In crescita i mutui decennali

 Sarà la paura della crisi, sarà la voglia di approfittare di questo particolare momento storico in cui ci sono le rate più leggere con l’Euribor ai minimi, ma secondo la ricognizione di MutuiSupermarket, sono in crescita la richieste di finanziamenti decennali per l’acquisto della prima casa.

L’esempio classico è quello del cittadino milanese di 35 anni che guadagna 2000 euro netti al mese, ha un contratto a tempo indeterminato e chiede un prestito di 140 mila euro per l’acquisto di un immobile. La migliore risposta in termini creditizi, al momento, la offre BNL, con un mutuo variabile al 3,28 per cento.

L’offerta della Banca Nazionale del Lavoro, però, scade oggi e questo vuol dire che sul finire della settimana e all’inizio della prossima, bisognerà cercare un’alternativa. Non sono lontane dal “top” le proposte di Webank.it e di ING Direct che propongono rispettivamente un tasso variabile al 3,30 e al 3,32 per cento.

Le rate mensili del piano d’ammortamento, nel primo caso, partono da 1346,11 euro, mentre l’offerta Webank propone rate di 1365,01 euro e ING Direct, per un’offerta analoga, propone una rata di 1350,15 euro.

Sulla convenienza dell’offerta BNL pesano le spese iniziali e ricorrenti che in totale, superano i 1800 euro, mentre sono considerate convenienti le altre due soluzioni per l’assenza di spese iniziali e ricorrenti e per una serie di servizi offerti gratuitamente.

Nessun cambiamento per le pensioni di invalidità

 La Circolare n. 149 del 28 dicembre 2012 rilasciata dall’Inps parlava molto chiaro: a partire da quest’anno il reddito per l’ottenimento della pensione di invalidità per gli invalidi civili al 100% sarebbe stato calcolato sul totale di quello famigliare e non più, come succedeva prima, sul reddito del singolo richiedente.

Cambiamenti pensioni di invalidità: è polemica

Appena la notizia si è diffusa si è scatenata una grande polemica, sia da parte dei diretti interessati che da parte dei sindacati, che ha portato all’apertura di un’istruttoria da parte del Ministero del Welfare.

Ora è arrivata la risposta del Direttore Generale dell’INPS, Mario Nori, che in una nota ha fatto sapere che

la liquidazione dell’assegno ordinario mensile di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido.

Fornero blocca circolare Inps su pensioni invalidità

Dietrofront, quindi, da parte dell’Istituto di Previdenza sociale che ha ritenuto opportuno tornare al vecchio sistema di assegnazione, quindi il limite dei 16.127,30 euro annui rimarrà riferito solo al reddito del richiedente. 

La CGIL, il più grande sindacato nazionale, ha espresso molta soddisfazione per questa decisione, ritenuta fin dall’inizio vessatoria e iniqua nei confronti dei disabili, anche se dal Ministero fanno sapere che la questione non è completamente risolta e la circolare dell’INPS ha posto l’attenzione su un problema che deve essere comunque risolto in sede legislativa e che ricadrà inevitabilmente sul prossimo esecutivo che si troverà al governo.

 

 

Sondaggio Adecco su riforma del lavoro

 La tanto chiacchierata riforma Fornero è entrata in vigore con l’inizio del 2013 e a breve si potranno vedere i primi effetti. Sicuramente avrà un grande impatto, sia a livello economico che sociale, del quale le imprese italiane sembrano già essere molto coscienti.

Questo, almeno, è quanto emerge dal sondaggio realizzato da Adecco, azienda leader nella gestione delle risorse umane, che ha intervistato un campione di 120 imprese e 2.300 lavoratori o aspiranti tali.

Scadenza contratti precari: migliaia di lavoratori in allarme

Dai risultati emerge che la metà delle imprese vedono favorevolmente la riforma per quanto riguarda le restrizioni sui contratti atipici e, nell’80% dei casi hanno dichiarato che intendono procedere, nel minor tempo possibile, alla regolarizzazione dei dipendenti assunti con contratti a termine non rinnovabili (61%), contratti a progetto (21%) e sulle partite Iva (17%), cercando, ove possibile, di assumere con contratti a tempo indeterminato (45%) o di somministrazione e apprendistato (14%).

Proibiti alle aziende gli stage gratuiti

I dipendenti e gli aspiranti non conoscono i termini della riforma: il 50% ammette di non conoscere poco della riforma e nel 12% dei casi non la conoscono affatto, ma sono comunque concordi nel dire che la riforma del Ministro Fornero non possa in alcun modo favorire l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro (37%), o la ritiene poco efficace (48%).

Stop al potere del rating

 Dall’Europa è arrivato l’argine per le agenzie di rating che nell’ultimo anno, con i loro giudizi, hanno influenzato in modo più o meno pesante l’andamento dei mercati europei e mondiali in generale. Sotto osservazione, naturalmente, le note diffuse da Standard&Poor’s, da Moody’s e da Fitch.

Nuove regole Agenzie Rating

L’Europarlamento, in questo momento, ha pensato di imporre un calendario ai giudizi delle agenzie così che anche le oscillazioni del mercato possano essere “previste”. Ottime notizie per gli investitori che potranno monitorare più facilmente quel che accade a livello tendenziale.

Un’informazione importante è relativa ai giudizi sulle ri-cartolarizzazioni: ogni 4 anni si dovranno cambiare le agenzie. Ora, la decisione dell’Europarlamento deve essere passato al vaglio del Consiglio UE, affinché, in 20 giorni, avvenga la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

► Borse in calo ma Fitch dice che l’Italia si stabilizzi

In generale, comunque, si possono evidenziare ben 4 novità: in primo luogo il debito sovrano potrà essere valutato soltanto 3 volte l’anno. Si potrà superare questa soglia soltanto su esplicita richiesta dello Stato interessato. La seconda novità riguarda il tempo che avranno imprese e Stati per studiare il rating: un giorno intero invece delle 12 ore previste fino a questo momento.

Il paletto relativo alle ricartolarizzazioni l’abbiamo già visto, non resta che considerare le note, le quali non potranno più contenere raccomandazioni sulla politica economica per i governi.

L’interesse della Francia per le energie rinnovabili

 Non è stato sotto i riflettori nonostante i risultati e le dichiarazioni, ma il vertice mondiale sulle energie rinnovabili, sviluppatori ad Abu Dhabi, può dare numerose indicazioni sulla politica energetica globale. A partecipare all’evento sono state ben 150 delegazioni, arrivate da tutto il mondo.

Rinnovabili: il mercato è in crisi

 

Un episodio di questo tipo, per portata e risonanza, non si avrà di nuovo fino al 2015, anno in cui è in programma la conferenza sul clima, probabilmente in Francia. A candidarsi per la location, per accogliere questo evento “storico”, è stato proprio il presidente Hollande che ha proposto la Francia come sede della prossima conferenza ONU.

Non tanto la location, quanto i temi trattati, risultano di cruciale importanza. Si cercherà infatti di affrontare il tema dell’approvvigionamento energetico nel momento in cui finiranno le risorse petrolifere. Sarà tra l’altro necessario non dilungarsi in elucubrazioni teoriche ma trovare degli obiettivi realistici da raggiungere nel più breve tempo possibile.

Intanto si prende atto dell’incremento dell’uso delle energie rinnovabili a livello globale. Entro il 2030, infatti, si arriverà al 30 per cento d’uso nel mondo. Il motore dell’incremento, in questi anni, dovrebbe essere la sostenibilità di queste fonti energetiche.

L’economia è la prima sfida di Obama

Hollande, da parte sua, candida la Francia come capofila in questa piccola rivoluzione ed apre uno spiraglio anche per l’adesione del gigante cinese all’Agenzia internazionale per le rinnovabili.

Gap assume a Milano e Arezzo

 Gap è un’azienda di abbigliamento che nasce nel 1969 e, nel giro di pochi anni, è riuscita ad avere una grande espansione che l’ha portata a diventare uno dei più grandi retailer al mondo. Iniziando con un look basic, i cui prodotti di punta erano t-shirt e jeans, ad oggi, Gap può contare ben 3.100 punti vendita nei quali sono commercializzati tutti e quattro i marchi del retail: Gap, Banana Republic, Old Navy e Piperlime.

Questa differenziazione ha fatto in modo che ora Gap, con i suoi marchi, possa offrire una gamma completa dki abbigliamento per uomo, donna e bambino.

Le selezioni aperte da Gap in questo momento si rivolgono a:

Milano: Sales Associated
Addetti alle vendite che si occuperanno dei clienti al momento della scelta e dell’acquisto dei capi. Candidature entro il 29 gennaio 2013.

Arezzo Valdichiana Outlet:

– Sales Supervisor: ruolo di supporto e di gestione dei responsabili dei vari punti vendita, sia per le questioni pratiche che amministrative. Candidature entro il 15 febbraio 2013.

– Visual Supervisor: ruolo di coordinamento dei visual merchandiser dei vari punti vendita. Candidature entro il 15 febbraio 2013.

Per la candidatura ad una delle offerte di lavoro proposte da Gap visitare la pagina Opportunità di Carriera del sito della’zienda.

Le evoluzioni del mercato dell’auto

 Il mercato automobilistico, nel 2012, ha subito un crollo molto drastico, soprattutto sul versante europeo dove, quanto a produzione automobilistica, l’Italia è subito diventata il fanalino di coda. Cosa ha zavorrato le industrie dell’Eurozona.

► Da cosa può dipendere la crisi dell’auto

Secondo gli analisti è tutta colpa delle misure di austerity in qualche modo richieste dai governi per fronteggiare la crisi che, al contrario, ha fatto diminuire in modo vertiginoso le immatricolazioni. Il calo più vistoso è stato evidenziato proprio nello Stivale.

► Crollo mercato auto dell’Ue: si scende ai livelli del 1993

A pubblicare i report ci ha pensato l’Acea che ha analizzato in modo dettagliato la situazione europea del 2012, spiegando che le nuove immatricolazioni sono state soltanto poco più di 12 milioni. Una soglia che porta il settore automobilistico ai livelli del 1993. In generale, in tutta Europa, si parla di un calo dell’8,2%.

L’unico stato ad andare molto bene è stato il Regno Unito dove le immatricolazioni sono cresciute del 5,3%. I cali, invece, si sono registrati in Italia (-19,9%), ma anche in Francia, Spagna e Germania dove le diminuzioni percentuali sono state rispettivamente del 13,9, del 13,4 e del 22,5 per cento.

Tutti i maggiori marchi automobilistici hanno subito una flessione, da GM Group a Fiat, da Toyota a Ford, ma ci sono state anche industrie che invece hanno concluso l’anno in positivo: Jeep, Jaguar Land Rover e Land Rover. La svolta cinese della FIAT non arriva a caso.

Borse di studio Google

 Google ha firmato un accordo di collaborazione con Unioncamere che prevede la messa appunto di un progetto chiamato “Distretti sul web” che ha lo scopo di favorire la digitalizzazione delle PMI. Rivolto ai giovani laureti o laureandi, il progetto è patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Google ha messo a disposizione di Unioncamere 120mila euro, che serviranno al finanziamento di 20 borse di studio, da dare ad altrettanti validi giovani, dal valore di 6.000 euro ciascuna. Le finalità sono quelle di ridurre il gap tecnologico di alcune aree del territorio e di promuovere le opportunità dell’economia digitale.

Le venti borse di studio andranno a coprire le esigenze di 20 aeree selezionate (distretti) della penisola:

1. Distretto dei casalinghi Omegna Varallo Sesia Stresa (Verbania)
2. Distretto dell alimentare e delle bevande di Caneffi Santo Stefano Belbo (Cuneo)
3. Distretto metalmeccanico Lecchese (Lecco)
4. Distretto Ittico di Rovigo (Rovigo)
5. Distretto VeronaModa (Verona)
6. Distretto della Componentistica e TermoelettroMeccanica (Pordenone)
7. Distretto della Sedia (Udine)
8. Distretto del Mobile Imbottito di Forlì Cesena (Forlì Cesena)
9. Distretto delle Piastrelle di Sassuolo (Modena)
10. Distretto della concia di S. Croce sull’Arno (Pisa)
11. Distretto orafo di Arezzo (Arezzo)
12. Distretto delle calzature Fermano Maceratese (Macerata)
13. Distretto del tessile—abbigliamento in cashmere (Perugia)
14. Distretto della ceramica di Civita Castellana (Viterbo)
15. Distretto tessile della Maiella (Chieti)
16. Distretto conciario di Solofra (Avellino)
17. Distretto del tessile di Sant’Agata dei Goti Casapulla (Benevento)
18. Distretto agro alimentare di Nocera Inferiore Gragnano (Salerno)
19. Distretto dell abbigliamento salentino (Lecce)
20. Distretto del Sughero di Calangianus Tempio Pausania (Sassari)

I requisiti indispensabili per la partecipazione al bando per l’assegnazione delle borse di studio Google sono:

– età non superiore a 28 anni;
– laurea di primo o secondo livello o titolo equivalente. I laureandi che si vogliono candidare dovranno dimostrare di aver sostenuto tutti gli esami previsti dal proprio corso universitario,
residenza o domicilio nel distretto di interesse;
– conoscenza della realtà locale;
– competenze informatiche di base, esperienza nell’uso del web e dei social media.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 18 febbraio secondo le indicazioni contenute nel MODULO relativo. Tutte le info su: www.unimercatorum.it.

La svolta cinese della FIAT

 La FIAT è sulla cresta dell’onda in questo periodo visto che ha deciso di dare una svolta alla sua struttura aziendale con una serie di acquisizioni e con la riorganizzazione della produzione. Degli “scossoni” che hanno avuto un effetto importante anche sul titolo azionario dell’industria automobilistica tricolore.

L’avvio di settimana di Piazza Affari

tutti i dipendenti in quattro anni.

Dall’accordo illustrato, che coinvolge la cinese Guangzohu Automobile Group, si può intuire che ci sarà un incremento della produzione di auto sul versante asiatico. I dati ufficiali parlano di un accordo per la produzione di Jeep in Cina, da destinare soltanto al mercato cinese.

La join venture, tra l’altro, ha già portato a casa un successo che è stato ben illustrato da Zeng Qinghong:

Dopo il successo del lancio del primo prodotto della nostra joint venture, la Fiat Viaggio, lanciata lo scorso settembre, questo accordo é un’altra pietra miliare della nostra alleanza con Fiat e Chrysler Group, che pone solide basi affinché la nostra joint venture possa raggiungere obiettivi molto ambiziosi sul mercato cinese.

Legge Obama su armi favorisce i costruttori

 Dopo la terribile strage di Newton, Barack Obama ha iniziato la sua battaglia contro la vendita delle armi negli Stati Uniti al fine di evitare che possano ripetersi altri episodi del genere che non sono rari nella storia contemporanea del paese.

In un commovente discorso il presidente americano ha chiamato il suo popolo alla riflessione e a non ostacolarlo nella sua battaglia, dato che a farlo ci penserà la ricca e potente lobby dei costruttori di armi, che ha già iniziato a sorridere, almeno per ora, del fatto che le restrizioni proposte dal presidente hanno portato i fedeli del proiettile ad accodarsi davanti ai negozi per poter comprare il più possibile prima che la vendita venga limitata, se non addirittura, vietata.

La paura del debito americano influenza le borse mondiali

Obama ha firmato 23 ordini esecutivi, tra i quali figurano controlli sul passato di chiunque voglia acquistare un’arma, il bando alla vendita pubblica delle armi semiautomatiche d’assalto e il limite al numero di cartucce che possono essere inserite nei caricatori e al tipo di proiettili.

Ma, il risultato che è stato ottenuto ha del paradossale. Come anticipato prima, il popolo americano si è messo in coda davanti alle armerie, causando un’impennata alla vendita di armi e la felicità dei costruttori che hanno le loro aziende quotate in borsa: ieri, alla fine della giornata di contrattazioni, i titoli relativi hanno chiuso tutti in rialzo: Smith & Wesson e Sturm Ruger +3% e Cabela, uno dei principali rivenditori, ha fatto segnare un rialzo di quasi il 6%.