Provincie, tagli ancora in alto mare

Sono trascorsi venti giorni da quando il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che abroga trentacinque province su 86.  Da quel giorno è di fatto partito il  count down di due mesi, previsti per la conversione in legge del decreto.

Tuttavia, ci sono alcuni ostacoli lungo il percorso. Occorre infatti tenere in considerazione la lunga pausa delle feste di fine anno, e dunque la conversione dovrà essere effettuata prima del periodo natalizio.

Se così non dovesse essere si rischia la scadenza del decreto e, all’atto pratico, non verrà tagliata neanche una provincia.

Le operazioni stentano a decollare e tutto procede a rilento. Attualmente non si è verificato alcun primo passo e tutto rimane in alto mare. Nello specifico il decreto è  congelato in commissione Affari costituzionali, al Senato. Nella giornata di ieri è stato procrastinato per l’ennesima volta. Si tratta di una decisione presa successivamente alla dura battaglia consumatasi durante l’incontro tra il Ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, e i capigruppo dei partiti.

C’è da sottilineare che, ad esempio, la Lega è da sempre contraria ai tagli e in particolar modo allo scioglimento delle giunte prima dei termini previsti dalla scadenza naturale del mandato. Sul fronte opposto, il Pd ha richiesto alcune modifiche ma non ha mai mantenuto una posizione forte tra gli oppositori al decreto. Il più agguerriti? I politici del Popolo delle Libertà, i quali nella persona del vice capogruppo Oreste Tofani, hanno presentato una pregiudiziale di costituzionalità.

Conto BancoPosta In Proprio Condominio

 Come suggerisce la denominazione, Conto BancoPosta In Proprio Condominio è un conto corrente pensato per gli Amministratori di Condominio ed è finalizzato a rendere più fluida l’attività di incasso e pagamento collegata all’attività dell’amministratore.

Della stessa linea di prodotti abbiamo già illustrato le specificità di Conto BancoPosta In Proprio Web, adesso entriamo nei dettagli economici di questa nuova soluzione. Le spese non sono poi così “contenute”, visto che si devono mettere “in conto”, tanto per fare un gioco di parole, 10 euro di spese di tenuta conto mensili e le spese d’incasso dei bollettini che saranno di 32 centesimi invece che 0,36 €.

Le operazioni che si possono fare con questo tipo di Conto sono illimitate e perdura la promozione del 2% lordo del tasso creditore annuo. Gratuite invece le spese per la quota annua delle carte Postamat, per il libretto degli assegni e per la domiciliazione delle utenze.

Anche l’amministratore di condominio ha a disposizione un profilo utente per l’accesso ai servizi online e tutta una serie di prodotti e servizi a marchio BancoPosta, nonché le cosiddette offerte extrafinanziarie.

Sicuramente amministratore e condomini terranno in considerazione la possibilità di ottenere un rendimento dai soldi depositati, in modo da bilanciare con questa rendita qualche piccolo ritardo nei pagamenti.

Conto BancoPosta In Proprio Web

 Oggi l’operazione di “aprire un conto corrente” è forse una delle più semplici in assoluto. Basta dotarsi di una serie di documenti anagrafici e di un piccolo, a volte piccolissimo capitale per pagare le spese iniziali di apertura conto – dove previste – e per far sì che non sia a zero e il gioco è fatto.

Le banche, o meglio gli istituti di credito, offrono soluzioni molto interessanti e personalizzate  cercando di catturare nella diversificazione dell’offerta, il maggior numero di clienti. Sicuramente questo è anche il gioco di PosteItaliane che offre un conto corrente per ogni tipo di esigenza e per ogni tipo di cliente, pubblico o privato.

Un prodotto dedicato ai professionisti che vogliono gestire la contabilità ed in generale la loro attività online è Conto BancoPosta In Proprio Web che si è concentrato molto sull’operatività online dei clienti e sul fatto che a disposizione dei correntisti c’è comunque una rete di 14 mila uffici postali e 260 Posteimpresa.

Ma quanto costa apire un Conto BancoPosta In Proprio Web? Ci sono delle spese di tenuta conto mensili di 5 euro, un tasso creditore annuo lordo, in promozione, del 2% lordo, le operazioni illimitate. Tutti gli altri servizi sono grautiti e ci riferiamo a: bonifici nazionali e UE online, Postagiro online, Quota annua carte Postamat, Libretto Assegni, Domiciliazioni Utenze.

E’ possibile visionare l’elenco completo dei servizi nel sito di PosteItaliane.

Capitali italiani in Svizzera: accordo quasi raggiunto

 Tutti gli italiani che hanno dei conti aperti in Svizzera, fra poco meno di un mese, si troveranno a dover affrontare garanzie di segreto bancario fortemente ridotte rispetto a quelle da sempre garantite dalle banche elvetiche. Il Ministro Grilli sta lavorando ad un accordo con la Svizzera per portare alla luce i capitali italiani depositati nelle banche svizzere e trasformarli in capitale fiscalizzato.

Un accordo che altri paesi europei hanno già stretto da tempo: i cittadini di Germania, Gran Bretagna e Austria vedono tassati i loro capitali già da tempo e le entrate fiscali sono versate dalla banche svizzere alle relative autorità fiscali di ogni paese.

E’ quello che accadrà presto anche in Italia, con modalità simili sulle quali i rispettivi governi stanno ancora lavorando: le delegazioni dei due paesi si incontrano settimanalmente, ma ci sono ancora dei punti che devono essere risolti.

Il ministro dell’Economia Grilli, al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo per la Grecia, ha commentato:

Stiamo lavorando, abbiamo già fatto diversi incontri a livello tecnico e la prossima settimana ci sarà uno steering committee. Lavoriamo con grande lena, ma ci sono ancora problemi sul tavolo, in termini di trasparenza, riciclaggio e scambio di informazioni. L’auspicio è comunque che si raggiunga un accordo ovviamente non polemico, ma deve essere fatto con tutti gli ingredienti che per noi sono indispensabili.

Bilancio sociale dell’Inps: in Italia la situazione continua a peggiore

 La situazione sociale italiana è sull’orlo del collasso. A rivelarlo il bilancio sociale dell’Inps che più della metà dei pensionati percepisce una pensione al di sotto dei mille euro al mese (circa 7,2 milioni di persone).

Il 17% dei pensionati deve riuscire a vivere con una pensione che non arriva a toccare i 500 euro al mese, il 35% può contare su una somma compresa tra i 500 e i 1000 euro, il 24% tra i 1000 e i 1500 e solo il 2’9% ha reddito pensionistico che arriva a superare i 3000 euro mensili.

Ma non sono solo i pensionati a risentire di tagli e manovre. Anche i giovani under 30 sono una categoria che non ha grandi prospettive per il futuro, con una perdita dell’11,3% degli occupati nel settore privato tra il 2009 e il 2011. I giovani al di sotto dei 30 anni devono poi fare i conti anche con il crollo dei contratti di apprendistato: nel biennio 2009-2011 si è registrato un crollo del -14,6% per questa tipologia di contratto.

Anche l’occupazione delle donne ha subito dei profondi cambiamenti: le donne italiane tornano a fare le colf e si uniscono alla lunga fila di immigrati che da anni, ormai, erano molto presenti nel settore. Nel 2008 le domestiche e badanti di nazionalità italiana erano 119.936, fino ad arrivare a 134.037 nel 2009, 137.806 nel 2010 e 143.207 nel 2011 (23.000 in più in tre anni, circa il 20%).

Come funziona il redditometro

È on-line il Redditest. Di cosa si tratta? Il Redditest è un software grazie al quale ogni contribuente può controllare il proprio livello di spesa sulla base delle entrate. La sua utilità consiste nel far sapere in anticipo ai contribuenti se sono a rischio di controlli effettuabili dall’Agenzia delle Entrate.

Il Redditest è uno strumento sviluppato proprio dall’Agenzia delle Entrate, ente pubblico diretto da Attilio Befera. È gratuito ed è disponibile sul sito internet dell’agenzia.

PERCHE’ IL REDDITOMETRO?

È noto che 4,3 milioni di nuclei italiani (circa una famiglia su cinque) sostiene spese reputate incoerenti. In molti di questi casi, circa un milione, la dichiarazione dei redditi è sospetta. Vengono dichiarati redditi vicini allo zero ma vengono sostenute grossissisime spese. Questi risultati emergono da una simulazione nazionale effettuata dall’Agenzia delle Entrate e illustrata dal suo gestore: Attilio Befera.

Dalla simulazione si evince che tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità e più nel settore impresa e nel reddito da lavoro autonomo.

Così, Befera ha deciso di dare vita a uno strumento atto ad indagare le ragioni di questa contraddittorietà insista nelle contraddizioni. Il redditometro, appunto. Che è già pronto:

«È già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile. Si tratta di uno strumento per stanare l’evasione ma che sarà utilizzato con la massima prudenza e soltanto per differenze eclatantitra le spese e i redditi dichiarati».

DOVE TROVARE IL REDDITOMETRO?

Il Redditest è stato messo a disposizione degli utenti, che possono scaricarlo gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il programma permette di misurare la compatibilità tra le spese effettuate e il proprio reddito familiare.

COME FUNZIONA?

In altre parole il Redditest è un’autodiagnosi che coglie le principali caratteristiche che incidono sul tenore di vita e aiuta le famiglie a controllare la coerenza della propria dichiarazione prima che possa scattare un eventuale accertamento

COMPILAZIONE ANONIMA DEI CAMPI

Una curiosità: misurare il proprio reddito è possibile compilando i vari campi. La compilazioni sono anonime e i propri dati non saranno trattati e utilizzati per secondi fini, né memorizzati nel database del sito dell’Agenzia.

EVENTUALI DISCREPANZE

In materia di reddito è previsto uno scostamento massimo del 20%. Qualora si verifichino eventuali discrepanze non vi sarà un accertamento automatico e istantaneo. L’Agenzia provvederà a convocare il contribuente che sarà tenuto a fornire spiegazioni. Queste ultime dovranno essere più che soddisfacenti, così da non incorrere nell’apertura di un contraddittorio. In mancanza di accordo si procederà eventualmente con l’atto di accertamento.

CAMPI

Il Redditest è un sistema composto da 100 voci, che sono state fatte confluire in sette macro- categorie differenti.  Le categorie sono:

–       abitazione:

(le voci sono: mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile)

–       mezzi di trasporto;

(le voci sono: minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio)

–       assicurazioni;

(le voci sono: contributi obbligatori, volontari e complementari)

–       contributi previdenziali;

–       istruzione;

(le voci sono: scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari)

–       attività sportive e ricreative;

(le voci sono: abbonamenti pay-TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere)

–       contributi obbligatori, volontari e complementari.

A queste categorie si aggiungono la categoria spese significative (le cui voci sono donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie) e la categoria investimenti immobiliari e mobiliari netti (voci: fondi d’investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica)

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA RILEVAZIONI

Cinque sono le aree geografiche individuate per suddividere le rilevazioni:

Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Isole, Sud. Ogni contribuente dovrà mantenere gli scontrini e gli estratti conto per quattro anni, che è il tempo che il fisco impiega per contestare il reddito da egli dichiarato.

Ancora nessun accordo sulla Grecia

 Quello di lunedì prossimo sarà il terzo vertice in tre settimane e ci si augura che finalmente si giunga ad un accordo sugli aiuti alla Grecia, dopo l’ennesimo fallimento delle trattative registrato ieri sera alla riunione dell’Eurogruppo. Le difficoltà sono sempre le stesse e riguardano, principalmente, gli aspetti tecnici della riduzione del debito pubblico del paese ellenico.

Il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, ha ammesso che ci sono stati dei progressi importanti nelle discussioni e che il vertice di lunedì potrebbe, davvero, essere quello definitivo.

I membri dell’Eurogruppo sono stati concordi per concedere alla Grecia due anni di tempo in più per raggiungere gli obiettivi del pareggio di bilancio (dal 2014 al 2016), ma manca, ancora, l’accordo su come aiutare la Grecia, nel frattempo, a ridurre il debito pubblico del paese, che è già molto alto (160% del Pil) e che è destinato a crescere ancor di più proprio a causa delle manovre che si devono effettuare per rientrare in bilancio.

Le opzioni al vaglio dei ministri sono: riduzione dei tassi d’interesse su credito e obbligazioni, buy-back dei titoli greci sul mercato secondario, cancellazione parziale dei prestiti bilaterali e allungamento delle scadenze obbligazionarie, opzioni che dovranno essere vagliate sia sul piano politico che su quello economico.

Si spera che lunedì sia il giorno della decisione: i mercati stanno reagendo male a questa indecisione dell’Europa.

Diminuisce il risparmio, i giovani la categoria più colpita

 Il risparmio degli italiani ammonta alla sorprendente cifra di circa 8 mila miliardi di euro, il che rende le famiglie italiane tra le più ricche al mondo, al pari delle famiglie di altri paesi, come gli Stati Uniti e la Germania, le cui condizioni economiche sono state sempre considerate migliori di quelle italiane.

Nonostante le difficoltà attuali, infatti, il risparmio delle famiglie italiane è continuato a salire per molti anni consecutivi, il che ci ha messo al riparo, ora che la crisi si sta davvero facendo sentire, dalle conseguenze più pesanti della contrazione dell’economia mondiale, ma che ora inizia a perdere la sua forza sia per quanto riguarda la quantità di ricchezza posseduta che gli investimenti.

La ricchezza posseduta dalle famiglie è cresciuta a tassi costanti dal 1995 ad oggi (2,5% l’anno al netto dell’inflazione). Una percentuale media che comprende anche i periodi come quello tra il 2001 e il 2007, quando le attività sono cresciute ad un tasso medio del 5,3% e anche il periodo 2008-2011 durante il quale, invece, la ricchezza è diminuita dello 0,9% annuo. Per l’anno in corso è prevista un’ulteriore contrazione del -3%.

Anche nel settore della finanza si sentono i contraccolpi della crisi. Dopo il boom di investimenti tra il 1995 e il 2000 (+8,7% annuo), i mercati borsistici hanno visto un calo di investimenti dello 0,9% annuo tra il 2001 e il 2007, che si è trasformato in un -3,5% in questo ultimo periodo.

Dati che si trasformano, praticamente, in una diminuzione della ricchezza a disposizione dei giovani che, oltre a trovarsi a far fronte ad un periodo storicamente difficile, hanno anche meno mezzi a disposizione.

Postapersona Affetti Protetti

 PosteItaliane offre un pacchetto di prodotti assicurativi molto interessanti. Abbiamo già parlato dell’assicurazione per chi vuole assicurarsi una rendita mensile in caso di perdita dell’autosufficienza dovuta a infortuni o malattie, l’assicurazione Postapersona Sempre Presente.

Adesso vogliamo parlare di un altro prodotto, Postapersona Affetti Protetti che, a fronte di una piccola spese mensile, sulla quale può essere operata la canonica detrazione fiscale, si può mettere in sicurezza se stessi e la propria famiglia.

Le persone a cui si vuole bene, specifica il sito di PosteVita, quelle che sono considerate la propria famiglia, vanno tutelate. Nel caso in cui una di loro venga a mancare, tramite questo prodotto assicurativo, si ha un po’ di sicurezza economica per riadattarsi al nuovo contesto. Questo prodotto può essere stipulato a vantaggio di chiunque: coniugi, genitori, sorelle e fratelli, conviventi e figli. 

L’importante è rispettare il criterio anagrafico, quindi non aver superato i 60 anni e un criterio finanziario, non assicurare somme che eccedono i 170 mila euro.

Per il resto, questa assicurazione sulla vita non richiede necessariamente una visita medica o la risposta ad un questionario medico.

L’esempio pratico riportato da PosteVita che esemplifica quel che si ottiene è il seguente. A fronte di un premio di 10 euro mensili un 35enne che fumi e abbia sottoscritto un’assicurazione decennale, può assicurare alla famiglia un capitale di 150 mila euro.

Postapersona Sempre Presente

 Chi pensa che le poste debbano essere usate soltanto per la spedizione e la ricezione della corrispondenza, sbaglia di grosso visto che PosteItaliane offre un’ampia gamma di prodotti finanziari e assicurativi che puntano a soddisfare le esigenze di ogni categoria di contribuenti.

Il prodotto di cui vogliamo parlare oggi si chiama PostaPersona Sempre Presente ed è un’assicurazione pensata per quanti vogliono proteggersi da incidenti e malattie che possono portare l’assicurato alla perdita dell’autosufficienza.

L’assicurazione, in caso d’incidente, garantisce una rendita mensile ed un importo una tantum ma quel che fa piacere è la detraibilità fiscale del prodotto.

La premessa all’assicurazione PostaPersona Sempre Presente, fatta da PosteItaliane è molto interessante perché inserisce il prodotto in questione nel quadro economico attuale in cui alla crescente incertezza economica si associa una speranza di vita sempre più ampia.

L’assicurazione PostaPersona Sempre Presente interviene nel caso di un grave infortunio, di un ictus, di un infarto o anche nel caso in cui l’assicurato si ammali del morbo di Alzheimer o del morbo di Parkinson. L’assicurato può scegliere l’importo della rendita mensile che vorrebbe in caso di infortunio o malattia variando da un minimo di 500 ad un massimo di 2500 euro.

L’una tantum annunciata è pari a 5 mensilità. Il premio mensile, identico tra uomo e donna, varia in base all’età. Dai 36 anni è di 22,71 euro al netto del risparmio fiscale, dai 46 anni è pari a 31,57 euro e dai 56 anni è pari a 45,47 euro.

Sul sito di PosteItaliane potete prendere visione della scheda completa.