Economia USA in forte crescita, ma nei mercati c’è prudenza

Nel terzo trimestre dell’anno, ecco che il Pil degli Usa è cresciuto ben oltre le aspettative, facendo un rimbalzo del 33,1%. Un dato che ha stupito tanti addetti ai lavori che supera ogni tipo di attesa, visto che le previsioni parlavano del 31-32%.

Ripresa economia, ecco perché il rimbalzo potrebbe essere a K

Fino a qualche settimana fa c’erano grandi speranze che l’economia potesse finire far cadere nel dimenticatoio tutte le difficoltà accusate nei mesi precedenti per via della pandemia, con un rimbalzo a V. Nel corso degli ultimi giorni, invece, più che di V, si sta parlando di K.

Al via le norme del decreto Ristori, 53 categorie aiutate

E’ stato dato il via al decreto Ristori in Italia, con aiuti economici per 53 categorie lavorative ritrovatesi ad essere fortemente penalizzate dal Covid-19 e dalle chiusure dettate dal Governo per provare ad arginare la diffusione di questo virus.

Cartelle esattoriali sospese, stop fino al 31 dicembre

Cartelle esattoriali sospese: l’Agenzia delle entrate specifica che è stato stabilito uno stop ai pagamenti delle cartelle, agli avvisi, alle notifiche e ai pignoramenti fino al 31 dicembre 2020. Cosa cambia effettivamente per il debitore nei confronti dell’erario?

Lockdown a Natale, quali sarebbero gli effetti sul turismo?

I contagi da Coronavirus stanno aumentando esponenzialmente come successo ad aprile ed è possibile, che anche solo a livello locale possano essere messe in atto nuove restrizioni: cosa comporterebbe per il turismo un lockdown a Natale?

Def, Gualtieri: Pil a livelli pre-Covid nel 2022

Un percorso non breve ma plausibile quello dell’Italia nel recuperare la crescita economica e che secondo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sarà necessario arrivare al 2022 per poter ritornare con il nostro Pil ai livelli pre-Covid.

Cybercrime ed economia: dibattito al Salone della Giustizia

Mentre si attende la 12° edizione del Salone della Giustizia (26-28 ottobre 2021), ricordiamo quale tema è stato affrontato nella passata edizione. Il Convegno a Roma organizzato dal 29 settembre all’1 ottobre 2020 per l’11° edizione dell’evento organizzato da Iuscom, Salone della Giustizia, ha acceso i riflettori sul Cybercrime e l’attacco all’economia.

Con la pandemia, il fenomeno è aumentato vertiginosamente intensificando al massimo minacce ed attacchi in tutto il mondo ed in tutti i settori.

Tra i relatori del Convegno: Nunzia Ciardi (direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni), Franco Prampolini (Direttore divisione Pubblica Amministrazione e Difesa Atos) e Cesare Placanica (presidente Camera Penale di Roma).

Ad introdurre il dibattito è stata Barbara Pontecorvo (avvocato Tonucci&Partners e componente del Comitato esecutivo del Salone).

Ogni 5 ore si registra un cyberattacco, con un aumento del 90% rispetto ai 5 anni precedenti. Parliamo di attacchi andati a segno ma sfuggono all’analisi gli attacchi respinti o non denunciati” ha sottolineato Barbara Pontecorvo. Un’introduzione, la sua, che rende bene l’idea dei rischi planetari del Cybercrime.

La velocità del Cybercrime, la lentezza del legislatore

Il Salone della Giustizia promuove da sempre la ‘cultura della legalità‘ e non poteva non affrontare un fenomeno che minaccia e compromette più di altri la legalità in Italia e nel mondo.

Il Cybercrime è un nuovo campo del diritto penale, a mezza via fra spionaggio industriale, protezione dei dati sensibili e sicurezza informatica.

Se un qualsiasi reato aumentasse del 378% in un anno, si griderebbe all’allarme sociale. Non succede con il Cybercrime. Ciò dimostra che l’Italia non è ancora preparata ad affrontare questo fenomeno tant’è che non ha legiferato in modo adeguato su questa materia penale.

Il presidente della Camera penale di Roma, Cesare Placanica, ha evidenziato la “velocità con cui questa criminalità inventa nuovi mezzi di attacco” in netto contrasto con la lentezza del legislatore nell’adeguarsi a questa materia.

Cybercrime e l’attacco all’economia

Durante il Convegno si è discusso degli attacchi cyber alle strutture pubbliche e private durante il lockdown, dell’avvento del 5G, di problemi in chiave di sicurezza nazionale.

Nel dibattito sono stati affrontati diversi temi legati al Cybercrime (comunicazione, diritto all’oblio, privacy, riservatezza, spionaggio, truffa, ecc.).

Nunzia Ciardi, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni, ha spiegato che le truffe perpetrate ai danni delle aziende sono aumentate del 378% rispetto al 2019. Non si denuncia per danno di immagine o perchè i tecnici addetti al controllo rischiano il posto di lavoro. In pieno lockdown, sono state denunciate 50 minacce gravi (45 soltanto nel settore sanitario). Il phishing è aumentato del 600%.

A certi livelli, il fenomeno dei cyber attacchi non si può neanche associare alla semplice truffa o frode. Alcune società italiane sono state vittime di attacchi informatici per somme ingenti (da 1 milione di euro fino a 18 milioni di dollari). Non si tratta di semplici truffatori. Dietro questi attacchi si celano organizzazioni criminali di alto livello.

L’attacco all’economia del Cybercrime si traduce in un numero enorme: costa 3 milioni di dollari al minuto all’economia mondiale.

Possibili soluzioni: cloud europeo open source e Intelligenza Artificiale

Bisogna investire sulla digitalizzazione e sulla cybersicurezza. Rimandare non conviene a nessuno.

Franco Prampolini, direttore divisione Pubblica amministrazione e Difesa di Atos, ha illustrato alcune possibili soluzioni, prima fra tutte lo sviluppo di un cloud europeo su tecnologia open source, come alternativa al cloud fornito dagli USA.

La sfida del cyber crimine è continua, costante, si alimenta di strumenti sempre nuovi. E’ necessario un aggiornamento costante; chi gestisce i cloud è sempre aggiornato.

Si potrebbe mettere in campo l‘Intelligenza Artificiale per prevenire gli attacchi. L’IA può ‘apprendere’ il trend evolutivo di questo fenomeno.

Link: https://www.salonegiustizia.it/videogallery/

Autostrade, Giuseppe Conte concede altri 10 giorni ad Atlantia

Altri dieci giorni e poi si procederà: il premier Giuseppe Conte tenta di essere “clemente” ma vuole mettere il punto sulla questione Autostrade, la quale ormai si sta prolungando da troppo tempo e senza che vengano raggiunti i risultati desiderati.

Banca Intesa, ecco l’accordo su uscite e nuove assunzioni

Questa notta è arrivata la tanto attesa firma sull’accordo tra la Fabi e tutte le altre organizzazioni sindacali con il gruppo Intesa Sanpaolo. Una firma che, finalmente, va a regolare quella che è l’integrazione con Ubi, per quanto riguarda un programma che comprenderà circa 5000 uscite su base volontaria e 2500 nuove assunzioni.