Si parla del 2015 per poter vedere qualche possibile cambiamento nel mondo delle pensioni e se da una parte ci sono tantissimi pensionati che aspettano di veder aumentare il proprio assegno pensionistico, così come annunciato dal premier Matteo Renzi, in particolar modo coloro che ad oggi percepiscono meno di mille euro al mese, dall’altra parte sono davvero tanti ormai coloro che sono in attesa di vedere approvata e quindi finalmente concretizzata la possibilità di andare in pensione in maniera anticipata rispetto ai requisiti che oggi vengono richiesti. L’entrata in vigore della legge Fornero, infatti, ha creato non pochi problemi e la strada verso la soluzione sembra ancora lunga.
> Pensioni, in crescita la spesa pensionistica
Assegni più elevati sì ma anche cambiamenti di età pensionabile e requisiti, cosa che potrebbe essere gradito a molti, ma che in realtà pone l’ennesimo problema. Se, infatti, questi interventi dovrebbero essere in programma per il prossimo anno, quale sarà la risposta da dare all’UE che chiede da mesi un innalzamento dell’età pensionabile per le donne per equiparare i trattamenti pensionistici?
La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia inerente alla normativa che crea differenza negli anni di contributi necessari per il pensionamento anticipato tra uomini e donne, fissato a 41 e 5 mesi per le donne e 42 e 5 mesi per gli uomini. Secondo l’Ue tale normativa viola i regolamenti che fissano la parità di trattamento tra i generi. Continuare ad aspettare per sciogliere anche questo nodo fino al prossimo anno, potrebbe creare altri problemi al nostro Paese.