Inps: confermati sgravi fiscali per apprendistato

 L’Inps, con la circolare 128/2012, ha confermato la possibilità di accesso ad agevolazioni contributive del 100% per le aziende che dal 2012 al 2016, assumeranno degli apprendisti. Potranno avere accesso a questa agevolazione, però, solo le imprese che hanno meno di nove addetti.

La circolare integra la legge n. 183 del 12 novembre 2011, legge che ha il preciso intento di rilanciare l’apprendistato come forma contrattuale più adeguata all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Lo sgravio previsto riguarda la totalità dei contributi che l’azienda dovrebbe versare per l’apprendista e ha la durata di tre anni. Al termine dei primi tre anni di svolgimento del contratto le aziende inizieranno a pagare i contributi Inps con l’aliquota del 10%, quella già prevista per questa tipologia di contratto.

Nella circolare si precisa che le aziende che vogliono accedere a questa agevolazione devono presentare una dichiarazione sugli aiuti «de minimis» (dpr n. 445/2000), certificazione nella quale si dichiarano, cioè, eventuali incentivi «de minimis» eventualmente già fruiti.

Si ha diritto all’agevolazione nel momento in cui l’Inps attribuisce all’azienda il codice «4R», attraverso il quale si potrà accedere a sgravi che riguardano il periodo precedente (a decorrere dal 1° gennaio 2012) nel caso siano stati stipulati contratti di apprendistato.

Secondo molti degli esperti del settore le agevolazioni contributive potrebbero essere il volano per il rilancio del mercato del lavoro giovanile.

BOT, i prossimi appuntamenti

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito un calendario per le emissioni dei Buoni Ordinari del Tesoro, i BOT, per l’anno 2012, già alla fine del dicembre 2011, specificando che il titolo trimestrale sarebbe stato offerto soltanto se fossero emerse delle specifiche esigenze di cassa.

Nel caso in cui siano messi all’asta dei BOT trimestrali, l’asta si svolgerà in concomitanza di quella per i titoli annuali, secondo le procedure definite dal mercato. Il Ministero si era riservato anche di offrire all’asta dei BOT flessibili, integrando il calendario.

A novembre, dunque, ci sono due aste, a metà e a fine mese. Alla metà del mese saranno all’asta i titoli annuali. La comunicazione al mercato sarà data l’8 novembre, la presentazione delle domande dovrà esser fatta entro il 13 novembre. Entro il 15 novembre sarà pubblicato il regolamento e poi la scadenza dei BOT sarà quella del 14 novembre 2013.

Alla fine del mese, invece, il 23 novembre, ci sarà l’asta dei titoli semestrali. La comunicazione al mercato ci sarà il 23 novembre, la presentazione delle domande sarà fatta dal 28 novembre. Il 30 novembre sarà pubblicato il regolamento e i BOT venduti all’asta scadranno il 31 maggio 2013.

Per conoscere anche le scadenze di dicembre 2012, si può prendere visione del calendario pubblicato sul sito del Mef dove è presente anche un link per approfondire la conoscenza dei BOT. Entrambi i collegamenti fanno riferimento ad un documento pdf.

L’ammodernamento dei Centri d’Accoglienza

 La Regione Veneto, nell’elenco dei bandi in scadenza, presenta un’iniziativa  molto interessante per le imprese che si occupano della gestione delle Case rifugio e dei Centri d’Accoglienza. Il bando, che nello specifico riguarda i progetti d’ammodernamento delle strutture citate, è stato pubblicato online soltanto il 12 ottobre 2012.

La scadenza prevista per l’invio delle domande è fissa al 12 novembre. C’è ancora pochissimo tempo a disposizione per consultare la modulistica di riferimento, studiare i requisiti per l’accesso al bando ed inoltrare la domanda.

Sul sito della Regione Veneto sono presenti tutte le informazioni generali. La struttura di riferimento è la Direzione Relazioni Internazionali e i documenti sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione, n. 84 del 12 ottobre 2012. L’ente appaltante può essere contatto via e-mail all’indirizzo [email protected]

Il titolo completo del documento racchiude i destinatari del bando, che sono i Comuni Veneti, e la tipologia d’interventi finanziati: “Progetti per l’ammodernamento e la gestione di strutture adibite a CENTRI DI ACCOGLIENZA/CASE RIFUGIO destinate ad ospitare donne, sole o con figli minori, vittime di violenza domestica.
Anno 2012.

I progetti, quindi devono essere finalizzati all’ammodernamento delle strutture che ospitano donne sole o con figli, che sono state vittime di violenze, persecuzione o maltrattamenti. Il riferimento normativo è l’articolo 30 della Legge Regionale n. 11 del 2010.

Mutui: l’effetto stringente della crisi

 Per effetto della crisi sono sempre di più gli istituti di credito che chiedono garanzie supplementari agli aspiranti mutuatari prima della concessione del credito. A dirlo è una ricerca condotta dall’Adnkronos che ha provato a spiegare qualche effetto diretto della crisi di liquidità europea ed italiana.

Secondo Adnkronos, il 70 per cento delle richieste di mutuo inserite nel nostro sistema bancario rischia di non superare la fase istruttoria. In genere parliamo di richieste tipo di 100.000 euro effettuate da un dipendente con busta paga di 2.200 euro netti al mese che intende rimborsare il credito ottenuto in 30 anni.

Oggi, purtroppo, i criteri di credito definiti dalle banche sono sempre più stringenti e poi la situazione economica e lavorativa nel nostro paese è peggiorata molto. Alle difficoltà di accendere un mutuo occorre poi aggiungere un allungamento nei tempi di stipula ed erogazione del mutuo. Le banche, infatti, chiedono informazioni supplementari, documenti con parametri di valutazione mai univoci.

Il fatto che non si riesca ad andare oltre la fase istruttoria dipende molto dalla relazione che esiste tra importo richiesto alla banca, reddito documentato del richiedente e valore dell’immobile offerto in garanzia del mutuo. La percentuale da ottenere dall’incrocio dei dati (ovvero in che percentuale il mutuo deve incidere sul reddito), varia da banca a banca.

Crea lavoro della Regione Veneto

 La Regione Veneto offre l’opportunità ai giovani veneti di trovare spazio e riconoscimenti sul territorio attraverso la creazione di programmi particolari che intervengano a sostegno della creatività dei giovani e li aiutino a trasformarsi in imprenditori di successo.

Il bando Crea lavoro della Regione Veneto è rivolto ai giovani tra 15 e 35 anni che siano cittadini italiani e risiedano in Veneto da almeno 5 anni e posseggano questi requisiti alla data di scadenza del bando che è il 23 dicembre prossimo.

I partecipanti al bando devono godere di diritti civili e politici e non aver riportato condanne penali, non devono inoltre essere titolari di un impresa o avere quote e partecipazioni in società superiori al 10 per cento.

Il bando, dopo aver selezionato le migliori idee imprenditoriali, si propone di completare lo studio di fattibilità dell’idea permettendo ai giovani di creare una nuova impresa o di arricchire con il proprio know how imprese già attive nel settore economico di riferimento.

Il terzo passo, indipendentemente dalla soluzione scelta è quello di sviluppare il progetto in un arco temporale di due anni, periodo considerato necessario per testare la tenuta dell’idea sul medio periodo. La Regione in questo periodo affianca il sistema impresa attivato.

Ogni progetto può essere finanziato con un importo pari a 50.000 euro e deve essere cofinanziato almeno al 10 per cento del finanziamento richiesto.

Il bollettino delle entrate tributarie

 A dicembre, tutti gli italiani che possiedono una o più case, sono chiamati a pagare l’imposta municipale per il possesso dell’immobile, l’IMU. Al di là della scadenza di pagamento, apprendiamo che proprio grazie all’Imu le entrate tributarie del nostro paese hanno subito un incremento.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è stato pubblicato il bollettino sulle entrate tributarie nel periodo tra gennaio e settembre 2012 e si è notata una crescita complessiva degli introiti pari al 3,8 per cento che equivalgono ad entrate pari a 292.526 milioni di euro.

Questo incremento delle entrate tributarie può essere portato fino al +4,2 per cento se si considera anche l’imposta sostitutiva sul leasing di aprile 2012. Il gettito fiscale, infatti è cresciuto soprattutto dopo le misure correttive varate dal governo nella seconda metà del 2011.

All’incremento degli introiti vanno aggiunti anche il contributo dell’acconto Imu e dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi ed altri redditi di capitale, sull’imposta di bollo e sul quella di fabbricazione sugli oli minerali.

Nel dettaglio, sul fronte delle imposte dirette si assiste ad un saldo negativo dell’Ire che si ferma al -0,4 per cento e sembra legato alle minori ritenute dei lavoratori autonomi. In aumento del 3,2 per cento le imposte indirette, mentre ha un saldo negativo dell’1,4 per cento l’Iva. Perdono quota anche i giochi.

Scadenziario: il 15 novembre

 Il mese di novembre è un mese molto importante per il fisco italiano perché concentra e riassume numerose scadenze importanti per tante tipologie di contribuenti. Abbiamo visto insieme quali sono le scadenze più vicine: il 9, il 10 e il 12 novembre.

Oggi consideriamo le scadenze definite dall’Erario, in programma per il 15 novembre.

Al primo posto ci sono gli enti e gli organismi pubblici e le Amministrazioni centrali dello Stato – individuate da due D.M. del 2007 e del 2008 – tenuti al versamento unitario di imposte e contributi. Questi soggetti sono chiamati a regolarizzare i versamenti delle imposte e delle ritenute non ancora effettuati, sfruttando il modello D24 EP. I tributi sottoposti a ravvedimento sono Irpef, Irpeg, Ires, Irap, Iva e Ritenute fiscali.

I soggetti Ires hanno tempo fino al 15 novembre per comunicare le minusvalenze superiori ai 50 mila euro, in carta libera, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione regionale competente in relazione al domicilio fiscale.

I soggetti Iva, invece, entro la stessa data dei precedenti devono emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati e spediti il mese precedente risultati dal documento di trasporto. Sempre sul fronte Iva, i soggetti dediti all’attività di commercio al minuto e assimilati devono registrare le operazioni per le quali è stato rilasciato scontrino o ricevuta.

Casomai, la polizza vita di Genertellife

 Facile, conveniente ed affidabile: sono queste le caratteristiche della polizza vita Casomai di GenertelLife. Di seguito le principali informazioni sul prodotto e il link diretto per effettuare una simulazione del premio.

La polizza Casomai è uno strumento per tutelare la serenità economica dei propri cari nel caso di decesso di invalidità del richiedente. Il testo di presentazione lascia immaginare che si tratti di una soluzione pensata per i genitori che si preoccupano dell’avvenire dei propri figli.

Il percorso di sottoscrizione della polizza Casomai, passa dall’indicazione di tre scelte: l’indicazione del capitale assicurato che è personalizzabile ma non può superare 1.500.000 di euro; la durata dell’assicurazione, da 2 a 25 anni; il destinatario della polizza, cioè la persona che in caso di evento negativo, riceve il capitale assicurato.

Casomai è una polizza facile perché consente di fare un preventivo in pochi minuti e senza l’ausilio di alcun intermediario tramite internet, oppure con l’assistenza telefonica in pochi passaggi. I versamenti della polizza possono essere gestiti online, tramite bonifico bancario o tramite carta di credito.

La convenienza sta nel poter assicurare capitali anche ingenti, ad esempio 100.000 euro, pagando premi bassissimi di 10 euro al mese.

L’affidabilità del prodotto, infine, risiede nelle caratteristiche del capitale che è impignorabile, insequestrabile ed esente dalla tassa di successione. A questo link è possibile effettuare una simulazione del premio.

ll prestito Arancio

 ING Direct offre ai suoi clienti non solo prodotti finanziari, dalla sottoscrizione del conto corrente zero spese, all’erogazione di carta bancomat e carta di credito, ma consente ai clienti e potenziali tali di chiedere anche un prestito.

Il prestito offerto da ING Direct è erogato da Agos Ducato ma si tratta di un prodotto personalizzato per i clienti “arancio”. La grande novità di questo prodotto è che non deve essere collegato ad una destinazione, quindi non esiste un vincolo all’uso dei soldi ricevuti.

Gli elementi caratterizzanti del prestito in questione sono tre: l’importo e il piano di rimborso, la possibilità di effettuare modifiche, la trasparenza. Le condizioni offerte sono molto chiare e non ci sono le famose clausole nascoste. E’ possibile richiedere da 1500 a 30000 euro da rimborsare in un periodo che varia dai 12 agli 84 mesi. In più, durante tutto il periodo è possibile effettuare soltanto tre variazioni dell’importo o della rata, saltandone o posticipandone qualcuna.

Per richiedere un prestito è necessario contattare direttamente il servizio clienti di ING Direct, oppure recarsi in una delle filiali disponibili nel nostro paese. C’è da tener presente che chi ha un Conto Corrente Arancio ed addebita le rate del prestito sul suo conto, può ottenere una riduzione del TAN dello 0,30%.

Telefonica svaluta la quota di Telecom

Si riduce il valore delle sinergie Telecom, per effetto di una svalutazione operata da Telefonica. Ora Telecom vale 542 milioni , che al netto delle tasse diventano 379 milioni. Per la cronaca, Telefonica possiede una partecipazione del 46,2% in Telco, la holding che controlla Telecom Italia.
Nel 2011 i milioni di svalutazione erano 505. Quest’anno, nel trimestre gennaio – marzo eranoo 337.
I risultati comunicati dalla compagnia spagnola, dunque, non sono confortanti. Da gennaio a settembre Telecom è in calo.
Telefonica chiude il terzo trimestre del 2012 con un utile netto di 1,38 miliardi, recuperando i 429 milioni di euro spesi nel 2011 per ristrutturare l’intera azienda.  In Telefonica si pensava fosse positivo per 1,4 miliardi.
C’è da dire, dunque, che nel periodo che va da gennaio a settembre l’utile netto è stato pari a 3,455 miliardi, al punto da far registrare un rialzo del 26,4% sui primi nove mesi dello scorso anno.
Leggera flessione: Dai ricavi di quest’anno da parte di Telefonica, dunque, si evince una  flessione minima: si tratta dello 0,3% a 46,5 miliardi nel periodo gennaio-settembre e dell’1,6% nel trimestre.
Occorre evidenziare anche un altro aspetto. Quest’anno è accaduto per la prima volta che il fatturato realizzato in America Latina supera quello in Europa. Un segnale da tenere sicuramente in considerazione per il futuro e per ottimizzare i bilanci.