Coca Cola – Stage per neolaureati

 Per entrare nel mondo del lavoro una delle strade preferenziali è quella dello stage, uno strumento che le aziende usano per formare nuove figure professionali che poi andranno ad inserire nel loro organico.

Soprattutto se si vuole lavorare in realtà aziendali molto grandi lo stage è un passaggio quasi obbligato. Se il desiderio è quello di entrare a far parte di una realtà come quella della Coca Cola, non lasciatevi sfuggire l’occasione di partecipare alla nuova campagna stage, la “Sales Experience 2013”, che si rivolge a giovani laureati con ottima conoscenza dell’inglese e spiccate doti di leadership.

Il settore per cui la multinazionale ha organizzato  lo stage è quello delle vendite e, durante il percorso di studio e lavoro, sono previsti tirocini nel settore commerciale per apprendere tutte le tecniche e le strategie necessarie per svolgere al meglio questo tipo di lavoro.

Il requisito richiesto, oltre alla conoscenza dell’inglese, è un diploma di laurea, triennale o specialistica, conseguita con una votazione finale minima di 105/110.

Le selezioni sono già iniziate e la “Sales Experience 2013” inizierà con l’inserimento dei primi stagisti a febbraio 2013. Per tutte le info sull’invio della candidatura e ulteriori dettagli consultare la sezione Lavora con noi di Coca Cola, inserendo nella ricerca “Sales experience 2013”.

CreditExpress Mini: Unicredit per le piccole somme

 Si chiama CreditExpress Mini ed è un prestito pensato per chi ha bisogno – in modo snello e veloce – di avere piccole somme subito a disposizione per espletare acquisti di piccolo taglio.

Come spiega bene la scheda di questo prodotto finanziario offerto dal gruppo Unicredit, se le esigenze del richiedente sono quelle di finanziare le spese personali e della famiglia con pochi soldi che possono essere poi rimborsati in poco tempo, allora il prodotto da adocchiare è CreditExpress Mini.

Non possono accedere a questo particolare finanziamento coloro che hanno bisogno di una certa somma per sostenere l’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale e – a livello anagrafico – non accedono a questo prestito nemmeno coloro che superano i 75 anni d’età alla scadenza del prestito.

I soldi erogati da Unicredit devono essere usati per l’acquisto di beni di consumo e di beni durevoli, oppure per l’acquisto di mezzi di trasporto che possono essere camper, auto, moto e quant’altro. Il finanziamento può essere impiegato anche per l’acquisto di mobili, mentre non si può usare per acquistare immobili, terreni, oppure per le ristrutturazioni di immobili e pertinenze. 

Il prestito CreditExpress Mini può andare da un minimo di 1000 ad un massimo di 3000 euro da rimborsare per un periodo che oscilla dai 18 ai 36 mesi.

La scheda integrale del prodotto può essere letta nel pdf messo a disposizione da Unicredit sul sito.

Caratteristiche prestiti personali

 Il prestito personale è un finanziamento erogato a tasso fisso che ha un piano d’ammortamento ben definito con rate costanti e uguali per sempre, in genere rimborsate mensilmente. Ma quali sono – più nel dettaglio – le caratteristiche di un prestito personale?

In primo luogo si parla di requisiti di ammissibilità, un po’ come per i mutui, ad indicare che anche per la richiesta di un prestito è necessario rispettare dei criteri anagrafici e creditizi. Per esempio, in genere, si concedono prestiti a persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni.

Una volta scelto l’ente erogatore è bene consegnare nelle mani del finanziatore i documenti che provano la capacità e il merito creditizio del richiedente. E’ bene dimostrare di non essere mai stati protestati e di non aver acceso già un altro prestito.

Quando il prestito è accordato, la somma richiesta è accreditata direttamente sul conto del cliente, tramite bonifico e allo stesso modo, il rimborso può essere effettuato con RID bancario. In alterativa ci sono i classici bollettini.

Diversamente rispetto a quanto accade per i mutui, i finanziatori non richiedono garanzie aggiuntive oltre alla busta paga, alla dichiarazione dei redditi e alla carta d’identità. Al massimo è chiesto al cliente d’indicare il nome di un garante.

Rinnovabili: il mercato è in crisi

 Chi investe nelle opzioni binarie vuole essere sempre al corrente delle tendenze del mercato, vuole sapere se ci sono settori dell’economia che, più degli altri, stanno mostrando un’inaspettata vitalità. Oggi, sotto osservazione c’è il mercato delle energie rinnovabili.

Secondo una buona parte degli analisti, infatti, ancora scettici sulla diffusione massiccia di questo stile energetico, le energie rinnovabili stanno vivendo un momento di gloria ma è solo una bolla economica, come quella che interessato internet e l’ICT in generale all’inizio del 2000.

I toni euforici con cui sono state salutate le aziende che si occupano di energie rinnovabili, oggi, si sono attenuati per due motivi fondamentali: per lo stallo nella ricerca della green economy e per il taglio di tantissimi incentivi e sovvenzioni. 

Il legame con gli incentivi statali determina tra l’altro lo spostamento continuo verso terreni d’investimento più redditizi. Un caso emblematico è quello dell’azienda danese Vestas che si occupa di energia eolica.

L’azienda ha annunciato che presto taglierà ben 5 impianti di produzione localizzati nei paesi scandinavi. Ci saranno circa 3000 posti di lavoro vacanti e la possibilità di essere riallocati sì, ma altrove, in particolare in Spagna dove l’energia eolica è in espansione e dove, soprattutto lo stato prevede numerosi incentivi.

db Contocarta

 db Contocarta è la soluzione prepagata offerta da PrestiTempo che “traduce” le offerte finanziarie del Gruppo Deutsche Bank in prodotti accessibili agli utenti non proprio legati al mondo delle carte di credito.

I portali che si occupano di comparare le carte di credito, come Supermoney, definiscono questo prodotto come il più conveniente per chi ha la necessità e il desiderio di spendere fino a 500 euro con una carta prepagata.

Il circuito di riferimento di db Contocarta è Visa Electron e si tratta nello specifico di una Carta conto, prepagata, ricaricabile, dotata di un proprio IBAN. L’offerta attuale è vincolata alle richieste inviate entro il 31 dicembre 2012. Per tutti i nuovi clienti, fino alla fine dell’anno, c’è la possibilità di ottenere una db contocarta con canone gratuito.

Analizziamo adesso, più nel dettaglio, i costi di questo prodotto. Per i primi tre anni il canone è pari a zero euro. Non ci sono costi da sostenere per ricariche e mancano anche spese periodiche, bonus annuali e commissioni sul prelievo di contanti.

Non è invece disponibile il calcolo degli interessi per i pagamenti rateali. Tra i limiti di questo prodotto il fatto che può essere ricaricato con massimo 50 mila euro e non si possono superare i 5000 euro di spese mensili. Non è prevista la sottoscrizione di una polizza assicurativa.

CartaSì Business

 CartaSì offre una vasta gamma di prodotti creditizi che puntano ad assecondare gusti e richieste di un gran numero di clienti. Abbiamo già parlato delle carte co-branded, nella cui categoria rientrano ben due prodotti.

CartaSì Quattroruote è pensata per chi fa molti viaggi e vuole sempre fare trasferte sicure, senza il pensiero dell’assistenza in caso di sinistri, di motore fermo e quant’altro. La CartaSì Campus, invece, si rivolge agli studenti e ai loro genitori per agevolare con spese sicure il loro percorso verso il conseguimento della laurea.

Il prodotto che vogliamo presentare oggi, invece, è la CartaSì Business Plus che è rivolta al vasto pubblico dei liberi professionisti che hanno intenzione di incrementare il loro business. Liberi professionisti dal fatturato ingente ma anche artigiani che che desiderano pagare in differita le spese sostenute per viaggi, rappresentanza e approvvigionamenti.

Il punto forte di questo prodotto è la rendicontazione che è chiara e finalizzata a semplificare la vita fiscale dei clienti. In più ci sono dei servizi e dei vantaggi che possono essere usati per l’incremento dell’attività “commerciale”.

La funzionalità di CartaSì Business si evince anche dalla sua disponibilità sui circuiti internazionali Visa e Mastercard nelle sue versioni oro, Base e Confindustria, anche se quest’ultimo prodotto è soltanto per le aziende associate.

 

Prezzi del caffé sul piano inclinato

 I prezzi del caffé continuano a scendere perché si deve prendere atto dell’aumento della produzione. Ad una maggiore offerto di un bene corrisponde una diminuzione del prezzo dello stesso bene, è una delle prime regole che s’impara in economia.

Le quotazioni del caffé, dunque, sono scivolate sotto la soglia dichiarata di “sicurezza” ma questa inclinazione del valore di un bene così diffuso e consumato, non sorprende i mercati che da tempo osservano la produzione di caffé a livello mondiale.

Per esempio, sul mercato londinese, la qualità robusta di caffé, per la prima volta dopo nove mesi di scambi, si è dovuta arrendere ad una quotazione ai minimi storici che vuol dire 1903 dollari per tonnellata. Un destino analogo per la miscela arabica a New York dove le quotazioni sono scese ai minimi da oltre 4 mesi. Per una libbra di caffé, nella Grande Mela si pagano soltanto 150,60 cents.

Quando le quotazioni erano davvero ai minimi storici, nel 2010, l’ICE aveva delle scorte ragguardevoli: circa 2,4 milioni di sacchi da 60 chili. Nel 2012, a fronte di una perdita di valore del 33% circa di alcune miscele, si guarda al raccolto della Colombia e del Centro America.

In Honduras, per esempio, il raccolto di caffé quest’anno è stato un raccolto record. Soltanto in Brasile sono stati messi da parte circa 50,5 milioni di sacchi, nella speranza che il prezzo salga un po’.

Il trend dell’oro nel 2013

 L’industria dell’oro, nonostante le stime entusiasmanti dell’anno passato, ha dovuto fare i conti con un 2012 in cui le contrattazioni sono state praticamente sottotono. Adesso gli analisti provano a rilanciare l’argomento offrendo nuovi spunti di riflessione e nuove indicazioni d’investimento per chi compra opzioni binarie.

Il trend dell’oro potrebbe svoltare e ascendere a partire dal 2013 raggiungendo, già il prossimo anno, una quota pari a 1800 dollari l’oncia. Le informazioni arrivano direttamente dal meeting tra investitori e trader che si è tenuto ad Hong Kong.

In realtà anche gli analisti di Bloomberg sono ottimisti. Il loro oracolo prevede che entro il settembre del 2013 l’oro potrebbe raggiungere un nuovo record: 1849 dollari l’oncia che rappresenterebbero un incremento del 7% del valore del metallo rispetto alla quotazione odierna che è di 1729 dollari.

Rispetto all’anno scorso le stime sono più realistiche, basta pensare che dando ascolto ad alcune previsioni, quest’anno ci sarebbe dovuto essere un picco di 2019 dollari. In realtà un picco è stato registrato nelle valutazioni dell’oro, 1920 dollari l’oncia a settembre, ma poi si è tornati ad oscillare tra valori più modesti compresi tra 1530 e 1800 dollari.

Dal 2013 le cose potrebbero in parte cambiare e le stime ottimistiche assecondate, perché entra in campo la Cina che oggi si configura come uno dei maggiori acquirenti sul mercato aureo.

Germania, la borsa vacilla

Inizia male la giornata dei mercati europei. L’economia tedesca subisce un brusco rallentamento. Durante il terzo trimestre, secondo le stime provvisorie fornite l’ufficio federale di statistica, si segnala una crescita minima del Pil (soltanto lo 0,2%), a fronte del buon + 0,3 del trimestre precedente. Gli economisti si aspettavano questo risultato.

Nel primo trimestre invece il pil era cresciuto dello 0,5%. Il governo tedesco durante il mese scorso aveva ridimensionato le sue previsioni di crescita per il 2013, portandole all’1% e scendendo dunque di 0,6 punti.

Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti è dunque stabile a 364 punti. Il rendimento è al 4,98%. Si porta invece a 464 punti il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli, con il tasso che è al 5,98%.

Anche Francia il pil nel terzo trimestre è salito dello 0,2% sia a livello trimestrale che su base annuale, a discapito delle previsioni negative degli economisti.

Sul fronte monetario unico, l’euro rimane stabile contro il dollaro a 1,2744. Si aspettano i molteplici dati macroeconomici anche dagli Usa. Alle 16.00 sarà infatti reso noto l’indice Fed di Filadelfia, sempre riferito a novembre.

Intanto, a Piazza Affari il titolo di Telecom Italia è sotto stretta sorveglianza. Telefonica ha detto di non aver ricevuto un’offerta dal finanziere egiziano, Naguib Sawiris, e ha inoltre dichiarato di non avere intenzione di uscire da Telco..

 

 

 

Fiscal Cliff, economia e lavoro: la prima conferenza stampa di Obama

 Si è tenuta ieri la prima conferenza stampa del presidente Obama. Un’ora e mezzo davanti ai giornalisti americani e alla stampa di tutto il mondo in cui il presidente ha esposto le sue opinioni e le sue intenzioni per il risanamento dell’economia americana: il Fiscal Cliff, le tasse ai ricchi e il lavoro.

E’ possibile che tutti noi precipitiamo nel ‘fiscal cliff’ se al Congresso prevale la testardaggine. Non farò marcia indietro come due anni fa.

Obama è intenzionato ad evitare il Fiscal Cliff e per farlo deve trovare un accordo al Congresso, cosa non facile visto che i repubblicani non sono d’accordo sulle metodologie democratiche. Obama, infatti, è intenzionato a tassare la classe ricca, e puntare su quella media per far risalire l’economia:

Non dobbiamo tenere la classe media in ostaggio, mentre discutiamo dei tagli alle tasse per i ricchi. Dovremmo almeno procedere sui punti su cui siamo d’accordo, come quello di mantenere basse le tasse per la classe media. Farò firmare un documento a tutti in modo da poter dare alla gente una certa sicurezza prima delle vacanze.

Tra gli altri obiettivi c’è quello del lavoro, un aspetto fondamentale se si vuole davvero procedere ad un risanamento sano e duraturo dell’economia.