Economia zona euro in ripresa

 Giungono buone notizie da Markit. Pare che finalmente l’economia che afferisce all’Area dell’euro sia in ripresa.

I direttori acquisti delle principali aziende hanno asserito di essere molto più ottimisti rispetto al passato e di aspettarsi un periodo di crescita.

In primo luogo occorre segnalare che l’indice PMI composito di Markit per l’area dell’euro, inteso come buon indicatore della crescita, è aumentato a gennaio al massimo di 10 mesi a 48,6 dal 47,2 di dicembre. Si tratta di un miglioramento rispetto alla lettura precedente di 48,2.

Ciò non toglie che tra le diverse economie statali vi siano dei divari ancora incolmabili.

L’industria privata che rappresenta quasi i due terzi dell’economia della zona euro, denota un profondo gap tra la Germania, prima economia europea, e la Francia, seconda economia europea.

Il capo economista di Markit, Chris Williamson, ha dichiarato che il blocco euro sta mostrando chiari segni di guarigione, con l’allentamento che ha di fatto reso più difficoltoso l’andamento in gennaio.

Ora siamo comunque più vicini alla stabilizzazione nel primo trimestre.

Il capo economista ha poi aggiunto che “in ogni caso la crescita è fortemente a vantaggio della Germania, dove il contrasto con la contrazione visto in Francia è il più grande visto da quando l’indagine è iniziata nel 1998.”

Il PMI composito tedesco ha messo in evidenza la crescita mensile più grande dall’agosto 2009, segnando il massimo dal giugno 2011. Invece nella vicina Francia l’indice è crollato ai minimi in quasi quattro anni.

Il PMI del settore servizi della zona euro, il quale rappresenta circa la metà dell’economia del blocco, è salito a un massimo di 10 mesi a 48,6 dal 47,8, sopra una stima flash di 48.3.

Dati inflazione gennaio

 I prezzi hanno frenato la loro folle corsa al rialzo. Secondo i dati Istat l’inflazione non è mai stata così bassa dal gennaio 2011, esattamente, quindi, da due anni. A gennaio 2013 l’inflazione registrata è stata del 2,2% contro il 2,3% registrato a dicembre del 2012.

► La crescita dei salari è la metà dell’inflazione

I prezzi sono saliti dello 0,2% su base mensile, quindi con una inflazione acquisita per il 2013 dello 0,8%. Stesso andamento anche per il carrello della spesa che, secondo quanto rilevato dall’Istat, è aumentato anche a gennaio, ma con un ritmo meno sostenuto che nei periodi precedenti. I dati parlano di un aumento dello 0,4% su base mensile e del 2,7% su base annua, molto meno di quanto registrato a  dicembre 2012 (+3,1%).

A cosa è dovuto questo rallentamento? L’Istat imputa il rallentamento dei pressi alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici (+5,3%, dal +9,3% di dicembre). A proposito di energetici, la benzina è salita solo dello 0,1% rispetto a dicembre 2012.

► Inflazione dicembre 2012

Il fatto che però l’aumento, seppur in misura minore, ci sia ancora deriva gli aumenti dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7% su base mensile, +4,9% su base annua) e dei vegetali freschi (+9,5%). Infatti, i prezzi degli alimenti sono gli unici che no hanno seguito la tendenza al ribasso, aumentando del 3,2% annuo (l’ultimo dato così alto risale al febbraio del 2009).

 

Le intestazioni di comodo non piacciono al Gip

 Se una macchina, di fatto, appartiene ad un contribuente, ma formalmente è intestata alla società e risulta noleggiata dal contribuente, il fisco vuole vederci chiaro e si può arrivare fino al sequestro. Il chiarimento in proposito è stato fornito dalla Corte di Cassazione con la sentenza numero 2310 del 16 gennaio 2013.

► Le buste paga gonfiate sono fraudolente

Secondo i porporati di piazza Cavour è legittimo il sequestro disposto dal giudice penale di una vettura che formalmente è intestata ad una società e noleggiata dal contribuente indagato per il reato di emissione di fatture per operazioni esistenti. Il giudice penale, infatti, considerando l’intestazione “di comodo” della vettura, può disporne il sequestro se riesce a provare che il bene è riferibile alle persona contro cui è stata adottata una misura cautelare.

► Nelle mani del contribuente la dimostrazione delle spese

La sentenza, come sempre, parte da un fatto reale. Tutto risale alla fine del 2011, quando il legale rappresentante di una Srl ha chiesto al giudice per le indagini preliminari, di revocare il sequestro preventivo della macchina che la società proprietaria del veicolo aveva affittato al soggetto indagata con l’emissione di una regolare “lettera di noleggio”.

Il Gip ha respinto la richiesta perché in base agli elementi raccolti durante l’inchiesta, è stato possibile affermare che la macchina era di proprietà dell’indagato nonostante l’intestazione formale alla società.

Entro febbraio deve essere pronto il CUD

 Entro la fine di febbraio, precisamente entro il 28 febbraio, le aziende sono obbligate a consegnare il CUD ai loro dipendenti, devono cioè dare loro la certificazione unica dei redditi relativi all’anno 2012. Il CUD è consegnato dai datori di lavoro a dipendenti e collaboratori, anche se subordinati e parasubordinati.

► Online il modello CUD 2013 definitivo

Per la certificazione dei redditi deve essere usato il modello CUD/2013 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e può essere consegnato in formato cartaceo o anche in formato telematico. Per i pensionati il discorso cambia leggermente nel senso che riceveranno il CUD soltanto in formato elettronico, ma se hanno la necessità di una documentazione cartacea, dovranno farne un’esplicita richiesta.

► Pronto il modello CUD 2013

Riepilogando: il CUD è un attestato rilasciato dai datori di lavoro o dai sostituti d’imposta per riassumere dati fiscali e previdenziali, quindi compensi erogati e contributi versati per i dipendenti e i collaboratori. I dati contenuti nel CUD riassumono i redditi percepiti da un dipendente o da un collaboratore, con le trattenute operate, i dati previdenziali e assistenziali e i versamenti collegati a carico del lavoratore o del datore di lavoro.

Per il periodo d’imposta 2012, il termine ultimo per la scadenza della consegna del CUD/2013 è stato fissato al 28 febbraio 2013. In caso di cessazione del rapporto di lavoro deve essere consegnato entro 12 giorni dalla risoluzione. Il documento è trasmesso in modalità telematica per tutti, ma lavoratori e pensionati possono anche fare la richiesta di avere il documento cartaceo.

 

Il crowfunding cerca una disciplina

 Ci sono circa 550 servizi attivi, sparsi per il mondo che si occupano di crowfunding e si rivolgono soprattutto alle aziende che non hanno una tradizione imprenditoriale da vantare, alle aziende no profit, a tutti coloro che si sentono in dovere di lottare per la propria idea fino alla fine.

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In tutti questi casi, infatti, le buone idee, non sono spesso sostenute da un altrettanto buona dote economica. Ecco allora che prende il via una forsennata ricerca di finanziamenti su internet. Con il crowfunding, ogni privato cittadino può decidere di sostenere con piccole o grandi somme, i progetti convincenti presentati online.

Il giro d’affari del crowfunding è cresciuto molto negli ultimi anni e confrontando i dati del 2011 e del 2012, si scopre che c’è stato un incremento del ricorso a questo strumento pari al 98 per cento. Il giro d’affari di questo metodo di raccolta fondi, oggi, si aggira sui 2,8 miliardi di euro e ci potrebbe essere un ulteriore incremento nell’anno in corso, fino ad arrivare a 4 miliardi di euro annui.

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Ormai, dunque, il crowfunding è un aspetto non più trascurabile per la nostra economia d’impresa e se n’è accorta anche al Consob che ha deciso di studiare il settore per poi proporne una disciplina univoca.

Sostegno di nuovi progetti imprenditoriali innovativi

 In un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo è necessario sostenere le imprese e gli imprenditori che vogliono aprire le porte a nuovi business, privilegiando le categorie di lavoratori generalmente tagliate fuori dal mercato, per esempio i giovani.

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La Camera di Commercio di Pavia, è in questo binario ed ha pubblicato un bando che scade il 30 aprile del 2013 con l’obiettivo di incentivare e sostenere i nuovi progetti imprenditoriali a carattere innovativo. La Camera del Commercio vuole supportare e promuovere i nuovi imprenditori nell’ideazione e nella realizzazione di progetti stimolanti per il tessuto economico.

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Per presentare la domanda le imprese devono essere già costituite e iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio da almeno 6 mesi, devono essere costituende con l’impegno a iscriversi al registro entro 90 giorni solari dalla presentazione del progetto, oppure devono essere degli spin off di atenei e industrie. Tutte queste realtà devono avere in comune la sede operativa nel territorio di Pavia.

La presentazione delle domande deve avvenire entro il 30 aprile del 2013. Il contributo concesso a fondo perduto va a coprire il 50 per cento delle spese che sono sostenute dagli imprenditori per la realizzazione del progetto al netto dell’IVA e fanno da un minimo di 5000 ad un massimo di 20000 euro.

A sorpresa il rimbalzo di MPS a piazza Affari

 Piazza Affari, dopo un lunedì archiviato in modo del tutto negativo con una perdita complessiva del 4,5 per cento, nella prima parte della giornata di oggi, ha visto svolgersi le contrattazioni in terreno positivo. Un po’ come è successo anche negli mercati europei.

 Le borse di Milano ed Madrid sono dei gamberi

Alla fine della mattinata si parlava di un incremento dell’1 per cento, favorito anche dal rimbalzo del titolo del Monte dei Paschi di Siena e dalle vendite legate al titolo Enel Green Power. Sull’andamento di alcuni titoli ha influito anche la questione della Kpn di Amsterdam che per esempio ha trascinato verso il basso il titolo Telecom Italia.

Crolla del tutto anche il titolo di Seat Pagine Gialle che è tra le azioni meno costose del mercato e dopo un ribasso – soltanto teorico – del 40 per cento, ha chiesto un concordato preventivo per far fronte alla situazione di crisi in cui galleggia.

Altalena poco felice anche per lo spread che ha raggiunto la sua punta massima di 294 punti per poi riportarsi sotto la soglia Monti. Attualmente il differenziale tra Bund e BTp a 10 anni è fermo sui 286 punti con un rendimento cresciuto fino al 4,47%.

 Lo spread italiano torna sopra la soglia Monti

Leggermente meno burrascoso il percorso dello spread tra i bonos e i bund che tutto sommato si è tenuto intorno ai 387 punti con un tasso del 5,48 per cento.

La piena occupazione USA è una chimera

 Ci sono notevoli indizi del fatto che anche se l’economia è in ripresa, al ritmo di crescita lento che ha in questo momento, non si potranno vedere vantaggi reali di qui a 7-8 anni. Almeno per quello che riguarda l’America.

► Brusca frenata dell’economia americana

Gli ultimi dati disponibili sull’economia del paese che a fatica ha superato, o meglio rimandato, l’incubo del fiscal cliff, parlano di una media di 181.000 posti di lavoro al mese per tutto il 2012. Quindi, benché si parli di crisi, l’economia e il mercato del lavoro in particolar modo, sono risultati più vivaci l’anno scorso che nel 2011 e nel 1010.

► Individuate le cause del deficit americano

L’economia, tuttavia, cresce ad un ritmo molto lento e deve fare i conti con una serie di falle aperte nei bilanci a stelle e strisce. L’obiettivo di molti è arrivare alla piena allocazione delle risorse, un mito economico che rincorre l’America dai tempi di Keynes. In realtà, se anche l’economia dovesse procedere al ritmo adottato nel 2012, non si arriverebbe alla condizione ottimale se non tra 9 anni e 3 mesi. La piena occupazione è lontana e questa sensazione è suffragata dal calcolatore di posti di lavoro del Progetto Hamilton.

Un’alternativa alla condizione attuale, quindi la soluzione per arrivare prima del previsto all’obiettivo, secondo le ipotesi Hamilton è nel pensionamento a ritmi più veloci della popolazione anziana e nella parallela crescita più lenta della popolazione.