La ripresa ci sarà dal 2014

 L’economia della zona euro è in difficoltà ed è complicato in questo momento tirare fuori gli elementi che potrebbero rimettere in ordine i bilanci dell’UE e dei suoi stati membri. Nonostante gli sforzi, infatti, la ripresa resta molto lenta e a parlare di tutto questo, nei giorni scorsi, ci ha pensato Mario Draghi.

Fiducia per le banche centrali

La rinnovata fiducia nelle banche centrali, ha dato al presidente della BCE la possibilità di fare un’analisi lucida della situazione. Si è parlato soprattutto di taglio dei tassi, di tassi invariati e di previsioni per la ripresa. Se fino a gennaio l’ottimismo impone una rincorsa della ripresa che si sarebbe vista dalla seconda metà del 2013, a distanza di qualche mese bisogna rifare i conti.

Scende lo spred e vanno bene le banche

Secondo Draghi la ripresa non ci sarà prima di un anno. Gli investitori, a questa nuova previsione, avrebbero potuto gettare la spugna, invece sono andati avanti senza considerare le nuove stime di Draghi.

A livello nazionale è chiaro che l’Italia dovrà affrontare un altro anno di crisi ma dagli atteggiamenti degli investitori, sembra che tutti siano fiduciosi sul futuro del nostro paese. Insomma, l’Italia, anche quella post elettorale, non è un motivo di preoccupazione. E per quanto riguarda la politica? In Europa sono meno scandalizzati i politici e gli investitori di quanto non lo siano i media e i politici tricolore.

Calano i prestiti alle imprese e alle famiglie

 Bankitalia ha diffuso i dati relativi all’andamento dei prestiti nel mese di gennaio 2013 e le cifre non attestano ancora segnali positivi per l’economia italiana, in particolare nel rapporto tra gli istituti di credito e il settore produttivo e quello delle famiglie italiane.

I prestiti in Italia sono più costosi

Secondo questi dati, infatti, nel mese di gennaio 2013 i prestiti al settore privato hanno visto una riduzione su base annua pari all’1,6%, mentre quelli alle famiglie hanno invece fatto registrare, sempre su base annua, un calo dello 0,6%. Chiudono il quadro i dati relativi ai prestiti concessi a società finanziarie che sempre su base annua fanno registrare una flessione del 2,8%.

L’intero settore dei prestiti quindi si trova ancora interessato da un calo generale rispetto anche al relativo mese di dicembre 2012.

Anche i mutui costano di più nello Stivale

Accanto alla diminuzione dei prestiti, però, rimangono abbastanza stabili i tassi dei mutui, che rimangono invariati al 3,92% per quanto riguarda i finanziamenti erogati alle famiglie. Sale invece il tasso relativo all’erogazione di credito al consumo che si porta ad una percentuale del 9,59%.

Diminuiscono invece gli interessi sui soldi messi a conto corrente, ovvero gli interessi passivi sui depositi che arrivano a toccare la percentuale dell’1,17% perdendo altri punti percentuale rispetto la situazione che si poteva osservare nel mese di dicembre 2012 (1,25%).

Il ministro Fornero annuncia il terzo decreto esodati

 E’ stato firmato il testo definitivo del terzo decreto di salvaguardia per gli esodati.

Il terzo decreto, che mette al sicuro altre 10 mila persone. Un buon risultato, sicuramente, ma restano ancora molti punti da chiarire e, soprattutto, ancora centinaia di esodati -lavoratori che si sono trovati per effetto della Riforma Fornero, senza reddito da lavoro e da pensione- senza alcuna garanzia.

► Quali soluzioni per gli esodati con il nuovo governo?

Oggi finalmente è terminato, con il concerto del ministero dell’Economia, l’iter per l’ultimo decreto per la salvaguardia, previsto dalla legge stabilità, di 10 mila persone.

Queste le parole del ministro del lavoro uscente, confermate poco dopo dalla nota ufficiale del suo ministero:

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha definito, d’intesa con il ministro dell’Economia e delle Finanze, il terzo decreto in favore dei lavoratori salvaguardati, ai quali verrà applicata la precedente normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico. Il decreto prevede la salvaguardia per un numero complessivo di 10.130 lavoratori, che si aggiungono alle platee di lavoratori già individuati dai precedenti due decreti.

► Ancora polemiche sulla copertura per gli esodati

Quindi, al momento, con questo terzo atto siamo giunti alla copertura di quasi 140 mila persone. Il problema, come il ministro ha dichiarato a SkyTg24, è sapere con certezza il numero totale degli esodati.

Crocs assume in tutta Italia

 Crocs Inc. è una giovanissima società -la sua nascita risale al 2002- creata da Lyndon Hanson, Scott Seamans, e George Boedecker che nel giro di un solo decennio è riuscita a diventare leader mondiale nel settore delle scarpe casual per uomo, donna e bambino.

La sua produzione si compone di oltre 200 modelli che hanno venduto oltre 200 milioni di paia in tutto il mondo.

Al momento l’azienda, che esporta e vende le sue scarpe in più di 90 paesi nel mondo, è alla ricerca di diverse figure professionali da inserire nell’organico dei punti vendita di Lazio, Emilia Romagna e Campania.

Di seguito il dettaglio delle posizioni aperte e le sedi di lavoro

Assistenti alle vendite per Castel Romano (RM), Castel San Pietro Terme (BO), Marcianise (CE)

Assistente Direttore di Negozio per Castel Romano (RM), Castel San Pietro Terme (BO), Marcianise (CE)

Direttore di Negozio per Castel San Pietro Terme (BO), Marcianise (CE)

Retail Cluster Manager per Roma

Team Leader per Castel Romano (RM), Castel San Pietro Terme (BO), Marcianise (CE)

Ulteriori dettagli sulle posizioni aperte e per l’invio della propria candidatura si rimanda alla pagina carriere del sito del gruppo Crocs.

Telecom: rosso da 1,6 miliardi sul bilancio 2012

 Un rosso da 1,6 miliardi di euro pesa sul bilancio 2012 di Telecom. La situazione si è venuta a creare dopo che la società ha deciso di svalutare gli avviamenti per un totale di 4,4 miliardi di euro. E Piazza Affari applaude alla svalutazione del titolo con gli acquisti.

Agcom dà il via libera alla banda larghissima 

Il rosso di Telecom Italia, tuttavia, non preoccupa affatto il presidente esecutivo Franco Bernabè,  che tende a rassicurare gli animi dicendo che in questo caso si tratta solo di un fenomeno di natura contabile, che non metterà in discussione quelle attività di riduzione dell’indebitamento che la società sta portando avanti.

Secondo Bernabè, infatti, senza le svalutazioni imposte dalla situazione negativa a livello macroeconomico e dal persistere delle tensioni recessive, gli utili sarebbero arrivati a raggiungere i 2,4 miliardi di euro. 

Vodafone taglierà 700 dipendenti

Nel corso dell”assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 17 aprile, verranno quindi proposte l’utilizzo delle riserva per la copertura della perdita di esercizio e la distribuzione del dividendo, pari a 2 centesimi per le azioni ordinarie e a 3,1 centesimi per quelle risparmio.

L’azienda ha inoltre confermato il suo impegno nella creazione di reti e di impianti di nuova generazione per il triennio 2013-2015 che assicureranno alla società un vantaggio competitivo nel settore e un migliore posizionamento sul mercato.

ADR – Aeroporti di Roma cerca autisti soccorritori

 ADR – Aeroporti di Roma gestisce i due principali scali aeroportuali romani, l’aeroporto di Ciampino e l’aeroporto di Fiumicino. Nata nel 1974 l’azienda è la concessionaria esclusiva della gestione del traffico aereo della capitale.

Al momento l’azienda è alla ricerca di Autisti soccorritori, una figura molto importante che verrà impiegata nella struttura “Medicina del Lavoro e Pronto Soccorso”. Il loro compito è di condurre i mezzi di primo soccorso e di supportare le attività dell’equipe medica.

Per potersi candidare all’offerta di lavoro come Autista Soccorritore della ADR – Aeroporti di Roma è necessario avere i seguenti requisiti:

1. età compresa tra 21 e 35 anni;
2. possesso del diploma di scuola media superiore;
3. possesso della Patente di Categoria C;
4. conoscenza, anche minima, della Lingua Inglese;
5. possesso dell’attestato dei corsi BLSD.

Ai candidati è offerta contratto di lavoro a tempo determinato e full time, con turnazione h24 e nei festivi.

Chi volesse candidarsi alle selezioni per Autista Soccorritore presso ADR può visitare la pagina posizioni aperte del sito del gruppo, dove è possibile trovare tutte le informazioni relative al’offerta e anche il form per l’invio del curriculum vitae.

Iganzio Visco interviene sul ruolo delle banche centrali

 Ignazio Visco, il governatore della Banca d’Italia, ha parlato di fronte al pubblico che lo attendeva all’Accademia dei Lincei. Il suo è stato un intervento molto diplomatico, ma ha comunque trovato il modo di lanciare un messaggio molto forte alla politica italiana, dicendo, in primo luogo, che chi ha un ruolo molto importante, come essere al vertice di una istituzione bancaria, dovrebbe concentrare i suoi sforzi nella gestione dell’organismo di cui sono a capo:

► Visco interviene su caso MPS

La legittimazione delle banche centrali viene dalla competenza, dalla moderazione, dall’orientamento al medio lungo periodo, dal rifiuto di assumere compiti esulanti dai propri ruoli primari.

Un riferimento neanche troppo velato alla possibilità di un suo prossimo coinvolgimento nel governo, ma non solo. Infatti il suo è stato un discorso di ampio respiro sul ruolo che questo tipo di istituzioni ha avuto, e sta ancora avendo, nella gestione della crisi economica e finanziaria.

La crisi finanziaria ha fatto emergere una serie di problemi nel funzionamento, nella regolamentazione e nella supervisione dei mercati finanziari. La stabilità finanziaria si è riproposta come obiettivo fondamentale della politica economica e le banche centrali sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale. E’ importante che i regolatori e i supervisori siano attenti a mantenere a debita distanza lelobby del settore finanziario.

► Per Visco le tasse sono ancora troppo alte

Per continuare su questa strada, secondo il numero uno di via Nazionale, è importante che le attività delle principali istituzioni monetarie siano coordinate attraverso un continuo scambio di informazioni e l’uniformazione delle regole, riferendosi principalmente al progetto di unione bancaria europea:

il progetto di un’unione bancaria è ambizioso ma va nella giusta direzione. E’ necessario accelerare la transizione verso un sistema uniforme di regole e di supervisione sul sistema finanziario.

 

Raggiunto l’accordo per l’aumento di stipendio dei dipendenti Fiat

 Finalmente è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori italiani del gruppo Fiat. Un aumento che coinvolge oltre 80 mila lavoratori e che, come fanno sapere da fonti sindacali- sembra aver messo tutti d’accordo, tranne i rappresentanti della Fiom.

► Sindacati firmano l’accordo per lo stabilimento di Pomigliano

Il nuovo contratto e gli aumenti previsti entrano in vigore in questi giorni -con effetto retroattivo che porta gli aumenti anche nella busta paga relativa al mese di febbraio- e prevedono un aumento di stipendio di 40 euro lordi al mese. Questo aumento sarà valido per tutto il 2013, e ad ottobre inizieranno le nuove trattative per il rinnovo del contratto per il biennio successivo.

Un buon risultato, dunque, dato che l’aumento salariale previsto per i dipendenti Fiat è più alto di quello che è stato concesso ai metalmeccanici italiani dal contratto di Federmeccanica -che si applica a tutti i metalmeccanici tranne che ai dipendenti Fiat.

Oltre all’aumento i dipendenti Fiat avranno anche un premio di produttività di 120 euro lordi mensili uguale per tutti, ma sarà erogato solo a quei dipendenti che totalizzano le maggiori presenze in fabbrica, computo nel quale non si contano assenze ricoveri ospedalieri, assenze per infortunio, maternità e allattamento.

► Fitch abbassa il rating di Fiat

Ed è proprio per il premio produzione che sono scattate le prime polemiche: le assenza per cassa integrazione sono comprese nel computo finale delle presenze in azienda e quindi sono già esclusi da questo premio tutti i dipendenti per i quali non è stato previsto il ritorno alla piena attività produttiva.

Banco Popolare in difficoltà

 Il sistema bancario italiano ha dimostrato di essere molto più solido di altri sistemi omologhi in Europa ma questo non lo mette al riparo da alcuni elementi critici che vanno ad intaccare l’ascesa dell’uno e dell’altro titolo bancario. Stavolta, sotto la lente d’ingrandimento degli analisti, ci è finito il Banco Popolare che ha dichiarato al mercato che per la sua concessionaria Agos ci sono molte perdite.

 Banco Popolare in difficoltà

Bankitalia, intervenuta nella questione, ha perfino invitato gli ad del Banco Popolare ad operare una rettifica sui crediti. Questo vuol dire che entro la fine dell’anno i risultati andranno al di là delle stime originali fatte dagli analisti. Si allontaneranno ma per ora è indiscusso il Core Tier 1 superiore ai requisiti fissati dall’Associazione bancaria europea (Eba).

► Il patrimonio di MPS non è a rischio

Il Banco Popolare, dal punto di vista del mercato, si è comportato con molta chiarezza tanto che gli investitori hanno subito ipotizzato una perdita netta del titolo. Nel comunicato diffuso dai manager del gruppo bancario, sembra che il “buco” che sarà accusato alla fine dell’anno, si aggirerà intorno ai 330 milioni di euro.

Il brutto è che questa è soltanto la stima fatta per la chiusura dei bilanci alla fine dell’anno, ma non si esclude un incremento delle perdite. Preoccupa soprattutto Agos, la concessionaria della quale non si hanno ancora dati definitivi, se non quelli riferiti al 2012, quando ha inciso sulla perdita del Banco Popolare con un buco da 100 milioni di euro.