Requisiti per ottenere l’assegno sociale

 Quando si parla di assegno sociale si parla di una prestazione di natura prettamente assistenziale, la quale trascende completamente dal versamento dei contributi.

Tale prestazione è appannaggio di quei cittadini che si trovano in condizioni economiche svantaggiose, dunque a disaggio, e si trovano inoltre in situazioni reddituali particolari per le legge ha previsto alcune forme di ausilio.

Verifica

Naturalmente, fatte queste dovute premesse, è opportuna una verifica del possesso dei requisiti per i cittadini suddetti. Tale verifica viene effettuata una volta all’anno.

In termini di prestazione economica, l’assegno sociale vien liquidato sempre mediante carattere di provvisorietà in virtù del reddito presunto.

Nell’anno seguente l’Inps opera la liquidazione definitiva o ancora la modifica, oppure la sospensione concentrata sulle dichiarazioni reddituali rese dagli interessati.

L’assegno sociale non è mai soggetto a trattenute Irpef.

Inoltre, l’assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti ed è altresì inesportabile.

Assegno sociale: a chi spetta

Resta da capire a chi spetta questa particolare prestazione economica. Hanno a tutti gli effetti diritto all’assegno sociale quei cittadini italiani che soddisfano i seguenti requisiti (da verificare):

– cittadini che hanno compiuto il 65° anno di età;

– cittadini che risiedono effettivamente e in maniera permanente in Italia;

– cittadini che non posseggono un reddito, o meglio, posseggono nello specifico redditi di importo inferiore ai limiti statuiti dalla legge.

Casi particolari

In particolari casi da verificare possono avere diritto all’assegno sociale quei cittadini comunitari, nonché gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE, nel caso in cui siano registrati cittadini soggiornanti durante un lungo periodo.

Dal primo giorno di gennaio del 2009, per ottenere a tutti gli effetti l’assegno sociale, occorre possedere un ulteriore requisito. Di cosa si tratta? Occorre avere soggiornato in maniera del tutto legale nonché in via continuativa in Italia per almeno dieci anni.

Come e dove presentare la domanda per l’ottenimento dell’assegno sociale

La domanda per l’ottenimento dell’assegno sociale può essere presentata solo ed esclusivamente attraverso via telematica, mediante uno dei seguenti canali:

Domanda via Web: servendosi, dunque, dei servizi telematici accessibili in maniera diretta dal cittadino mediante PIN attraverso il portale dell’Istituto, http://www.inps.it;

Domanda via telefono: chiamando al numero 803164 il contact center integrato, da rete fissa. Il numero è gratuito. Oppure si può chiamare al numero 06164164 da rete mobile. Quest’ultimo numero è a pagamento in base alla tariffa del proprio gestore telefonico;

Domanda tramite patronati e tramite tutti i centri intermediari dell’Istituto  Inps: recandosi nei patronati oppure nei centri che fungono da intermediari dell’Inps è possibile presentare domanda per ottenere l’assegno sociale, usufruendo dei servizi telematici messi a disposizione dagli stessi.

Assegno sociale: quando spetta

L’assegno sociale ha una decorrenza che parte dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda. Occorre, però, essere naturalmente in presenza di tutti i requisiti disposti dalla legge.

Requisiti per l’ottenimento dell’assegno sociale

Al fine di certificare il diritto all’ottenimento dell’assegno sociale, è necessario disporre dei requisiti necessari disposti dalla legge. Appare, dunque, opportuno elencarli:

– età;

– cittadinanza;

– residenza effettiva e dimora abituale in Italia;

– requisiti di natura reddituale.

Assegno sociale: quanto spetta

Rimane, dunque, da comprendere quanto spetta a coloro che sono in diritto di ottenere l’assegno sociale. Al fine di determinare la misura massima dell’assegno che spetta alle suddette tipologie di lavoratori e individui, occorre tenere in considerazione la differenza che intercorre tra limite di reddito previsto annualmente e quello che è il reddito dichiarato.

Tenendo in considerazione ll’entità del reddito personale e/o coniugale, l’assegno sociale può essere liquidato in modalità intera o in modalità ridotta.

L’importo mensile dell’assegno è conferito dalla misura massima spettante, suddivisa in tredici mensilità.

Cercasi responsabili e animatori per Singleinvacanza

 Il Tour Operator Singleinvacanza.it, specializzato nell’organizzazione di vacanze per soli cuori solitari, è alla ricerca di ben 220 persone da assumere per la prossima stagione turistica 2013 sia come responsabili che come animatori.

Realtà giovane ma già molto affermata, Singleinvacanza.it opera sia sul territorio nazionale che su quello internazionale, con oltre 150 agenzie distribuite sul il territorio italiano, oltre che con il sito internet costantemente aggiornato con nuovi pacchetti e destinazioni.

I nuovi membri dello staff che saranno selezionati avranno il compito di gestire i vari gruppi di turisti che si rivolgono al tour operator e di fare in modo che ci possa essere tra loro uno scambio continuo con escursioni, serate, feste e momenti di aggregazione per tutto l’intero periodo della vacanza.

I requisiti per candidarsi alla posizione di animatore sono:

– età compresa tra 24 e 30 anni
– almeno due anni di esperienza nel ruolo
– conoscenza di una lingua tra  inglese, francese e spagnolo.

I responsabili, invece, dovranno avere le seguenti caratteristiche:

– età compresa tra 28 e 36 anni
– esperienza in villaggi turistici di almeno 4 anni
– conoscenza di una lingua tra  inglese, francese e spagnolo.

Le candidature per entrambe le posizioni possono essere inviate, con curriculum corredato di fotografia, all’indirizzo mail: [email protected].

Fendi assume a Roma

 Da piccola realtà tutta italiana, Fendi, grazie all’impegno e alla costanza del suo fondatore e dei suoi eredi, è divenuta uno dei brand italiani più apprezzati e conosciuti al mondo.

Al momento la multinazionale, da qualche anno appartenente al gruppo LVMH, sta cercando personale per la sua sede di Roma, che intende assumere sia con contratti di lavoro che con offerte di tirocinio formativo.

Offerte di lavoro da Fendi

Modellista Junior, posizione per la quale viene offerte un contratto full time a tempo indeterminato.

Internal Controls EU con perfetta conoscenza dell’inglese e almeno cinque anni di esperienza pregressa nel ruolo. Si offre contratto a tempo indeterminato.

– Editions & Catalog Specialist. Richiesti cinque o sei anni di esperienza nel ruolo.

– Junior Credit Collector per recupero crediti, con ottima conoscenza della contabilità e di SAP.

Offerte di Stage da Fendi

– Stage Dipartimento IS&T – Innovation

– Stage HR Ufficio Internal Communication & Employee Events

– Stage HR Area Recruitment

– Stage dipartimento Hr – Ufficio Payroll Europa

– Stage IT- Supply Chain Area

– Stage Store Planning

– Stage Ufficio Legale

– Stage Archiving & Data Entry Dipartimento CRM

Tutte le informazioni sui requisiti richiesti e le modalità di invio della candidatura si trovano all’indirizzo: www.cercalavoro.monster.it.

Quanto costeranno i contributi per le energie rinnovabili?

 A stimare il valore dei contributi a favore delle energie rinnovabili in Italia è Assoelettrica (associazione che aderisce a Confindustria).200 miliardi di euro che saranno impiegati dal 2013 al 2032, con un picco di spesa nel 2016, anni in cui sono stimati circa 12,5 miliardi di euro di incentivi. Il calcolo è stato effettuato in base ai dati forniti dall’Autorità per l’energia e il Gestore dei servizi elettrici (Gse).
► Le bollette italiane di luce e gas sono le più care d’Europa

Ora, la domanda è: chi pagherà per questi incentivi? Per rispondere occorre prima capire chi è che beneficerà delle energie rinnovabili.

► Il bonus IRPEF sulle ristrutturazioni “solari”

Partendo dal presupposto che solo il 22% della domanda di energia proviene dalle utenze domestiche e tutto il restante 78% è la richiesta delle aziende, molto probabilmente le spese saranno ripartite in base a queste percentuali: un quarto sarà addebitato sulle bollette delle famiglie -Assoelettrica stima che nel 2016 saranno circa 200 euro in più ad utenza- mentre gli altri tre quarti saranno pagati dalle piccole  e medie imprese italiane.

► Prezzo del gas scenderà a partire da aprile

Il che, ovviamente, va di nuovo a discapito dei consumatori, in quanto la maggiorazione del costo dell’energia verrà scaricata dalle azienda attraverso l’aumento del costo di prodotti e servizi.

 

Mediobanca calcola il costo delle promesse elettorali

 Secondo Mediobanca il governo che uscirà dalla tornata elettorale prevista per il prossimo fine settimana non avrà lunga vita e il suo esito si fa di giorno in giorno più incerto. Lo dice Mediobanca Securities e trova d’accordo anche diversi broker internazionali, che già da tempo stanno monitorando quanto accade in Italia.

► I programmi elettorali per i quattro temi caldi dell’economia

Cambiano i pronostici. Se a novembre Bersani sembrava essere il favorito, ora una sua vittoria sembra sempre meno probabile. Gli analisti economici concordano nel dire che potrebbe verificarsi una coalizione Monti-Bersani, che potrebbe anche accogliere i voti di alcuni dei partiti minori, ma, come spesso visto nella storia politica italiana, coalizioni troppo eterogenee hanno vita breve.

A minare la sicurezza della vittoria di Bersani c’è sicuramente il Movimento a Cinque Stelle capitanato da Beppe Grillo, che potrebbe ricevere il 20% dei voti, il che sarebbe un ulteriore fattore di indebolimento per Bersani.

► Obiettivo occupazione: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Oltre ai pronostici lo studio di Mediobanca Securities ha anche fatto una stima di quanto costano le promesse dei politici. Tutti, nelle loro campagne elettorali, hanno parlato di riduzione di una o più tasse, per un costo complessivo per le tasche dello stato di circa 150-225 miliardi di euro.

► Obiettivo Welfare: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Questo dimostra l’impossibilità di mantenere le promesse per i partiti e avvalora la teoria di un governo breve, affossato dalle sue stesse fatue promesse.

Previsioni indotto economico Expo 2015

 L’Expo 2015 sarà un’occasione unica per la città di Milano e per l’Italia intera. Un grande evento che attirerà investimenti sia dal nostro paese che dall’estero, per un totale di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva. E’ quanto ha preventivato lo studio realizzato da team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua, professore della Bocconi.

Di questi 25 miliardi di produzione aggiuntiva previsti nel periodo 2012/2020, generati da investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti, aumento dei consumi, turismo e nuove imprese create, di guadagno puro, ossia calcolato al netto di costi, ci saranno 10,5 miliardi, quindi meno della metà, di cui potranno beneficiare lavoratori, imprese e investitori. Il settore che maggiormente beneficerà di questo evento è quello del turismo.

► La ricetta OCSE per salvare il mondo del lavoro italiano

Secondo Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano:

Expo sarà un volano per la crescita, capace di dare una svolta importante alla nostra economia. Le imprese saranno il motore dell’evento ma per farlo funzionare bene c’è bisogno di uno sforzo da parte di tutti e dello spirito di squadra tra istituzioni.

Dichiarazione, questa, che ben si adegua al mercato del lavoro dell’Expo. Infatti, secondo le stime, l’esposizione universale di Milano potrà generare circa 200mila posti di lavoro, ma, per ottenere un tale risultato, è necessario comprendere le tipologie di professionalità necessarie al buon svolgimento dell’evento e trovare un collegamento coerente tra domanda ed offerta.

Renault guadagnerà di più producendo in Francia

 Il settore automobilistico è sicuramente uno dei più in difficoltà nel nostro paese e in Europa anche se ci sono delle aziende che sopravvivono senza vivacchiare alla crisi delle vendite che si traduce in un rallentamento della produzione. In altri casi, le aziende chiedono allo stato di avere degli sconti per aumentare la competitività e resistere alla crisi.

 Crollo mercato auto dell’Ue: si scende ai livelli del 1993

Hollande, partecipando da presidente alla sua prima riunione europea, ha chiesto all’UE di adottare una politica monetaria comune per ridonare vigore alle aziende nostrane, visto che, almeno in Francia, la situazione economica non è delle migliori.

 La proposta anti-crisi di Hollande

Intanto le singole aziende francesi vanno autonomamente alla ricerca di una soluzione e sembra che sia arrivata ad un punto l’indagine della Renault.

Per aumentare i livelli di produzione automobilistica, il noto marchio francese pensa ad incentivare i CEO disponendo dei bonus annuali maggiori a condizione che sia elevata la produzione in Francia. Se non si raggiungono gli obiettivi, allora, non ci saranno i dividendi. Parliamo sempre di cifre molto interessanti: circa 480 mila euro all’anno fino al 2016.

A che prezzo i CEO dovranno operare in Francia? Al prezzo dei negoziati da intrattenere con i sindacati che stanno imbrigliando la questione della flessibilità lavorativa, costringendo per certi versi le fabbriche a non chiudere i siti anche se non più produttivi.

La soluzione Renault, comunque, potrebbe piacere agli investitori che si troverebbero davanti un management più motivato, con risultati garantiti a livello produttivo e un miglior andamento del titolo.

Se l’inquilino ha il reddito basso, scatta il bonus fiscale

 Ci sono delle agevolazioni fiscali anche per coloro che non avendo la possibilità di optare per la cedolare secca, si affidano al canone libero. Tutte le agevolazioni di cui stiamo per parlare sono condizionate al reddito dichiarato ai fini IRPEF dai cittadini, includendo anche i redditi dei fabbricati assoggettati alla cedolare secca.

 Annuario del contribuente sottoposto a revisione

A chi spetta la detrazione? Il bonus vale soltanto se ad essere affittata è la dimora principale del proprietario o una parte di esso e se si rispettano alcune categorie contrattuali. Quindi se una casa è stata affittata secondo un contratto definito dalla legge numero 431 del 1998 e il reddito dell’affittuario non supera i 15.493,71 euro, lo sconto sull’IRPEF è di 300 euro che scendono a 150 se il reddito dichiarato e compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.

Fermo restando questi range di reddito, si possono ottenere sconti maggiori, rispettivamente di 495,30 e 247,90 euro se il contratto è convenzionale, cioè scritto rispettando l’articolo 2 comma 3 della legge numero 431 del 1998.

 L’epilogo della cedolare secca

Se poi a chiedere lo sconto sono i giovani tra 20 e 30 anni con un reddito basso, che vivono in una casa diversa da quella dei genitori, allora lo sconto arriva anche a 991,60 euro, ma deve essere sempre stipulato un contratto secondo la legge 431/98. Una detrazione analoga a quella degli studenti fuori sede, vale per i lavoratori dipendenti fuori sede che trasferiscono permanentemente la loro residenza in un’altra Regione o in un comune che dista almeno 100 chilometri da quello di provenienza.