Grecia e Fiscal Cliff pesano sulle borse europee

 I mercati azionari europei hanno aperto la settimana di contrattazioni con molta cautela. Tutti i titoli europei sono in rosso e anche nel resto del mondo la situazione non è certo migliore.

La causa di questo rallentamento sta in due fattori fondamentali, quelli di cui si parla molto spesso in questo giorni: da un lato la questione greca e le operazioni di salvataggio per il paese ellenico, dall’altra il Fiscal Cliff, il maggiore cruccio di Obama appena rieletto al suo secondo mandato.

La questione della Grecia ha creato una profonda spaccatura nella troika (BCE, UE e FMI) che inciderà sulle decisioni che verranno prese a riguardo dell’economia disastrata dalla crisi di questo paese. Le opinioni maggiormente discordanti sono quelle dell’Eurogruppo di Jean-Claude Juncker e quelle del Fondo Monetario Internazionale di Christine Lagarde.

Altro nodo cruciale per le contrattazioni finanziarie è quello del Fiscal Cliff. Barack Obama ha annunciato la sua intenzione di tassare maggiormente gli stipendi più alti, ma la restante parte del Congresso (i repubblicani) hanno osteggiato fin dall’inizio questa metodologia.

In questa settimana, che si è aperta con grosse difficoltà del mercato azionario mondiale, con indici sempre più bassi e uno scarso volume di contrattazioni, sono attese delle decisioni importanti che dovrebbero lasciare spazio ad una ripresa del mercato.

Eurozona salva grazie agli interventi della BCE

 Tutti i paesi della zona dell’euro hanno subito i contraccolpi della crisi, anche la Germania, paese in cui l’economia e sempre rimasta molto solida, inizia ad avere dei problemi.

Ma, secondo gli esperti, il peggio dovrebbe essere passato e, se si è riusciti a evitare le conseguenze peggiori, è stato solo grazie agli interventi mirati della Banca Centrale Europea la quale, anche se a volte ha dovuto prendere delle decisioni impopolari e spesso osteggiata nelle sue scelte, ha fatto in modo che la crisi mondiale distruggesse i mercati dell’Euro.

I mercati stanno registrando dei lievi miglioramenti, che possono essere attribuiti anche alla ripresa dell’economia americana, anche questa lenta e difficile, ma comunque importante, e, soprattutto, la ripresa della domanda da parte dei paesi e delle economie emergenti.

Ma i rischi ancora ci sono. Si tratta soprattutto di rischi legati alla bassa crescita economica, alla crisi del debito sovrano e alla debolezza attuale del sistema bancario, messa ancor più in difficoltà dalla sua frammentazione e dai nuovi titoli di reversibilità. Tra gli strumenti approntati dalla BCE l’Outright Monetary Transactions, ossia interventi mirati al ripristino dei meccanismi di trasmissione della politica monetaria per quanto riguarda i titoli di Stato.

Una medicina a volte amara, quella della BCE, a cui si aggiungono gli interventi per la riforma strutturale necessari nei paesi che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi, ma che, lentamente, sta dando i suoi risultati.

 

 

Lombardia: si cerca di evitare gli errori

 In queste ultime settimane, la Direzione provinciale I di Milano ha inviato agli intermediari abilitati alla compilazione e trasmissione delle dichiarazioni dei redditi, una lettera esortandoli a non commettere più gli stessi errori.

In pratica relativamente alle dichiarazioni del 2010, la Direzione provinciale I di Milano, ha dovuto prendere atto che c’è un rapporto molto alto tra le comunicazioni di irregolarità e le dichiarazioni trasmesse.  Adesso è necessario evitare che si commettano nuovi errori.

Per farlo è importante avviare una stagione di dialogo e collaborazione che si traduce in un vantaggio reale per i contribuenti che non si trovano a dover pagare lo scotto di una dichiarazione dei redditi compilata in modo sbagliato.

L’esigenza è nata dall’analisi delle dichiarazioni trasmesse per il 2010 dagli intermediari lombardi. I dati parlano chiaro:  ci sono state più di 544 mila comunicazioni di irregolarità su 4,4 milioni di dichiarazioni inviate. Se si considera che gli intermediari sono 10.227 vuol dire che l’incidenza dell’errore è del 12 per cento.

Sono stati individuati da questo studio anche 2.567 intermediari per cui più di un quarto delle dichiarazioni ha ricevuto una comunicazione di irregolarità. Tra questi intermediari l’incidenza dell’errore è al 33 per cento visto che si parla di 516 mila dichiarazioni trasmesse e 171 mila comunicazioni di irregolarità.

Il recupero dei benefici illegittimi sulla prima casa

 Chi compra una “prima casa” ha diritto al pagamento di un’imposta agevolata a patto che si tratti dell’acquisto di una casa “normale” e non di un edificio di lusso. In passato però anche l’acquisto di case di lusso aveva beneficiato dell’imposta agevolata in modo illegittimo. L’Erario è pronto al recupero.

Se si acquista una prima casa “normale” si ha diritto a pagare un’aliquota al 4 per cento ma se si compra un’abitazione di lusso, l’imposta da corrispondere sale al 20 per cento.

L’ufficio delle Entrate, a questo punto, deve emettere l’avviso di liquidazione della maggiore imposta. Questo è stato stabilito da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 18378 del 26 ottobre.

Per inviare l’avviso di liquidazione è preliminare l’accertamento della caratteristica “di lusso” dell’immobile, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 2 agosto del 1969. La revoca delle agevolazioni sulla prima casa, secondo alcuni contribuenti che avevano ricevuto l’avviso della maggiore imposta da corrispondere, doveva essere commutata ai venditori, responsabili verso l’amministrazione finanziaria.

La Commissione tributaria provinciale, invece ha rigettato il ricorso e in Appello è stata confermata questa linea interpretativa. L’Erario, dunque, constato il pagamento scorretto dell’aliquota provvede al recupero dell’Iva non versata, maggiorata di una sanzione del 30% sulla differenza d’imposta dovuta per l’immobile “di lusso”.

Carta Mya, la personalizzazione è di casa

 Carta Mya è un altro prodotto assicurativo del gruppo Agos Ducato di cui abbiamo già visto la Cartaattiva. Il bello di questa carta è che è “tua” in tutti i sensi, partendo proprio dal design.

Con la Carta Mya, infatti, il richiedente può scegliere il design della carta, personalizzandola con l’immagine preferita e può definire la tipologia del prodotto, a saldo o rateale. Anche in questo caso la richiesta s’inoltra online, poi la concessionaria farà le verifiche per valutare l’idoneità del richiedente rispetto alla richiesta fatta.

Per inoltrare la richiesta si può scegliere una foto sul proprio desktop oppure attingere alla banca dati fotografica dell’azienda, quindi inserire lo scatto nella carta e inoltrare la richiesta. La comodità di tal prodotto sta nella possibilità d’uso: si può impiegare in tutto il mondo ed è uno strumento sicuro anche per gli acquisti in rete.

La modalità di rimborso del credito può essere rateale, quindi l’importo pagato sarà addebitato un po’ per volta, oppure può essere a saldo, in questo caso si paga tutto in un’unica soluzione senza interessi.

Questa particolare offerta è riservata alle richieste effettuate entro il 31 dicembre del 2012. Il Taeg per i rimborsi rateali, al momento, è fissato al 17,77 per cento ma per tutti i dettagli si consiglia di consultare il sito Agos Ducato.

Cartaattiva di Agos Ducato

 Nella maggior parte dei casi, la consuetudine bancaria, vuole che il rilascio della carta di credito sia vincolato alla verifica della capacità di spesa e del reddito del richiedente. La banca, infatti, concede che siano pagate delle spese “in differita”, ma vuole essere sicura di trovare sempre un po’ di contante cui attingere.

La carta di credito è un prodotto finanziario che in tempi di crisi ha vissuto una nuova primavera. I prodotti in circolazione si sono moltiplicati ed oggi vogliamo presentarvi la soluzione di Agos Ducato: Cartaattiva.

Cartaattiva è una carta di credito istituzionale rilasciata dalla concessionaria Agos Ducato che cosente di avere sempre un po’ di soldi da parte da spendere. Si richiede tramite internet e poi si ritira nelle filiali Agos Ducato più vicine.

Tra i vantaggi annunciati di questo prodotto c’è sicuramente il riaccredito di 3o euro che vanno a ridurre il primo saldo del mese, nel caso in cui le spese sostenute con la Cartaattiva superino i 150 euro sul circuito Visa nei primi 30 giorni dall’attivazione del prodotto.

Cartaattiva è comoda per pagare le spese in un ristorante, per sostenere i costi della vita quotidiana ma anche per comprare un computer nuovo o per regalarsi un viaggio.

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito ufficiale Agos Ducato.

Se hai torto ti serve Dialogo

 Dialogo Assicurazioni è la compagnia assicurativa online del Gruppo Fondiaria SAI e in virtù di questa esperienza maturata nel settore offre prodotti competitivi e un sistema di business innovativo.

Di certo è innovativa la nuova proposta RC Auto Easy Driver che garantisce una copertura assicurativa anche quando l’incidentato ha torto nel sinistro.

L’RC Auto, per legge, deve offrire un risarcimento dei danni che l’auto di proprietà causa agli altri. Si può anche scegliere una quota di responsabilità civile coperta, calibrando il massimale in base al proprio reddito.  La garanzia Easy Driver promette un rimborso fino a 3000 euro per i danni subiti dalla propria auto, a seguito di un incidente con un altro veicolo necessariamente identificano, anche nel caso in cui l’assicurato con Dialogo abbia torto.

Con Easy Driver, inoltre si può integrare l’assicurazione per i danni esclusi dalla responsabilità civile “classica”. Nella determinazione del premio, la tariffa della garanzia Easy Driver, fino alla fine di questo mese, quindi fino al 30 novembre, tiene conto anche del fattore sesso, come indicato nel regolamento Isvap n. 30 del 12 maggio 2009.

Dialogo Assicurazioni offre una vasta gamma di coperture con l’opzione Assistenza Plus per chi 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno vuole poter contare su meccanici di fiducia, pronto intervento, recupero della macchina e trasferimento sanitario.

Navigare sicuri con GENmar

 I sinistri che interessano auto e moto sono sicuramente di maggiore impatto a livello informativo ma non bisogna trascurare gli altri mezzi di trasporto, per esempio le imbarcazioni che sono sì degli strumenti di lavoro, ma sono anche un hobby.

Non trascura il settore che abbiamo appena descritto il gruppo Generali che offre a chi vuol navigare bene e in sicurezza una protezione completa per l’imbarcazione.

GENmar, questo il ramo di Generali che si occupa dei naviganti, propone un’assicurazione che è sia di Responsabilità Civile, obbligatoria per chiunque possegga un’imbarcazione a motore, sia a copertura dei danni all’imbarcazione e all’equipaggio.

Sottoscrivere un’assicurazione GENmar vuol dire anche assicurarsi un servizio d’assistenza rapido ed efficace, ma soprattutto vuol dire avere sempre sotto controllo la propria polizza definendo i moduli del prodotto più adatti alle proprie esigenze.

C’è infatti chi naviga soltanto nel tempo libero e chi invece usa l’imbarcazione come strumento di lavoro. Tre i tipi di polizze:

  • GRECALE è la garanzia minima per chi intende mettersi al riparo dagli eventi più gravi quali la perdita dell’imbarcazione;
  • LIBECCIO è la garanzia ridotta per chi vuole tutelarsi da eventi quali incendio, esplosione, scoppio, fulmine, oppure furto, rapina e pirateria;
  • MAESTRALE è la copertura completa che va ad aggiungere alle precedenti anche una copertura ai danni parziali.

Prezzi in calo per le commodities agricole

 La produzione agricola, per quanto si possano fare stime dettagliate, dipende in gran parte dalle condizioni meteo e se la siccità di fine estate aveva indotto gli analisti a fare stime pessimistiche sul raccolto, le piogge autunnali hanno invertito l’overview.

Il Dipartimento USA dell’Agricoltura, alla fine della scorsa settimana di contrattazioni, ha sorpreso un po’ tutti gli investitori che si sono concentrati sul mercato delle commodities agricole, con delle previsioni che sono andate oltre le attese.

L’effetto iniziale è stato un sell-off sui futures trattati dal Chicago Board of Trade. Nel dettaglio si è registrato un calo del 2 per cento dei contratti a termine sui semi di soia che sono scesi ai livelli minimi registrati dalla fine di giugno.

I futures sul frumento hanno fatto registrare perdite altrettanto consistenti mentre si parla di flessione anche se marginale per i futures sul mais. Questa situazione è stata scatenata dai dati sulla produzione che sono stati migliori delle attese.

Maggiori scorte, però, vuol dire anche calo dei prezzi. Un mese fa ci si aspettava di fare i conti con una produzione molto più risicata. Basta pensare ai dati sulla soia: fino all’ultimo comunicato non ci si aspettava assolutamente un incremento del 4 per cento sui raccolti americani di questo prodotto.

Il mercato delle conifere

 L’Organizzazione europea delle segherie e l’European Timber Trade Federation hanno da poco concluso un appuntamento molto importante, l’International Softwood Conference tenutasi a Stoccolma. Ne è emerso un miglioramento delle condizioni del mercato delle conifere in Nord America e un peggioramento della situazione europea.

La produzione di segati di conifere, all’interno dei paesi dell’Organizzazione europea delle segherie è stato valutato in calo del 5,3% alla fine dell’anno in corso e per il 2013 la stima è di un calo dell’1 per cento della produzione.

Questa situazione è diametralmente opposta a quanto sta succedendo in America, soprattutto nel mercato settentrionale del paese dove i segati di conifere fanno registrare un 7,2% di aumenti per il 2012 e si prevede una chiusura in positivo, del +2,2 per cento anche per il prossimo anno.

Si passerà dunque da 88,9 milioni di metri cubi di segati di conifere prodotti nel Nord America a ben 90,8 milioni di metri cubi.

Al di là della produzione occorre valutare anche il consumo di questi prodotti e la situazione risulta però speculare: a fronte di un aumento dei consumi di segati di conifere del 6,6% in Nord America, si deve prendere atto di una riduzione dei consumi del 3,4 per cento nell’area dell’Organizzazione europea delle conifere e nei Paesi europei Isc.