Paesi in crescita nel 2013

 La classifica stilata dall’Economist Intelligence Unit (EIU) – società indipendente che fa capo al gruppo dell’Economist –  riserva delle grandi novità: in questo 2013 il paese che crescerà di più in assoluto è Macao, piccola regione sotto il controllo amministrativo della Cina, che, grazie alla legalizzazione del gioco d’azzardo, vedrà una crescita del Prodotto Interno Lordo pari al 14%.

Anche le altre posizioni della classifica sono riservate a paesi lontani dal vecchio continente. Al secondo posto c’è, infatti, la Mongolia – la cui economia sarà spinta dallo sfruttamento dei giacimenti di rame e oro – seguita dalla Libia, sulla scorta del cambio ai vertici del governo.

A seguire troviamo Gambia, l’Angola e Bhutan e, solo al settimo posto, la Cina, il cui PIL crescerà dell’8%.

Una classifica a parte è stata fatta per l’Europa. Il Vecchio Continente soffre e i suoi paesi non hanno buone prospettive. La Grecia sarà il paese che dovrà affrontare le maggiori difficoltà, e con lei anche la Spagna e il Portogallo. Ma alla fine di tutto c’è anche una buona notizia: l’Italia, con tutti i suoi problemi, potrebbe avere un anno migliore di quello dell’Olanda.

E gli Stati Uniti? Nessun posto in classifica per la federazione di Obama. Il Fiscal Cliff è stato evitato, ma la situazione rimane in stallo.

Sindacati contro McDonald’s

 Ne avevamo parlato anche noi qualche giorno fa. 3000 nuovi posti di lavoro grazie a McDonald’s Italia a partire da quest’anno, pubblicizzati attraverso un’imponente operazione di marketing che prende spunto dal primo articolo della nostra Costituzione:

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. 3.000 nuovi posti li mettiamo noi.

Ma questa campagna pubblicitaria non è piaciuta alla Cgil che parla di un inganno vero e proprio: secondo il sindacato, infatti, l’offerta di McDonald’s riguarderebbe solo contratti che prevedono poche ore di lavoro e in orari notturni o nei festivi. Quindi, è vero che i posti di lavoro ci sono, ma sono di scarsa qualità.

Ovviamente McDonald’s non ha lasciato l’accusa senza risposta e fa sapere che la multinazionale

McDonald’s crede in questo Paese e per questo oggi investe, aprendo in Italia oltre cento nuovi ristoranti. Stiamo assumendo a tempo indeterminato, non licenziando e consideriamo fuori luogo queste critiche. Forse la Cgil potrebbe rivolgere la propria attenzione a quelle aziende che non offrono contratti altrettanto sicuri o che licenziano. In questo periodo non sono poche.

E anche Elsa Fornero è dello stesso avviso: meglio un posto di lavoro a poche ore settimanali che nessun posto di lavoro. L’importante è creare del movimento nel mercato del lavoro e non ci si può aspettare che un’azienda, anche se si tratta di una grande multinazionale, proponga contratti a tempo indeterminato in un periodo di tale incertezza economica.

Revisione dello standard di liquidità per le banche

 Il comitato di Basilea, si è riunito nei giorni scorsi e ha deciso che le banche avranno più tempo per adeguarsi agli standard di liquidità (Lcr). Gli attivi al momento disponibili dovranno essere utilizzati per sostenere l’economia reale.

Banche: chiesto il rinvio di Basilea3

La decisione, seppur sofferta, ha un fine molto importante: in un periodo di crisi, e in alcuni casi di vera e propria recessione, la stretta del credito, dovuto alla mancanza di liquidità delle banche, avrebbe rischiato di soffocare l’economia europea. Infatti, in questi ultimi tempi, le banche hanno dovuto utilizzare le loro riserve per l’acquisto di titoli di stato, un’attività che, se da un lato aiuta le amministrazioni centrali, mette in difficoltà l’economia reale (imprese e cittadini) che si vedono rifiutare la concessione di prestiti e mutui per le loro attività.

Fed indecisa sul riacquisto dei bond: i mercati reagiscono male

Quindi le regole sono state cambiate e l’adeguamento al Liquid coverage ratio avverrà a più scaglioni, a partire dal gennaio del 2015, con una copertura iniziale pari al 60% che, gradualmente fino al 2019, salirà al 100%. Un approccio più flessibili, quindi, necessario per evitare che un adeguamento immediato si trasformasse in una ennesima stretta al finanziamento delle attività economiche.

 

 

 

Rimborso record dalle banche americane per i mutui immobiliari

 18,5 miliardi. Questo è l’ammontare del rimborso record che alcune delle più grandi banche americane dovranno versare come indennizzo a coloro che, a causa di insolvenze nei pagamenti dei mutui immobiliari, hanno avuto la casa pignorata.

La faccenda è piuttosto complicata. Tutto inizia, in realtà tutto si conclude, con la grande bolla speculativa del settore immobiliare scoppiata in America tra il 2007 e il 2008. In quel periodo tantissimi cittadini che avevano chiesto un mutuo per l’acquisto della casa si trovarono nell’impossibilità di onorarlo e le banche, ovviamente, iniziarono immediatamente le procedure per riavere indietro i loro soldi.

Dal momenti che le banche avevano una certa fretta di recuperare il denaro, molte delle procedure furono falsate (un esempio è l’utilizzo incondizionato delle firme robotizzate: i funzionari, molto spesso, neanche si curavano di leggere le pratiche).

Ora si è arrivati ad un accordo tra le banche che hanno usato questi metodi (tra le quali figurano JP Morgan Chase, Citibank e la Bank of America) e le autorità federali di vigilanza, che ha portato ad un maxi rimborso di 18,5 miliardi di dollari. 3,3 miliardi finiranno direttamente nelle tasche delle famiglie con la casa pignorata e 5,2 miliardi saranno destinati a coloro che hanno difficoltà con le rate dei mutui.

 

 

Europa e USA diversi anche nell’immobiliare

 Gli ultimi dati sul mercato immobiliare su scala globale, sono molto discordanti visto che da un lato di parla della ripresa del settore immobiliare americano e dall’altro s’insiste sul fatto che, letto il report sulla crisi del mercato immobiliare, il 2013 sarà l’anno dell’affitto.

Sempre più lontani quindi, su questo fronte, l’Europa e gli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente, dicono gli analisti, ci sarà un’altra contrazione del prezzo delle case, cosa che non accadrà in America dove i valori degli immobili tenderanno verso l’alto.

Non si tratta certo di prospettive visionarie, visto che la disamina parte dai dati sulle compravendite, raccolti proprio negli ultimi mesi del 2012.

In Europa, per esempio, nel Regno Unito, i prezzi delle case sono scesi già dello 0,3% ma si prevede un ulteriore calo dell’1 per cento nei prossimi mesi con un’incidenza importante anche sull’andamento della sterlina. Soltanto Londra è in controtendenza rispetto a questa linea.

La situazione appena descritta si riproduce anche in Spagna dove sono in calo i mutui e anche i prezzi delle case sono scesi in ogni regione e nei capoluoghi di provincia in particolare. Un crollo dei costi che si è assestato sulla media del 6,9% ma ha toccato anche apici del -10%.

Negli Stati Uniti, al contrario, già in ottobre si era assistito ad un consistente aumento dei prezzi delle case pari al 4,3% e il trend avviato nel 2012 dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi con grande soddisfazione dell’economia americana in generale.

Un prestito personale conveniente con BBVA

 BBVA finanzia, nella ricognizione di PrestitiSupermarket, è uno dei prodotti più convenienti quando di parla di prestiti personali. Nella scheda di presentazione si apprende che a fronte di un importo erogati pari a 10 mila euro, si ottiene un finanziamento di 10200 euro, utile a coprire anche le spese d’istruttoria.

La rata, i cui interessi sono calcolati sul tasso del 10,25% pesa sul bilancio famigliare per 262,42 euro. Il rimborso parte dai quattro anni, anche se importo erogato e piano d’ammortamento possono essere negoziati con la finanziaria.

Il TAEG proposto per questo prodotto è del 12,56 per cento poiché comprende anche le spese iniziali d’istruttoria, le imposte pari a 14,62 euro d’imposta di bollo. Tra i vantaggi enucleati sono da considerare la durata del finanziamento estendibile fino a 72 mesi e la possibilità di ottenere fino a 15  mila euro. Da non sottovalutare anche il fatto che l’istruttoria può essere gestita da casa.

Il prodotto è pensato per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per i lavoratori autonomi, per i liberi professionisti e per i pensionati. Nel caso in cui il richiedente sia un cittadino straniero, è necessario presentare anche il regolare permesso di soggiorno.

I documenti richiesti a tutti sono quelli anagrafici (carta d’identità e codice fiscale) e quelli reddituali (modello unico, ultime buste paga, CUD pensionistico).

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Pitagora offre liquidità in cambio del quinto

 La cessione del quinto dello stipendio, per chi dispone di un salario fisso o della pensione, è una scelta molto conveniente per ottenere piccoli e grandi prestiti da restituire in rate sostenibili sul lungo periodo. Se IBL pensa all’arredamento della tua casa e Quintocè di Fiditalia offre l’opportunità di conoscere meglio lo strumento, non si può trascurare in questa panoramica anche la proposta di Pitagora finanziamenti.

Nella scheda che del prodotto offre PrestitiSupermarket, si scopre che il finanziamento è studiato per tutti i dipendenti pubblici e privati e per i pensionati che intendano ottenere dei piccoli prestiti, fino a 65 mila euro da rimborsare in 120 rate mensili. L’importo può essere erogato anche tramite assegno.

Questo tipo di prestito non è vincolato ad alcune finalità, ovvero offre liquidità ai richiedenti che poi possono spendere come meglio credono l’importo ottenuto. Questo però va rimborsato in un tempo che oscilla tra i 2 e i 10 anni.

Le spese iniziali, molto contenute, appena 100 euro, sono considerate uno dei vantaggi del prodotto che non prevede nemmeno il pagamento delle spese mensili per l’incasso rata. L’unica garanzia richiesta dalla finanziaria è il vincolo TFR o i fondi pensione complementari.

I documenti richiesti per ottenere il finanziamento sono quelli d’identità, le buste paga e una dichiarazione di stipendio del datore di lavoro. Al cliente è comunicato direttamente l’esito della valutazione della richiesta di finanziamento.

IBL Banca pensa all’arredamento

 Quintocè di Fiditalia è solo una delle soluzioni possibili per ottenere un prestito sfruttando la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione. Su PrestitiSupermarket, tra le migliori proposte del momento, di finanziamento finalizzato all’acquisto dell’arredamento, con cessione del quinto, ci sono le soluzioni di IBL Banca e Pitagora.

Per scovare le offerte migliori, abbiamo immaginato di avere bisogno di 10 mila euro da restituire in 4 anni, per acquistare elementi di arredamento, senza la necessità di sottoscrivere una polizza aggiuntiva. Il richiedente tipo è un impiegato a tempo indeterminato di 30 anni che lavori almeno dal giugno del 2005.

IBL Banca, a fronte di un importo erogato di 10 mila euro, propone al richiedente il pagamento suppletivo delle spese d’istruttoria pari a 450 euro. L’importo finanziato sale quindi a 10679,82 euro, da restituire in 48 rate da 244,5 euro ciascuna.

Il TAEG proposto per questo tipo di prestito è infatti dell’8,38 per cento con un TAN fisso del 4,70%.

I vantaggi del prodotto che stiamo presentando sono legati al fatto che si possono ottenere fino a 75 mila euro di finanziamento, che si può estendere il rimborso fino a 120 mesi e che si può ottenere l’erogazione dell’importo anche tramite assegno, per chi non sia provvisto di un ContoSuIBL Libero o di un altro conto corrente.

Il prodotto è pensato squisitamente per dipendenti pubblici, statali e per i militari che abbiano bisogno di fare piccole spese di ristrutturazione, acquistare l’arredamento di casa, acquistare un box, finanziare viaggi e vacanze, fare altri piccoli acquisti, ottenere liquidità o pagare le spese di un matrimonio.

Scopri il miglior mutuo per l’acquisto di una casa

 Scegliere un mutuo è un affare molto impegnativo. Abbiamo provato ad individuare le 4 domande per gli aspiranti mutuatari ed abbiamo sempre indicato le tendenze generali del settore, per esempio evidenziando come nel 2012 i mutui sono ancora in calo. 

Con l’aiuto di intermediari del calibro di MutuiOnline e MutuiSupermarket, si può sempre trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Per questo vogliamo riepilogare quali sono le migliori offerte del momento a tasso variabile, a tasso variabile con cap e a tasso fisso.

Secondo la ricognizione di MutuiSupermarket, in tutte e tre  le sezioni l’offerta vincente la mette a segno WeBank che propone un TAEG per il variabile pari al 3,26%, un TAEG di base per il variabile con cap pari al 3,78% e un tasso fisso del 5,55%.

Nel computo dei variabili, a seguire, si trovano le offerte di ING Direct e BNL con TAEG rispettivamente del 3,27% e del 3,51%. Tra i variabili con cap, invece, dopo la proposta di WeBank, spiccano le soluzioni di CheBanca! e della BNL che partono rispettivamente da un tasso del 3,89% e del 3,91%.

Tra i mutui a tasso fisso, escludendo l’offerta supervantaggiosa già presentata, troviamo due prodotti molto interessanti firmati da Cariparma e dal gruppo BNL. L’istituto parmigiano propone un tasso fisso con TAEG al 5,89% mentre per BNL il TAEG è del 6,38%.

Rogita a tasso misto con Deutsche Bank

 Il Vaticano stoppa le carte di credito all’interno del territorio papalino e si scopre che il cuore della scelta è un mancato accreditamento di Deutsche Bank presso Bankitalia per l’autorizzazione al POS. Fortunatamente l’istituto di credito tedesco non è centrale nel mondo finanziario, soltanto in virtù di questi episodi.

In passato abbiamo avuto modo di dire che il miglior mutuo a tasso variabile è di Deutsche Bank ed ora vogliamo invece arricchire il nostro sguardo verso l’istituto di credito, presentando le caratteristiche principali del mutuo a tasso misto.

Per prima cosa ricordiamo che questo mutuo può essere usato per l’acquisto della prima o della seconda casa o per pagare le spese di ristrutturazione di un immobile. L’importo minimo finanziabile è di 50 mila euro ma il loan to value varia: se si parla di acquisto è dell’80 per cento del valore dell’immobile (il minore tra valore di perizia e prezzo d’acquisto), se si parla di ristrutturazione è del 40 per cento del valore di perizia nei limiti del 100% delle spese.

Il tasso, che forse è la cosa più interessante per comprendere i costi del mutuo, è un misto rivedibile ogni due anni. Si parte con un variabile calcolato come somma tra l’Euribor a 3 mesi 360 e lo spread del 2,85 per cento. Il fisso è invece calcolato con il riferimento all’IRS a due anni. A scadenza fissa il mutuatario più scegliere che tasso applicare.