rigo E4 devono essere inserite le spese sanitarie per i disabili, comprese le spese per i veicoli.

I migliori prestiti di aprile

 Come ogni mese, a livello medio e tendenziale, è possibile indicare i tassi medi applicati dalle finanziarie ai prestiti. In questo articolo prenderemo in esame i migliori tassi di aprile per i prestiti in base alla durata del piano di rimborso. Gli esempi sono fatti considerando i prestiti per l’acquisto dell’auto nuova e i prestiti personali per la ristrutturazione della casa.

Attenti alle compagnie assicurative false

Nel primo caso il TAEG oscilla dal 7,22 al 7,32 per cento, in base al piano d’ammortamento scelto. Minore è il tempo considerato dal consumatore per il rimborso, più alto sarà il tasso applicato al finanziamento. Per esempio, il TAEG per un prestito da rimborsare in 12 mesi sarà del 7,32 per cento, mentre per un prestito da rimborsare in 48 mesi, il TAEG scende fino al 7,22 per cento. Da notare che il TAN è sempre lo stesso ed equivale a 6,95%. Cambia invece il TAEG che decresce al 7,28 per cento per i finanziamenti a 18 mesi, arriva al 7,26% per i finanziamenti a 24 mesi, oppure al 7,24 per quelli a 36 mesi e via dicendo fino al 7,22% per i rimborsi a 60, 72 e 84 mesi.

Il prestito personale di Cofidis

Per quanto riguarda la ristrutturazione il discorso è molto simile: i tassi finiti, il TAEG, oscilla dal 7,23% dei piani di rimborso di 60, 72, 96 e 120 mesi, fino al 7,32% per i piani di rimborso minimi, vale a dire quelli annuali in 12 rate.

Toyota sta cercando stagisti

 Toyota, la casa automobilistica giapponese, è nota in tutto il mondo per il suo approccio innovativo alla progettazione delle sue vetture.

Nata nel 1933 come derivazione della Toyoda Automatic Loom, azienda molto famosa in Giappone e nel resto del mondo grazie all’invenzione del telaio tessile in legno, in questo lasso di tempo è riuscita a diventare la maggiore società automobilistica del Giappone: la sua produzione stimata è di circa nove milioni di veicoli l’anno, ma le sue auto arrivano massicciamente anche nei mercati americani e in quelli europei.

Molta delle sua fama, come accennato, è dovuta all’approccio avanguardistico della Toyota che punta molto sulla concezione e lo sviluppo di vetture innovative: l’esempio è la Toyota Prius, tra le prime autovetture ibride al mondo.

Per raggiungere questi risultati la Toyota è costantemente alla ricerca di nuove leve e talenti attraverso i suoi programmi di formazione. Uno è previsto anche per il 2013 e la scadenza per la candidatura è prevista per il 30 aprile 2013.

L’azienda giapponese è alla ricerca di giovani laureati in Economia o Ingegneria (ad indirizzo Meccanico o Gestionale), Statistica e Scienze della Comunicazione, che saranno inseriti nelle aree funzionali del Sales, Marketing e After Sales. La durata del tirocinio è di sei mesi e agli stagisti è richiesto un impegno full-time.

L’inizio dello stage è previsto per settembre 2013 e le candidature possono essere inviate alla Toyota attraverso il form on line presente alla pagina Lavora con noi del sito.