Patrimoniale, Monti chiarisce la sua “apertura”

La notizia di ieri è che il  Premier Mario Monti è favorevole all’introduzione della tassa patrimoniale.

Il Premier aveva detto:
“Dipenderà da come funzionerà e da come sarà utilizzata”.
La notizia di oggi è che Monti  frena, e chiarisce di aver fatto riferimento ad alcune considerazioni fatte dal governo tecnico nei mesi precedenti. L’occasione per fornire “spiegazioni” circa l’introduzione della tassa sulla ricchezza, viene offerta al Professore durante il convegno Italy Summit ‘New Routes for Growth’, organizzato dal Financial Times, a Milano.
Il governo aveva già  pensato all’introduzione della patrimoniale nel dicembre scorso L’ipotesi era stata però accantonata. Monti spiega perché:
“Per via di 1,5 delle forze politiche che sostengono l’esecutivo, e per mancanza di informazioni sulla proprietà dei beni. Il mio è un approccio ‘laico’, senza ‘pregiudiziali’, ma dipenderà da come funzionerà e da come sarà utilizzata, se come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato. Comunque la cosa peggiore sarebbe dire che vogliamo introdurla, senza gli strumenti per farlo”.

Anche la chiesa pagherà l’Imu

 La riformulazione fatta dal Governo al provvedimento per i criteri per il pagamento dell’Imu è piaciuto al Consiglio di Stato che, finalmente, lo ha promosso: anche gli immobili posseduti dalla Chiesa saranno soggetti all’imposta municipale sugli immobili. Ma c’è ancora qualcosa da aggiustare, da qui la riserva posta al nuovo testo.

Il Consiglio di Stato invita il legislatore a rivedere i criteri di esenzione, soprattutto per quanto riguarda la definizione di attività economica, in modo che i nuovi provvedimenti siano in linea con le direttive europee e non si rischi, così, di andare incontro a sanzioni da Bruxelles.

Per la giurisprudenza comunitaria si deve considerare «attività economica» qualsiasi attività che offre beni e servizi in un mercato. Secondo questa interpretazione, quindi, i presupposti per escludere la natura commerciale delle attività non sono legati all’assenza dello scopo di lucro, ma al fatto che le attività svolte abbiano un carattere non economico.

Va da sé, quindi, che anche enti senza scopo di lucro possano svolgere delle attività commerciali di natura economica e, tutti gli immobili destinati a tali attività, sono soggetti al pagamento dell’Imu. Nel caso della Chiesa, il Consiglio di Stato prende in considerazione quegli immobili destinati ad attività ricreative i quali, dal momento che anche se in diverse modalità e in diversa misura è previsto il pagamento di una retta, hanno, nella definizione europea, carattere economico.

Più precisamente, il Consiglio chiede una modifica del provvedimento nella parte in cui si definiscono le attività esenti dall’Imu, in cui deve essere espressamente specificato che oltre a non avere scopo di lucro, le attività devono anche

essere prive del carattere di attività economica come definito dal diritto dell’Unione europea, tenuto conto dell’assenza di relazione con il costo effettivo del servizio e della differenza rispetto ai corrispettivi medi previsti per le stesse attività svolte sul mercato.

 

Record del debito pubblico italiano, si sfiorano i due mila miliardi di euro

 La Banca D’Italia ha conteggiato il debito pubblico italiano e i risultati hanno riservato una brutta sorpresa: rispetto ad agosto nelle casse dello Stato risultano 19,5 miliardi in meno, per un totale di debito che ammonta a 1.995,1 miliardi. Questo vuol dire che, nonostante le tante manovre e gli aggiustamenti di rotta, le amministrazioni pubbliche gravano ancora pesantemente sul bilancio.

Sempre secondo le stime di Bankitalia, il debito pubblico italiano continuerà a salire e questa cifra presto si assesterà sui 2000 miliardi di euro.Le cause di questa costante crescita del debito pubblico sono molteplici e non vanno rilevate solo nelle spese che lo Stato deve quotidianamente affrontare per mandare aventi un apparato statale e parastatale vecchio e farraginoso. Ad incidere sulla spesa sono anche l’aumento degli esborsi necessari a coprire le manovre di solidarietà decise per il salvataggio di alcuni paesi della zona Euro (tra cui anche l’Italia, che beneficia del Fondo Salva Stati) e l’effetto collaterale della crisi sulle entrate provenienti dalle tasse.

Infatti, anche se la pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese in questo periodo è andata va via via aumentando, non si ha un corrispondente aumento delle entrate a causa della diminuzione della base imponibile (le aziende in crisi hanno un fatturato sempre più basso) su cui calcolare le tasse da pagare.

Appalti e subappalti a rischio paralisi

 Da un mese circa è in vigore una normativa che impone alle imprese di pretendere il controllo su imposte e contributi pagati dai loro fornitori, al fine di saldare il conto dei servizi erogati. Tanti i dubbi, una volta riconosciuta la bontà degli intenti.

Abbiamo già visto il caso dell’imprenditore che si rivolge ad un artigiano per il lavoro e prima di saldare il conto chiede che oltre alla fattura l’artigiano gli fornisca anche la certificazione relativa a imposte e contributi correttamente versati durante la sua attività.

Questa legge, però, come espresso da più parti, rischia di paralizzare il sistema di concessione degli appalti e dei subappalti.

Il problema fondamentale è che gli operatori economici hanno moltissime scadenze da rispettare. Da un lato chi fornisce la fattura e deve fornire una documentazione aggiuntiva, è incalzato dalla necessità di incassare la fattura stessa.

Chi invece la fattura la riceve deve ricordarsi di chiedere la certificazione dell’adempimento degli obblighi contributivi ed erariali ad un fornitore e allo stesso tempo deve fornire la stessa certificazione al committente in un circolo che sembra fatto più di scartoffie che di reale lotta all’evasione.

Le nuove disposizioni sono contenute nell’art.13-ter del Decreto Legge n. 83 del 2012 e si riferiscono alla responsabilità solidale negli appalti. Le disposizioni sono operative dall’11 ottobre.

Le imprese aiutano il fisco, ma come?

 Tutto ruota attorno al concetto di “responsabilità solidale per le imposte e i contributi non versati” e questo argomento è stato oggetto di un accordo molto interessante che ha visto uniti nella lotta all’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Tutti gli imprenditori, gratuitamente, possono collaborare con il fisco accertando nella loro attività che il cliente o il fornitore abbia un rapporto regolare con l’Erario e con l’INPS, abbia cioè versato contributi e imposte per l’attività erogata.

Facciamo un esempio, riportato anche da Italia Oggi. Un imprenditore ha la necessità di riparare il cancello d’ingresso della sua azienda e per farlo ha deciso di rivolgersi ad un fabbro che dopo aver effettuato la riparazione offre all’imprenditore la sua fattura.

Al momento del pagamento l’imprenditore chiede al fabbro anche la certificazione del versamento delle imposte e dei contributi perché senza quell’attestato non può saldare il conto. Il fabbro che svolge la sua attività alla luce del sole, si rivolgerà al commercialista o al Caf e in poche ore metterà a disposizione dell’imprenditore la certificazione richiesta.

In caso contrario l’imprenditore non può saldare il conto, altrimenti rischia sanzioni che vanno dai 5000 ai 20o mila euro, oltre alla responsabilità per le imposte e i contributi non versati. Questa legge è in vigore da un mese ma molti criticano l’operato del Fisco che rischia di paralizzare l’attività artigianale.

Auto nuova a Km 0 con RAT@WEB

 RAT@WEB offre un vantaggioso prodotto creditizio a chi si accinge a comprare un auto nuova a Km 0. Il credito personale in questione è destinato a tutti i privati che siano in grado di dimostrare un reddito da attività professionale.

Chiaramente non bisogna esagerare con le pretese automobilistiche ed accontentarsi di una macchina con un valore compreso tra 3 mila e 30 mila euro. Il piano di rimborso previsto dalla compagnia assicurativa varia dai 12 agli 84 mesi e riguarda Tan e Taeg è immediatamente percepibile la convenienza.

Il Tan previsto è del 7,10 per cento per gli importi fino a 20.000 euro e sale all’8,10 per gli importi superiori fino al limite previsto da RAT@WEB.

Un elemento di convenienza sta nel fatto che non sono previste spese per l’istruttoria della pratica, non ci sono spese mensili da sostenere e le spese annuali ammontano ad appena 1,81 euro. Il richiedente può anche scegliere di associare al prestito un’assicurazione.

In quel caso le spese assicurative facoltative sono del 3,30 per cento dell’importo erogato per rimborsi fino a 36 mesi, del 4 per cento per rimborsi fino a 48 mesi, del 4,10% per rimborsi fino a 72 mesi e del 4,50 per cento per rimborsi fino a 84 mesi.

Per inoltrare delle richieste è necessario presentare busta paga, dichiarazione dei redditi o cedolino pensioni a seconda che il richiedente sia un dipendente, un lavoratore autonomo o un pensionato.

I migliori tassi di novembre, per un confronto, li trovate qui!

I migliori tassi di novembre

 Come ogni mese, Il segugio, passa in rassegna tutte le proposte di prestiti personali calcolando l’ammontare della rata per un prestito standard, il Tan e il Taeg e offrendo un confronto chiaro per orientarsi verso il miglior prodotto in circolazione.

Le offerte del mese di dicembre sono state rilevate il 2 del mese. A realizzarle ci ha pensato l’Osservatorio di PrestitiOnline.it che ha sottolineato una sostanziale tendenza al ribasso per le migliori offerte del periodo, per i prestiti generalmente finalizzati all’acquisto di un’auto o alla ristrutturazione della casa.

Sono esclusi chiaramente dalla comparazione i prestiti di quote che possono essere erogate più comodamente sotto forma di mutui.

Finanziamenti acquisto auto nuova. Chi ha intenzione di acquistare un nuovo veicolo può contare su finanziamenti con un Tan medio del 7,10 per cento, in ribasso di 0,5 punti percentuali. In ribasso dello 0,20% anche il Taeg rispetto al mese precedente e in riferimento a tutti i piani d’ammortamento.

Finanziamenti ristrutturazione casa. I finanziamenti per la ristrutturazione delle casa prevedono tassi al ribasso con diminuzioni consistenti soprattutto per i piani d’ammortamento di lungo periodo da 96 a 120 mesi. Il Tan per questi prodotti è del 7,10 per cento, lo 0,35 in meno rispetto al mese scorso. Il Taeg proposto è del 7,34%, lo 0,37% in meno rispetto al mese precedente.

Chartis Casa protegge la tua abitazione

 Quando si compra una casa, in genere, la banca chiede all’aspirante mutuatario di sottoscrivere con l’istituto di credito le polizze obbligatorie incendio e scoppio legate all’abitazione. La compagnia Chartis, invece, punta a rendere più completa la copertura domestica.

La polizza “Chartis Casa” ha come obiettivo quello di tutelare il patrimonio dell’assicurato dalle perdite economiche che possono essere causate da danni imprevisti. Per esempio un terremoto, un cedimento strutturale del territorio o un altro evento imprevisto può causare un danno all’abitazione. In questi casi la polizza obbligatoria non copre tutte le spese.

Con la polizza Chartis Casa l’obiettivo è mettere al sicuro la casa anche dai danni provocati a terzi dai componenti del nucleo famigliare, dai collaboratori domestici e dagli animali domestici. Insomma, una copertura a 360 gradi.

La polizza Chartis Casa offre una copertura in caso di danni all’abitazione e al suo contenuto, è semplice, è personalizzabile sulla base delle esigenze di spesa del cliente e riassume sotto lo stesso cappello i principi delle polizze sparsi in tanti prodotti assicurativi.

Sette le sue caratteristiche principali, che possono essere lette sulla scheda informativa enunciata sul sito ufficiale della compagnia. Sicuramente molto interessante la possibilità di abbinare la Chartis Casa alla sottoscrizione di un Mutuo Immobiliare. 

Linear: la promozione 1+1

 I rincari delle assicurazioni, in questo momento di crisi, non sono di certo una buona notizia ma molte compagnie assicurative si stanno “armando” per offrire sconti ai clienti, nuovi e di vecchia data. Una consuetudine è quella di offrire sconti sulla seconda polizza.

Se avete già sottoscritto una polizza auto, facciamo un esempio, con una certa compagnia, potete avere uno sconto sulla seconda polizza, se decidete di assicurare con la stessa compagnia anche la moto.

Una proposta interessante, in questo senso, arriva da Linear che propone alle famiglie la soluzione 1+1. In generale con la polizza Linear si ottiene uno sconto sulla polizza della Responsabilità Civile al secondo contratto. Nel dettaglio esistono due tipi di sconti.

Lo sconto famiglia. Linear offre ai suoi clienti che assicurano anche la seconda auto di famiglia con la stessa compagnia, uno sconto del 4 per cento sulla Responsabilità Civile. Per usufruire della promozione è necessario che l’intestatario dell’assicurazione sia il cliente di Linear o una persona che appartiene al suo stesso nucleo famigliare. La promozione non è cumulabile.

Lo sconto Dueruote. E’ il secondo tipo di sconto di Linear e consiste i una riduzione del 5 o del 15 per cento sulla garanzia della Responsabilità civile se, dopo aver assicurato la macchina decidete di assicurare con la stessa compagnia anche un motociclo o un ciclomotore.

Scende l’EUR/USD: una spiegazione

 Quando il mercato è in movimento, il primo settore a subire l’impatto delle oscillazioni è sicuramente quello delle valute. Oggi il ForEX è influenzato dal rapporto tra la moneta unica del Vecchio Continente e il Dollaro americano.

La coppia EUR/USD dopo diversi mesi in cui si era tenuta all’interno del range 1375-2800, ha rotto al ribasso nelle scorse ore e questo dipende dall’incremento di valore della moneta americana. In questo andamento però, la rielezione di Obama c’entra poco, nel senso che ha avuto maggiore incidenza la dichiarazione pessimistica di Draghi sulla condizione della Germania.

Fatta questa premessa c’è da considerare che pesa molto sul ForEX e sulla coppia EUR/USD anche l’incertezza della Spagna nel chiedere aiuti all’Europa e la decisione di Atene di chiedere più soldi per la gestione del debito, da restituire in un lasso di tempo più ampio.

Junker si è dimostrato fiducioso verso Atene che fino a questo momento, con l’ennesimo varo del pacchetto di austerity, è riuscita ad assolvere agli impegni presi con il resto degli stati membri dell’UE.

Sul fronte americano, invece il dollaro è trainato dalle buone sensazioni sulla ripresa americana. Si ha molta paura del cosiddetto fiscal cliff ma gli analisti sono convinti che l’America ce la farà ad uscire dalla crisi.