Ottobre: più cassa integrazione, meno domande di disoccupazione

 La richiesta di ore di ore di cassa integrazione hanno nuovamente subito un netto rialzo per il mese di ottobre, dopo il lieve calo che si era registrato nel mese precedente.

I dati pubblicati dall’Inps non lasciano dubbi: nel mese appena concluso si è registrato un aumento del 19,3% della richiesta di ore di cassa integrazione rispetto a settembre (le ore richieste sono state ben 103 milioni), dato che si fa ancora più allarmante se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, confronto dal quale emerge un +20,6%.

L’Inps stima che entro la fine di questo anno le richieste potrebbero arrivare a superare il miliardo di ore, dal momento che già nei primi 10 mesi del 2012 le richieste sono arrivate a 895 milioni di ore, e il trend occupazionale e produttivo del nostro paese non è in crescita.

Ma, sempre secondo quanto emerge dai dati Inps, le domande di disoccupazione sono diminuite di circa 3,5 percentuali rispetto a settembre del 2011 (108.080 domande del settembre 2011 contro le 104.291 di questo anno). Anche i sussidi di mobilità hanno registrato una certa diminuzione: dalle 9.717 richieste presentate a settembre 2011 alle 9.152 di settembre 2012 (-5,8%).

Nel complesso però, per quanto riguarda disoccupazione e mobilità, i primi 9 mesi del 2012 hanno fatto registrare un peggioramento generalizzato della situazione del mercato del lavoro, con +2,0% di domande di disoccupazione e +4,5% di quelle di mobilità.

Il mercato immobiliare capitolino

 Il mercato immobiliare, anche in una delle città più ambite d’Italia, Roma, ha subito una battuta d’arresto. Nel secondo trimestre dell’anno, spiega l’Agenzia del territorio, c’è stata una contrazione delle domande di mutuo.

Nella Città Eterna, per quanto bella e affascinante, non ci si può più vivere. Sembra che dicano questo i numeri tirati fuori dall’Agenzia del Territorio che ha notato una decrescita delle compravendite immobiliari a Roma nel secondo trimestre dell’anno.

Il calo è stato considerevole, pari al 19,6 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma rispetto alla media nazionale, dove il calo è stato del 26,2% siamo ancora a buon punto. Questa situazione fa ben sperare chi è alla ricerca di un’occasione.

Gli analisti di CorrierEconomia, infatti, spiegano che rispetto al 2007 c’è stata una riduzione del 5,6 per cento dei prezzi delle case, a fronte di un aumento del 4,6 per cento del potere d’acquisto degli aspiranti proprietario. Non è considerata in questa valuzione, l’incedenza dell’inflazione.

L’Osservatorio di Mutuionline si è concentrato molto sulla situazione romana illustrando le zone più costose della Capitale. Si va dal quartiere prossimo a Piazza di Spagna dove le case costano circa 9900 euro al metro quadro. Le case, costano meno nei quartieri come l‘Eur o Prati e scendono ulteriormente se si arriva fino a Montesacro.

I migliori mutui di novembre

 Mutuionline, a novembre, offre una ricognizione dei migliori mutui del mese, offrendo una panoramica sui tassi fissi e sui tassi variabili che più interessano gli aspiranti mutuatari.

I migliori mutui a tasso fisso del mese di novembre, sostanzialmente, non sono diversi da quelli di ottobre. In questo ambito le variazioni sono state davvero poche: l’indice sintetico di costo dei tassi fissi oscilla tra il 4,86 e il 5,49 per cento. Alcuni prodotti, come quello a 20 e 25 anni, presentano tassi finiti invariati.

Per quanto riguarda i prodotti a tasso variabile, invece, le migliori offerte di mutuo enucleate da Mutuionline, dimostrano che i tassi sono ancora in discesa e si registrano dei ribassi dello 0,03 per cento sui prodotti con piano d’ammortamento compreso tra 10 e 30 anni. Più contenute le contrazioni dell’Isc per i prodotti di durata più lunga, per esempio 35 e 40 anni (-0,02%).

In termini assoluti, il miglior mutuo a tasso fisso è quello che può essere rimborsato in 10 anni perchè presenta un indice sintetico di costo pari al 4,86 per cento. Mentre per i tassi variabili, ci sono due prodotti molto competitivi, quello a 30 e quello a 40 anni che presentano un tasso d’ingresso del 3,16 per cento.

Le simulazioni sono effettuate considerando un aspirante mutuatario di 35 anni, residente a Milano che chieda un prestito di 100 mila euro per l’acquisto di una casa che ne vale 200 mila.

Sindacati minacciano ricorsi per le decisioni della Fiat a Pomigliano

 Ha parlato prima Susanna Camusso, ospite da Fabio Fazio, della decisione presa dal Lingotto di licenziare 19 operai della Fiat di Pomigliano per far rientrare i lavoratori iscritti alla Fiom precedentemente tagliati.

Dopo di lei sono Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri a chiedere che l’apertura di un tavolo di discussione per rivedere la direzione della strada che la Fiat di Pomigliano ha intrapreso per rispettare la sentenza della corte di roma.

“In apertura dell’incontro, abbiamo formulato la nostra contrarietà sulla decisione dell’azienda di mettere in mobilità 19 operai a Pomigliano, per rispettare la sentenza del tribunale di Roma. Per noi è una decisione profondamente sbagliata, anche alla luce degli accordi che abbiamo preso nel luglio 2011 con l’azienda, che prevedono la riassunzione di tutti gli operai entro luglio 2013” ha sottolineato Ferdinando Uliano, responsabile auto della Fim, a Torino.

Dello stesso avviso anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che ha minacciato di fare ricorso se la Fiat non ritirerà i licenziamenti messi in atto. Secondo il segretario, infatti:

 Le sentenze si rispettano e non si discutono. O l’azienda ci rassicura o faremo ricorso anche noi.

Puntando il dito soprattutto sulle istituzioni che dovrebbero fare un’opera di mediazione più produttiva e proficua per i lavoratori e per le aziende.

 

Comprare casa a Roma: si può?

 Mutuionline ha pubblicato i dati dell’Agenzia del territorio e le analisi di CorrierEconomia relativi al mercato immobiliare capitolino. Le considerazioni iniziali sono due: le compravendite sono diminuite; sono calati anche i prezzi delle case.

Il che vuol dire che chi è in cerca di un’occasione d’acquisto può beneficiare di questo periodo. Sempre considerando che da un quartiere all’altro di Roma ci possono essere moltissime differenze.

La simulazione proposta è relativa ad un impiegato di 35 anni che risieda a Roma e voglia acquistare casa (un bilocale di 50 metri quadri) accendendo un mutuo pari al 70 per cento del valore dell’immobile.

Per una casa come quella descritta, si può pagare fino a 495 mila euro se la collocazione è prossima a Piazza di Spagna dove i prezzi al metro quadro sono vicini ai 10 mila euro.

Se invece ci si sposta all’Eur, i prezzi delle case al metro quadro scendono considerevolmente e si avvicinano a 5800 euro, per cui un bilocale può costare circa 290 mila euro. Ancora più bassi i prezzi al metro quadro in zona Prati-Mazzini, circa 5500 euro.

Nella ricognizione di Mutuionline le zone di Roma meno costose sono Piramide, dove si possono comprare bilocali pagandoli circa 4600 euro al metro quadro, o ancora meglio Montesacro dove le case costano circa 1800 euro al metro quadro.

Polemiche ancora accese tra Marina Berlusconi e De Benedetti

 Domenica sera alla trasmissione Che Tempo Che Fa, l’ingegner Carlo de Benedetti ha ribadito le sue posizioni per quanto riguarda il caso del Lodo Mondadori, accusando di nuovo e apertamente Silvio Berlusconi di corruzione.

De Benedetti ha definito la vicenda che lo ha visto coinvolto in prima linea insieme a Silvio Berlusconi per il possesso della Arnoldo Mondadori Editore come «la corruzione del millennio» e attribuisce il successo giudiziario del Cavaliere solo ad una difesa basata sulla corruzione dei giudizi preposti ad decidere sulla vicenda.

A parlare, dopo questa ennesima e dura accusa di De Benedetti, è la Marina Berlusconi, figlia del Cavaliere e attuale presidente di Fininvest, la quale ribadisce che non si sono mai verificati episodi di corruzione nei confronti di nessun giudice, come già visto nei precedenti dibattimenti (risalenti al 2001) in cui Silvio Berlusconi fu prosciolto, con formula piena, da ogni accusa a suo carico.

Ma marina Berlusconi si spinge oltre e chiede, in sostanza, all’ingegnere di accontentarsi di quello che ha già ottenuto (due sentenze grazie alle quali De Benedetti ha ottenuto 564 milioni di euro) e di sperare che la giustizia continui ad essere miope come in precedenza. Anche se, la presidente del Gruppo Fininvest, è fiduciosa nella sentenza della Corte di Cassazione, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, che metterà fine alla vicenda.

Attendiamo ora – ha detto Marina Berlusconi – con estrema fiducia che la Cassazione ci renda finalmente giustizia, perché non vi fu alcun danno e neppure un euro da parte nostra è dovuto.

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Governo ripristina fondi a favore dei malati di Sla

 Il Governo pensa all’eliminazione delle franchigie sulle detrazioni e sulle deduzioni fiscali per mutui, istruzione e spese sanitarie. Le novità non finiscono qui: probabilmente tetto massimo e soglia minima resteranno soltanto come voci a minor impatto sociale, al pari quelle veterinarie.

Ad affermarlo è il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli, fiducioso:

«Volevo rassicurare, non c’è né una dimenticanza né un’assenza di risorse».

Inoltre verranno ripristinati i fondi a favore dei malati di Sla, Sclerosi laterale amiotrofica. La cifra messa a disposizione si aggira intorno ai 900 milioni di euro.

Il Governo ha inoltre confermato di voler rinunciare alla riduzione delle aliquote Irpef e che il blocco dell’Iva non salirà all’11%. Ad oggi, dunque, la legge di Stabilità procede mutando le sue forme ancora prima di essere messa ai voti della commissione Bilancio della Camera.

Bilancio che per ora è arrivato in maniera parziale durante la giornata di ieri, in merito alle entrate tributarie: Sino ad oggi, nei primi nove mesi dell’anno queste ammontano a 292.526 milioni di euro. Si registra pertanto un aumento del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Procede anche la lotta all’evasione fiscale. L’incasso di questo segmento sale del 6,5%. Male, invece, l’incasso dei giochi, che scende di 8,3 punti.

 

 

La Borsa trema e attende esito delle presidenziali Usa

 Sono giorni cruciali per l’economia. È sempre così quando un presidente degli Stati Uniti sta per essere eletto, poiché dal Paese a stelle e strisce dipendono in parte le sorti e le trame economiche di molte zone del mondo. Ivi compresa l’Europa. Il vecchio continente è alla finestra, in attesa di conoscere l’esito delle Elezioni Presidenziali Usa. Chi la spunterà tra Obama e Romney? Rimangono poco meno di 24 ore prima di saperlo.

Nel frattempo i mercati europei sono in bilico. Le principali piazze di affari sono concentrate sulla sfida tra i due candidati e il “nervosismo” delle azioni si fa sentire. In Grecia la tensione è a mille. Il pacchetto dei tagli al bilancio che Samaras ha inviato sotto forma di proposta all’UE è prossimo all’approvazione.

In mattinata, molte delle borse che hanno aperto in deficit la giornata stanno continuando a perdere. Il trend negativo ha colpito Londra, che a metà mattina sta cedendo lo 0,65%, Parigi, meno 0,8%, e Milano (che ha ceduto lo 0,7%, complice la situazione bancaria). Le perdite più gravi, però, si attestano a Madrid, dove la Borsa spagnola ha ceduto l’1,44%.

In Italia la situazione del giorno è la seguente:

Unicredit: -0,9%;

Intesa Sanpaolo: – 1,26%;

Mediobanca: – 1,28%;

Generali: – 1,18%.

Australia: il grande bleff di Standard & Poors

 Standard and Poor’s sotto accusa. In Australia un gruppo composto da tredici consigli municipali si è unito in una class action storica e vincente per recuperare milioni di dollari persi nell’acquisto di prodotti finanziari rivelatisi tossici.

Nello specifico si trattava di titoli a forte rendimento, promossi soprattutto durante gli anni da agenzie di investimenti altolocate. Titoli che, nel corso della crisi finanziaria australiana di 4 anni fa, si sono dimostrati disastrosi.

L’agenzia di rating, una delle più importanti al mondo, finisce sotto accusa insieme alla famosa banca olandese ABN Amro, specializzata in investimenti. Le due entità finanziarie di valore globale sono state condannate dall Corte Federale di Sidney a sborsare il risarcimento milionario. Il giudice Jayne Jagot ha stabilito che i consigli municipali hanno diritto ad essere risarciti da Lgfs, Standard and Poor’s e ABN Amro, rei di aver commesso un illecito in termini di negligenza e di condotta ingannevole.

I comuni che hanno vinto la class action hanno così recuperato tredici milioni di euro persi nell’acquisto complessivo di titoli Cpdo da reinvestire. Tali titoli erano pubblicizzati dall’Agenzia Rembrandt notes ed erano stati creati dalla banca olandese ABN Amro. In precedenza i Cpdo avevano ottenuto da Standard and Poor’s il rating AAA.

Per i comuni il danno economico è stato enorme: avevano perso il 93% del capitale investito verso la fine del 2006 nei titoli, acquistati mediante la società di servizi finanziari Local Government Financial Services (Lgfs).