Partito progetto ‘Piano Città’

 Aperti finalmente i cantieri del Piano città. Sono stati infatti selezionati, su un totale di 457 proposte, i 28 progetti, dislocati in 17 regioni italiane, nelle quali saranno avviati programmi di riqualificazione urbana per un investimento totale di 4,4 miliardi di euro di questi 318 milioni di euro arrivano dal cofinanziamento nazionale.

► Fiat riassorbirà tutti i dipendenti in quattro anni

L’obiettivo è di terminare le opere entro il prossimo anno. I prossimi governi dunque avranno in eredità ulteriori progetti non selezionati in questa tranche di stanziamento dei fondi. Si tratta di ben 429 progetti, per un valore di 18 miliardi di euro. Per realizzarli toccherà trovare 10 miliardi, dal momento che 8 sono già disponibili da parte dei Comuni.

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LA SODDISFAZIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO

Il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha affermato che è stato mantenuto un impegno importante. Il rispetto dei tempi prefissati rappresenta un incentivo a far meglio.

► Accordo Fiat-Mazda per nuovo Spider Alfa Romeo

Il Piano città è stato sviluppato nello scorso giugno con il primo decreto sviluppo. Tutto è partito da un’idea lanciata dall’Ance.

Non resta che sviluppare un portafoglio di progetti formidabile.

 

Accordo Fiat-Mazda per nuovo Spider Alfa Romeo

 Il titolo Fiat lievita a Piazza Affari di circa un punto percentuale in seguito all’accordo firmato con l’azienda giapponese Mazda. Raggiunta l’intesa con Mazda, per intercessione del primo azionista, l’americana Ford, verrà prodotta in Join Venture una spider a due posti per Alfa Romeo.

L’auto sarà realizzata nello stabilimento Mazda di Hiroshima in Giappone fra poco meno di due anni. Dovremo attendere dunque il 2015 per il nuovo spider Alfa Romeo, il quale sarà sviluppato per il mercato globale in virtù dell’architettura dell’MX-5 di prossima generazione.

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In linea con l’accordo, Mazda e Fiat realizzeranno due automobili a trazione posteriore, differenti nel design, con icone chiaramente riconoscibili del proprio marchio.

Ognuna delle due varianti Mazda e Alfa Romeo sarà inoltre dotata di motorizzazioni specifiche per il brand.

Per Mazda l’accordo rappresenta una succosa opportunità per migliorare l’efficienza delle proprie attività di sviluppo e produzione, così da ridare slancio al segmento delle spider a livello globale. Per Fiat l’intesa significherà invece una possibilità in più per dare un’interpretazione moderna e tecnologicamente avanzata del classico spider Alfa Romeo, capace di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del marchio entro il 2016.

Camusso accusa Berlusconi e difende Monti su crisi

 Susanna Camusso è indemoniata. Ha un ‘nemico’ e un ‘amico’. Il primo si chiama Silvio Berlusconi. Il secondo è Mario Monti. Per quanto riguarda il progredire della crisi, la colpa secondo la Camusso è del ‘Cavaliere’, non del ‘Professore’: “È l’economia senza lavoro, quella finanziaria, che ha provocato la crisi. Si tratta soltanto una a base di lavoro ce ne tirerà fuori.

CGIL VS FIAT

Ma di quale lavoro si parla? La Camusso non intende “Quello senza prospettive offerto da McDonald’s, né quello faticoso e incerto dei dipendenti Fiat”.

MONTI? NON C’ENTRA

Susanna Camusso fa nuovamente riferimento alle polemiche degli ultimi giorni. L’occasione le viene offerta dal dibattito di ieri mattina con gli studenti dell’Istituto tecnico Federico Caffè di Roma, all’interno del quale il segretario della Cgil ha dato il via al ciclo di incontri dal titolo “La crisi economica spiegata ai ragazzi”. Un’iniziativa importante.

Susanna Camusso scagiona Monti: “La responsabilità della situazione non è di Monti”.Queste le prime parole pronunciate in merito all’argomento della discussione dalla sindacalista.

“L’INCANTATORE DI SERPENTI”

“I tecnici non hanno risolto i problemi, ma la colpa è delle politiche dei governi Berlusconi”. Monti lo ha definito un pifferaio magico, come lo ha definito il premier uscente. La Camusso ci va giù ancora più pesantemente, definendo Berlusconi un “incantatore di serpenti”.

Piano Cars2020 Fiat per l’Europa

 Sergio Marchionne ha in mente un piano significativo per l’Europa. Prende quota in un momento storico molto importante. Un piano al passo con il modello di business moderno. Fiat vuole lanciare un messaggio di impegno e speranza.

CARS2020

Il piano Cars2020, presentato al Quattroruote Day riguarda il ‘Vecchio Continente’.

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Per l’automobile europea dal punto di vista delle vendite il 2013 non sarà molto differente dal 2012. Marchionne, dunque, guarda alle news provenienti da Bruxelles, le quali segnano una discontinuità significativa in confronto ai diversi bocconi amari trangugiati negli ultimi anni, sin dal famoso accordo con la Corea del Sud, conclusosi a favore dei costruttori di Seul.

L’Oriente è l’unica zona uscita vincitrice dal punti di vista delle vendite in Europa al termine di un anno disastroso. Marchionne lo dice con un pizzico di amarezza. Per consolarsi parla di Cars2020, un progetto tutto ancora da scoprire che tuttivia mira ad aumentare dal 16 al 20% il peso dell’auto sul Prodotto Interno lordo europeo.

AUTO ECO

Prima di metterlo in atto, Marchionne vuole fare le opportune valutazioni. Poi sarà la volta degli accordi di libero scambio, così da portare significative innovazioni. Una su tutte? Marchionne e Fiat hanno intenzione di spingere sulle vetture ecologiche con tutti i carburanti alternativi, compreso il metano di cui Fiat è leader.

Assunzioni Max Mara

Max Mara, ad oggi, è uno dei più importanti punti di riferimento sia in Italia che all’estero per quanto riguarda l’abbigliamento, con 41 società e oltre 5.000 dipendenti. Nata come una piccola società a conduzione famigliare, l’azienda è riuscita a conquistare i clienti italiani e quelli stranieri grazie al suo ottimo rapporto qualità prezzo.

In questo periodo Max Mara è alla ricerca di diversi profili professionali da inserire nell’organico delle sue sedi sia in Italia che all’estero.

Nello specifico le posizioni ricercate sono:

Area manager Junior (Italia e Estero)

Store Manager (Italia)

Assistente al Responsabile della Comunicazione (Milano)

Visual Merchandiser 

Shop Supervisor

Addetto di controllo gestione

Auditor Senior

Per maggiori informazioni sui requisiti richiesti per le posizioni aperte da Max Mara e per l’invio della propria candidatura  visitare il sito dell’azienda alla pagina Offerte.

Barilla assume in Italia e all’estero

Barilla è un’azienda italiana la cui fondazione è avvenuta nel 1877. Inizia come bottega in cui si producono pasta e pane per poi diventare, grazie all’esperienza e alle scelte di tutti color che hanno diretto l’azienda in questi lunghi anni, una multinazionale leader nel settore con ben 26 poli produttivi.

Barilla, non è solo pasta. La diversificazione della produzione ha fatto sì che i prodotti Barilla fossero adeguati ad ogni tipo di esigenza, tanto da conquistare, ovviamente oltre all’Italia, l’Europa continentale con i sughi pronti e i paesi del nord con i pani croccanti.

I questo momento l’azienda è alla ricerca di nuovo personale da assumere sia nella sede centrale di Parma che in quelle dislocate nel resto del mondo. Di seguito le posizioni attualmente aperte.

Cash Managment Professional

Consolidate Financial Statement Specialist

E-Commerce Director

Stage R&D / Ingredients Science Nutrition

Oltre alle offerte di lavoro, Barilla propone anche una serie di stage all’estero, dedicati a tutti coloro che hanno voglia di fare un’esperienza lavoratva all’estero all’interno di una grande azienda. Gli stage attualmente disponibili riguardano le sedi francesi, tedesche, canadesi, e americane.

Per tutti i dettagli dei requisiti necessari per la candidatura ad una delle posizioni lavorative o per uno stage visitare la pagina posizioni aperte del sito del gruppo, ove è anche possibile registrare la propria candidatura.

Nuovi dati disoccupazione dalla UIL

 A dirlo è Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, che in una conferenza stampa che si è tenuta poche ore fa afferma come le stime sulla disoccupazione presentate a giugno dello scorso anno siano state troppo ottimistiche. Da una più attenta rilevazione, infatti, è risultato che la media dei posti di lavoro persi ogni giorno è di 2000.

Dati cassa integrazione 2007/2012

Angeletti continua dicendo che nel corso di quest’anno il numero dei disoccupati aumenterà di circa mezzo milione di unità, passando dagli attuali 3 milioni a 3,5. E non risparmia un commento sulle politiche portate avanti dal governo che, seppur mirando ad una ripresa del paese tramite misure di austerità, non prendono in considerazione lo sviluppo, vero motore dell’economia e unica ancora di salvezza dal crollo del paese.

Come Berlusconi vuole risolvere il problema disoccupazione

Quello che è stato ottenuto con l’austerity, infatti, ha si fatto diminuire lo spread, ma questo non ha valore per quanto riguarda i dati dell’economia reale. Per questo Angeletti ha fatto appello alle forze politiche -in modo particolare alla coalizione che uscirà vincitrice dalle elezioni di febbraio- per una riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni, perché:

L’evasione fiscale è il problema, non un problema. Sarei concentrato a far pagare le tasse a tutti piuttosto che introdurre una nuova tassa.

 

 

Crisi industria 2012

 La crisi della domanda interna continua ad essere penalizzante per l’industria italiana in termini di produzione. Stando alle rilevazioni dell’Istat, gli ordini dell’industria sono diminuiti dello 0,5% mensile a novembre (indice destagionalizzato) e del 6,7% in tutto il 2012 (indice grezzo).

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Nei primi undici mesi dello scorso anno la caduta cumulata è stata del 9,3% in confronto allo stesso periodo di due anni fa. Secondo i dati dell’Istituto di statistica, il fatturato è calato dello 0,2% congiunturale e del 5,4% tendenziale.

Da gennaio a novembre il calo complessivo registrato è del 4%. A trainare la contrazione di ordini e fatturato è stata in particolar modo la componente interna, mentre quella estera ha contribuito a frenare il calo.

NOVEMBRE

Anche a novembre si è verificata una doppia velocità tra il mercato interno e quello esterno ai confini nazionali. Per il fatturato, il mercato italiano fa registrare di fatto un calo dello 0,6% e quello estero un incremento dello 0,5% congiunturale. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo parla di una flessione del 2,4% in confronto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2011), il fatturato totale scende in termini tendenziali del 5,4%, per via di un calo dell’8,7% sul mercato interno e di un aumento dell’1,5% su quello estero.

INDICI

Gli indici destagionalizzati del fatturato fanno emergere cali congiunturali per i beni di consumo (-1,1%), per i beni strumentali (-0,7%) e per i beni intermedi (-0,2%), mentre è in aumento l’energia (+3,6%). Il fatturato dell’industria degli autoveicoli su base annua è diminuito del 9,4%, mentre gli ordinativi hanno fatto registrare un crollo del 18,3%.

Il mappamondo economico del 2050

 Chi investe in opzioni binarie è sempre alla ricerca di nuove opportunità d’investimento attraverso l’analisi dei dati e la ricerca di trend significativi. A poco servono i bollettini, come quello della BCE, in cui si lancia l’allarme per la fuga d’investimenti dai paesi periferici, verso i paesi con la tripla A, visto che i dati del mercato, quelli raccolti da Bankitalia, descrivono una situazione del tutto diversa.

La BCE contro Bankitalia sugli investitori

Molto meglio, dal punto di vista speculativo ed analitico, un articolo “futuristico” come quello redatto dal Sole 24 Ore in cui si analizzano i paesi che di qui al 2050 cresceranno di più. L’articolo nasce dalla considerazione dei dati di un’indagine di Pwc in cui si spiega lo spostamento del punto d’equilibrio economico a favore del versante asiatico. I paesi emergenti spingono le quotazioni auree e saranno anche quelli con le migliori performance positive.

La prima potenza mondiale, il paese che maggiormente crescerà fino al 2050 è la Cina e soltanto più in basso troviamo anche gli Stati Uniti e l’India ma ad una distanza abbastanza rassicurante per l’impero mandarino. Dal 2012 al 2050 le performance migliori saranno realizzate da Nigeria, Vietnam, India, Indonesia, Malesia, Cina, Arabia Saudita e Sudafrica.

 

L’Italia è considerata in progressiva discesa: oggi è al decimo posto e potrebbe crescere ancora un po’ ma potremmo ottenere un tredicesimo piazzamento alla fine dei giochi. La Turchia crescerà più dell’Italia, così come Russia, Messico ed Indonesia andranno meglio della Germania e del Regno Unito.

Modifiche Redditometro

 Ecco come potrebbe cambiare il Redditometro. Si parla di un nuovo provvedimento legislativo per modificare in senso più esplicito la conformazione dello strumento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per calcolare autonomamente il proprio reddito e verificare che sia congruo con le spese effettuate.

MODIFICHE

Come? Diminuendo o addirittura cancellando la componente statistica, che convive con la statistica proveniente dai dati effettivi inerenti al contribuente (ricavati dalle banche dati del fisco e di altri organismi pubblici).

► Tabella A del nuovo Redditometro

È palese che i valori medi di consumo delle famiglie, anche se calibrati in virtù della loro numerosità e della residenza geografica, possono non fotografare la situazione dei singoli.

DISCREPANZE

L’accentuazione del ruolo dei dati effettivi di spesa non dovrebbe però modificare l’impostazione di fondo, fondata in altri termini sul confronto tra la capacità di spesa come ricostruita dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato dal contribuente. La potenziale incoerenza dovrebbe in prima battuta rappresentare un deterrente per il contribuente, stimolandolo ad un comportamento più corretto in sede di dichiarazione.

Qualora successivamente essa dovrebbe concretizzarsi in un’effettiva discrepanza, darebbe il via libera all’intervento del fisco sottoforma di indagine, con la possibilità per l’interessato di fornire le proprie spiegazioni anche prima dell’avvio formale dell’accertamento. Che non sarebbe comunque un accertamento di massa.