Per il FMI è necessario ridurre le regolamentazioni dell’UE

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 Negli ultimi tempi il dibattito europeo si è concentrato in maniera particolare sulla questione dell’ austerità, politica che negli anni più severi di crisi  e di recessione ha caratterizzato l’ orientamento della maggior parte degli Stati Europei. Ma proprio in questi ultimi tempi, da quando l’ economia europea ha cominciato a dare dei segnali di ripresa, come nell’ ultimo trimestre, in cui il PIL ha fatto segnare una ripresa dello 0,3%, anche i vertici dei maggiori Stati europei sembrano disponibili a chiudere il capitolo dell’ austerità ed aprire nuove pagine. 

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Su questo tema è intervenuta, ad esempio, anche la direttrice del Fondo Monetario Internazionale – FMI –  Christine Lagarde, che ha dal Forum Ambrosetti, che si è tenuto in questi gironi a Cernobbio ha inviato un messaggio di apertura verso la crescita.

Anche per l’Eurostat l’Eurozona è fuori dalla recessione

Anche per la numero uno del FMI, a colloquio con l’ ex Ministro Corrado Passera, per l’ Europa è arrivato finalmente il momento di chiudere rispetto al capitolo dell’ austerità, termine che in questo periodo potrebbe più agevolmente essere sostituito da quello di disciplina.

Sul fronte delle regole, però, anche l’ Unione Europea avrebbe bisogno di ridurre la propria regolamentazione in ogni settore in modo da ridurre le pressioni normative non utili allo sviluppo.

Per favorire lo sviluppo, invece, la soluzione ideale per la Lagarde, sarebbe quella di favorire programmi di istruzione e di formazione per giovani donne e di aumentare la competitività e gli investimenti esteri.

 

 

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