Offerta e prezzi dello zucchero

 Lo zucchero, anche per questa stagione, si avvia verso un deprezzamento che non ha precedenti, non tanto per le oscillazioni del mercato, quanto piuttosto per l’abbondanza del raccolto. Le grandi quantità di zucchero disponibili, eserciteranno delle pressioni al ribasso sui prezzi del prodotto in questione.

Nella scorsa settimana di contrattazioni sono già stati registrati i livelli minimi che non si riscontravano da due anni a questa parte, ma si va verso ribassi ancora più consistenti. La settimana scorsa lo zucchero grezzo ha raggiunto i 18,84 cents per libbra, mentre lo zucchero raffinato costa oggi 525,9 dollari per tonnellata.

In Europa, il prezzo dello zucchero resta alle stelle, basta pensare che una tonnellata di “dolcificante” arriva ad essere pagato anche 800 dollari. Questo dipende dal fatto che le scorte di zucchero nell’UE sono troppo poche. Per gli investitori appaiono cruciali le previsioni dell’ISO, l’International Sugar Organization che spiega come tra il 2012 e il 2013 ci sarà un’offerta eccessiva di zucchero, 6,2 milioni di tonnellate più del necessario.

A fronte di un incremento dell’1,4 per cento della produzione di zucchero da parte del Brasile che è il primo produttore mondiale di questo prodotto, ci sarà un aumento dei consumi previsto del 2 per cento. Nonostante ciò il periodo delle cosiddette scorte basse che ha caratterizzato il periodo dal 2008 al 2009 e dal 2011 al 2012 sembra sia stato archiviato.

Professionista sicuro con Reale Mutua Assicurazioni

 Reale Mutua Assicurazioni si preoccupa degli artigiani e dei professionisti che, per il mestiere che svolgono, in genere, non sono coperti sui rischi collegati alla professione. Il prodotto che fa per loro si chiama Professionista Reale.

Proteggere se stessi e la propria professione, è questo l’obiettivo della polizza “Professionista Reale” che consente a chi è un libero professionista di essere al sicuro dai rischi legati all’attività. Come anche per gli altri prodotti che abbiamo visto insieme – il Tris Reale e le soluzioni Zerodiciotto – sono enucleati una serie di vantaggi.

Professionista Reale sarebbe da scegliere per il fatto che è un prodotto modulare e personalizzabile, per il fatto che la copertura e le garanzie sono collegate anche al tipo di professione svolta e per le agevolazioni riservate agli under 45 che desiderano accedere a condizioni agevolate.

Professionista Reale comprende la sezione “Danni ai beni” e quella “Tutela Legale e Assistenza“, ma riserva anche una serie di offerte personalizzabili per chi svolge una professione sanitaria, quindi medici, odontoiatri, veterinari, operatori sanitari e psicologi; per chi svolge un’attività amministrativo-legale, quindi commercialisti, ragionieri, periti commerciali, avvocati, notai e consulenti del lavoro; per chi svolge professioni tecniche, per esempio ingegneri, architetti, geometri, periti edili, geologi e periti industriali.

Gli under45 hanno anche a disposizione Professione Risparmio Reale, un’assicurazione sulla vita e uno sconto per Salute Facile Reale per le malattie dei giovani professionisti.

Zerodiciotto Reale

 Reale Mutua Assicurazioni offre una serie di prodotti assicurativi ma è preparata anche sui cosiddetti piani d’accumulo, salvadanai che l’assicurato può rompere una volta raggiunta la maggiore età. Ecco la soluzione Zerodiciotto Reale.

E’ un piano d’accumulo, ma anche un prodotto assicurativo e si rivolge a quanti vogliono davvero tutelare un bambino assicurandogli un futuro dignitoso. L’assicurazione è dedicata a genitori, nonni, zii e amici, si legge nella presentazione, che hanno a cuore il futuro dei ragazzi che non hanno ancora compiuto diciotto anni.

Al di là della funzione “salvadanaio“, quest’assicurazione tutela anche la salute dei ragazzi in caso d’infortuni o malattie. Anche in questo caso, come per l’assicurazione Tris Reale, le soluzioni si possono combinare.

I vantaggi esposti sono sostanzialmente tre: la gradualità dell’accumulo di capitale e la possibilità di disporre di un rendimento per il capitale iniziale indicizzato con il Fondo Reale cui il contratto si lega. Il secondo vantaggio è nell’essere un prodotto personalizzabile e il terzo vantaggio è nel fatto che può essere abbinato a tutele per la salute e gli infortuni.

I prodotti Zerodiciotto dunque sono tre: Crescita Reale, il salvadanaio, ReAttiva per la protezione contro gli infortuni e Tris Reale Salute che copre anche in caso di ricovero ospedaliero.

Per maggior informazioni e per le schede informative si consiglia di consultare il sito internet della compagnia.

Fai Tris con Reale

 Reale Mutua Assicurazioni propone ai suoi clienti una soluzione personalizzata che combina tre polizze: Famiglia, Salute e Casa. La volontà dell’assicurazione è quella di mettere sul mercato un prodotto completo in grado di proteggere l’assicurato e i suoi cari.

Nel presentare il Tris reale sono elencati una serie di vantaggi: si tratta di una soluzione unica per la protezione di tre settori, c’è la possibilità per i sottoscrittori di personalizzare il prodotto, è comoda nei pagamenti che si possono effettuare con RID bancario, offre in omaggio una carta di credito prepagata per gli acquisti, in più, il fatto di sottoscrivere una polizza Salute dà diritto d’accesso al servizio Info SMS di Blue Assistance.

Il vantaggio più interessante è chiaramente la convenienza visto che i costi sembrano molto contenuti: 85 euro all’anno per l’assicurazione Casa, 96 all’anno per quella Famiglia e 65 all’anno per quella Salute anche se in quest’ultimo caso i prezzi variano in base all’età, fino ad un massimo di 220 euro per chi ha tra i 46 e i 65 anni.

La personalizzazione del prodotto sta nel fatto che si può scegliere di abbinare tutti e tre i prodotti pagando 199 euro invece che 246, oppure optare per la soluzione Casa + Famiglia al prezzo di 134 euro invece che 181.

La scheda informativa e maggiori dettagli sulla copertura si posso carpire dal sito ufficiale dell’Assicurazione.

Come si esercita l’opzione della cedolare secca

 Per optare per il regime facoltativo della cedolare secca ed avere qualche beneficio in termini fiscali è necessario conoscere i moduli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

In alcuni articoli abbiamo già definito le caratteristiche di questa tassa, le modalità di calcolo dell’imposta e abbiamo fornito alcune informazioni sul versamento e la durata dell’opzione. Adesso prendiamo in esame la procedura per esercitare l’opzione.

I cittadini interessati all’opzione della cedolare secca, possono esercitare l’opzione al momento della registrazione del contratto di locazione attraverso una “denuncia” fatta tramite il modello semplificato Siria messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure tramite il modello 69.

Il modello semplificato Siria. Questo modello si può usare soltanto in alcuni casi specifici: quando il numero totale di locatori e affittuari non supera le tre unità, quando tutti i locatori esercitano l’opzione per la cedolare secca, quando c’è una sola unità abitativa e non più di tre pertinenze, quando tutti gli immobili sono censiti con l’attribuzione di una rendita, quando il contratto contiene soltanto un rapporto di locazione.

Se questi requisiti non ci sono, deve essere utilizzato il modello 69 che deve essere usato anche per le proroghe, per le risoluzioni anticipate e per tutti gli altri casi previsti. Entrambi i modelli possono essere scaricati dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come si versa e quanto dura la cedolare secca

 La cedolare secca è l’imposta che sostituisce la vecchia tassa sugli affitti. Il particolare sconto previsto per chi esercita l’opzione è legato alla volontà del legislatore di far emergere il nero nel settore immobiliare.

In breve abbiamo ripercorso le caratteristiche della cedolare secca introdotta nel 2011, e abbiamo anche affrontato insieme il calcolo dell’imposta e le comunicazioni obbligatorie. Adesso cerchiamo di capire come si versa l’imposta e quanto dura l’esercizio dell’opzione.

Versamento della cedolare secca. Per il 2012 è stato previsto che la cedolare secca sia versata con un acconto pari al 95% dell’imposta che è dovuta per l’anno.

Si può versare in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo non supera i 257,52 euro. Oppure si può versare in due rate, la prima entro il 16 giugno pari al 40 per cento della tassa e la seconda, il 60% entro il 30 novembre.

In realtà per il 2012 è stato previsto un differimento dell’acconto di tre punti percentuali per cui chi paga in un’unica soluzione deve anticipare il 92% dell’imposta e chi paga in due rate deve ricordarsi che a giugno ha pagato il 38% dell’imposta e deve pagare il 54% entro novembre.

L’acconto in questione non è dovuto nel caso in cui si tratti del primo anno di applicazione dell’imposta. Le scadenze sono identiche a quelle dell’Irpef, ecco un modo per tenerle a mente.

Durata. L’opzione è vincolante per tutta la durata anche residua del contratto dal momento della scelta, ma il locatore può revocarla l’anno successivo a quello di esercizio dell’opzione.

Calcolo e comunicazione della cedolare secca

 La cedolare secca è un’imposta introdotta nel 2011 per agevolare l’emersione degli affitti in nero ed offre ad affittuatari e padroni di casa che optano per questo regime facoltativo una serie di sconti a livello fiscale. Ma come si calcola e come si comunica l’opzione.

Abbiamo ripercorso insieme le origini e le caratteristiche essenziali di questa imposta, adesso passiamo agli strumenti pratici di calcolo della tassa e alle istruzioni per la comunicazione della stessa, affidandoci a quanto spiega nei dettagli l’Agenzia delle Entrate.

Importo. La cedolare secca che va a sostituire l’imposta sugli affitti valida fino al 2011, si calcola come il 21 per cento del canone di locazione annuo che è stato definito e concordato tra affittuario e padrone di casa (o usufruttuario). L’aliquota scende al 19% nel caso in cui la casa affittata abbia le seguenti caratteristiche:

  • sia localizzata in un comune ad alta tensione abitativa, così come il Cipe le definisce;
  • sia localizzata in un comune con carenza di disponibiità abitative. E’ il caso di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni limitrofi, con l’aggiunta di altri comuni che fanno parte dello stesso capoluogo di provincia.

Comunicazione. Il proprietario di casa che decida di optare per la cedolare secca deve comunicare questa opzione anche al conduttore dell’immobile, ovvero all’affittuario tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. La comunicazione deve essere inviata prima di esercitare l’opzione che altrimenti è inefficace.

Rischio finanziario e avversione al rischio

 Quando si parla di investimenti e di attività finanziarie, il rischio è una costante nella decisione della tipologia di investimento da fare. Esistono, infatti, della attività molto rischiose e altre, invece, che vengono definite risk-free, ossia prive di rischio. Alla differenza di rischio tra le varie attività è connessa anche una differenza di rendimento: più è rischiosa un’attività maggiore è il rendimento atteso dall’investitore.

Tra le attività maggiormente rischiose troviamo i titoli azionari. Infatti, un’attività è detta rischiosa se non si possono prevedere in anticipo le fluttuazioni monetarie, e per i titoli azionari non è possibile stabilire se il prezzo aumenterà o diminuirà nel tempo né, tanto meno, si ha un controllo sulle variabili che lo definiscono.

Lo stesso vale per i titoli obbligazionari e i titoli di Stato.

Ora, perché ci sono persone che investono anche su questi titoli e altre che, invece, preferiscono altre tipologie di investimento?

A questa domanda si può rispondere con quello che è stato chiamato dagli economisti il modello dell’avversione al rischio che si basa sui concetti di utilità individuale. Secondo questo modello all’aumentare della ricchezza diminuisce il valore della singola unità monetaria: chi ha solo 1000 euro non deciderà di investirli in una attività che potrebbe far perdere tutto l’ammontare, anche se la vittoria corrisponderebbe alla stessa somma, mentre chi ne ha a disposizione 10 volte tanto, la perdita di 100o euro non cambierebbe la sua situazione.

 

 

Cos’è la cedolare secca

 Che cos’è la cedolare secca? E come si può completare l’iter della pratica. Per spiegare contenuti e procedura di questa imposta, bisogna andare indietro fino al 2011, anno in cui è stata introdotta la “cedolare secca sugli affitti“. Con questa dicitura si fa riferimento ad un’imposta che sostituisce le tasse sugli affitti.

Una specie di canone calmierato, un regime facoltativo che si sostituisce a quello ordinario e consente di avere qualche piccolo beneficio in termini economici. Nella pratica la cedolare secca sostituisce sia l’Irpef e le addizionali collegate, sia l’imposta di registro, sia l’imposta di bollo.

Sostiuisce o meglio accorpa anche l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione e l’imposta di bollo sulle risoluzioni e proroghe del contratto qualora ci fossero.

L’opzione della cedolare secca non esonera il padrone di casa e l’affittuatario dall’obbligo di versamento dell’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.

Il regime della cedolare secca può essere scelto dalle persone che sono proprietarie di un immobile o ne sono usufruttuarie. Non possono aderire a questo “regime facoltativo” le società e gli enti non commerciali.

La cedolare secca si può esercitare sulle unità abitative che al catasto figurano nelle categorie da A1 ad A11 tranne uffici e studi privati, più le relative pertinenze.

La paura della recessione deprime gli investimenti

 La zona Euro soffre molto per i dati sulla crescita economica che arrivano non solo dall’Italia, dalla Spagna e dalla Grecia ma anche dalla Germania e dalla Francia che rappresentano il fulcro dell’attività economica dell’Eurozona.

Il problema dei dati trimestrali dell’economia UE è che non lasciano intravedere alcuno spiraglio per cui viene da pensare che la performance negativa sia destinata a deprimere i flussi per lungo periodo. Minori scambi vuol dire anche minori investitori e mercati spaventati dalla recessione.

Effetti immediati di questa situazione si possono avere anche sul popolo dei lavoratori e dei contribuenti. Vediamo nel dettaglio i dati sul Prodotto Interno Lordo di Francia, Germania, Italia e della Zona Euro in generale.

Per quanto riguarda i nostri vicini, il dato precedentemente registrato era una flessione dello 0,1 per cento  e si attendeva un pareggio, mentre è stato rilevato un +0,2 per cento.

Per la Germania invece, il dato precedente era una crescita dello 0,3 per cento, si attendeva uno 0,1% e ci si è dovuti arrendere allo 0,2 per cento.

Per l’Italia, l’ultimo dato rilevato era un -0,7%, ci si aspettava un -0,4 per cento e ci si è sorpresi con una rilevazione al -0,2 pe cento.

Per tutta l’Eurozona ci si aspettava una flessione dello 0,2 per cento e ci si trovati a fare i conti con una flessione dello 0,1 per cento.