Barroso lancia allarme lavoro per l’Europa

 Il lavoro è la priorità di tutte le istituzioni politico sociali italiane ed europee. Senza lavoro non può esserci crescita e senza crescita non può esserci ripresa economica. Ma, nonostante i tanti sforzi che si stanno facendo in questo ultimo periodo, la situazione rimane molto preoccupante.
200 milioni di disoccupati

A confermare l’importanza di questo problema e la necessità di prendere delle misure ancora più mirate, è Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea che è intervenuto questa mattina al Parlamento Europeo. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale, in cui sono 12 i paesi dell’Unione -su un totale di 27- in cui la disoccupazione giovanile è superiore al 25% del totale.

Servono misure europee più forti, per continuare sul percorso già intrapreso dalla Comunità Europea, che fino ad ora, hanno portato a degli ottimi risultati. In questo caso Barroso si rivolge agli scettici che avevano preventivato la morte dell’euro.

Da fine 2012 la Ue e l’Eurozona hanno iniziato a uscire dalla crisi, gli indicatori sono migliorati, ma dobbiamo dire che non ci possiamo fermare perché la situazione resta molto grave, soprattutto quella della disoccupazione.

Dati Ilo su occupazione mondiale

Il lavoro della Comunità Europea e degli stati membri non deve, quindi, essere considerato terminato, ma la strada è quella giusta e sono state già messe in funzione delle squadre d’emergenza per aiutare i paesi che si trovano a fronteggiare le situazioni più difficili.

 

 

 

 

Lavorare con Idea Bellezza

Nato nel 1994, il marchio Idea Bellezza si riconosce per la struttura delle sue profumerie: grandi spazi in cui il cliente può liberamente servirsi scegliendo tra un assortimento costante di oltre 15.000 articoli. Presente sul territorio italiano con 62 negozi, Idea Bellezza ha messo in piedi un grande piano di espansione che si svilupperà secondo il modello del franchising, con l’apertura di almeno altri 100 punti vendita

Al momento la catena Idea Bellezza è ala ricerca di diverse figure professionali per i punti vendita di Campania e Basilicata. Di seguito il dettaglio delle posizioni aperte.

Addetti alle vendite per Napoli e Matera

– Responsabile di Marketing per Nola

Addetto alla logistica Junior per Nola

Web master per Nola

Oltre alle offerte di lavoro, Idea Bellezza mette a disposizione anche delle ottime opportunità di stage. Per il momento sono disponibili stage per le l’Area Risorse Umane, per l’Area Marketing e per l’area Acquisti.

Chi volesse candidarsi ad una delle posizioni lavorative di Idea Bellezza o a uno degli stage, consultare la pagina posizioni aperte del sito del gruppo.

Assunzioni Bartolini

 Opportunità di lavoro in tutta Italia grazie a Bartolini Corriere Espresso che sta cercando personale (Commerciali, Impiegati, Assistenti di Direzione, figure tecniche, Supervisori, Centralinisti e Responsabili) per le sue sedi in Emilia RomagnaToscana, Lombardia, Liguria, Umbria, Lazio e Piemonte.

Di seguito il dettaglio delle posizioni aperte con le relative sedi di lavoro.

Commerciali esterni per Romagna, Toscana Ovest, Roma Fiano, Torino Grugliasco; offerta rivolta a candidati di età compresa tra i 28 e i 35 anni con pregressa esperienza di vendita.

Commerciale interno per Brescia. Il candidato ideale ha tra i 25 e i 35 anni e ha già maturato esperienza di segreteria e/o assistenza commerciale o di post–vendita.

Impiegati operativi, assistenza Clienti, Ufficio Acquisti, Direzione Logistico-Operativa, Amministrativi  e Data Entry per le sedi di Bologna, Cesena, Firenze, Forlì, Milano, Perugia, Piacenza, Pisa, Pomezia, Roma e Torino. Richiesta età tra i 20 e i 30 anni.

Assistente Direzione Amministrazione e Finanza per la sede di Bologna. Richiesta laurea specialistica in materie economiche e esperienza pregressa nel ruolo.

Senior Infrastructure Engineer per la sede di Bologna, con età compresa tra i 32 e i 40 anni e esperienza pregressa nella  gestione dell’infrastruttura tecnologica di almeno 5 anni.

– Product manager Addetto alle Relazioni Internazionali per la sede di Bologna con esperienza nel ruolo.

– Responsabile Security per la sede di Bologna. Richiesta laurea in Ingegneria Gestionale o equivalenti.

– Supervisori Operativi notturni e Responsabili Operativi Partenze per le sedi di Cesena, Perugia e Reggio Emilia. L’offerta è rivolta a diplomati di età tra i 25 e i 28 anni.

– Centralinista part-time per la sede di Genova.

Per la candidatura ad una delle offerte di Bartolini, visitare la pagina Lavora con noi del sito dell’Azienda.

Chrysler cresce grazie a Fiat

 Chrysler può finalmente considerare finito il suo periodo nero. Dopo aver chiuso il 2011 con un deludente utile di 183 milioni di dollari, il 2012 si è concluso con utili pari a 1,7 miliardi di dollari, più di quanto si aspettasse lo stesso Lingotto che ne ha voluto prendere le redini.

► Accordo Fiat, Chrysler e Gac Group

E’ così che la Cenerentola di Detroit ha ritrovato la sua scarpetta di cristallo e il suo principe, che risponde al nome di Sergio Marchionne, che è stato in grado di portare le vendite mondiali della casa americana a 2,2 milioni di dollari per il 2012, che si traduce in una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.

Solo nel quarto trimestre Chrysler ha fatto registrare un utile netto di 378 milioni -pari a 17,2 miliardi di dollari di ricavi. Facendo i conti su tutto l’anno i ricavi della Chrysler sono cresciuti del 20% (arrivando a 65,8 miliardi di dollari dai 55 dell’anno prima) grazie soprattutto ad un aumento nelle consegne di veicoli, come fanno sapere da Torino.

► Fiat molto bene a dicembre negli Stati Uniti

Marchionne si è detto particolarmente soddisfatto anche se il suo compito non è ancora terminato. L’ad di Fiat e Chrysler punta ancora più in alto e prevede che per il 2013 la controllata Fiat possa raggiungere vette ancora più ambiziose, preventivate in 2,2 miliardi di dollari.

Manifesto Sviluppo e Lavoro dell’Adepp

 L’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privatizzati, per voce del suo direttore Andrea Camporese, presenta le sue soluzioni alla drammatica situazione del lavoro nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda i professionisti.

Camporese evidenzia come la crisi abbia colpito in modo molto pesante i professionisti. Una situazione di emergenza in cui il 30% di coloro che hanno scelto la libera professione si trova con un guadagno medio di mille euro al mese e non hanno un welfare che li possa sostenere in questo momento di difficoltà.

► Nuova compilazione fatture 2013

Welfare e riforma del lavoro, infatti, nell’opinione di Camporese, devono essere sostenuti in egual modo ma, nonostante i lavoratori autonomi costituiscano l’1,5% del Pil italiano

siamo di fronte ad un’assenza preoccupante sia di politiche sia di misure di sostegno a favore dei professionisti italiani. Con il manifesto mettiamo in campo idee e anche investimenti.

Quali sono queste idee? In primis si deve preparare un percorso ad hoc per tutti gli studenti universitari che intendono intraprendere una carriera da libero professionista, che trova il suo fondamento in sei punti fondamentali: lavoro, previdenza, assetto legislativo, tassazione, autonomia e welfare.

► Aspi: cos’è e come funziona

Il Manifesto su Sviluppo e Lavoro esprime la volontà di cambiamento dell’Associazione degli enti di previdenza privatizzati, che parte dalla discussione collettiva di quanto viene proposto dal governo che, fino ad ora, ha solo portato riforme dall’alto senza curarsi degli effetti che queste potevano avere sui diretti interessati.

Il Manifesto intende rispondere attivamente ai contenuti del Libro Bianco dell’Unione Europa sulle pensioni, collocando la previdenza in un’ottica globale che comprende non solo il welfare ma anche, e soprattutto, il mercato del lavoro. E’ necessario, secondo il manifesto, superare l’approccio tradizionale e porre al centro della discussione la stabilità economica.

Le scadenze fiscali mettono a repentaglio le vacanze degli italiani

 Il 2013 è l’anno in cui gradualmente stanno entrando in vigore tutte le nuove imposte pensate dal governo tecnico per rimpolpare le casse dello Stato. Il caso, o chi per lui, ha voluto che la maggior parte delle scadenze si concentrassero vicino al periodo estivo.

► 2013 anno di pressione fiscale record

Un fatto che sta mettendo seriamente a rischio la possibilità di molte famiglie di concedersi la tanto desiderata vacanza al mare. Sono giugno e luglio i mesi in cui i contribuenti si troveranno a dover sborsare, nel complesso, qualcosa come 3,7 miliardi di euro: 2 di questi andranno a coprire la prima rata dell’Imu (prevista verso la metà di giugno) e 1,7 miliardi, invece, saranno destinati al versamento della prima maxi rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.

Proprio su quest’ultima si concentra la critica del Centro Studi degli Artigiani di Mestre, per la prima rata dovrà essere versata non prima di luglio.

► Prima rata Tares posticipata a luglio

Come se non bastassero Tares e Imu, a mettere in forse le vacanze degli italiani ci sono altri due salassi: da un lato l’autoliquidazione Irpef, che costerà agli italiani circa 8,5 miliardi di euro in totale (anche questa a luglio) e, ancora, l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%.

Quindi, dove andremo quest’anno? Al mare o ai Monti?

Un rinnovato ottimismo percorre le borse europee

 Bene Wall Street, migliorano le borse europee, il mercato immobiliare va riprendendosi dal suo stato comatoso e i titoli di Stato si riprendono una parte del mercato.

Sono gli indici borsistici a dare misura di come il sentiment degli investitori stia cambiando e non solo verso quelle economie che hanno dato dimostrazione di avere delle basi su cui poter costruire la ripresa, ma anche verso quei paesi che, fino a poco tempo fa, erano considerati impossibili da salvare.

Parliamo dei Piigs, acronimo che racchiude in un nome che connotati non certo positivi i nomi di PortogalloItalia IrlandaGrecia e Spagna, nei cui mercati si stanno riversando fondi e risparmi in quei comparti che danno alti rendimenti.

Come definire questo cambio di rotta? Bene, in America è stato definito esuberanza razionale, ossia un ottimismo verso i mercati dato da delle evidenze di fatto -gli indici azionari, appunto- che si contrappone a esuberanza irrazionale, ossia alle tanto temute bolle speculative. Mario Draghi l’ha voluto chiamare contagio positivo.

Qualunque sia il termine che si vuole utilizzare, rimane l’evidenza e, come sottolinea anche il Financial Times, questa nuova ondata di capitali che ha investito le borse italiane, spagnole, portoghesi e greche è particolarmente importante perché per la prima volta dall’inizio della crisi non si tratta di denaro immesso ad opera delle banche centrali, ma di denaro reale che proviene da investitori (perlopiù extraeuropei) che credono possibile un alto ritorno del proprio investimento. Si tratta di un nuovo ottimismo che si spande per l’Europa proprio grazie al progetto dell’Europa Unita.

► Dove si corre il rischio c’è più gusto

Il segnale più forte di questo ottimismo arriva dalla salita dei tassi di interesse dei titoli di Stato, in modo particolare di quelli tedeschi e di quelli americani. Al momento della crisi questi bond sono stati considerati da tutti gli investitori un bene rifugio, nel quale investire anche se i rendimenti erano piuttosto bassi. Il fatto che nell’ultimo periodo si sta assistendo ad un rialzo dei loro tassi di interesse, indica che le persone decidono di investire in titoli di stato che rendono di più, come quelli italiani o spagnoli.

Chiaro segno che la paura del default è finita. Quali sono le cause di questo cambiamento. Gli analisit e gli esperti ne hanno indicate tre:

1. la vittoria di Barack Obama alle elezioni e la risoluzione, anche se solo temporanea, del Fiscal Cliff e del tetto del debito;

2. la Cina che ha ripreso a crescere dopo gli allarmi sul rallentamento di quella che è considerata la nuova tigre dell’economia mondiale;

3. la politica monetaria delle banche centrali

Monti e la possibilità di una manovra bis legata al governo

 Mario Monti ha parlato della possibilità di una manovra bis legandola al governo che uscirà dalle elezioni. Prima aveva detto che una eventuale manovra bis dipendeva dal voto e ora ha precisato meglio affermando:

A seconda della stabilità di governo, della credibilità agli occhi dei mercati e internazionali che un governo ha o non ha, alcune cose cambiano come il livello dei tassi di interesse.

► Monti e Bersani distanti su Fisco e Manovra-Bis

Se i tassi d’interesse, speriamo non avvenga, dovessero ritornare a livelli che denotano una certa sfiducia, allora tutto diverrebbe più complicato e per stare nell’equilibrio di bilancio che si è definito per il 2013 e sul quale ci siamo impegnati con l’Ue, occorrerebbe una manovra in più.

Quello che Monti fa capire è che un altro governo Monti sarebbe accettato dall’Europa, soprattutto dopo le frasi del commissario Rehn a Berlusconi. In particolare, sembra che l’Europa apprezzerebbe la figura di Monti per la fiducia che questi trasmette ai mercati anche in relazione allo spread.

Sulle tasse del suo governo, Monti ha detto: I sacrifici sono stati necessari per salvare finanziariamente l’Italia. Ora che siamo considerati uno dei Paesi più stabili dal punto di vista della finanza pubblica, dovremmo continuare ad autoflagellarci? No, evidentemente con molta prudenza, gradualità e responsabilità è possibile cominciare a ridurre le tasse, ma non per aumentare il disavanzo.

► Grilli nessuna manovra correttiva per l’Italia

Monti ha parlato anche dell’importanza di ridurre la spesa pubblica abbassando in maniera graduale le tasse e del fatto che i tagli del suo governo sono stati necessari.

 

Un prestito per salvare Mps

 Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha parlato della situazione della banca Monte dei Paschi di Siena alle Commissioni riunite di Camera e Senato. Quello che ne emerge è che il Tesoro potrebbe controllare Mps per l’82%.

Infatti, l’Istituto bancario senese verrà salvato, ma il prestito è a caro prezzo come dice il ministro Grilli. Se non ci sarà il rimborso dei 3,9 miliardi di Monti-bond il Tesoro potrà quindi arrivare all’82% nel controllo di Mps. Infatti questi fondi non sono un regalo, ma un prestito.

► Indagine per truffa nel caso Mps

Quindi non sembra un salvataggio senza pretese con il ministro Grilli che ha affermato: “il Tesoro potrà entrare progressivamente nel capitale anche solo se la banca non sarà in grado di pagare gli interessi”.

Il presidente di Mps Alessandro Profumo garantisce che la banca sarà in grado di rispettare gli impegni. Nel caso non ci riuscisse Mps sarebbe quindi nazionalizzata con il Tesoro che avrebbe il controllo.

► La crisi di MPS spiegata in quattro punti

L’ipotesi di un commissariamento di Mps non sono considerate perché non ci sono gravi condizioni finanziarie e di sostenibilità. È importante però monitorare la situazione come ha detto il ministro Grilli. In particolare, egli ha distinto la situazione tra le responsabilità individuali del management e quelle della banca.

Le buste paga gonfiate sono fraudolente

 L’articolo 2 del Decreto legislativo 74/2000 ha spiegato qual è il reato di dichiarazione fraudolenta e nella casistica nel mirino dell’Erario e della Guardia di Finanza, c’è anche la pratica di alcuni amministratori di società che gonfiano le buste paga dei dipendenti in modo da avere un escamotage per non pagare IRPEF ed IVA.

 Con i registri introvabili è bancarotta fraudolenta

La Guardia di Finanza, allora, ha deciso di affidarsi alle dichiarazioni dei lavoratori mettendo nel sacco gli amministratori scorretti. Tutto è ben definito nella sentenza numero 3071 della Corte di Cassazione, del 23 gennaio 2013. Il fatto è ricostruito in questo modo.

 La Cassazione sulla simulazione del credito IVA

Il tribunale ha condannato gli amministratori di una società Srl, per dichiarazione fraudolenta, prendendo in esame le fatture e i documenti che si riferivano ad operazioni in realtà inesistenti. Con l’obiettivo di evadere le tasse, questi amministratori avevano ritoccato le dichiarazioni del 2005 e del 2006, elencando una serie di elementi passivi fittizi.

In pratica avevano elencato dei costi sostenuti, soprattutto legati al pagamento del personale. In tutto avevano provato a far passare sotto la lente d’ingrandimento del Fisco e della Finanza, elementi passivi fittizie per un valore di circa 116 mila euro. Le buste paga dei dipendenti riportavano importi superiori a quelli effettivamente versati. Alla fine le Fiamme Gialle, con una serie di questionari rivolti ai dipendenti della società, sono riusciti a smascherare la frode.