Torna l’entusiasmo sul mercato dei minerali del ferro

 Il settore dei minerali del ferro torna ad essere caratterizzato dal forte entusiasmo per la risalita dei prezzi tanto che gli annunci della Fortescue Metals sono accolti con molto piacere dalla borse. La Fortescue Metals, infatti, nei mesi addietro ha praticamente sfiorato il collasso aziendale.

Poi, sul finale del 2012, ha annunciato di voler raddoppiare la produzione di minerali ferrosi, innalzandola fino a quota 155 milioni di tonnellate entro la fine del 2013. La prospettiva in questione ha avuto lo stesso effetto di un’iniezione di fiducia.

Nella settimana scorsa, quindi, il titolo Fortescue Metals ha subito un rafforzamento immediato crescendo del 2,43 per cento. Tutto nasce dal fatto che l’azienda ha dichiarato di volersi espandere tornando a sfruttare il giacimento di Kings situato nella regione Pilbara. Le operazioni partiranno già a gennaio.

I lavori di espansione, tra l’altro hanno un costo. L’investimento economico nell’operazione ammonta ad 1,1 miliardi di dollari australiani che in euro vuol dire 860 milioni. I lavori di espansione erano comunque stati avviati già nel 2012, per poi subire una brusca interruzione a settembre quando i l prezzo dei minerali ferrosi è sceso sotto i 90 dollari americani per tonnellata.

Il titolo Fortescue Metals, in questo stesso periodo, aveva toccato di livelli minimi.

Guida al conto corrente della Banca delle Marche

 Oggi come oggi tutti hanno un conto corrente oppure una carta prepagata munita di IBAN per ottenere l’accredito di pensione e stipendio e per disporre dei risparmi accumulati nel tempo. Eppure sembra che stia tutto nel porsi le giuste domande.

La Banca delle Marche mette a disposizione dei consumatori una breve guida al conto corrente spiegando le domande di base, i passi per scegliere il conto, i diritti del cliente e le attenzioni che questo deve avere. Partiamo dai primi due punti.

Le tre domande classiche da porsi sono: che cos’è un conto corrente, come si apre e quanto costa. Il conto corrente è uno strumento che semplifica la gestione dei soldi, visto che offre la possibilità al consumatore di depositare in banca i risparmi e di usarli per pagamenti e prelievi, unitamente a tanti servizi, quali, ad esempio, la domiciliazione delle bollette e le carte di debito.

Per aprire un conto corrente ci si può informare online sul sito dell’istituto di credito scelto e poi, qualora la banca lo richieda, passare in filiale. Alcune banche gestiscono la pratica online e per corrispondenza. Il costo di un conto corrente varia in base all’operatività del conto, generalmente è previsto un canone dove sono compresi tutti i servizi.

I tre passi per la scelta del conto sono poi: l’elencazione delle proprie esigenze, la scoperta dei tipi di conto messi a disposizione dalle banche, la valutazione dei costi.

Le carte prepagate On Card: soluzioni giovani

 Le banche sanno che i giovani, senza reddito, che magari sono impegnati in un percorso di studi superiori o universitari, non sono propriamente appetibili dal punto di vista finanziario visto che non muovono ingenti somme di capitale.

Eppure si tratta di consumatori che hanno la necessità di avere strumenti di gestione contabile per mettere al sicuro i risparmi e per disporre di piccole somme sempre e ovunque. Ecco perché tante banche, come anche quella delle Marche, hanno una gamma di prodotti rivolti ai giovani.

L’istituto di credito marchigiano, ad esempio, ha 3 carte di credito per i giovani: la Carta Conto ON CARD, quella MY 14-30 e la Conto ON CARD ERSU CAMERINO.

La prima è una prepagata ricaricabile dotata di codice IBAN e pensata per i maggiorenni che non hanno bisogno di un conto corrente ma vogliono avere una carta per gli acquisti e i prelievi in tutto il mondo e su internet.

La carta My 14-30, invece è riservata a chi ha tra i 14 e i 30 anni non compiuti e desidera avere uno strumento di pagamento facile, non direttamente collegato ad un conto, per fare acquisti negli esercizi commerciali e online. Anche questa carta è munita di IBAN.

Il codice numerico in questione è legato anche alla Carta Conto ON CARD ERSU CAMERINO riservata agli studenti dell’Ersu di Camerino.

Il conto base per le operazioni “limitate”

 Ogni contribuente,oggi, è tenuto ad avere un conto corrente sul quale accreditare stipendio o pensione. Non un libretto di risparmio, quindi, ma uno strumento per il controllo delle entrate e delle uscite. Il controllo delle entrate è chiaramente anche “fiscale”.

Una disposizione, quella che abbiamo annunciato, che è stata voluta ardentemente dal Governo Monti per dare una sferzata decisiva all’evasione fiscale. I contribuenti, non contenti di dover inserire nel budget personale e famigliare anche le spese di tenuta conto, sono state accontentate dalle Banche, “costrette” ad offrire soluzioni a operatività limitata.

Anche la Banca delle Marche, quindi, tra i suoi prodotti, ha il Conto di base che è riservato a tutti i consumatori che non sono titolari di altri rapporti con la Banca. Le caratteristiche di questo Conto Base, dunque, sono definite da una convenzione che ha riunito attorno allo stesso tavolo il MEF, la Banca d’Italia, l’ABI, le Poste Italiane e l’Associazione Italiana Istituti di pagamento e moneta elettronica.

Le soluzioni di conto base proposte dall’istituto di credito marchigiano sono tre: il conto base Standard, il conto base ISEE inferiore a 7500 euro, il conto di base pensionati. Il canone è previsto soltanto per il primo tipo di conto ed ammonta a 60 euro annuali. Numerose le operazioni incluse nel prezzo, che possono essere controllate sul sito ufficiale della banca.

Pensionati e conti al sicuro: la promessa di Banca delle Marche

 La Banca delle Marche propone un ricco campionario di conti correnti, divisi in base alle categorie di contribuenti. Un po’ come i mutui che servono ad “accontentare” il maggior numero di persone.

Per quanto riguarda i conti correnti, abbiamo visto insieme i conti MY per i clienti dai 18 ai 30 anni, il conto Base ZERO modulabile, ma anche il conto Sconto Plus e l’offerta under 18. Adesso prendiamo in esame il mutuo Felicetà, che, com’è facile intuire dal nome, è rivolto ai clienti più anziani.

Felicetà è un conto per i pensionati che desiderano accreditare le pensione sul conto e allo stesso tempo approfittare di opportunità, agevolazioni e servizi per soddisfare tutte le esigenze finanziarie dei clienti, oppure le normali attività del tempo libero.

Anche in questo caso siamo di fronte ad una soluzione a canone fisso mensile, un contributo all’interno del quale sono compresi molti servizi: le operazioni illimitate, l’invio dell’estratto conto mensile, le spese fisse di tenuta conto e le coperture assistenziali. Non mancano le agevolazioni per il tempo libero, una serie di servizi gratuiti, ed altrettanti servizi opzionali a condizioni agevolate, nonché lo sconto per i soci di Banca delle Marche.

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito della Banca o in una delle sue filiali.

“Mutua” in stile libero con Banca delle Marche

 La Banca delle Marche offre ai suoi clienti una linea di mutui che prendono il nome degli stili di nuoto. Per esempio ha pensato al mutuo Swimm stile libero che è una soluzione a tasso variabile che adesso presentiamo per sommi capi.

Il mutuo Swimm Stile Libero di Banca delle Marche consente ai mutuatari di avere sempre una rata in linea con le tendenze del mercato, sia che sia indicizzata con l’Euribor, sia che segue le oscillazioni dell’indice BCE.

Sicuramente allungando la durata del piano d’ammortamento fino a 30 anni, ultimo termine previsto per i mutuatari che, tra l’altro, non devono aver superato i 75 anni alla scadenza del finanziamento, si ottengono delle rate molto esigue, minori anche di un normale affitto mensile.

Il mutuo è un tasso variabile, generalmente indicizzato con l’Euribor 6 mesi cui si deve poi aggiungere lo spread della banca. Per i dettagli sul tasso e poi sul TAEG è comunque necessario rivolgersi ad una delle filiali dell’Istituto di credito sparse sul territorio italiano.

Le informazioni possono inoltre essere richieste con la formulazione di domande accurate e puntuali anche tramite email, sfruttando l’indirizzo [email protected].

Per chi vuole approfittare dei vantaggi legati ad un mutuo variabile ma ha paura delle oscillazioni del mercato, c’è sempre a disposizione la cosiddetta opzione CAP che offre una copertura rispetto al rischio di indiscriminati rialzi dei tassi di mercato su cui è parametrato il mutuo.

5 per 1000 solo 15 candidati

 Le campagne per il 5 per 1000 sono così intense che alla resa dei conti non ci si aspetta di certo dei numeri esigui come quelli che stiamo per raccontare.

Entro il 31 ottobre 2012, il Ministero per i Beni e per le attività culturali doveva raccogliere tutte le candidature per la procedura di riparto del 5 per mille. Alla data di scadenza le candidature pervenute al MiBAC erano soltanto 29, tra cui figurano quelle del FAI, di Italia Nostra, le fondazioni Adriano Olivetti, Giorgio Cini di Venezia e Zetema di Matera.

Il 30 novembre il Ministero ha poi pubblicato online l’elenco delle richieste idonee, avendo rilevato alcuni errori nelle richieste escluse. Alla fine dei conti i candidati effettivi per la ripartizione del 5 per mille per le attività culturali sono soltanto 15.

Un po’ poco per un’iniziativa che è al suo esordio: il MiBAC, infatti, per la prima volta può ricevere con le dichiarazioni IRPEF 2011 le donazioni del 5 per mille per la cultura e ridistribuirle. Nel 2012 è stato prorogato anche il termine per la presentazione delle domande, da maggio ad ottobre.

La speranza del ministero, che ha stimato di raccogliere nuovi fondi per sopperire alla riduzione degli investimenti statali e degli enti locali, contratti del 36 per cento circa, è che le domande del 2013 siano in numero crescente.

azione o affitto che non hanno optato per la cedolare secca devono versare l’imposta di registro, tramite il modello F23 usando un codice tributo adeguato al tipo di fabbricato.

Erario: 31 gennaio, tutti a rapporto

 Entro la fine di gennaio, ci sono molte categorie di contribuenti tenute a regolarizzare la propria posizione con il fisco. Gennaio, in realtà, è molto denso di appuntamenti, ce ne sono tanti previsti per i primi giorni, per il 16 del mese e per tutti gli altri giorni fino al 30 gennaio.

Adesso proviamo a riassumere invece le scadenze più interessanti del 31 gennaio, giorno in cui gli appuntamenti con il fisco sono ben 17.

Le PA che gestiscono il rilascio e il rinnovo delle concessioni di aree demaniali marittime, ad esempio, hanno qualche giorno di tempo per la comunicazione all’Anagrate Tributaria dei dati che riguardano le concessioni di aree demaniali marittime, rilasciate o rinnovate nel 2011. Si tratta di una dichiarazione da trasmettere esclusivamente in modalità telematica.

Con il codice tributo 6099 gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati, non soggetti passivi d’imposta oppure soggetti passivi IVA, limitatamente alle operazioni d’acquisto realizzate nell’esercizio delle attività commerciali, sono tenuti ad effettuare la liquidazione e il versamento dell’IVA relativa agli acquisti intracomunitari registrati nel mese precedente.

Scade sempre il 31 gennaio il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati il primo gennaio 2013 o rinnovati tacitamente a partire dalla stessa data. Le parti contraenti del contro di locazione o affitto che non hanno optato per la cedolare secca devono versare l’imposta di registro, tramite il modello F23 usando un codice tributo adeguato al tipo di fabbricato.

Appuntamenti con l’Erario dal 22 al 30 gennaio

 Tra il 22 e il 30 gennaio gli appuntamenti con l’Agenzia delle Entrate si diradano e sono soltanto sei le date da tenere a mente. Proviamo a riepilogarle insieme ricordando che si possono leggere negli articoli precedenti sia gli appuntamenti più importanti d’inizio anno, sia le scadenze – dedicate soprattutto ai sostituti d’imposta – previste per il 16 del mese.

Il 22 gennaio i gestori di servizi di utilità pubblica devono trasmettere all’Anagrafe tributaria i dati e le notizie che riguardano contratti di servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare, in relazione alle utenze domestiche e ad uso pubblico.

Il 25 gennaio sono invece gli operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale i grandi protagonisti di giornata. Questi devono presentare, esclusivamente in via telematica, gli elenchi riepilogativi INTRASTAT delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni nonché delle prestazioni di servizi in ambito comunitario, resi nei confronto o ricevuti dai soggetti passivi stabiliti in altri stati membri.

Entro il 28 gennaio i contribuenti IVA mensili e trimestrali devono regolarizzare il versamento dell’acconto IVA relativo all’anno 2012 non effettuato entro il 27 dicembre. Hanno quindi la possibilità di fare il ravvedimento pagando il 3 per cento d’interessi. I codici da usare sono il 1991 per i ravvedimento IVA, il 6013 per l’acconto IVA mensile, il 6035 per l’acconto IVA e l’8904 per le sanzioni pecuniarie.

Entro il 30 gennaio si deve anche presentare la richiesta di assistenza fiscale e la dichiarazione dell’ammontare complessivo degli assegni in circolazione riferiti al trimestre solare precedente. In questi due casi le scadenze interessano i soggetti che hanno scelto il regime fiscale agevolato e le banche.

Fisco: gli appuntamenti del 16 gennaio

 Più degli esami sono le scadenze fiscali a non finire mai e infatti si ricomincia subito con un blocco di scadenze il 16 di gennaio: ben 55 appuntamenti con il fisco che si vanno a sommare alle prime otto scadenze dei giorni precedenti.

Proviamo a riassumere le categorie di contribuenti coinvolte negli appuntamenti e il tipo d’impegno che è chiesto loro. Partiamo con i sostituti d’imposta che entro il 16 di gennaio devono versare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente. Per farlo devono usare il modello F24 con modalità telematiche per i titolari di partita IVA oppure tramite modello F24 per i non titolari di Partita IVA. Il codice tributo da usare è il 1040.

Con lo stesso codice tributo, i sostituti d’imposta devono anche versare le ritenute alla fonte sulle indennità di cessazione del rapporto di agenzia corrisposte nel mese precedente a quello di pagamento.

I sostituti d’imposta sono assolutamente i protagonisti di queste prime scadenze fiscali ma non mancano anche degli appuntamenti per i condomini ad esempio, che in qualità di sostituti d’imposta devono versare le ritenute operate dai condomini sui corrispettivi del mese precedente. Il codice tributo da inserire nell’F24, in questo caso, è il 1019.