Confindustria contro crisi

La crisi imprime profonde ferite. L’allerta proviene da Confindustria. Secondo l’associazione degli industriali l’emergenza è economica e sociale.

Per sopperirvi, occorrono soluzioni immediate, forti e coraggiose. Senza tali scelte nei prossimi anni non si crescerà più dello 0,5% l’anno. L’alternativa è il declino. Da Viale dell’Astronomia fanno sapere che l’evasione fiscale “non si batte con i suv a Cortina”. L’attacco, mirato, è stato fatto dal presidente degli industriali Giorgio Squinzi.

Proposte

Le proposte esposte sotto forma di agenda si configurano come “una vera e propria tabella di marcia fino al 2018”, e si articolano in una “terapia d’urto” nonché in un “processo di riforme da iniziare contestualmente e senza ritardo”.

Un progetto considerato di “ampio respiro” e fondato su “azioni di rilancio economico e sociale del Paese”. Per Confindustria è “Un progetto complesso con proposte serie e obiettivi chiari e quantificati, perchè non bastano poche singole misure per risollevare l’Italia e sottrarla alla stagnazione”.

Programma anti crisi

Il programma non bada al consenso ma alla crescita, che dice la verità su quello che serve per il bene del Paese”.

Stando a quanto detto in viale dell’Astronomia, l’Italia deve “battersi per la crescita, creare lavoro, riconoscere e riaffermare la centralità delle imprese, imprimendo fiducia negli italiani, restituire ai giovani un futuro di progresso, facendo ripartire subito l’economia rilanciando l’industria, vera colonna portante del Paese”. Per il presidente Squinzi la riforma del lavoro è bastata per “una vera liberalizzazione del mercato e una sua vera flessibilizzazione”.

Record pensioni Germania 2012

La cassa pensioni tedesca è gonfia di credito. A fine 2012 la riserva dei fondi disponibili per il pagamento dei trattamenti pensionistici ha stabilito la nuova cifra record di 29,4 miliardi di euro, aumentata ad oltre 30 miliardi con l’aggiunta di altra liquidità. L’ottimo stato della cassa pensioni è dato dai bassi livelli di disoccupazione, all’aumento dei salari ed ai sostanziosi versamenti provocati dalle tredicesime.

Evento storico

Non era mai successo prima di oggi nella storia della Repubblica federale tedesca: mai gli ammortamenti pensionistici erano arrivati un livello tanto elevato, poiche’ il record precedente era stato raggiunto nel 1992 con 25 miliardi di euro di riserve. All’inizio degli anni ’70 le riserve dei fondi pensionistici oscillavano tra 20 milioni di euro e 22,7 milioni. Le riserve accumulate attualmente bastano per coprire gli esborsi pensionistici di 1,7 mesi.

Ritorno alla crescita

Markit Economics ha dichiarato che in Germania il dato preliminare relativo all’Indice PMI Manifatturiero, nel mese di gennaio, è aumentato da 46,0 punti a 48,8 punti. Il dato è apparso superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un indice pari a 46,8 punti. L’Indice PMI dei servizi ora si aggira a 55,3 punti, in aumento in confronto ai 52,0 punti rilevati in dicembre e segnalando una buona espansione dell’attività del settore terziario tedesco. L’indice PMI Composito finale, che misura i risultati combinati delle attività manifatturiere e dei servizi, è sopra i 53,6 punti in gennaio dai 50,3 di dicembre, per il secondo mese di fila sopra la soglia di equilibrio di 50,0 punti. La lettura di gennaio si configura come un ritorno alla crescita, in contrasto con la crisi vista durante l’ultimo trimestre del 2012.

Crollo Mps in Borsa

Successivamente allo scandalo Mps, il titolo crolla in Borsa, perdendo in giornata l’8,19% a 0,23 euro, dopo il crollo dell’8,4% di ieri, aggravato dallo scandalo dei derivati, ovvero gli strumenti finanziari usati dal precedente vertice dell’istituto condotto da Giuseppe Mussari per abbellire i conti. Piazza Affari ha terminato invece la seduta segnando +1,01%. E’ diminuito a quota 258 il differenziale Btp-Bund, in discesa rispetto alla chiusura di ieri a 265.O

Con il crollo di ieri e oggi il titolo Mps ha praticamente vanificato il rally messo a segno nelle ultime settimane successivamente all’applicazione soft dei requisiti patrimoniali di Basilea III, il cui annuncio era stato fatto il 7 gennaio scorso. Con il crollo di oggi le perdite delle ultime tre sedute arrivano a oltre il 20%. Oggi scambiati 821 milioni di pezzi, uguali al 7% del capitale, contro il 6% della vigilia e il 5% del giorno prima.

Intanto, il Premier Monti ha sottolineato che è fondamentale scindere questa tematica del Monte dei Paschi dalla confusione che si sta creando attorno ad essa per evidenti motivi.Per Monti il tema dei controlli non è questionabile. Piuttosto il ‘Professore’ ha invitato a sottrarre la vicenda Mps dal marasma creato per evidenti ragioni di campagna elettorale e definisce «fantasie» ogni comparazione tra i Monti-bond e il gettito dell’Imu. Monti ha poi osservato che la sottoscrizione dei nuovi strumenti finanziari non è avvenuta perché ancora non si sono verificate le condizioni necessarie per completare l’operazione». Quindi, conclude, «è un tema che non sussiste».

 

Aumento profitti Google 2012

 Sono in evidente rialzo i profitti di Google, che prosegue nella sua marcia positiva e continua inoltre ad affermare la sua supremazia.

Nel corso dell’ultimo trimestre l’azienda ha fatto registrare e un attivo di ben 2,89 miliardi di dollari e guadagni record. Per la prima volta i ricavi hanno superato la soglia di 50 miliardi.

Crollo Apple in Borsa 

Nel quarto trimestre del 2012, terminato con un utile netto di 3,57 miliardi di dollari, Google ha avuto un incremento in confronto ai 3,13 miliardi fatti registrare nello stesso periodo del 2011. Al momento i ricavi dell’arco di tempo preso in considerazione si attestano sui 14,42 miliardi di dollari, con un ottimo 36% in più rispetto al 2011.

Utile per azione

L’utile per azione è dunque apparso pari a 10,65 dollari. Una cifra che va oltre ogni previsione fatta dagli economisti.

Inoltre, nelle contrattazioni after-hours di Wall Strett, le azioni hanno superato il 4% di aumento.

La soddisfazione di Larry Page

Soddisfattissimo dei miglioramenti l’ad di Google, Larry Page, il quale comunica che l’azienda ha terminato il 2012 con un trimestre solido. Page ha evidenziato l’aumento dei ricavi del 36% su base annua e dell’8% su base congiunturale.

Crollo di Apple in Borsa

 Apple chiude in maniera negativa in Borsa nel primo trimestre, nonostante con la cifra record di 47,8 milioni di iPhone venduti e guadagni per 54,5 miliardi di dollari. Questi numeri non hanno fatto molto per garantire sicurezza al mercato. La casa di Cupertino ne risente comunque e il titolo è sceso di molto nelle contrattazioni after hours a Wall Street. Infatti, le quotazioni hanno ceduto fino al 10%.

Crollo vendite iPhone

L’utile netto di Apple è apparso pari a 13,1 miliardi di dollari, senza nessun rialzo in confronto allo stesso periodo del 2012. E il salto dei ricavi del 18% non è sufficiente a scongiurare i timori degli analisti circa le prospettive di crescita della società.

Mercato in ansia

Sicuramente, il titolo Apple in Borsa è stato penalizzato proprio dai timori in crescita degli analisti, perdendo il 27%. In altre parole, in confronto all’ottimo risultato dello scorso settembre sono stati persi ben 190 miliardi.

Gli analisti avevano previsto guadagni pari a 55 miliardi di dollari, con un utile per azione di 13,44 dollari. Invece, le cose sono andate diversamente e il margine lordo ha raggiunto il 38,6%, non confermando il 44,7% dell’anno precedente, attestandosi dunque in linea con le attese degli analisti.

Previsioni per secondo trimestre

Per il secondo trimestre dell’anno fiscale, Apple parla di ricavi per 41-43 miliardi di dollari e un margine lordo fra il 37,5% e il 38,5%.

La fiducia di Tim Cook

Nonostante il crollo del titolo in Borsa, Tim Cook pensa positivo e si reputa soddisfatto dei ricavi record, i quali sono sopra i 54 miliardi di dollari. Nel frattempo il Ceo di Apple è apparso abbastanza soddisfatto anche delle vendite, che hanno superato i 75 milioni per quanto riguarda i dispositivi iOS in soli tre mesi. Cook ha la sicurezza della qualità dei prodotti Apple, e continua a gettare la sfida per quanto riguarda la leadership sul mercato e sul lato dell’innovazione.

Assunzioni Expedia

Expedia Inc. è una grande società nata per opera di Microsoft nel 1996 ed è  diventata in poco tempo il leader a livello internazionale dei settore del turismo, sia per i profili business che per i consumer.

Si tratta di una delle realtà più importanti dell’e-commerce per i viaggi, con le sue numerose derivazioni come Hotels.com, Hotwire, Classic Custom Vacations e Expedia Corporate Travel. In questo periodo Expedia è alla ricerca di numerosi profili professionali da inserire nelle sedi di Roma e Milano. Vediamo quali sono.

– Associate Market Manager (Roma)

– Market Manager – ERT Italia (Milano)

– Content Editor (Roma)

Responsabile Business Develpoment Italia (Roma)

– Head of User Experience (Roma)

Manager – Product Planning (Roma e Milano)

– Market Associate (Roma e Milano)

Product Manager (Roma)

– Tecnical Product Manager (Roma)

– Properties Assistance Coordinator (Milano)

– Properties Assistance Coordinator – German Speaker (Roma)

– Senior Manager – Content & Geography (Roma)

– Senior Recruitment / HR Coordinator (Roma)

– Senior Seo Specialist – FTE (Roma)

– Senior Web Analyst (Roma)

– User Interface Engineer (Roma)

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti per potersi candidare ad una delle posizioni aperte da Expedia e per inviare la propria candidatura è necessario visitare la pagina Lavora con noi del sito di Expedia.

Lavorare con Club Med

Club Med, famosa per aver introdotto nelle sue strutture la formula tutto incluso, sta cercando per la prossima stagione estiva diversi profili professionali che verranno assunti con un contratto di lavoro stagionale della durata variabile dai 3 agli 8 mesi in base alla mansione.

I profili attualmente ricercati per lavorare nelle strutture turistiche Club Med sono:

Animatori Baby Club e Petit Club, mansione per la quale è richiesta diploma Magistrale o laurea in Scienze della Formazione, Pedagogia o Scienze dell’Educazione e esperienza pregressa nel ruolo;

Animatori sportivi (Fitness, Golf, Tennis, Wind Surf, Vela, Tiro con l’arco). Richiesta esperienza nell’insegnamento sportivo;

Accompagnatori per escursioni: si richiede esperienza nel settore turistico, patent B e nozioni di base di pronto soccorso;

– Animatore Circo per adulti e bambini con esperinza;

Coreografi/e con esperienza

Piloti per Sci nautico con diploma di istruttore, esperienza di insegnamento e patente nautica in corso di validità;

Assistenti bagnanti con brevetto assistente bagnanti (MIP) e comprovata esperienza;

Barman con diploma alberghiero, certificazione AIBES o titolo equivalente;

– Capo partita con esperienza pregressa di almeno quattro anni

Demi Chef di partita

– Pasticcere

– Macellaio

Consiglieri per il vino con diploma alberghiero e esperienza pregressa come sommelier

– Receptionist

Commesso per boutique

Parrucchiera con diploma

Terapeuta/Estetista

Per tutte le posizioni è richiesta la conoscenza del francese e di un’altra lingua straniera (Opzionale). Le candidature dovranno essere inviate attraverso il form apposito alla pagine offerte del sit del gruppo.

Ue contro la riforma del lavoro: è discriminante verso i precari

 La riforma del lavoro del ministro Fornero non smette di far discutere. Dopo le tante critiche arrivata in casa, arrivano anche quelle dell’Unione Europea, che accusa il ministro del Welfare di aver creato delle discriminazioni per i precari.
Ancora problemi per la copertura degli esodati

Nello specifico, la Commissione dell’UE prende di petto la questione sindacale: stando a quanto approntato dalla riforma, infatti,  i lavoratori a termine non vengono considerati nel calcolo dei dipendenti complessivi di un’azienda ai fini della creazione di una rappresentanza sindacale, computo in cui rientrano solo i dipendenti aziendali per un periodo maggiore di nove mesi. Questo non è un problema che tocca solo coloro che non rientrano nella garanzia -i precari- ma anche i lavoratori con contratti a tempo indeterminato che vedono, con questa esclusione, assottigliarsi le possibilità di stabilire una rappresentanza sindacale nelle aziende che non raggiungono il numero minimo fissato per legge.

10 cose da sapere sulla riforma del lavoro

Quindi, per la Commissione, la riforma non è in linea con quanto legiferato dall’Unione europea per le garanzie sindacali dei lavoratori precari. Una situazione, questa, che non è da attribuire solo alla riforma della Fornero, ma a lacune legislative pregresse che la riforma in questione non è riuscita a sanare.

Per domani si attende, stando a quanto rivelano le fonti, l’invio di un parere motivato contro l’Italia per la non corretta applicazione della direttiva Ue del 1999 che regola i diritti dei lavoratori a termine.

Posticipato il raggiungimento del tetto del debito

 E’ stato raggiunto alla Camera l’accordo sul tetto del debito. Il raggiungimento del limite massimo previsto è stato spostato da marzo a maggio, ma questo non vuol dure che tutti i problemi siano risolti. Sono solo stati rimandati.

Quindi, come anche accaduto nel caso del Fiscal Cliff, le due coalizioni politiche statunitensi sono riuscite a giungere ad un accordo. Questa volta il programma per allontanare, almeno di qualche mese, il rischio del default per gli Stati uniti è stato delineato dal partito repubblicano.

L’accordo sul Fiscal Cliff è solo un rinvio dei tagli alla spesa pubblica

In pratica, il Dipartimento del tesoro potrà continuare a prendere soldi fino al 19 maggio del 2013, poi sarà necessario prendere una decisione definitiva. Per ora il provvedimento è al vaglio del Senato degli Stati Uniti che, anche se in mano al partito democratico (la Camera, invece, è a maggioranza repubblicana) fa sapere che approverà il provvedimento senza apportare nessuna modifica.

Cosa succede se il tetto del debito americano non verrà alzato

Certo, spostare il termine da marzo a maggio è un provvedimento solo temporaneo che non risolve il problema, ma almeno lascia un po’ di tempo in più per poter vagliare tutte le possibili soluzioni.

FMI rivede stime di crescita del Pil globale

 Secondo le nuove stime redatte dal Fondo Monetario Internazionale, l’economia mondiale sta avendo i primi segni di ripresa, anche se il percorso da affrontare è ancora lungo.

Questo è quanto detto da Olivier Blanchard, capo economista del FMI, alla presentazione delle nuove stime, che sono tutte al ribasso ma con speranze di miglioramento a partire dal 2014. Il 2013 sarà l’anno della svolta: l’economia tornerà a girare, ma ad un ritmo più graduale rispetto a quanto stimato in ottobre nell’l’Outlook autunnale. Quello che fa comunque sperare è che tutti i grandi economisti riuniti al World Economic Forum di Davos sono concordi nelle prospettive si miglioramento per i prossimi anni.

Anche Christine Lagarde ha lasciato intendere che il 2013 sarà l’anno cruciale per il definitivo superamento della crisi

Abbiamo evitato il collasso ma dobbiamo evitare ricadute. Il 2013 sarà l’anno dell’o la va o la spacca.

Si tratta di espressioni ottimistiche, anche se è stato lo stesso FMI a tagliare le prospettive di crescita di molti paesi, in primis l’Italia, per la quale nel 2013 è prevista una flessione del Pil dell’1%, quindi scesa di ulteriori 3 punti percentuali rispetto a quanto detto in ottobre. Solo nel 2014 la situazione inizierà a migliorare, con una crescita prevista dello 0,5%.

Fmi mette sotto controllo l’economia italiana

Dal FMI è arrivato anche il plauso per l’operato del governo tecnico guidato da Mario Monti che, per quanto le sue scelte abbiamo richiesto dei grandi sacrifici all’Italia, sono state fondamentali per mettere in atto quelle riforma strutturali per far guadagnare fiducia al paese agli occhi degli investitori stranieri.

Mario Monti spiega i motivi della sua candidatura

Ma non è solo il nostro paese ad essere stato coinvolto in questa revisione al ribasso: la Germania ha delle previsioni di crescita dello 0,6% (-0,3% rispetto a ottobre) per il 2013 e dell’1,4% per il 2014, per la Francia si prospetta un +0,3% quest’anno (-0,1%) e un +0,9% il prossimo (-0,2%). La Spagna è attesa in calo dell’1,5% nel 2013 (-0,1%) con un’inversione di tendenza per il 2014 quando il pil crescerà dello 0,8% (ad ottobre la stima di crescita era dell’1%).

Dati Pil Spagna

Nel complesso l’economia della zona Euro si contrarrà dello 0,2% quest’anno (-0,3% rispetto al rapporto precedente), per poi avviare un trend positivo per il 2014 (+1%). La lentezza della ripresa del vecchio continente ha le sue ripercussioni anche sul resto del mondo: il FMI ha stimato che il Pil globale per il 2013 crescerà dal 3,5% (0,1 punti in meno rispetto a quanto previsto in ottobre) ma che comunque dimostra come ci sarà un miglioramento rispetto al 2012, quando i dati parlano di una crescita che si è fermata al +3,2%.

Ripercussioni che lambiranno anche il 2014, anno per cui le stime di crescita del Pil sono state riviste dal 4,1% al 4%.