Anagrafe dei conti correnti, la nuova arma del fisco

 E’ stato firmato questa mattina da Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento che vara la nascita, e la prossima operatività, dell’Anagrafe dei rapporti finanziari, un nuovo strumento del quale si avvarrà il Fisco per la lotta contro l’evasione fiscale.
► L’Erario anche sui conti correnti

L’Anagrafe dei rapporti finanziari era stata già prevista nel decreto Salva-Italia del governo Monti, e, a partire dal prossimo ottobre, sarà applicato a conti correnti, depositi, contratti derivati, fondi pensioni, investimenti vari, acquisti di oro e preziosi, utilizzo delle carte di credito e cassette di sicurezza, con i primi dati che arriveranno all’Agenzia a partire da ottobre e relativi al 2011.

L’Anagrafe dei cinti correnti prevede:

1. Sid (sistema per scambio dati) al quale dovranno aderire tutti gli operatori finanziari. Il sistema è necessario per creare una rete di interconnessione  tra sistemi informativi e apposite misure di sicurezza di natura tecnica e organizzativa.

2. Invio dei dati: tutti gli operatori finanziari italiani dovranno, dopo il primo periodo di messa a punto del sistema, inviare i dati annualmente ed entro il 20 dell’anno successivo a quello al quale si riferiscono i dati.

► Sfuggire al fisco è sempre più difficile

3. I dati da trasmettere sono tutti quelli identificativi del rapporto finanziario (saldi iniziali e finali del rapporto riferiti all’anno interessato) e gli importi totali delle movimentazioni tra dare e avere.

Cipro avrà il suo aiuto dall’Europa

 Prima è arrivato il consenso dell’Europgruppo, poi si è accodata alla decisione anche la Banca Centrale Europea: la piccola isola di Cipro riceverà i 10 miliardi di euro previsti dal piano di salvataggio.
► Cipro contro l’Europa e contro la GermaniaUn ottimo risultato, soprattutto se si pensa che nelle ultime ore, prima della riunione dell’Eurogruppo, i toni della discussione si erano fatti anche piuttosto aspri e avevano messo in serio pericolo la possibilità di raggiungere un accordo. Ma il tempo stava scadendo, i fondi sarebbero stati disponibili solo fino a ieri.

Fortunatamente l’accordo poi è stato trovato, molto probabilmente anche con una grossa spinta in questa direzione da parte della Germania.

► L’Europa non ha più pazienza per Cipro

Certo, per Cipro non sarà semplice intraprendere la strada del risanamento. Anche se sono stati salvati dal prelievo forzoso, misura fortemente osteggiata dai cittadini ciprioti, i conti corrente al di sotto dei 100mila euro (anche per effetto del fondo di garanzia sui conti correnti dell’Unione Europea), per tutti gli altri il prelievo sarà del 30% e l’isola dovrà seguire un preciso programma per le sue maggiori banche: la Laiki, la seconda banca dell’isola, sarà chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una ‘good bank’ e in una ‘bad bank, e la Bank of Cyprus, la più grande e quella che conta il maggior numero di depositi russi, sarà quella più colpita dai prelievi sui conti correnti.

L’anagrafe dei conti correnti per combattere l’evasione

 I conti correnti sono al centro di numerose discussioni in questi giorni. Se ne sente parlare soprattutto in relazione a Cipro dove per salvare l’isola si è deciso di fare un prelievo forzoso sui conti deposito che superano la soglia dei 100 mila euro.

La negazione del codice IVA deve essere provata

Adesso, anche il nostro paese sembra interessato all’argomento visto che Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha detto che per combattere con maggiore efficacia contro l’evasione fiscale, si andrà a scavare anche tra i conti correnti disponibili nel nostro paese. In pratica sarà generata una sorta di anagrafe in cui saranno schedati i rapporti finanziari degli italiani.

I Comuni partecipano agli accertamenti fiscali

Lo strumento in questione, oltre che servire una causa “analitica” sarà un modo per tenere sotto controllo la ricchezza del paese, infatti si andranno a tenere a mente conti correnti, conti depositi, contratti derivati, ma anche fondi pensione, investimenti su metalli preziosi e materie prime, uso di carte di credito e possesso di cassette di sicurezza.

I dati che andranno a popolare questa anagrafe saranno raccolti a partire di ottobre 2013 e saranno relativi ai servizi finanziari attivi nel 2011. L’anno prossimo, invece, a marzo 2014, si raccoglieranno i dati relativi al 2012 e così via, cercando di rendere il flusso il prima possibile simultaneo.

I nuovi servizi Inps per i pensionati

 L’Inps e il Ministero del Lavoro, con la collaborazione dell’Adepp – l’Associazione delle Casse previdenziali – sta mettendo a punto, in questi giorni, dei nuovi servizi on line specifici per la pensione. Si tratta di nuovi strumenti che permetteranno all’Istituto Nazionale di Previdenza di avere un rapporto più trasparente e dare informazioni più dettagliate e precise ai lavoratori italiani sull’andamento della loro contribuzione ai fini pensionistici.

► Come cambia la pensione anticipata con la Riforma Fornero

L’iter dei nuovi servizi on line dell’Inps è composto da tre fasi: Estratto Conto Integrato, Calcolatore della pensioneSimulatore della pensione. Vediamoli nel dettaglio.

Estratto conto integrato

Le finalità dell’Estratto conto integrato, il primo dei tre nuovi servizi on line ai quali sta lavorando l’Inps, sono quelle di dare ai lavoratori che hanno maturato contributi presso diverse casse previdenziali o in gestioni differenziate dell’Inps -si calcola che in Italia siano circa 6 milioni di persone – un’informazione completa e gli strumenti necessari per controllare e gestire la loro contribuzione previdenziale individuale.

Al servizio Estratto Conto Integrato si potrà accedere direttamente dal portale dell’ultimo Ente in cui si è stati iscritti, con la possibilità di segnalare direttamente anche eventuali problemi o incongruenze del conteggio della contribuzione a fini pensionistici. Il valore aggiunto di questo servizio è che, grazie all’interattività, il conteggio della contribuzione sarà complessivo e riguarderà tutti le casse e gli enti nei quali sono stati versati i contributi. L’ECI (Estratto conto integrato) potrà essere consultato dai portali degli enti che forniscono le informazioni previdenziali al Casellario dei Lavoratori Attivi, istituito presso l’Inps (Inps, Enasarco e Casse previdenziali degli ordini professionali).

► Vantaggi e svantaggi della totalizzazione nazionale della contribuzione

Calcolatore della pensione

Il secondo servizio on line che sarà sviluppato dall’Inps è il Calcolatore della pensione, servizio che sarà attivo a partire dal prossimo aprile 2013. Attraverso questo servizio on line sarà possibile conoscere, anche se ancora solo in forma previsionale, la data in cui si saranno raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso alla pensione e anche l’importo che avrà il rateo mensile.

All’avvio del Calcolatore della pensione on line dell‘Inps, potranno accedere alle informazioni, almeno nella prima fase del servizio, sono i lavoratori iscritti all’Inps che siano nati prima del 31 dicembre 1955 e che abbiano accumulato contributi presso le seguenti gestioni:

– Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
– Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti);
– Gestione separata.

Nei mesi successivi il servizio Calcolatore della pensione verrà attivato anche per tutte le altre classi di lavoratori.

Simulatore della pensione

Il Simulatore della pensione, il terzo servizio on line che sarà attivato nei prossimi mesi dall’Inps, è dedicato alle fasce di lavoratori più giovani, che potranno così conoscere, ovviamente in via previsionale, a quanto potrà ammontare la loro pensione e anche il momento in cui saranno raggiunti i criteri anagrafici e contributivi per l’accesso.

In effetti si tratta di un calcolo abbastanza complicato, a causa soprattutto delle variabili che sono state introdotte con le ultime riforme -un esempio può essere l’adeguamento alla speranza di vita, ma le variabili da considerare nel calcolo della pensione sono anche l’evoluzione retributiva individuale, gli anni e la continuità del lavoro, la scelta del periodo di pensionamento etc.: con questo strumento sarà, invece, possibile avere un’idea, per quanto non precisa, della propria condizione contributiva.

Il Simulatore dalla pensione calcola il potenziale ingresso nel mondo dei pensionati e l’ammontare dell’assegno mensile attraverso l’estratto conto dei contributi effettivamente versati all’Inps e darà come risultato le possibili opzioni in base a dei profili codificati.

► Cud on line anche per i pensionati

Il Simulatore della pensione, terzo e ultimo servizio on line dell’Inps, sarà accessibile entro la fine del 2013.

Per tutte le informazioni relative ai nuovi servizi dell’Inps per i pensionati consultare la pagina servizi online del sito web dell’Inps.

 

Le piccole imprese bocciano la Riforma Fornero

 I numeri che emergono dal sondaggio fatto dalla Ispo-Confartigianato mostrano come la Riforma Fornero, che avrebbe dovuto sistemare il mondo del lavoro in Italia, non sia riuscita nel suo intento, anzi, sembra davvero che abbia peggiorato la situazione.

► Il ministro Fornero annuncia il terzo decreto esodati

Secondo il sondaggio, infatti, dopo l’entrata in vigore ad inizio anno della Riforma, la disoccupazione è aumentata fino a toccare quota 11,7%, percentuale doppia rispetto alla media europea, sono stati persi 1.641 posti di lavoro al giorno e nessun risultato è stato ottenuto per far diminuire la precarietà che attanaglia le giovani generazioni: anche il numero dei contratti atipici continua a scendere trimestre dopo trimestre.

Ovviamente non tutto può essere attribuibile a quanto il ministro Fornero ha deciso di fare: la crisi economica è un fatto che accomuna tutto il mondo, a parte i paesi in via di sviluppo, ma, se anche dopo che è stata varata una riforma che avrebbe dovuto apportare qualche miglioramento, i risultati continuano a peggiorare, è una chiara indicazione che nella riforma stessa c’è qualcosa che non va.

A confermare questa intuizione c’è il sondaggio della Confartagianato, che mette in evidenza come, soprattutto tra le piccole imprese, il malcontento è molto diffuso: il 65%, infatti, ha bocciato in pieno la riforma, dichiarando che ha avuto solo effetti negativi sia sull’occupazione che sulla crescita.

Giorgio Merletti, presidente della Confartigianato, ha così commentato i dati:

Le nostre rilevazioni confermano quanto avevamo temuto e denunciato: la riforma Fornero ha frenato la propensione ad assumere e ad utilizzare contratti flessibili, ha aumentato il costo dell’apprendistato e dei contratti a tempo determinato, senza peraltro alcuna riduzione del costo del lavoro dei cosiddetti contratti standard. Inoltre la confusa formulazione delle norme su partite iva e associazioni in partecipazione, sta determinando un freno anche rispetto al lavoro autonomo genuino e, conseguentemente, al sistema produttivo. Ed ha ulteriormente complicato la normativa sul lavoro. Insomma, tutto il contrario rispetto a ciò che serve.

► Come cambia la pensione anticipata con la Riforma Fornero

La Riforma Fornero aveva tra gli obiettivi primari quello di ridurre la precarietà tra i giovani, introducendo dei disincentivi per i contratti a termine, soprattutto in termini di costo. Anche se secondo i dati rilasciati dal Ministero del Lavoro i contratti a termine sarebbero passati dal 63,1 % al 65,8% dopo la Riforma, gli artigiani intervistati, nel 59% dei casi, dicono il contrario, affermando di non aver intenzione di rinnovare i contratti a termine già attivi.

I dati concordano, invece, per quanto riguarda i contratti a chiamata (chiamati anche a intermittenti o job on call): nel primo semestre di applicazione della riforma si sono ridotti del 37,4 % rispetto al secondo semestre del 2011. Stesso discorso per i contratti parasubordinati: – 15,3 %. In media entrambe le tipologie scendono del 24,4 %.

 

 

A febbraio raccolta da record per il risparmio gestito

 Le sottoscrizioni di fondi di investimento a febbraio hanno raggiunto un nuovo record. Con 5,25 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni, che si aggiungono ai sei miliardi ottenuti a gennaio, il risparmio gestito è riuscito a compensare il deflusso che ha caratterizzato il 2012.

► Tipologie e caratteristiche dei fondi di investimento aperti

A spingere in alto le sottoscrizioni di fondi di investimento sono stati i fondi aperti, che hanno raggiunto, da soli, una raccolta pari a 4,5 miliardi di euro, seguiti dai fondi obbligazionari (2,5 miliardi) e dai fondi flessibili (1,87 miliardi).

I dati sono stati raccolti da Assogestioni e mostrano, nello specifico, come l’ottimo risultato raggiunto sia stato, in larga misura, ottenuto grazie ai grandi afflussi di capitale che è riuscita ad attirare Aletti Gestielle, sgr del gruppo Banco Popolare, per un totale di 876,3 milioni di euro.

► Profili distintivi dei fondi comuni di diritto italiano

Per quanto riguarda l’industria del risparmio gestito, le gestioni collettive mostrano una tendenza piuttosto spiccata a preferire prodotti istituiti fuori dal nostro paese, in circa il 70% dei casi, con sottoscrizioni per 3,32 miliardi di euro. Bene anche i fondi bilanciati, che raccolgono 713 milioni di euro, il doppio di quanto fatto a gennaio, mentre i fondi azionari hanno subito un calo piuttosto sostanzioso: 138 milioni di euro, contro i 204 di gennaio.

ITF cerca accompagnatori per vacanze studio

 ITF – Independent Teachers’ Foundation è una grande associazione che si occupa di organizzare e promuovere incontri e scambi culturali tra i giovani di diverse nazionalità.

Per la prossima estate la ITF sta già organizzando viaggi ed incontri per i ragazzi di tutta Europa e l’associazione necessita di almeno 620 accompagnatori che si occuperanno dei ragazzi che si sposteranno nei diversi centri vacanze studio presenti in Europa, con una maggiore concentrazione su Gran Bretagna, Irlanda e Francia.

I posti di lavoro da coprire sono così suddivisi: 300 per la Gran Bretagna, 300 per l’Irlanda e 20 per la Francia. Il contratto di lavoro che ITF propone ai candidati è un contratto a tempo determinato, per la durata di due mesi (da fine giugno ad agosto) suddivisi in uno o più turni di due settimane ciascuno, che prevedono una retribuzione netta di 400 euro per turno con viaggio, vitto e alloggio a spese dell’associazione.

I requisiti per partecipare alle selezioni di accompagnatori per la ITF sono:

– conoscenza della lingua del paese per il quale ci si candida;

laurea in lingue, psicologia, Isef, in Scienze Motorie o titoli equipollenti;

– età minima di 23 anni;

esperienza pregressa e documentata nel settore.

Le selezioni di ITF si svolgeranno secondo il seguente calendario:

Milano: 26 marzo, 2, 9 e 30 aprile 2013;
Benevento: 11 e 12 aprile 2013;
Venezia: 23 aprile 2013;
Palermo: 6 e 7 maggio 2013;
Roma: 15, 16 e 17 aprile 2013.

Per chi volesse candidarsi il tempo utile per l’invio della propria candidatura scade sabato 30 marzo: il riferimento per tutte le informazioni e per la candidatura si possono trovare alla pagina offerte del sito dell’associazione.

Expedia cerca personale

 Expedia è una tra le maggiori aziende che si occupa di turismo a livello internazionale. Fondata nel 1996 da Microsoft. ha una delle offerte più ampie nel mondo dei viaggi, organizzati e non, con destinazioni che coprono tutto il mondo. I marchi con i quali è presente nel settore sono Expedia.com, Hotels.com, Hotwire, Classic Custom Vacations ed Expedia Corporate Travel.

Al momento Expedia Italia è alla ricerca di nuovo personale da inserire nella sede di Roma. Tanti i posti disponibili, vediamoli nel dettaglio.

Contact Center Agent

Responsabile Business Development

Head Of User Experience

Manager – Product Planning

Product Manager

Technical Product Manager

Receprionist

Scrum Master

Software Development Engineer

Senior Content Editor

Senior Manager Destination Management

Senior Mobile Market Manager

Apprendista

User Experience Designer

Per tutte le informazioni sui requisiti specifici richiesti per ogni posizione di lavoro aperta e per l’invio della propria candidatura, consultare il sito di Expedia alla pagina Lavora con noi.

Quanto sono aumentate le tasse locali?

 Regioni, provincie e comuni hanno rispolverato il vecchio metodo per far quadrare i conti dei loro esercizi: laddove manca qualcosa, viene immediatamente colmato il vuoto con l’aumento delle tasse. Una gioco che in tempo di crisi mette davvero in condizioni molto difficili sia i lavoratori che le imprese.
► Aumento delle tasse, chi ci salverà dalla stangata estiva?

Solo nel corso del 2012, secondo uno studio dell’Istat, le imposte che le amministrazioni locali hanno fatto pagare ai loro contribuenti sono salite del 5% su base annua, pari a un aumento del gettito di 9,2 miliardi, per un totale di 182,9 miliardi.

Come evidenzia l’Istat, c’è stata una inversione di marcia rispetto a qualche anno fa e la colpa, ovviamente, viene fatta ricadere sulla crisi economica: nel 2008/2009, infatti, si è assistito ad un allentamento della pressione fiscale, che si è subito ritrasformato in aumento già a partire dal 2010. Gli incrementi annuali sono stati, mediamente, del 10%, per un aumento complessivo in dieci anni di 44,5 miliardi di euro (+32,2%), così distribuiti: 23,9 miliardi per i comuni (+31,1%); 1,4 miliardi per le provincie (+41,3%) e 19,3 miliardi in più (+33,1%) per le regioni.

► IVA, IMU e Accise le tasse più remunerative

Per le amministrazioni locali le tasse sono diventate una delle fonti di sostentamento più alte:  nel 1991 le entrate fiscali ammontavano al 14,2% del totale per i comuni e al 15,2% per le regioni, mentre al 2011 si è arrivati al 39,7% per i comuni e al 42,3% per le regioni.

Aumento delle tasse, chi ci salverà dalla stangata estiva?

 La situazione è molto preoccupante. L’incertezza politica post elezioni sta portando l’Italia sull’orlo del baratro, con i cittadini che, se non si riuscirà a creare un governo in breve tempo, potrebbero veder funestate le loro vacanze estive da una pioggia di aumenti delle tasse.

► IVA, IMU e Accise le tasse più remunerative

L’appuntamento è per il prossimo giugno: momento in cui i cittadini italiani saranno chiamati a pagare Imu -che si aspetta molto più cara rispetto a quest’anno- Irpef e Tares -molto più alta della precedente imposta sui rifiuti in quanto comprende anche altri servizi comunali.

Nello specifico, secondo quanto riportato dall’Osservatorio sulla fiscalità locale della Uil, l’aumento delle tasse, trainato soprattutto dall’aumento dell’Irpef, potrebbe arrivare fino ad una maggiorazione di 171 medi a contribuente.

La CGIA di Mestre ha fatto lo stesso calcolo per lavoratori autonomi e piccoli imprenditori che, dato che dovranno pagare versamenti Inps, la tassa annuale di iscrizione alla Camera di commercio, la prima rata dell’Imu e della Tares, più l’autoliquidazione Irpef (saldo 2012 e l’acconto 2013), saranno chiamati a versare al Fisco 25.700 euro circa.

► Arriva l’IMU dove non arriva l’IRPEF

Una bella stangata, tanto per i lavoratori quanto per le imprese, che potrebbe essere evitata solo se il nuovo governo riuscirà a formarsi e, come promesso ai tempi della campagna elettorale, avrà cura di prendere provvedimenti mirati per dare respiro ai contribuenti.