Per Coca-Cola un trimestre deludente

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La multinazionale statunitense Coca-Cola ha fatto registrare un esiguo utile netto durante l’ultimo trimestre. Il bilancio parziale parla di 0,48 dollari ad azione per un’entrata di 2,11 miliardi di dollari. Nello stesso periodo dello scorso anno l’utile netto era di 2,45 miliardi per una media di 0,54 dollari ad azione. I ricavi fanno segnare quota 11,98 miliardi di dollari. L’incremento è appena dell’1% in confronto allo scorso anno. Gli analisti si aspettavano qualcosa in più, avendo calcolato un utile per azione di 53 centesimi su un business di 12,12 miliardi di dollari.
Nel contempo, durante i primi nove mesi del 2014, i volumi delle bevande sono stati fatti incrementare del 2%, mettendo la società in una posizione difficile in confronto al suo target di crescita a lungo termine del 3%-4%. Deludenti nello specifico i risultati sui mercati principali, con il Nord America e l’Europa che hanno fatto registrare, rispettivamente, una flessione dell’1% e del 5%, mentre in Cina e Brasile la contrazione è stata dell’1%, in Russia del 3% e in Giappone del 4%.

Alla luce dei deludenti risultati, il colosso americano ha esposto un piano di ampio respiro per la diminuzione dei costi, elevando il piano di taglio della spesa. La previsione ora è quella di di realizzare risparmi annuali per 3 miliardi di dollari entro il 2019. Lo scorso febbraio i tagli erano stati fissati a un miliardo di dollari l’anno. In più Coca-Cola ha anticipato che non riuscirà a centrare gli obiettivi finanziari fissati in precedenza, complice l’impatto negativo dei cambi valutari. Alla luce dei progressi fatti fino ad oggi, l’ad Muthar Kent ha realizzato che anche se le strategie fissate a inizio anno vanno nella giusta direzione, l’obiettivo e la dimensione delle azioni deve aumentare.

 

 

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