Cala sempre di più la fiducia degli italiani

 Gli italiani hanno acceso tantissimi finanziamenti in passato e spesso non hanno considerato una pratica, che arriva dall’America e che consiste nel pagare tutto con una sola rata, che va a sostituire tutte le altre e che dipende da un mutuo le cui condizioni sono sicuramente più favorevoli.

Si chiama consolidamento e il consolidamento è un’opportunità. A parte questo, quel che conta è la fiducia degli italiani che in questo momento è arrivata ai livelli minimi, almeno secondo quanto riporta l’Osservatorio Findomestic. L’indice di fiducia ha raggiunto il livello di 3,05 punti. Se si pensa che in una scala da 0 a 10, la soglia positiva è 7, è tutto dire.

Gli italiani, insomma, si stanno preparando al peggio, quindi sono pronti a tagliare tutte le spese che nel bilancio famigliare possono essere considerate più voluttuarie. A quel punto è chiaro che soltanto le spese accessibili, come possono esserlo telefonini e piccoli elettrodomestici, saranno plausibili.

Se poi si vanno a valutare coloro che prevedono di acquistare mobili e arredamento nei prossimi tre mesi, allora si evidenzia una crescita dell’interesse all’acquisto delle abitazioni dal 3,7 al 4,6 per cento. Diminuisce intanto la spesa per i mobili che nel mese di dicembre è di 2257 euro. Il comparto dei prestiti traballa.

Liquidità in prestito con le offerte di prestiti

New York è piena soltanto di acquirenti

 Sono tante le differenze nel mercato immobiliare tra la realtà europea e quella americana, basta vedere cosa succede a New York, dove, dalle ultime indagini emerge una netta prevalenza degli acquirenti sui venditori. In Italia sono ancora prevalenti coloro in cerca di un appartamento da trasformare nella “prima casa”.

► Europa e USA diversi anche nell’immobiliare

Una famosa legge di mercato, come spiega bene Immobiliare.it è quella dell’equilibrio tra domanda ed offerta. Se c’è incontro allora tutto fila liscio, in caso contrario c’è uno squilibrio dall’una o dall’altra parte e si verifica una fase di stallo o una fase di ipervalutazione degli immobili.

Idealista: sarà l’anno dell’affitto

Secondo quanto si evince dal rapporto di Miller Samuel, una società americana, il mercato residenziale della città di New York è cambiato molto, soprattutto in considerazione di Manhattan che, di recente, ricordiamo spazzata dall’uragano Sandy.

Adesso, rispetto al 2011, gli immobili residenziali disponibili per la vendita sul mercato sono diminuiti del 34% ed oggi, da piazzare a qualche ricco acquirente, ci sono soltanto 4749 case. Il numero è molto basso soprattutto se si pensa alla Grande Mela come ad una metropoli ma soprattutto è un numero molto piccolo in considerazione delle richieste.

Il problema che si è posto è simile a quello dell’Italia in cui, per timore che le case siano svendute, si è evitato di metterle sul mercato.

L’affitto come alternativa alla crisi

 Il mercato immobiliare è un settore che ha subito come tanti altri la crisi e visto il calo nelle richieste di mutuo e nelle compravendite di case, allora tanti italiani si sono trovati necessariamente nelle condizioni di “arrangiarsi”.

► Crif: domande di mutui in calo

Tutti gli aiuti regionali per i mutuatari studiati dagli enti locali sono valsi a poco, visto che la soluzione privilegiata, dicono gli ultimi report, riguarda il ricorso all’affitto. In pratica le famiglie sembrano propense a rinunciare alla privacy casalinga pur di racimolare qualcosa.

► Mutui a tasso zero per famiglie a basso reddito

Dunque si parla di “affitti parziali” e si fa riferimento ad una pratica messa a nudo da Immobiliare.it che piega come in un anno sia cresciuto del 14 per cento il numero delle famiglie che vogliono affittare una parte della loro casa. Negli ultimi due anni l’incremento del numero degli affitti parziali è stato addirittura del 26,5%.

In passato che s’investiva molto di più sul mattone, le famiglie locavano appartamenti interi o locali abitabili, adesso, in città, si mette a disposizione dell’affittuario anche soltanto una stanza, soprattutto se la casa è abbastanza grande.

Il vantaggio economico è presto calcolato: si va da incrementi dello stipendio di 170 euro fino a un +500 euro molto interessante. Il gioco, in questo caso vale la candela e tra tutte le tipologie di affittuari sicuramente le più quotate sono i lavoratori e gli studenti abituati a fare la settimana corta.

Liquidità in prestito con le offerte di prestiti

 Per ogni finalità di prestito ci sono delle offerte recensite in modo egregio da PrestitiSupermaket che fa una panoramica dei migliori prodotti in circolazione. Per esempio abbiamo visto insieme i prestiti migliori per chi compra un’auto nuova  e abbiamo illustrato TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa.

Adesso per rendere ancora più completa la nostra ricognizione dobbiamo valutare le offerte di prestiti finalizzate all’ottenimento di una certa liquidità per i richiedenti. Anche in questo caso i piani di rimborso oscillano dai 2 ai 10 anni e per liquidità s’intende un prestito di ben 20 mila euro.

Resta da considerare che il consolidamento è un’opportunità perché riesce a cumulare in una sola rata tutti i prestiti che avete acceso, e ad un tasso sicuramente più conveniente. La fiducia nelle banche quando si chiede liquidità potrebbe però non essere elevata, quindi ci si affida alle finanziarie.

► MMutui: l’effetto stringente della crisi

Cliccando sulle diverse durate nello schema di PrestitiSupermarket si ottiene l’elenco dei prodotti ordinati per convenienza e per ente erogatore. In ogni caso, per i TAEG si oscilla dall’8,47 all’8,23 per cento. Il TAEG più alto è associato ai piani di rimborso più esigui, quindi ai prestiti da rimborsare in sole 24 rate, mentre il TAEG più basso è dei prestiti rimborsati in 10 anni ed è pari all’8,23%. Il TAN è sempre del 4,70%.

I prestiti migliori per chi compra un’auto nuova

 Per comprare un’auto nuova, in genere, non disponendo della liquidità necessaria per estinguere il pagamento in un sol giorno, si richiede un prestito alla concessionaria, oppure si propone al rivenditore un prestito trovato in autonomia.

In quest’ultimo caso è bene conoscere le migliori proposte del settore e, se si hanno in carico già diverse rate pensare anche al fatto che il consolidamento è un’opportunità. Ma quello del mutuo è un discorso a parte. Vediamo invece i prestiti migliori per chi deve comprare un auto nuova, selezionati da PrestitiSupermarket che ha già proposto una ricognizione accurata di TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa.

► Le migliori offerte di prestiti

Per quanto riguarda i prestiti per l’acquisto di un’auto nuova, in genere, sono rimborsati in un tempo variabile dai 2 ai 10 anni. Il riferimento è sempre quello ad un capitale richiesto di 20 mila euro e le rate del piano di rimborso vanno dalle 24 alle 120.

Anche in questo caso a parità di TAN, fermo al 4,70, il TAEG varia in base alla durata del rimborso e più è lungo il piano d’ammortamento, maggiore è la possibilità di risparmiare. Si va quindi dal TAEG all’8,23% per i prestiti da rimborsare in 10 anni fino al TAEG all’8,45% dei piani d’ammortamento di soli tre anni.

TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa

 Se accendere un mutuo non è nelle vostre intenzioni, nonostante a gennaio si riparte con tassi più bassi, allora per sostenere delle piccole spese di ristrutturazione dovete pensare ad un prestito. PrestitiSupermarket ha riassunto le migliori proposte di prestito, distinte per finalità e per durata del rimborso, considerando la richiesta standard di 20 mila euro di capitale.

Partiamo proprio dalla considerazione dei prestiti finalizzati alla ristrutturazione della casa, scoprendo che durate del rimborso possono oscillare da 1 a 10 anni, quindi da 12 a 120 mesi. Il TAEG più alto è associato al prestito da rimborsare in minor tempo e corrisponde al 9,73% per i prestiti da estinguere in 12 rate.

ProntoTuo Casa, il finanziamento per l’arredamento

Dopodiché il TAEG è decrescente partendo dai prestiti con durata biennale fino a quelli decennali. Il TAN è sempre del 4,70 per cento ma cambiano i costi così che si va dal TAEG dell’8,47% a quello dell’8,23%.

Le rate, tenuto conto dei TAEG possono essere considerate equivalenti a quella di un mutuo visto che variano dai 1748 euro – che è la rata più elevata – fino ai 242 euro della rata più bassa. PrestitiSupermarket consente di cliccare su tutte le durate del prestito al fine di scovare le finanziarie che hanno a disposizione i prodotti migliori, generalmente più di una.

La particolarità del mutuo variabile a tasso decrescente di ByYou

 Il mutuo a tasso variabile è una delle scelte più quotate tra gli aspiranti mutuatari dall’inizio dell’anno sono alla ricerca dell’occasione da prendere al volo. Fortunatamente a gennaio si riparte con i tassi più bassi e con diverse opportunità di risparmio.

Per scovare qualche prodotto competitivo ci siamo affidati alla ricognizione di MutuiSupermarket prediligendo le proposte di mutuo a tasso variabile legate al tasso Euribor. Ci è sembrata pertanto molto particolare l’offerta dell’istituto di credito ByYou che propone alle famiglie un mutuo variabile a tasso decrescente.

Il TAEG del prodotto è del 4,20 per cento e comprende sempre il costo del mutuo, quindi il tasso su cui sono calcolati gli interessi, cui bisogna aggiungere le spese iniziali, quelle ricorrenti e l’imposta sostitutiva. Il tasso di partenza è del 3,81% quindi pesano molto gli altri costi. In effetti per l’istruttoria, la perizia e l’assicurazione scoppio ed incendio, è necessario sborsare ben 3352,20 euro. Le spese ricorrenti ammontano a 1200 euro e bisogna fare i conti anche con l’imposta sostitutiva che minimo è di 350 euro.

► 4 domande per aspiranti mutuatari

In cosa consiste il tasso decrescete? Nella riduzione dello spread a scadenza quinquennale. In pratica il tasso variabile indicizzato all’Euribor a 1 mese resta invariato ma per arrivare al tasso occorre aggiungere lo spread del 3,70 per cento. Poi, ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno, c’è una riduzione dello spread di 5 bp.

A gennaio si riparte con i tassi più bassi

 Il mercato creditizio si è rimesso in moto ed ora sono tantissimi gli aspiranti mutuatari che possono contare sull’abbassamento dei tassi d’interesse, sia per i prodotti a tasso fisso, sia per i prodotti a tasso variabile.

► Mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati

La classica ricognizione di Mutuionline sulle migliori offerte di mutuo di gennaio 2013, parte dall’annuncio degli Indici sintetici di costo dei prodotti a tasso fisso, sottolineando che le proposte più convenienti sono quelle con un piano di rimborso contenuto, di appena 10 anni. In generale si può contare su un calo dei tassi d’interesse dello 0,05 e dello 0,04 per cento, rispettivamente per i mutui a 10 anni e per i mutui a 15 e 25 anni.

L’ISC medio di un mutuo a tasso fisso da rimborsare in 10 anni è del 4,79 per cento. Poi si passa al 5,24% dei mutui a 15 anni, al 5,41 per cento dei mutui a 20 anni e poi al 5,45 e 5,46 per cento dei mutui a 25 e 30 anni.

► Per i giovani mutuatari garantiscono i genitori

Per quanto riguarda i tassi variabili, gli Indici Sintetici di Costo sono rimasti invariati e le principali offerte si appiattiscono sui mutui con un piano di rimborso compreso tra 20 e 40 anni. Più dura il mutuo, maggiore è lo sconto sul tasso che passa dal 3,22% dei mutui ventennali al 3,16% dei mutui quarantennali. Meno convenienti in assoluto sono i mutui a tasso fisso a 10 anni il cui ISC si è assestato sul 3,30%.

Gli appartamenti sono un premio

 Si potrebbe dire che il mercato immobiliare sta prendendo una brutta piega se si considera che la casa non è più soltanto o non è più un diritto ma rappresenta piuttosto un premio. E’ quello che è accaduto in un centro commerciale nel nord Italia.

►Europa e USA diversi anche nel mercato immobiliare

L’economia sta attraversando una fase molto critica: il mercato del lavoro è in una fase di stallo, l’economia in recessione e le banche hanno difficoltà a concedere mutui. Diventa allora ancora più importante l’iniziativa portata avanti da un centro commerciale che ha messo in premio una casa per i suoi clienti.

►Idealista: sarà l’anno dell’affitto

A Peschiera Borromeo è stato organizzato questo concorso a premi molto bizzarro dove i buoni premio messi in palio erano diversi e dal valore che superava cinquantamila euro, ma il primo premio era una casa di cinquanta metri quadri a Peschiera, il cui valore è di 166 mila euro.

Niente male! L’appartamento è stato offerta da una cooperativa costruttrice della zona che stava costruendo un complesso immobiliare di duecento appartamenti. Cosa ha ottenuto la cooperativa in cambio? Una grandissima pubblicità, all’interno del centro commerciale, per circa sei mesi e in forma gratuita.

L’efficacia dell’iniziativa si può calcolare anche partendo dall’incremento del fatturato del centro commerciale cresciuto del 20 per cento circa.

Per S&P la crisi europea è finita

 Siamo già nel primo mese del nuovo anno d’imposta, del nuovo anno produttivo e qualcuno, partendo proprio dall’inizio dell’anno, prova a fare delle previsioni sul futuro prossimo. L’ultimo vaticinio è a cura dell’agenzia di rating Standard&Poor’s che propone una versione ottimistica dello scenario europeo.

► Standard&Poor’s e il default selettivo

Il Vecchio Continente, già nel 2013, supererà la crisi del debito perché la ripresa è molto convincente ma è necessario che sia mantenuto l’equilibrio e si perseveri con costanza nella gestione dei conti e nella volontà di ridurre il debito.

In pratica, per quanto riguarda l’Italia, c’è un apprezzamento deciso al lavoro svolto da Monti il cui esecutivo ha tracciato la strada che il prossimo premier dovrà continuare a definire.

► La situazione dell’Italia nel terzo trimestre

E’ evidente che per la ripresa dell’Europa è fondamentale conoscere l’esito delle consultazioni elettorali italiane, ma è importante anche seguire il responso delle urne in Germania.

Nei prossimi 12 mesi, quindi, è importante superare la volatilità e la frammentazione del mercato, sostenere paesi come l’Irlanda e il Portogallo nell’emissione di titoli di stato sul mercato primario e poi sarà importante far tornare la fiducia negli investitori.